Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: _maryc    19/02/2012    2 recensioni
“Tu devi essere Blake” una voce profonda, con una strana cadenza la distrasse dai suoi pensieri. Alzò leggermente il volto per guardare chi le aveva parlato: un ragazzo alto, moro, con un sorriso stupendo e occhi altrettanto belli, la stava guardando. I capelli erano curati nel minimo dettaglio, la barba appena fatta, vestito a pennello con tanto di giacca. Indossava Light Blue di Dolce e Gabbana, Blake avrebbe potuto giurarlo… amava quel profumo. Tuttavia, si limitò a fare un’espressione scocciata e tornare alla posizione di partenza, sussurrando – a un tono di voce studiato apposta per farsi sentire anche dal tipo davanti a lei- i suoi pensieri.
“Per fortuna che doveva essere bello. Regalerò una visita oculistica a mia madre, presto” lo osservò di nascosto e notò la sua espressione scioccata. Aveva alzato un sopracciglio e aperto leggermente la bocca, incredulo, mentre le si avvicinava.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Spazio Autrice:
Buuuuongiorno :D Si, ecco un'altra FF... non ho proprio niente da fare, eh? Haha
Per chi avesse letto l'altra (ancora in corso per altro D:) è un po' diverso il tipo u.u
Come ho messo nelle info, il personaggio di cui si parlaerà di più è Zayn...
Ma NON solo di lui eh! What else?
Ohhh si, ho messo rating arancione perché casomai volessi aggiungere qualche
cosa che mi viene in testa sto più tranquilla (che si parli di sesso o altro è uguale uu)
Okay! Beh, spero vi piaccia e che mi lascerete sapere cosa ne pensate! :D
Un beso <3


1. I do what I want when I feel like it.
 
 

“Blake! Dove diamine sei?”
“Mai pensato di provare a cercare in camera mia? La vecchiaia ti fa decisamente male” si alzò sbuffando, raggiungendo la voce della madre. La donna era vestita di tutto punto e la fissava con aria… disgustata.
“Che vuoi?” continuava a guardarla senza parlare e Blake era sul punto di andarsene. Troppa fatica aspettare che aprisse la bocca.
“Fermati immediatamente! Blake Serena Winslet, ti ho detto di fermarti” la ragazza tornò indietro, agitando le mani in segno di resa.
“Uhh ha usato il nome intero, che paura!”
“Stasera vengono degli amici a cena, quindi cerca di metterti qualcosa di più… adeguato”
“Perfetto, io esco. Ci vediamo… domani mattina, forse!”
“Hanno un figlio della tua età, devi restare. Senza proteste. Magari ti fa piacere, è davvero un bel ragazzo!” mandò al diavolo la madre, sbuffando. Si richiuse la porta della sua stanza alle spalle, cercando qualcosa di più adatto della sua maxi maglia da indossare.
Blake Serena Winslet, 17enne londinese, famiglia benestante. Alta, gambe lunghe, magra ma con un bel seno, occhi azzurri e capelli castani. Il suo aspetto di certo l’aiutava ad avere tutta quella sfrontatezza che, dopotutto, la rendeva ancora più irresistibile ai ragazzi. Era la tipica ragazza cool della scuola, chiunque sotto le sue volontà. Eppure ogni tanto toccava anche a lei dover ascoltare la madre, proprio come era capitato quella sera. Probabilmente sarebbe stato divertente, almeno aveva un suo coetaneo da stuzzicare. Prese un paio di shorts, calze nere e maglia del medesimo colore. In qualche minuto era pronta e mentre iniziava a truccarsi, era certa di aver sentito la madre aprire la porta con uno di quei convenevoli alla“oh tesoro, come stai bene stasera! Questo è proprio il tuo colore, sai?”. Tutte cazzate.
Storse le labbra, arricciandole, mentre applicava il mascara. Un filo di lucidalabbra color carne, blush, mani nei capelli – giusto per renderla più wild, come le piaceva definirsi – ed era pronta per scendere e vedere con quali soggetti avrebbe avuto a che fare. Sbuffò, andandosi a mettere sul divanetto, di traverso, con le gambe che uscivano da uno dei braccioli, mentre i “grandi” prendevano un aperitivo.
“Tu devi essere Blake” una voce profonda, con una strana cadenza la distrasse dai suoi pensieri. Alzò leggermente il volto per guardare chi le aveva parlato: un ragazzo alto, moro, con un sorriso stupendo e occhi altrettanto belli, la stava guardando. I capelli erano curati nel minimo dettaglio, la barba appena fatta, vestito a pennello con tanto di giacca. Indossava Light Blue di Dolce e Gabbana, Blake avrebbe potuto giurarlo… amava quel profumo. Tuttavia, si limitò a fare un’espressione scocciata e tornare alla posizione di partenza, sussurrando – a un tono di voce studiato apposta per farsi sentire anche dal tipo davanti a lei- i suoi pensieri.
“Per fortuna che doveva essere bello. Regalerò una visita oculistica a mia madre, presto” lo osservò di nascosto e notò la sua espressione scioccata. Aveva alzato un sopracciglio e aperto leggermente la bocca, incredulo, mentre le si avvicinava.
“Probabilmente ho capito male. Comunque, io sono Zayn Malik” fece un gesto annoiato con la mano e notò con piacere nascosto che il suo sorriso da smagliante iniziava a tendersi in nervoso.
“Il mio nome già lo sai, per due ovvi motivi. Sei a casa mia e lo hai detto prima, non credo di doverti altro”
“Ti hanno appena mollata? Hai il ciclo? Sei così acida, stressata forse. Ti serve una scopata” rise, altamente divertita dall’idea del ragazzo. Girò leggermente la testa, per guardarlo meglio in volto.
“Vuoi offrirti volontario, per caso?” si morse il labbro inferiore aspettando la sua reazione, che non tardò ad arrivare. Infatti l’espressione di Zayn era nuovamente cambiata ed ora era decisamente… teso.
“Ragazzi, a tavola!” Blake sbuffò, alzandosi. Dal ragazzo, nessun segno di vita.
“Dio, Malik, ha usato il plurale. Troppo difficile da capire?” la seguì senza ribattere, mettendosi seduto dove indicatogli. Accanto a Blake. Doveva essere proprio una bella serata, quella. Come diamine aveva fatto sua madre a convincerlo? Ah, giusto, gli aveva detto il nome della figlia dei loro cari amici, l’aveva cercata su Facebook e, onestamente, l’aveva trovata proprio uno schianto. Peccato che parlasse.
Durante la serata nessuno dei due aveva aperto bocca, Blake aveva a malapena mangiato qualcosa – troppo impegnata a stuzzicare Zayn sotto il tavolo con il piede- e Zayn cercava di ignorare la cosa, sorridendo gentilmente ogni volta che i genitori lo citavano per qualche motivo che probabilmente non aveva nemmeno sentito.
“Vi dispiace se andiamo sopra a, non so, ascoltare musica o parlare? Così vi lasciamo liberi di parlare, che ne dite?” la madre di Blake la guardò, come a voler capire quali fossero le sue intenzioni, ma tuttavia annuì con l’appoggio degli altri.
“Grazie, buon proseguimento” si alzò velocemente, aspettando che Zayn facesse lo stesso, per poi condurlo verso la sua camera.
“Ti sei divertita, stasera?” le chiese il moro una volta chiusa la porta della stanza.
“Parecchio, si, grazie per la domanda. E tu?” la guardò, per poi sbuffare.
“Per niente” Blake incrociò per qualche secondo il suo sguardo, divertita dalla bugia.
“Ma come… a me sembrava ti piacesse e anche tanto, Malik”
Zayn si sedette sul suo letto, sbuffando nuovamente senza smettere però di guardarla. Blake tirò fuori dal cassetto un pacchetto di sigarette, tirandone una fuori per poi accenderla.
“Non mi dire che ti da fastidio il fumo…”
“Fumo anche io!” lanciò il pacchetto al ragazzo, che fece la stessa cosa.
“Ma tu non dovresti, è una merda questa roba” Blake roteò gli occhi, per poi sbuffare e guardarlo.
“Certo Papà Malik, vedrò di smettere” lui accennò un sorriso divertito, buttando la cenere della sigaretta ormai quasi finita in un bicchiere. Lei aprì leggermente la finestra, giusto per far uscire un po’ del fumo, per poi richiuderla nel giro di un minuto. Gli si avvicinò con un sorrisetto divertito stampato in faccia, dopo aver buttato la cicca, per poi mettersi seduta accanto a lui con le gambe incrociate. Il silenzio era piombato nella stanza e nessuno dei due riusciva a capire se era una cosa bella o meno, la situazione era… strana.
Purtroppo per Zayn, però, Blake amava le situazioni strane. Erano, a dirla tutta, le sue preferite.
Si avvicinò ancora di più a lui, che ormai era semisdraiato sul letto, finendo quasi a cavalcioni sulle sue gambe; si morse il labbro inferiore, guardandolo negli occhi per poi concentrarsi sulle sue labbra, avvicinandosi sempre di più al volto del moro, che stava deglutendo vistosamente. Ora era così vicina che Zayn riusciva a notare perfino i piccoli, insignificanti grumi neri di mascara sulle sue ciglia. Sentiva il suo respiro sul volto e il suo profumo nei polmoni.
“Vuoi giocare…?” sussurrò lei, seria. Ormai la distanza era talmente poca che gli sembrava di avere già le labbra di Blake sulle sue.
“Diciamo che non mi dispiacerebbe affatto..” si sporse più avanti per colmare la minima distanza rimasta tra i due volti, ma lei si spostò di scatto, ridendo divertita. Lui scattò in piedi, alterato.
“Seriamente, cosa c’è che non va in te?!” anche se sentiva il nervoso salirgli addosso, non poteva fare a meno di notare quanto fosse bella la risata di Blake. Quanto fosse bella Blake, mentre rideva. Strizzò gli occhi per distogliere quei pensieri, includendo anche uno scuotimento della testa.
“Il fatto è che faccio sempre quello che voglio, quando mi va. E se forse prima mi andava di giocare, ora ho cambiato idea… si, bastano anche pochi secondi a farmi passare la voglia”
“Sei proprio stronza!”
“Oh, sai che novità, Malik!” si buttò sul letto, ormai del tutto libero, aspettando una qualche reazione di Zayn che però si stava limitando ad accendersi un’altra sigaretta.
“Dio, poi sono io quella stressata e che ha bisogno di una scopata!” il moro annuì alle sue parole, con un sorrisetto che Blake non riusciva ad interpretare.
“Si, sei sempre tu. Il tuo giochetto non mi ha di certo fatto cambiare idea, anzi, tutt’altro…”
“Dammi una sigaretta, va!” questa volta la scena si era invertita ed era stato Zayn a lanciare il pacchetto alla ragazza, sdraiata sul letto. Senza dirle nulla, si avvicino al pc di lei ancora accesso, caricando Youtube.
“Che fai, Malik?” il ragazzo la ignorò, mettendo un po’ di musica.
“Ti piace così tanto il mio cognome?”
“Evidentemente si. Hai problemi con questo? Perché potrei farmelo piacere ancora di più”
“Nessun problema. Dopo ti accetto su Facebook dolcezza, va bene, non insistere troppo”
“Malik ritardato del ca*zo! Non toccare la mia roba” Zayn rise per come era riuscita a farla alterare e, per divertirsi ancora un po’, iniziò a leggere i suoi messaggi. Blake gli arrivò subito dietro, chiudendo la schermata.
“No spiegami, nel caso tu fossi dotato di cervello, lo hai lasciato a riscaldarti il letto oggi? No perché a quanto ne so io non si va a casa della gente per farsi gli affari suoi!”
“Dove vai a scuola?” lei lo guardò a bocca aperta, alzando le braccia per dimostrare il suo disappunto.
“Davvero, ora devi spiegarmelo tu che problema hai!”
“Giusto, posso controllare dopo su Facebook. Grazie per la richiesta d’amicizia Babe”
Blake stava per rispondergli ma la voce della madre che li richiamava di sotto la distrasse, facendole perdere il filo del discorso che era già tutto pronto nella sua testa. Sbuffò per l’ennesima volta e aprì la porta, aspettando che Zayn la seguisse. Quel  tipo, da quasi carino/simpatico era passato a starle altamente sui… nervi. Chi diamine si credeva di essere?
Si salutarono, visto che ormai la famiglia di Zayn se ne stava andando e Blake notò che prima di uscire Zayn le aveva mimato un “ci vediamo presto” con le labbra. Che tipo… strano. Che serata… strana.
 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: _maryc