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Autore: pallina90    19/02/2012    13 recensioni
“Lasciami immediatamente” sibila a denti stretti. La accontento e lei riprende a camminare
“Fermati. Dove hai intenzione di andare?”
“Non ti riguarda” esclama
“Cazzo Bella,non posso lasciarti andare via da sola” le urlo mentre lei continua imperterrita a camminare. Sentendo le mie parole si blocca,si volta verso di me ed urla,con il viso rigato dalle lacrime, “E perché? Non sono mica tua sorella” e corre verso la strada. E’ un attimo,succede tutto in un secondo:io che urlo il suo nome e un motorino la travolge,investendola in pieno e lasciandola a terra sull’asfalto.
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Buon pomeriggio ragazze! Senza sapere come sono riuscita  a scrivere questo capitolo: sono sotto esami e anche scrivere una recensione mi sembra un impresa titanica O_O
Il capitolo non mi soddisfa al massimo, forse perchè è un capitolo di passaggio, dove non succede nulla...
Vi ringrazio per l'entusiasmo con cui avete accolto questa storia: avere 36 recensioni in 3 capitoli mi fa gongolare, e poi rileggere le vostre parole mi tira su nei momenti di sconforto pre-esame. Non vi annoio e vi lascio al capitolo, ci si legge sotto ;)


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FRATELLI

 

Sono passate due settimane dal mio incidente. Finalmente adesso posso muovermi meglio e stasera ho deciso di preparare la cena per me, Alice ed Edward: i nostri genitori sono fuori e non mi va di abusare ancora della pazienza di mio fratello. In questi giorni mi è stato tanto vicino, aiutandomi in tutto; i nostri rapporti sono decisamente migliorati, ci siamo chiariti e finalmente posso considerarlo mio fratello o per meglio dire il mio migliore amico. E’ un ragazzo meraviglioso e imparandolo a conoscere sono rimasta affascinata dalla sua anima dolce e sensibile: forse ciò è dovuto a quello che ha dovuto affrontare a causa della separazione dei suoi, diventando adulto in fretta e dovendo aiutare Alice a superare la situazione, ma non è facile trovare un ragazzo di diciotto anni tanto maturo come lo è lui.

Lentamente scendo in cucina e metto sopra il sugo e l’acqua per la pasta, il menù prevede spaghetti al pomodoro. Mentre mescolo il sugo sento una macchina rientrare nel vialetto, sicuramente sono Edward e Alice che ritornano dal parco, e le mie impressioni vengono confermate dalle urla della piccola che sta raccontando qualcosa a suo fratello: incredibile come la sua voce si senta perfettamente dal giardino, ha un tono squillante e sempre allegro.

La porta di casa si apre e un mini tornado entra in cucina.

“ Bella! Come tai? ” Mi chiede premurosa come sempre: quando il mattino dopo l’incidente è venuta a trovarmi in ospedale era terrorizzata, temeva che fossi morta e che le avessero detto una bugia, e dopo aver visto che stavo bene era stato difficilissimo convincerla a tornare a casa, nonostante la promessa che il giorno seguente sarei rientrata pure io.

Vorrei piegarmi e darle un bacio, ma una fitta al fianco mi fa ricordare che la mia guarigione non è del tutto completa.

“ Sto bene piccola, ti sei divertita al parco? E dov’è Edward? ” Le chiedo visto che non lo vedo entrare in cucina, né sento i suoi passi in giro per casa.

“ Vieni, sta appettando davanti la polta. ”

Confusa, scendo le pentole dal fuoco e afferro la manina che mi porge Alice. Mentre raggiungiamo l’ingresso, la piccola peste non fa altro che sbellicarsi dalle risate e io continuo a chiedermi il perché, ma la mia domanda trova risposta non appena vedo Edward fermo sulla soglia di casa: è tutto sporco di fango. Non riesco a trattenere le risate e scoppio anch’io, mentre lui mette il broncio.

“ Ma cosa ti è successo? ” Riesco a dire tra una risata e l’altra.

“ Potreste cortesemente smetterla di ridere? ” Ci chiede lui, e almeno io tento di trattenere le risate, visto che Alice è ormai in lacrime per quanto ride, in effetti non è carino comportarsi così in sua presenza.

“ Scusa. ” Sussurro un po’ imbarazzata, non vorrei che questo mio modo di comportarmi inclini nuovamente i nostri rapporti, che adesso sono splendidi.

“ Grazie. Comunque è tutta colpa di quel mostriciattolo lì. Stava correndo  inseguendo una farfalla e se io non l’avessi acchiappata sarebbe caduta in una pozza di fango; sfortunatamente però ci sono caduto io. ” Conclude con uno sbuffo e io scoppio nuovamente a ridere.

“ Se permettete avrei di meglio da fare che stare sulla porta a vedervi ridere. ” Lui ci guarda in cagnesco e poi ci supera dirigendosi al piano di sopra, sicuramente per farsi una doccia e cambiarsi.

“ Torniamo in cucina piccola. Finiamo di preparare la cena, prima che tuo fratello ci uccida quando scende.” E lei tutta felice mi segue saltellando fino in cucina. Preparare la cena con Alice non è semplice, come tutti i bambini vorrebbe dare una mano, ma il più delle volte rischia di farsi male, ma fortunatamente riesco a farla stare buona, dandole un libro da colorare, e non farle fare guai; quando sto per scendere la pasta sento dei passi e voltandomi trovo Edward davanti la porta: ha i capelli umidi, segno che è appena uscito dalla doccia. Facendo attenzione a non scottarmi scolo la pasta e quando è tutto pronto ci sediamo a tavola. Non parliamo molto durante la cena, io ed Edward siamo troppo impegnati a imboccare Alice a turno per evitare che il pomodoro degli spaghetti schizzi fino al tetto: quando sarò mamma dovrò ricordarmi di non cucinare mai spaghetti fino a quando i bambini non compiono 10 anni, almeno.

Finita la cena io comincio a lavare i piatti mentre Edward porta in salotto Alice; poco dopo mi raggiunge anche lui.

“ Facciamo che tu lavi e io asciugo?” Propone.

“ Va bene. Ma dove hai lasciato Alice? ” Mi preoccupa saperla sola in un’altra stanza.

“ Tranquilla. È incantata a vedere la Bella e la bestia, non si muoverà per un bel po’. ”

“ Allora cosa mi racconti di bello? Che avete fatto in questa settimana di scuola? ” Non potrò tornare in classe prima di un’altra settimana e mi mancano i miei amici, non li vedo da prima delle vacanze di Natale, e poi non mi piace rimanere indietro con i compiti, ma per fortuna io e Edward condividiamo alcuni corsi.

“ Il professore di biologia ci ha fatto catalogare le varie fasi della mitosi osservando delle bucce di cipolla; quello di inglese invece ci ha uccisi facendoci vedere Romeo e Giulietta di Zeffirelli. ”

“ Ma quanto sei ignorante, fratellino? Quel film è qualcosa di sublime, dalla scenografia alla colonna sonora, i vestiti, gli attori… è tutto meraviglioso. ” Sospiro, sono pazzamente innamorata di quel film.

“ Mi è venuto il diabete. Quasi dimenticavo, la professoressa di matematica ha consegnato i compiti. ”

Gli mollo uno schiaffo sul braccio. “ E cosa aspettavi a dirmelo? ”

“ Che manina delicata sorellina, sono sicuro che domani mi ritroverò con un livido. Comunque che cosa ti preoccupi tu? Hai preso la tua solita A. ”

“ Wow, stavolta non me l’aspettavo, era difficile il compito. A te come è andata? ”

“ B meno. Pensavo peggio. ” Si scompiglia i capelli imbarazzato, la matematica da quello che ho capito non è mai stato il suo forte.

“ Dai, la prossima volta ti aiuto io, così riparerai questo voto. ”

Per un po’ rimaniamo in silenzio però sento di dovergli delle scuse per il mio comportamento di poco fa.

“ Senti Edward per quanto riguarda prima, bè mi dispiace. Non volevo scoppiarti a ridere in faccia, solo che la tua espressione era buffissima. ” Cerco di non ridere nuovamente al ricordo della sua faccia.

“ Non preoccuparti. So che non volevi offendermi e ti assicuro che non lo hai fatto, però è certo che non porterò più la piccola peste al parco da solo. ” Scoppiamo a ridere entrambi, in effetti Alice al parco diventa una scalmanata unica. Finiti i piatti ci spostiamo in soggiorno dove troviamo la piccola addormentata nel divano: è tenerissima, tutta raggomitolata su se stessa, neanche sembra quel diavoletto che di giorno ci fa disperare. Delicatamente Edward la prende in braccio e la porta in camera sua, io li seguo e insieme riusciamo a infilarle il pigiama, ma purtroppo lei si sveglia.

“ Mi raccontate una favola insieme? ” Chiede con la voce assonnata; io e suo fratello ci guardiamo un attimo negli occhi e poi annuiamo: entro cinque minuti si sarebbe riaddormentata.

E invece ci vuole quasi un’ora per farla riaddormentare.

Abbiamo pensato di raccontarle Biancaneve e la piccola, ogni qual volta la principessa cadeva vittima di uno dei sortilegi della strega, cominciava a commentare su quanto fosse stupida questa “ principessa ”. Alice non ha tutti i torti, anche io non l’ho mai digerita la storia di Biancaneve, è una buona  a nulla che porta solo guai a quei poveri nanetti. Alla fine riusciamo a farla dormire, prima che io ed Edward crolliamo dal sonno insieme a lei: non è facile starle dietro tutto il giorno.

“ Buonanotte Bella, a domani. ” Mi dice Edward prima di aprire la porta della sua stanza.

“ Notte anche a te. ” Mi richiudo la porta di camera mia alle spalle.

Mi balena in mente un’idea: domani ho il mio appuntamento mensile e magari potrei chiedere ad Edward di accompagnarmi. Senza rifletterci su ancora, spalanco la porta e vado a bussare in quella di mio fratello “Avanti. ” Mi risponde lui da dentro.

Apro la porta, sporgendomi con la testa all’interno, e lui rimane sorpreso nel vedermi “ Bella che succede, hai bisogno di qualcosa? ”

“ No, cioè sì. Ecco, mi chiedevo se domattina ti andasse di accompagnarmi in un posto. Sai, ancora non posso guidare  ed avrei chiesto a Charlie, ma lui è di turno a lavoro e io non posso rimandare l’appuntamento. ”

“ Certo non c’è alcun problema. Ti accompagno dove vuoi, ma dove si va? ”

Domanda più che legittima la sua, ma io non so bene cosa dirgli “ Lo scoprirai domani, è una sorpresa. ” Spero si accontenti di questa risposta, anche se tutto può definirsi il luogo in cui andremo tranne che una sorpresa.

“ Va bene, allora notte o devi dirmi altro? ”

“ No assolutamente no. Ti lascio dormire, oggi è stata una giornata pesante. Buonanotte. ” Lascio definitivamente la sua stanza. Tornando nella mia e specchiandomi noto che sono rossa in viso come un peperone: maledetta timidezza. Gli avevo promesso che avrebbe avuto delle spiegazioni sul mio non voler festeggiare il capodanno e non c’è miglior occasione di domani; spero che capisca, in fondo si è dimostrato un ragazzo molto dolce e sensibile.

Senza che neanche me ne accorga scivolo nel mondo dei sogni e come tutte le notti ormai il mio incubo prende vita.

 

 

A quante di voi piace la favola di Biancaneve? a me non è mai piaciuta, infatti quando ho scoperto che Kris l'avrebbe interpretata sono rimasta abbastanza sorpresa, fortuna che poi vedendo foto e trailer ho capito che non sarà la solita storia e andrò a vederla al cinema con curiosità!
Proprio perchè sono sotto esami il prossimo capitolo non arriverà prima di Marzo: odio farvi aspettare così tanto, ma il prossimo è un capitolo importante e ho bisogno di tranquillità per scriverlo, e al momento tutto sono fuorchè tranquilla. Vi chiedo un pò di pazienza e poi spero di non fare più ritardi.
Scappo, un bacio e ancora grazie, Paola
   
 
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