Questo MM
l’avevo già scritto da tempo e ho deciso di postarlo ora in modo che il capitolo
che seguirà sarà quello suggeritomi da diavolettadark, ovvero Lily che presenta James ai suoi
genitori. Invece il MM sulla morte dei Potter (suggeritomi da
MeryPotter92) dovrà aspettare ancora un po’, ma lo scriverò!
J
Ne approfitto
per ringraziarvi dei vostri suggerimenti e badate che ne voglio degli altri,
quindi mi affido a voi, perché per il momento a me non viene nulla da scrivere!
Qualsiasi proposta verrà accolta!!! JJJJJJ
……..:°:......
Questo Moment
è ambientato qualche mese dopo che i Malandrini e Lily Evans hanno conseguito il
diploma a Hogwarts.
I Malandrini
stanno in un appartamento a Godric’s Hollow, mentre Lily vive nella Londra
babbana insieme ai suoi genitori e alla sua tanto “amata” sorella
Petunia.
Dopo queste
dritte, vi lascio leggere in pace. J
A very merry Christmas
Sono le 5 del mattino.
Cerco di fare il minor rumore possibile quando entro
nell’appartamento che io e i miei Malandrini (mi ostino ancora a chiamarci Malandrini) abbiamo affittato a Godric’s
Hollow.
Metto un piede in casa quando mi accorgo di avere le
scarpe zuppe d’acqua a causa della pioggia di novembre.
Mi
richiudo lentamente la porta alle spalle, che inizia a
cigolare.
Avrò detto un milione di volte a Sirius di
riparala!
Mi
levo le scarpe e in punta di piedi cerco di raggiungere la mia stanza, ma
qualcuno ha già avvertito la mia presenza.
Un’ombra avanza verso di me.
È
Remus.
“Dove accidenti sei stato???”, mi chiede in tono di
rimprovero.
“Ehm…beh…”.
“Sai che non dovresti stare fuori di questi
tempi?”.
“Mi
dispiace…”.
“Mi
dici che hai fatto da ieri sera fino alle 5 del mattino?”.
Credo che Remus abbia alzato un po’ troppo la voce,
perché vedo arrivare Peter e Sirius con la faccia
assonnata.
“Ma
che…yawn…succede?”, chiede Sirius sbadigliando.
“Il
signorino è rincasato ora!”, spiega Remus.
“Oh, guarda che non sei mica mio padre!”, gli
dico.
“Suvvia, Remy…”, fa Sirius, “…avrà passato la notte con
“E’…è così?”, mi chiede, anche lui un po’ in
imbarazzo.
“Beh, sono andato a trovarla a casa sua, abbiamo
parlato, una cosa tira l’altra e…è successo”.
“Ok, ehm…buonanotte”, dice Remus.
“Buonanotte”.
Ma
tanto lo so che non riuscirò a chiudere occhio neanche per quei sessanta minuti
che mi separano dall’alzarmi di nuovo per andare a svolgere il mio compito di
Auror novello.
Sto
a pancia in su a fissare il soffitto, con un braccio poggiato sulla fronte e
penso a me e Lily…
Cioè, abbiamo fatto altre volte quello che…beh, quello
che abbiamo fatto, però questa volta c’è stato qualcosa di
diverso.
E
non mi riferisco al fatto che non eravamo nella Stanza delle Necessità o nella
Torre di Astronomia o nell’aula di Divinazione.
C’è
qualcos’altro…
*
Dopo quello che mi è parso un secondo da quando ho
deciso di chiudere gli occhi, sento la mano di Remus che mi scuote e mi incita
ad alzarmi.
“Vedi? Se tu non fossi rientrato tardi, a quest’ora
saresti stato bello e pimpante!”.
“Oh, ma il nostro Ramoso è già bello e pimpante di per
sé, dico bene?”, fa Sirius malizioso, “Ora non voglio torturarti con i
particolari sulla tua notte di fuoco con
Io
mi alzo controvoglia mentre Sirius si fionda nel bagno, ma trova la porta
chiusa.
“Peteeeeeer!!! Esci dal bagno!”, gli urla da dietro la
porta.
“Solo un minuto!”.
“Sirius, sei un cane. Puoi sempre farla fuori!”,
ironizza Remus, mentre si dirige in cucina.
“Il
tuo senso dell’umorismo fa schifo! E poi, se ci tieni tanto posso sempre farla
sui tuoi vestiti!”.
“A
proposito!”, esclamo io, ripresomi totalmente dal trance, “Sirius, sei stato tu
a mangiucchiarmi le pantofole???”.
Sirius si fa piccolo piccolo.
“Beh, ai cani piace mordere le cose!”, tenta di
giustificarsi.
“Questo non è un buon motivo per divorare le mie
stupende pantofole rosse con tanti boccini dorati disegnati
sopra!!!”.
“Puoi sempre comprarne un altro
paio…”.
“No! Quelle erano le uniche in
circolazione!”.
“Oh, porca miseria!!!”, l’urlo di Remus proveniente
dalla cucina.
“Qual è il tuo problema?”, chiede Sirius, precipitandosi
alla fonte dell’urlo.
“Il
mio problema sei tu!”, Remus continua
a urlare, puntando il dito sul petto di Sirius, “Hai bevuto tutto il latte,
confessa! Non ne è rimasto neanche un goccio! E adesso con cosa li mangio i corn
flakes???”.
“Con l’acqua?”.
“L’acqua???”.
“Oppure con lo yogurt!”.
“Peccato che in casa non ne abbiamo yogurt!!!! Quante
volte ti ho detto di andare a fare la spesa???”.
“Più o meno quante me ne ha dette James di riparare la
porta che scricchiola”.
“Come ho fatto io a sopportarti in tutti questi
anni???”.
“Mi
vuoi un mondo di bene!”.
“Come se ne vuole ad un
Dissennatore!”.
“Io
ho finito col bagno!”, dice Peter, “Chi vuole, può
usufruirne”.
Io
corro a mangiare una mela, prima che si freghino anche
quella.
“REMUS!!!!! ESCI DA QUESTO STRAMALEDETTO BAGNO!!! C’ERO
IO PRIMA!!!”.
“Troppo tardi! Ti ho già detto che puoi sempre farla
fuori!”.
“IO
TI DISINTEGRO!!!!”.
Non
vi scandalizzate, la mattina dei Malandrini è sempre stata casinara fin dai
tempi della scuola.
*
Qualche mese dopo, io e i miei Malandrini ci prepariamo
ad addobbare il nostro appartamento con decorazioni Natalizie poiché mancano
pochissimi giorni al Natale.
“Felpato! Se ti prendo giuro che di te
faccio salsiccia!!!”, urla Remus, mentre io e Peter siamo intenti ad appendere
grosse palle dorate all’albero.
“Ma
cosa ho fatto???”, chiede Sirius.
“Questo…”, fa Remus, mostrando a Sirius
un angioletto, “…l’ho comprato a Hogsmeade la scorsa settimana per metterlo
sulla punta dell’albero…”.
“E
allora?”.
“E
allora la mia domanda è: DOVE SONO FINITE LE ALI
DELL’ANGELO???”.
Tutti guardiamo Sirius in attesa di una
risposta.
“Beh…”.
“Non le avrai mica mangiate, Sirius?”, chiedo io, con
tanto d’occhi.
“Ma
che volete farci? Sono pur sempre un cane con le sue
esigenze!”.
“Allora fatemi ricordare di costruire una cuccia…”, dico
con ironia.
All’improvviso sentiamo un rumore provenire dal
salotto.
Ci
precipitiamo tutti lì e dal camino esce fuori Lily in perfetto stile Babbo
Natale.
“Ragazzi…”.
“Oh, Evans, che bello averti qui! Qual buon vento?”,
chiede Sirius sorridendo.
“Il
vento di Natale in cui tutti siamo più buoni e più sereni. E, cortesemente,
chiamami Lily”.
Lily si avvicina a me e mi saluta con un
bacio.
“Vedi, Remy? Siamo a Natale, bisogna essere più buoni
verso il prossimo e bisogna anche sorvolare su certi errorucci commessi dagli
amici…”.
“Errorucci un corno! Mi stai distruggendo la
casa!”.
“Guarda che la suddetta casa in questione viene anche
pagata dal sottoscritto, quindi non hai diritto di
rimproverarmi!”.
“Questo è perché hai l’indole canina! I cani distruggono
ogni cosa che vedono!”.
“Ma
cos’è questa avversione per i cani?”.
“Questa non è una comunissima avversione per i cani! La
mia avversione è solo ed esclusivamente rivolta a te!!!”.
“Mi
sento lusingato!”.
“Tanto l’ho capito che l’albero lo finirò da solo, visto
che voi due siete impegnati a litigare e James e Lily hanno degli affari in
sospeso…”, sento dire a Peter, mentre io e Lily continuiamo a svolgere i nostri,
come li ha chiamati…? Affari in
sospeso.
Qualche minuto dopo, mi accorgo che le urla isteriche di
Remus e Sirius sono cessate.
Lily si stacca da me sorridendomi.
“Vi
ho portato delle cose, ragazzi!”, esclama contenta, “So che non vi basterà tutta
una vita per ringraziarmi, ma non preoccupatevi”.
“Cosa ci hai portato?”, chiedo.
Lily fa comparire sul tavolo della cucina dei
sacchetti.
Che
sia…?
“Cibo…!”, mormora Sirius sbavando a mò di
cane.
“Lily, ma ti rendi conto che abbiamo sofferto la fame
per giorni perché un tizio che ha il cognome di un colore ha divorato tutto?”,
dice Remus esterrefatto, lanciando occhiatacce a Sirius, “Non basterà un’intera
vita per ringraziarti!”.
Lily sorride soddisfatta, e io le do un bacio sulla
guancia.
“Senza di te saremmo perduti”, le
dico.
“Lo
so! E so anche che in una casa in cui vivono quattro uomini è molto difficile
trovare del cibo, a meno che in fondo al frigorifero non ci trovi un rimasuglio
di formaggio di otto mesi fa…”.
“Diciamo anche in una casa in cui vive Sirius…”,
continua Remus, e Sirius continua a guardarlo male.
“La
vuoi smettere?”, gli dice infine.
“Dico la pura e semplice verità!”.
“Ehm…”, fa Lily e i due litiganti si ammutoliscono (non
ho mai capito come fa Lily a fare zittire quei due esseri irrecuperabili con un
semplice ehm!!!), “…e poi, in una
casa in cui vivono quattro uomini c’è un caos bestiale e la polvere regna
sovrana!”.
In
un batter di ciglia, trasfigura secchi e strofinacci e ce li
porge.
“Forza, a lavoro! Non voglio passare il Natale in una
topaia!”.
“Ehi!”, fa Peter, sentendosi chiamato in
causa.
“Scusami, non intendevo
offenderti!”.
*
È
quasi ora di cena e sono esausto!
Non
ho mai lavorato tanto in vita mia.
Se
qualche mese fa mi avessero detto che il grande James Potter avrebbe fatto le
pulizie con grembiule ai fianchi e bandana in testa gli avrei riso in
faccia.
Però adesso la casa luccica come uno
specchio!
Un
odore di spezzatino si eleva nella stanza.
Sirius e Remus annusano l’aria.
“Basta con carne in scatola e brodo di pollo…questa sera
si mangia da re!”, esclama Sirius.
Ci
precipitiamo in cucina dove Lily è tra i fornelli.
“Lavatevi le mani e apparecchiate la tavola!”, ci
ordina, e noi non ce lo facciamo ripetere due volte.
Dopo aver apparecchiato, ci accomodiamo a tavola con gli
occhi sognanti e commossi da tanta generosità.
“Oh, Evans…quasi mi viene da piangere di fronte a tutto
questo ben di Dio…!”, dice Sirius sull’orlo delle lacrime.
“Ma
quando ti deciderai a chiamarmi Lily?”, dice, mentre ci porge i piatti colmi di
cibo.
“Per te, Jamie, spaghetti al
sugo”.
“Ti
ringrazio, amore!”.
Iniziamo a mangiare tutti insieme
appassionatamente.
“Finalmente ho avuto l’onore di conoscere il fidanzato
di mia sorella Petunia!”, dice Lily, in tono di finto entusiasmo, “E’ orrendo,
dunque adattissimo a lei. E intanto i miei genitori sono stati così cari e buoni
con lui, non che il Natale c’entri qualcosa…”.
Addenta un pezzo di carne e poi
prosegue.
“Si
chiama Vernon Dursley, che nome orribile! Lui e la sua famiglia passeranno il
Natale dai miei…io me ne sono andata ed eccomi qui da
voi!”.
Noi
la guardiamo sbalorditi.
“Wow!”, esclamiamo.
“Siamo contenti di averti qui con noi, Lily”, dice
Remus, “Sirius sarà ben lieto di cederti il suo letto a due
piazze!”.
“Ehi!!! Io non ho parlato!”, sbotta
Sirius.
“Dai, Sirius, non vorrai mica che la mia Lily non si
senta a suo agio?”, gli chiedo.
Lui
fa una smorfia e poi sbuffa.
“E
va bene! Ma solo a patto che voi due con combiniate niente sul mio letto, sono stato
chiaro?”.
“Cristallino!”.
“Bene! Adesso fatemi continuare la cena in santa
pace!”.
“Si, ma smettila di guardare il mio piatto!”, esclama
Remus.
*
È
Io
e Lily siamo accoccolati sul divano (i Malandrini stranamente fuori dai piedi) e io le
accarezzo distrattamente i capelli.
Il
mio sguardo è assente, vuoto.
“Cosa c’è, James?”, mi chiede Lily
dolcemente.
“Lily…sono secoli che ci rifletto e credo di essere
giunto ad una conclusione…”.
Lily mi guarda fisso negli occhi. Io li chiudo un
attimo, per poi riaprirli e ricambiare il suo sguardo.
“Cosa stai cercando di dirmi, James?”, la sua voce trema
leggermente.
“Io
ti amo, lo sai questo, vero?”.
Lei
annuisce.
I
suoi occhi, che non ha staccato neanche solo per un momento dai miei, diventano
lucidi.
“Non è che vuoi lasciarmi?”, ora decisamente sta
piangendo.
“Cosa??? Dopo che ho passato tutta una vita a venirti
dietro e dopo che tu sai che ti amo da morire, credi davvero che ti lascerei???
Quello che intendevo dirti è tutto l’opposto! Io voglio sposarti, Lily
Evans!”.
Deglutisco e abbasso lo sguardo, rendendomi conto di
avere accelerato un tantino le cose.
Lily non smette di piangere e mi getta le braccia al
collo.
“James…James, io sono incinta!!!”.
“Cos…?”.
“Hai capito bene…!”.
“Oh, Merl…”.
“E
non chiedetemi più di vestirmi da Babbo Natale per far felici i bambini del
villaggio!”.
“Uffa, Sirius! È stato divertente per me e Peter essere
i tuoi folletti!”.
“Però la prossima volta non essere così brusco con i
bambini! Li hai fatti spaventare!”.
“Ma
che succede qui? James? Lily?”.
Sirius, Peter e Remus si avvicinano preoccupati vedendo
me e Lily abbracciati e in lacrime.
“Sono incinto…cioè, siamo incinti…cioè…oh Merlino
santissimo, LILY E’ INCINTA, PORCA PALETTA!!!!”, sbraito afferrando Sirius per
il colletto.
“Ma
è fantastico!!!”, esclama Remus tutto contento.
“E
non è tutto!”, interviene Lily, “James mi ha chiesto di
sposarlo!!!”.
“E
bravo il nostro Ramoso!”, dice Sirius, mentre io ricevo pacche amichevoli sulla
spalla.
“Qui bisogna festeggiare!”.
Remus, Sirius e Peter vanno a prendere da
bere.
“Ah, Sirius! Tu sarai il mio testimone!!!”, gli urlo da
lontano, per poco lui non cade a terra!
Tra
un evento e l’altro, però, non mi sono accorto che la mezzanotte è già
passata.
Mi
giro verso Lily e lei mi regala uno dei suoi più dolci
sorrisi.
“Buon Natale, James!”.
“Buon Natale anche a te, Lily Evans
Potter!!!”.
Ok,
il cap è venuto un po’ così…
COMMENTUCCIOOOOOOO????? *occhi imploranti*
Sarò monotona, MA
VI RINGRAZIO DI CUORE PER TUTTI I COMPLIMENTI CHE MI FATE, ADORO LE VOSTRE
RECENSIONI, GRAZIE!!!!!
Ricordatevi di darmi qualche consiglio su cosa scrivere!
(Lasciaci in pace!!!, NdLettori)
Smakkettoni oni oni
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