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Autore: Girasolefelicissimo    19/02/2012    4 recensioni
Salve a tutti, ho riscritto questa storia sperando che possa piacervi!
Alice, fin da piccola ha avuto un potere incredibile, che si tramanda da generazioni in generazioni dalla sua famiglia. Molte persone hanno tentato di scoprire chi sia ma senza molti risultati positivi. E Mephisto, un po' troppo curioso tenta di scoprire il suo segreto,  ma non sa cosa gli attende..
[Mephisto X Alice] 
Genere: Comico, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amaimon, Mephisto Pheles, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Improvvisamente si aprì la porta del bagno ed uscì Mephisto che si stava aggiustando il jilet.
-Oh, Alice,- Vide che stava vicino alle cartelle, quelle che "Raccontavano la sua vita" -Cosa ci fai qui?- Si avvicinò a lei, cercando di tenerla lontana dalla scrivania.
-Perchè stai facendo delle ricerche su di me?- Mephisto sbarrò gli occhi e la fissò.
-Quali ricerche?- Tentò di far finta di niente.
-Quelle sulla tua scrivania..- Indicò con il dito le cartelle. Lui non sapeva che rispondere, si limitò a star in silenzio. -Mephisto, allora? Perchè stai "Indagando" su di me?- La guardò, e alla fine decise di vuotare il sacco.
-Vedi Alice,- Tolse la cartella dalla sedia e si sedette. -Ho saputo, che tu hai un grande potere. Che però, nè quelli del Vaticano nè gli scienziati sono riusciti a capire ciò che sei effettivamente. Però  sai, io odio non sapere le cose, quindi, dato che dovevi venire ad "Alloggiare" qui, ne ho colto subito l'occasione. In modo da poterti "Studiare"-
-Non ti conviene..- 
-Mhm?- 
-Mephisto, guarda, te lo dico: è meglio se non lo sai- Mephisto si alzò dalla sedia e poggiò le sue mani sulla scrivania.
-Te l'ho detto.. Non sopporto non sapere le cose, mi fa imbestialire-
-Ti prego Mephisto.. Te lo dico come.. "Amica" è meglio se tu non sappia ciò che sono veramente-
-Dammi un buon motivo per cui non dovrei scoprire ciò che sei- Alice incominciò a preoccuparsi, non poteva dirgli che se avesse scoperto ciò che è l'avrebbe dovuto uccidere. Sarebbe andato contro il regolamento del "Gioco". Si mise una mano fra i capelli e iniziò a pensare.
-Ti scongiuro, Mephisto..- Lo guardò con aria disperata. Lui si rimise a sedere e la osservò attentamente.
-Perchè non vuoi che venga a sapere del tuo segreto?- Gli chiese mentre si accarezzava il pizzetto.
-Non posso dirtelo..-
-E perchè?- Era ostinato, voleva sapere a tutti i costi il suo segreto.. Anche se facendo cosi, sarebbe andato incontro alla morte.
-Mephisto, te l'ho detto: Non posso dirtelo- Mephisto la osserva, tentava di capire del perche non glielo volesse dire.. 
-Va bene,- Fece un sospiro e si alzò dalla sedia. Si diresse verso di lei e si chinò di poco, in modo da stare faccia a faccia. -Dato che non mi dai un buon motivo sul perchè non dovrei indagare su di te.. Lo farò ugualmente,- Si rimise dritto e si sedette nuovamente sulla sedia. Gli fece segno di sedersi sulla poltrona che stava aldilà della scrivania.
-Perchè dovrei sedermi?-
-Vogliamo incominciare la lezione o no?-
-No..- 
-Cosa?-
-Non voglio- Si diresse verso la porta e se ne uscì. Alice incominciò a camminare e, camminando, camminando, si ritrovò nel Ex-Bosco in cui s'erano dati battaglia lei e Amaimon. Si sedette sotto un albero, chiuse gli occhi e pensò a Mephisto. Si chiedeva: 
-Perchè? Perchè vuol sapere a tutti i costi ciò che sono veramente.. Rischia la morte!- Si portò le mani al viso e incominciò a piangere. -Io non voglio che lui muoia..- Disse sottovoce con le  lacrime che scendevano. Da dietro un'albero comparve un uomo, con indosso una lunga tunica grigia e una maschera rossa sul volto. Alice appena lo vide si paralizzò e smise di piangere.
-Salve- Disse l'uomo. Alice si alzò e tentò di fuggire, ma alla sua destra comparve un'uomo con una corporatura massiccia e indossava anche lui una tunica grigia con una maschera grigia sul volto. Invece alla sua sinistra una donna, anche lei con la tunica grigia e la maschera grigia sul volto. I due la bloccarono per le braccia in modo che non potesse fuggire.
-Vuole scappare?- Gli domandò l'uomo con la maschera rossa sul volto. Alice non rispose rimase a fissarlo impaurita da ciò che potesse fare.
-Perche è qui?- Gli chiese tentando di non apparire spaventata.
-Vedi, ho saputo che un Demone ha scoperto ciò che sei veramente.. Ma tu, non lo hai ucciso. Potrei sapere il perchè?-
-Io non voglio uccidere- Si avvicinò a lei.
-Però sai, se non li uccidi,- Estrasse lentamente un pugnale dalla sua tunica e glielo puntò contro la gola. -Sarai tu, a pagarne le conseguenze- Alice sentii un brivido lungo la schiena.. Spostò il pugnale e lo portò al suo fianco dove la infilzò lentamente.
-Nngh!- Alice incominciò a stringere i denti per il dolore e chiuse gli occhi. Con il pugnale conficcato nel suo corpo disegnò un triangolo capovolto. Alice stava per gridare dal dolore immenso. Tolse il pugnale e i due la lasciarono. Cadde a terra e si portò le mani al fianco. 
-Sia chiaro, non voglio più che succeda una cosa del genere.- Posò il pugnale -O la prossima volta ti taglierò la gola- Dopo questa minaccia i 3 se ne andarono e Alice rimase li. Non riusciva ad alzarsi, il pugnale gli aveva procurato una profonda ferita. Stava li, rannicchiata su se stessa, la mano che tentava di fermare la fuoriuscita del sangue si era sporcata. Si tratteneva dal piangere. Si sedette e si appoggiò al tronco, respirava a fatica..
-Fa male..- Disse sottovoce. La ferita incominciava a rimarginarsi, ma lentamente. Si alzò con lentezza e si diresse a passo lento verso la casa di Mephisto.
 
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Dopo tanto tempo riuscì ad arrivare alla casa. Entrò nella sua stanza e si tolse la maglietta ricoperta di sangue, di diresse verso il bagno, col tentativo di medicarsi la ferita quando d'improvviso si aprì la porta ed entrò Mephisto nella camera.
-Ah-ah! Lo sapevo che eri..- Si bloccò quando vide che stava perdendo molto sangue dal fianco. -Alice!! Che è successo!- Si avvicinò in fretta e la prese per le spalle. Alice emise un lamento e lo guardò sofferente. Mephisto sospirò e la fece sedere sul divano che c'era in fondo alla camera. Tirò fuori dal suo cappello un kit di pronto soccorso, si inginocchiò difronte a lei, prese del cotone e ci versò sopra dell'acqua ossigenata. Stava per avvicinarsi con il cotone per medicarla ma Alice gli afferrò il polso e lo bloccò. 
-No!-
-Cosa no?-
-L'acqua ossigenata brucia!-
-E' normale che bruci,- La guardò esasperato. -Vuoi guarire si o no?- Tolse la sua mano e la mise a posto. Si avvicinò con la medicazione ma appena toccò la ferita Alice emise un lamento e strinse le mani a pugno, l'acqua ossigenata gli faceva bruciare ancor di più la ferita. Pulito il sangue Mephisto vide che la ferita era a forma di triangolo, però capovolto.
-Alice.. Chi ti ha fatto questo?- Alice ignorò la domanda e si voltò da un'altra parte.
-Preferisco non parlarne- Disse con voce fioca. Mephisto sorpassò a questa sua risposta e continuò a curarla. 
Finito tutto gli mise la garza e si alzò.
-Bene, ho finito- Chiuse il kit e lo rimise nel suo vistoso cappello. Alice rimase seduta, ferma a fissare il vuoto.
-Alice?-
-Mhm?- Alzò il viso, in modo da guardarlo. Mephisto si sedette affianco a lei e la guardò.
-Alice, che cosa ti è successo? Chi ti ha fatto quel segno?-
-Mephisto, se ti ho chiesto di non indagare su di me ci sarà pure un motivo. No?- Lui la guardò incuriosito, ma allo stesso tempo, era preoccupato per lei.
-D'accordo,- Si alzò dal divano e si diresse verso l'uscita -Ricordati di metterti al riposo e di non sforzarti troppo- Stette per uscire quando Alice lo bloccò.
-Mephisto..- Mephisto tornò indietro e la guardò. -Mi fa male..-
-E' normale che ti faccia male, una ferita del genere farebbe del male a chiunque- Stava per andarsene quando lei lo fermò nuovamente.
-Mi porti al letto?- Alzò di poco le braccia, in segno di prenderla in braccio. Mephisto la fissava.. -Per favore..- Lo guardò con aria da cucciolo bastonato.
-Mhpf..- Mephisto sorrise. Si avvicinò a lei e la prese in braccio. La portò al letto e gli rimboccò le coperte. 
-Mephisto, grazie- Alice si imbarazzò, e diventò rossa in viso a pronunciare quelle parole. Mephisto sorrise nuovamente.
-Prego- Si diresse verso la porta, spense le luci e la lasciò dormire.
 
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Sorry, avrei voluto pubblicare questo capitolo 2 o 3 giorni fa.. Però, dovevo finire il disegno di Alice.. (Che non avevo neanche iniziato).
Eccolo ;P   http://m-mephistella.deviantart.com/#/d4q92ap    Spero vi piaccia, non l'ho disegnata tutta "Intera" perchè mi scocciavo.. (Mr. Pigrizia è dentro di me)

Che ne dite, vi piace questo capitolo? Spero di si... Fatemi sapere di cosa ne pensate!
 
Aloha!
   
 
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