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Autore: VidelB    25/09/2006    3 recensioni
Goku e Chichi chiamarono loro figlio Gohan, in onore del nonno adottivo di Goku. Ma di preciso come venne loro l’idea? In quale occasione ritrovarono la famosa sfera dalle 4 stelline?
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chichi, Gohan, Goku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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***

‘Non può essere andato molto lontano’ rifletté Goku mentre era immerso alla ricerca delle due deboli aure: una del figlio e l’altra del luccio. Si fermò qualche istante per concentrarsi e le individuò entrambe. Erano vicini, non più di qualche metro alla sua destra… se l’acqua non fosse stata torbida, li avrebbe potuti benissimo vedere. Rincuorato dalle proprie considerazioni, proseguì nella direzione scelta finché non intravide una sagoma familiare. Eccolo! Il ragazzo scattò in avanti ed afferrò la coda del pesce, quindi iniziò velocemente la risalita trascinandolo saldamente dietro di sé; qualche metro verso l’alto e si ritrovò in aria, per poi volare fino alla riva.

Lasciò scivolare con attenzione il pesante carico dalle spalle sulla sabbia, evitando un atterraggio troppo brusco. L’animale si dibatteva irrequieto: l’istinto gli comandava di muoversi e sperare di tornare in acqua in qualche modo; Goku lo fissò provando un senso di rimorso mentre si preparava a colpirlo mortalmente, dopotutto il figlio stava bene, poteva sentirlo…

Prima che avesse preso una decisione definitiva, Chichi era già lì; aggrappata al suo braccio alzato, lo distolse dalle incertezze.

- Sta indietro, potresti farti male.- tentò di scansarla.

- Potresti far male anche al bambino! Aspetta.- replicò lasciando la presa e chinandosi per aprire la bocca all’animale.

- Ok, ma faccio io.- replicò Goku dandole il cambio.

Subito un fascio di luce accecante apparve ai loro occhi, accompagnato dalla forte puzza di pesce marcio, e li stordì per dei secondi. Solo lentamente si attenuò e trasformò in un lieve bagliore, permettendo loro di guardare: un’aura chiara avvolgeva il corpo rannicchiato del neonato, il quale stava piangendo sommessamente ed aveva le mani serrate ad uno dei denti appuntiti. Chichi scrollò via della sabbia nell’aprire i pugni:

- Piccolino!- gridò lanciandosi per raccoglierlo, incurante del cattivo odore. Il giovane si sentì immediatamente sollevato nel vedere il figlio zuppo, ma illeso. Era un miracolo che non gli fosse successo niente di male considerando il tempo che era rimasto sott’acqua, col rischio di venir mangiato e con poca aria a disposizione; ma ciò che lo aveva lasciato davvero stupito era l’energia inconsueta che pareva scaturire da quel corpicino.

Si accorse poi delle occhiate stranite che la moglie stava lanciando ripetutamente al figlio e alla gola dell’animale di fronte.

- E’ forse… una sfera del drago?- domandò incerta puntando un dito davanti a lei. Goku sbirciò nella direzione indicata e un riflesso arancione gli colpì le pupille; ancora più incuriosito, si sporse per afferrare un oggetto tondeggiante incastrato fra due denti e tirò. Dopo qualche resistenza riuscì nell’intento ed espose la mano ai raggi del sole.

- Esatto.- disse alzando la sfera all’altezza del volto e contando mentalmente le stelle in essa contenute. Erano quattro. Chichi si avvicinò incantata e sfiorò la superficie liscia con un certo timore, mentre il luccio con qualche balzo raggiungeva finalmente l’acqua.

- E’ quella di tuo nonno Gohan, giusto?

Il ragazzo annuì impercettibilmente; sorrideva. Coprì la mano della moglie con una delle sue e ciò bastò per richiamare il suo sguardo, facendolo rispecchiare nei suoi occhi limpidi.

- Lo spirito del nonno lo ha protetto.- affermò convinto, dando così una spiegazione alle stranezze che aveva notato. Chichi rise a fior di labbra e accarezzò il figlio rivolgendosi a lui:

- Visto che padre sconsiderato? Per poco non ti lasciava mangiare da quel mostro. Ringraziamo il nonno allora.

- Ehi!- protestò il marito; lei si era già messa in piedi e camminava spedita. La bloccò parandolesi davanti a braccia aperte.

- Però sono stato io a portarlo a riva.- le ricordò accigliato.

- … Beh, e quindi? Per colpa della tua disattenzione è finito nei guai; il minimo che potessi fare era riparare per tempo.- replicò stizzita, nascondendo rapidamente gli occhi lucidi con un movimento del capo.

Goku abbassò le braccia mortificato e liberò il sentiero, lasciandosi sorpassare. Sarebbe stato troppo difficile descriverle il presentimento che aveva avuto: era stato preoccupato certo, ma aveva anche mantenuto la calma, come se avesse saputo fin dall’inizio che il bambino non si sarebbe fatto male. Una sensazione del tutto inconscia, probabilmente non gli avrebbe nemmeno creduto. Quindi la raggiunse sotto l’albero e si sedette con la schiena contro il tronco senza dire una parola, fissando un punto indefinito sull’altra sponda del lago.

Chichi si era accomodata dal lato opposto della pianta e osservava il figlioletto stringerla ed emettere dei gridolini contro il suo seno mentre lo cullava:

- Asciugheremo i vestiti sul prato, che dici?- gli sussurrò debolmente, prima di iniziare a spogliarlo e sistemare uno dopo l’altro gli abiti stesi al sole, insieme a tutti gli altri che aveva raccolto vicino la riva. Li fermò con delle pietre agli angoli, dopodiché frugò nel borsone per tirarne fuori un asciugamano e avvolgerglielo intorno.

- Andrà meglio.- annunciò con poca convinzione, senza curarsi delle gocce che le stavano rigando il volto; ora non l’avrebbe vista nessuno, poteva sfogarsi finalmente. Aveva provato paura, molta, forse più che mai nella sua vita… quando l’aveva visto sparire tra le fauci del luccio era rimasta agghiacciata… solo la speranza di poterlo salvare l’aveva riscossa. Quel bambino, lui che ancora non aveva un nome, ma che aveva portato dentro di sé per lunghi mesi, il risultato del suo amore, della sua unione col ragazzo che amava… il suo Goku che dispensava così facilmente gesti di simpatia ma altrettanto raramente di passione… aveva rischiato di perdere tutto questo. Un singhiozzo sfuggì al controllo della donna scuotendole il petto, ma questa non se ne avvide.

Il giovane però udì lo strano suono e ne fu incuriosito: avanzò carponi sull’erba e sbirciò a pochi centimetri da lei. Impallidì nel ritrovarsi d’un tratto le iridi color notte della moglie, questa volta velate dalle lacrime, puntate direttamente sulle proprie; il secondo successivo la vista era stata oscurata da un asciugamano.

- Asciugati i capelli o ti prenderai un raffreddore.- disse Chichi con tono disinteressato; nel frattempo si terse frettolosamente le guance. Quando Goku riaffiorò dal panno, lei era di nuovo seria e composta.

- Ti spiacerebbe smetterla di fissarmi?!- sbottò dopo un po’, con le gambe raccolte a coprirle il busto- Se aspetti che ti ringrazi per averlo salvato… ok, grazie.- parlò, concludendo la frase in un borbottio appena decifrabile. Il giovane sbatté le palpebre meravigliato dal cambiamento, prima di inginocchiarsi con naturalezza affianco alla ragazza. Lei non mosse un muscolo, anzi si irrigidì nell’avvertire il tocco ruvido ma tenero di una mano. Le stava lambendo la guancia destra.

- Chichi…- chiamò insistente Goku- c’era rimasta una lacrima.-

La moglie sobbalzò sorpresa, vergognandosi a morte per essere stata scoperta:

- L’avevi capito che stavo piangendo.- commentò.

- Sì.- rispose semplicemente lui.

- Uhm, non ti posso nascondere nulla a quanto pare.- replicò rassegnata abbozzando un lieve sorriso.

- E’ una questione di naso e orecchio, ti sento.- spiegò scandendo le parole con dolcezza- Devi fare più attenzione se vuoi che non me ne accorga.

- Capisco.

La ragazza si rilassò un po’ godendosi quel raro contatto e accomodandosi meglio seduta: Goku eccezionalmente non si decideva ancora ad allontanarsi, ma a lei ciò poteva solo far piacere. Quando lo vide inaspettatamente più vicino e col sorriso sulle labbra mentre poggiava queste ultime sulla sua fronte, Chichi fu preda di un lieve tremore ed abbassò le palpebre. Dalla portata dell’emozione che stava provando, era come se non si fosse mai avvicinato tanto a lei… si rese conto di bramare la sua vicinanza con tutta sé stessa. Quando prima, in acqua, aveva cercato di ingannarlo, la prima tattica a cui aveva pensato era stata la provocazione in “quel” senso; rise dentro di sé, si sentiva tanto orgogliosa da arrivare ad avvicinare il marito nei modi più assurdi, quando invece doveva essere la cosa più spontanea fra loro. Istintiva e immediata quanto l’abbraccio in cui Goku l’aveva avvolta adesso, coprendo gli occhi del bimbo e baciandola con ardore sulle labbra. Chichi gemette e rispose lentamente al bacio, scostandosi subito dopo per riprendersi.

- Hai sempre quel buon sapore.- valutò il ragazzo compiaciuto- E lo stesso odore.- aggiunse con voce appena udibile, annusando la pelle del collo. La giovane rabbrividì, il cuore le rimbombava rumorosamente nel torace… caspita, come poteva farle ancora quell’effetto, le stava dando pericolosamente alla testa senza concederle possibilità di frenarsi.

- Goku…- mormorò con un fil di voce toccandogli i pettorali come a volerlo distanziare.

- Cosa?- domandò lui guardandola curioso a pochi millimetri.

Lei appariva turbata e col viso di una bella tonalità di bordeaux, l’espressione era così buffa nella sua indecisione che il giovane non riuscì ad evitare di scoppiare a ridere.

- Che c’è di divertente?- intervenne Chichi stupita e offesa allo stesso tempo.

- Non lo so, sembri una bambina.- rispose a stento.

- Senti chi parla!- gridò dandogli una rapida botta in testa. Il maritò balzò indietro e si lamentò stringendo le palpebre e massaggiando il punto dolorante.

- Possiamo almeno pranzare?- chiese risentito, accennando al paniere di vimini.

- Certo. Se la smetti di fare il cretino preparo io.- fece l’interessata riavvicinandosi e porgendogli la tuta arancione oramai quasi asciutta- Copriti va, mentre aspetti.- concluse, prima di schiaffeggiargli l’avambraccio- Almeno non arrossirò come una bambina.

***

Ok, deciso, il prossimo sarà davvero l’ultimo capitolo!^_^Quattro capitoli per una ff su questo argomento mi sembrano perfetti dopotuttoXD. Aspetto commenti costruttivi, ciao!

  
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