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Autore: _Misaki    19/02/2012    2 recensioni
''Ho provato a dimenticarmi di quel suo sorriso così spontaneo, ma che posso farci se mi torna sempre in mente? Che posso farci se fa male?''
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Donghae, Han Geng, Heechul, Leeteuk, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Il ticchettio delle lancette dell'orologio appeso in una parete della nostra stanza, mi innervosisce più di quanto già lo sia. E lui è lì, sul suo letto, che riposa beato, mentre io sto qui: seduto a terra, guardando fuori dalla finestra, con la testa appoggiata alle ginocchia ed un peso sul petto che fa male, male da morire. Che poi, in realtà, non sto guardando davvero fuori da questa finestra ampia, sto solo cercando di trovare qualcosa, fuori, che possa rallegrarmi almeno un pò.
Abbiamo fatto l'amore.
Abbiamo fatto l'amore ed è stato fantastico. E' stato come se, dopo anni ed anni a cercare la mia metà, quel qualcuno che mi completi, l'avessi trovato e mi stesse stringendo a sè come se fosse l'ultimo desiderio che ha. E forse è così.
Sono stato davvero male, in questi sette mesi in solitudine. Certamente, i miei amici son rimasti sempre al mio fianco, ma la mia metà? La mia metà non era con me e aveva lasciato un vuoto doloroso e che continuava ad espandersi dentro di me. Dovrei essere felice, perchè è qui, perchè mi ama, perchè siamo diventati quel tuttuno che eravamo già, in passato, ma mentirei solo a me stesso.
Per quanto resterai? Uno, due settimane, ancora? E poi? Poi te ne andrai di nuovo, non è così? Mi lascerai indietro, come prima. Tu eri andato avanti, lasciandomi indietro, ad inseguirti, senza mai poterti raggiungere. Perchè sei tornato? Perchè proprio quando, con quella lettera, volevo smettere di soffrire?
Il suo respiro è profondo, il viso rilassato in quello che, prima di addormentarsi, doveva essere un sorriso. E' così bello, l'amore mio. 
- Chul.. - 
Con la voce ancora impastata dal sonno, mi chiama, sorridendomi, come se quello che è successo fosse ciò che aspettava da un'eternità e forse è davvero così. D'altronde, io non aspettavo altro.
Si sporge verso di me, per posare le sue calde labbra sul mio zigomo, dapprima rigato da lacrime amare. Mi scosto leggermente, perchè, nonostante una parte di me voglia farla finita, per smetterla di soffrire, l'altra parte vuole averlo tutto per sè. 
- Heechul, qualcosa... Non va? -
Con un cenno del capo, gli faccio notare che ha ricevuto un messaggio e che l'ho letto, perchè? Perchè ero solito leggere tutti i messaggi che riceveva ed inviava, così, per sapere cosa gli passava per la testa. Prende il cellulare poggiato sul comodino, guardandomi con aria interrogativa. Legge il contenuto di quel messaggio che è stato capace di ridurmi a brandelli, come il giorno che lui se ne andò.
- Chul.. Io.. -
- Farai ciò che c'è scritto? - 
La mia voce è spezzata, perchè sento che siamo lontani, nonostante, in realtà, siamo così vicini.
Il suo silenzio mi dice più di quanto possa fare lui. Mi alzo, con uno scatto,  e mi dirigo verso la porta, uscendo da questa stanza opprimente e chiudendomi la porta alle spalle.


"Caro figlio, hai intenzione di non farti sentire dai tuoi genitori ancora per molto? Qui abbiamo bisogno di te e tu non ci comunichi neanche se stai bene e come sta quello zucchero di Heechul. Ad ogni modo, ti abbiamo preparato un volo tra 3 giorni, per tornare. Non preoccuparti, potrai tornare in Corea quante volte vorrai, ma per ora ci servi qui. Dacci tue notizie appena leggi il messaggio! Manchi a tutti noi. Un bacio, mamma e papà."


Ne ho la certezza. So per certo che lui prenderà quel volo. E' davvero un bravo ragazzo ed un bravo figlio, per cui tornerà dalla sua famiglia, lasciando me qui. 
Sto correndo, più veloce che le mie gambe prive di allenamento possano fare. Corro per andare al riparo dalla tempesta che mi sta inondando il cuore. Corro verso l'unica persona che in questo momento potrebbe darmi un minimo di felicità. Il mio migliore amico. Donghae.
La sua porta è stranamente chiusa, perciò busso, con le poche forze che mi son rimaste. Busso quasi come se volessi buttar giù questa porta che mi separa da un minimo di gioia. Finchè la porta si spalanca e Donghae, guardandomi preoccupato, mi avvolge tra le sue braccia. Sto piangendo, è per questo. Sono sempre stato abile nel nascondere le mie emozioni, quindi perchè se si tratta di lui, tutto ciò che sono crolla? 
Entriamo nella sua stanza e mi sistemo sul suo letto, ancora disfatto, come sempre direi. Noto solo ora che, sia lui che il suo compagno di stanza, Eunhyuk, mi sembra di ricordare, hanno un'aria imbarazzata e leggermente euforica. 
- Scusate se ho interrotto qualcosa.. - Stranamente, non c'è neanche un filo di malizia o sarcasmo in ciò che ho detto. 
- Figurati, Chul. - Si vede lontano un miglio che Hae è davvero felice. Chi sono io per spezzare la sua felicità, come è spezzato il mio cuore? - E' successo qualcosa con Hangeng? -
Lo guardo con occhi rassegnati, sorridendo. E' un sorriso mascherato da tristezza e privo di qualsiasi forma di allegria. E lui lo sa, ha imparato a conoscermi.
- No, è che stavo correndo e son caduto fuori dalla tua porta.. - Non ho la minima idea di quale scusa, ovviamente neanche minimamente plausibile, stia usando. - ...Mi son fatto male, molto male e visto che ero qui fuori ho pensato di venire qui.. -
- Kim Heechul, con chi credi di parlare? -
Il suo volto si è fatto duro ed insistente, proprio come le sue parole. 
- Lui.. Lui.. Lui.. - Non riesco neanche a dirlo. Pronunciare quelle parole sarebbe come ammettere che è davvero così. Nel frattempo lacrime nuove si fanno strada sul mio viso, bruciano. Singhiozzo e non faccio altro che ripetere la parola lui
Sento le calde mani di quel biondino prendere le mie, con decisione e premura. - Sfogati pure, non c'è bisogno di tenere tutto dentro. -
Improvvisamente sento una stretta al cuore. E' proprio vero.. Tenere per sè le cose che ci feriscono non fa altro che peggiorare il nostro stato d'animo. E questo ragazzo, a me sconosciuto, improvvisamente mi sembra un confidente stretto.
- Lui se ne andrà di nuovo... Tre... Tre giorni... - Riesco a dire, tra un singhiozzo e l'altro.
Donghae spalanca gli occhi. E' l'unico che abbia visto in che stato mi ero ridotto sette mesi fa, il giorno della sua partenza. Non mangiavo, quasi non dormivo, non parlavo con nessuno. Avevo anche pensato alla possibilità di farla finita con una vita piena di sofferenze come la mia. E lui mi era sempre stato vicino, proprio come adesso. Serra i pugni, per poi uscire dalla stanza, senza dare spiegazioni; non ce n'è bisogno. So dove sta andando e cosa vuole fare. Afferro il polso di Eunhyuk e lo trascino con me fuori dalla sua stanza, per poi precipitarmi nella mia.


- Allora? Spiegami! Perchè? -
Le urla di Donghae si sentono da fuori la porta. Non appena entro vedo il mio migliore amico che tiene per il lembo della maglia il mio unico amore. Lo sguardo del primo è pieno di rabbia, mentre quello del secondo è cupo, triste, oserei dire.. Uno sguardo da cuore infranto.
- Donghae, basta.. Ti prego.. - La mia voce esce come un sibilo, ma so che mi ha sentito, perchè, dopo averlo scrutato bene, lascia andare Hangeng. 
- Heechul.. Non voglio lasciarti di nuovo.. - 
Quel di nuovo mi ha tolto il respiro. E' vero, è la seconda volta che mi lascia andare, ma è l'ultima, davvero. Non posso vivere pensando a lui, al fatto che ci siamo uniti ed al fatto che mi abbia lasciato, perchè è giusto che sia così.
Anche se con un pò di fatica, riesco a guardarlo negli occhi ed a mantenere il mio sguardo nel suo. Sento come se il mio cuore volesse uscirmi dal corpo ed andare nelle sue mani, perchè, metaforicamente parlando, è lì che si trova. 
Basta, non ce la faccio più. Abbasso lo sguardo, puntandolo sul mio pugno chiuso. 
- Vieni con me. -
La sua voce mi arriva senza un minimo di esitazione. E' sicuro, convinto, di quello che mi ha detto. Donghae lo guarda, ancora mezzo infuocato da ciò che stava per farmi Hangeng. Eunhyuk ha le mani chiuse, come se stesse pregando, portate vicino al petto, con lo sguardo sospeso, come se aspettasse di vedere la mia reazione. Io, invece, al solo sentire quelle parole mi son sentito morire. E' un colpo di grazia, forse?
- C-com.. -
- Ho detto: vieni via con me. -




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So che aggiorno in modo scostante e chiedo perdono per questo ^^''
Ringrazio, comunque, tutti coloro che continuano a leggere la mia fic e chi recensisce.
Grazie mille <3
-Misaki.

  
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