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Autore: redRon    25/09/2006    10 recensioni
ecco qui i missing moments della mia ff. il punto di vista è sempre quello del mitico James Potter. spero vi piacciano...bacioni! ^____^ POSTATO ULTIMO MM!!! ^^
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini | Coppie: James/Lily
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Questo MM l’avevo già scritto da tempo e ho deciso di postarlo ora in modo che il capitolo che seguirà sarà quello suggeritomi da diavolettadark, ovvero Lily che presenta James ai suoi genitori. Invece il MM sulla morte dei Potter (suggeritomi da MeryPotter92) dovrà aspettare ancora un po’, ma lo scriverò! J

Ne approfitto per ringraziarvi dei vostri suggerimenti e badate che ne voglio degli altri, quindi mi affido a voi, perché per il momento a me non viene nulla da scrivere! Qualsiasi proposta verrà accolta!!! JJJJJJ

 

……..:°:......

 

Questo Moment è ambientato qualche mese dopo che i Malandrini e Lily Evans hanno conseguito il diploma a Hogwarts.

I Malandrini stanno in un appartamento a Godric’s Hollow, mentre Lily vive nella Londra babbana insieme ai suoi genitori e alla sua tanto “amata” sorella Petunia.

Dopo queste dritte, vi lascio leggere in pace. J

 

 

 

A very merry Christmas

 

Sono le 5 del mattino.

Cerco di fare il minor rumore possibile quando entro nell’appartamento che io e i miei Malandrini (mi ostino ancora a chiamarci Malandrini) abbiamo affittato a Godric’s Hollow.

Metto un piede in casa quando mi accorgo di avere le scarpe zuppe d’acqua a causa della pioggia di novembre.

Mi richiudo lentamente la porta alle spalle, che inizia a cigolare.

Avrò detto un milione di volte a Sirius di riparala!

Mi levo le scarpe e in punta di piedi cerco di raggiungere la mia stanza, ma qualcuno ha già avvertito la mia presenza.

Un’ombra avanza verso di me.

È Remus.

“Dove accidenti sei stato???”, mi chiede in tono di rimprovero.

“Ehm…beh…”.

“Sai che non dovresti stare fuori di questi tempi?”.

“Mi dispiace…”.

“Mi dici che hai fatto da ieri sera fino alle 5 del mattino?”.

Credo che Remus abbia alzato un po’ troppo la voce, perché vedo arrivare Peter e Sirius con la faccia assonnata.

“Ma che…yawn…succede?”, chiede Sirius sbadigliando.

“Il signorino è rincasato ora!”, spiega Remus.

“Oh, guarda che non sei mica mio padre!”, gli dico.

“Suvvia, Remy…”, fa Sirius, “…avrà passato la notte con la Evans…buonanotte a tutti, torno a dormire”, così dicendo, se ne ritorna a letto con appresso Peter lasciando un Remus alquanto scandalizzato e un me imbarazzato e rosso.

“E’…è così?”, mi chiede, anche lui un po’ in imbarazzo.

“Beh, sono andato a trovarla a casa sua, abbiamo parlato, una cosa tira l’altra e…è successo”.

“Ok, ehm…buonanotte”, dice Remus.

“Buonanotte”.

Ma tanto lo so che non riuscirò a chiudere occhio neanche per quei sessanta minuti che mi separano dall’alzarmi di nuovo per andare a svolgere il mio compito di Auror novello.

Sto a pancia in su a fissare il soffitto, con un braccio poggiato sulla fronte e penso a me e Lily…

Cioè, abbiamo fatto altre volte quello che…beh, quello che abbiamo fatto, però questa volta c’è stato qualcosa di diverso.

E non mi riferisco al fatto che non eravamo nella Stanza delle Necessità o nella Torre di Astronomia o nell’aula di Divinazione.

C’è qualcos’altro…

 

*

 

Dopo quello che mi è parso un secondo da quando ho deciso di chiudere gli occhi, sento la mano di Remus che mi scuote e mi incita ad alzarmi.

“Vedi? Se tu non fossi rientrato tardi, a quest’ora saresti stato bello e pimpante!”.

“Oh, ma il nostro Ramoso è già bello e pimpante di per sé, dico bene?”, fa Sirius malizioso, “Ora non voglio torturarti con i particolari sulla tua notte di fuoco con la Evans, visto che sembri uno zombie, ma non mi sfuggirai!”.

Io mi alzo controvoglia mentre Sirius si fionda nel bagno, ma trova la porta chiusa.

“Peteeeeeer!!! Esci dal bagno!”, gli urla da dietro la porta.

“Solo un minuto!”.

“Sirius, sei un cane. Puoi sempre farla fuori!”, ironizza Remus, mentre si dirige in cucina.

“Il tuo senso dell’umorismo fa schifo! E poi, se ci tieni tanto posso sempre farla sui tuoi vestiti!”.

“A proposito!”, esclamo io, ripresomi totalmente dal trance, “Sirius, sei stato tu a mangiucchiarmi le pantofole???”.

Sirius si fa piccolo piccolo.

“Beh, ai cani piace mordere le cose!”, tenta di giustificarsi.

“Questo non è un buon motivo per divorare le mie stupende pantofole rosse con tanti boccini dorati disegnati sopra!!!”.

“Puoi sempre comprarne un altro paio…”.

“No! Quelle erano le uniche in circolazione!”.

“Oh, porca miseria!!!”, l’urlo di Remus proveniente dalla cucina.

“Qual è il tuo problema?”, chiede Sirius, precipitandosi alla fonte dell’urlo.

“Il mio problema sei tu!”, Remus continua a urlare, puntando il dito sul petto di Sirius, “Hai bevuto tutto il latte, confessa! Non ne è rimasto neanche un goccio! E adesso con cosa li mangio i corn flakes???”.

“Con l’acqua?”.

L’acqua???”.

“Oppure con lo yogurt!”.

“Peccato che in casa non ne abbiamo yogurt!!!! Quante volte ti ho detto di andare a fare la spesa???”.

“Più o meno quante me ne ha dette James di riparare la porta che scricchiola”.

“Come ho fatto io a sopportarti in tutti questi anni???”.

“Mi vuoi un mondo di bene!”.

“Come se ne vuole ad un Dissennatore!”.

“Io ho finito col bagno!”, dice Peter, “Chi vuole, può usufruirne”.

Io corro a mangiare una mela, prima che si freghino anche quella.

“REMUS!!!!! ESCI DA QUESTO STRAMALEDETTO BAGNO!!! C’ERO IO PRIMA!!!”.

“Troppo tardi! Ti ho già detto che puoi sempre farla fuori!”.

“IO TI DISINTEGRO!!!!”.

Non vi scandalizzate, la mattina dei Malandrini è sempre stata casinara fin dai tempi della scuola.

 

*

 

Qualche mese dopo, io e i miei Malandrini ci prepariamo ad addobbare il nostro appartamento con decorazioni Natalizie poiché mancano pochissimi giorni al Natale.

Felpato! Se ti prendo giuro che di te faccio salsiccia!!!”, urla Remus, mentre io e Peter siamo intenti ad appendere grosse palle dorate all’albero.

“Ma cosa ho fatto???”, chiede Sirius.

Questo…”, fa Remus, mostrando a Sirius un angioletto, “…l’ho comprato a Hogsmeade la scorsa settimana per metterlo sulla punta dell’albero…”.

“E allora?”.

“E allora la mia domanda è: DOVE SONO FINITE LE ALI DELL’ANGELO???”.

Tutti guardiamo Sirius in attesa di una risposta.

“Beh…”.

“Non le avrai mica mangiate, Sirius?”, chiedo io, con tanto d’occhi.

“Ma che volete farci? Sono pur sempre un cane con le sue esigenze!”.

“Allora fatemi ricordare di costruire una cuccia…”, dico con ironia.

All’improvviso sentiamo un rumore provenire dal salotto.

Ci precipitiamo tutti lì e dal camino esce fuori Lily in perfetto stile Babbo Natale.

“Ragazzi…”.

“Oh, Evans, che bello averti qui! Qual buon vento?”, chiede Sirius sorridendo.

“Il vento di Natale in cui tutti siamo più buoni e più sereni. E, cortesemente, chiamami Lily”.

Lily si avvicina a me e mi saluta con un bacio.

“Vedi, Remy? Siamo a Natale, bisogna essere più buoni verso il prossimo e bisogna anche sorvolare su certi errorucci commessi dagli amici…”.

“Errorucci un corno! Mi stai distruggendo la casa!”.

“Guarda che la suddetta casa in questione viene anche pagata dal sottoscritto, quindi non hai diritto di rimproverarmi!”.

“Questo è perché hai l’indole canina! I cani distruggono ogni cosa che vedono!”.

“Ma cos’è questa avversione per i cani?”.

“Questa non è una comunissima avversione per i cani! La mia avversione è solo ed esclusivamente rivolta a te!!!”.

“Mi sento lusingato!”.

“Tanto l’ho capito che l’albero lo finirò da solo, visto che voi due siete impegnati a litigare e James e Lily hanno degli affari in sospeso…”, sento dire a Peter, mentre io e Lily continuiamo a svolgere i nostri, come li ha chiamati…? Affari in sospeso.

Qualche minuto dopo, mi accorgo che le urla isteriche di Remus e Sirius sono cessate.

Lily si stacca da me sorridendomi.

“Vi ho portato delle cose, ragazzi!”, esclama contenta, “So che non vi basterà tutta una vita per ringraziarmi, ma non preoccupatevi”.

“Cosa ci hai portato?”, chiedo.

Lily fa comparire sul tavolo della cucina dei sacchetti.

Che sia…?

Cibo…!”, mormora Sirius sbavando a mò di cane.

“Lily, ma ti rendi conto che abbiamo sofferto la fame per giorni perché un tizio che ha il cognome di un colore ha divorato tutto?”, dice Remus esterrefatto, lanciando occhiatacce a Sirius, “Non basterà un’intera vita per ringraziarti!”.

Lily sorride soddisfatta, e io le do un bacio sulla guancia.

“Senza di te saremmo perduti”, le dico.

“Lo so! E so anche che in una casa in cui vivono quattro uomini è molto difficile trovare del cibo, a meno che in fondo al frigorifero non ci trovi un rimasuglio di formaggio di otto mesi fa…”.

“Diciamo anche in una casa in cui vive Sirius…”, continua Remus, e Sirius continua a guardarlo male.

“La vuoi smettere?”, gli dice infine.

“Dico la pura e semplice verità!”.

“Ehm…”, fa Lily e i due litiganti si ammutoliscono (non ho mai capito come fa Lily a fare zittire quei due esseri irrecuperabili con un semplice ehm!!!), “…e poi, in una casa in cui vivono quattro uomini c’è un caos bestiale e la polvere regna sovrana!”.

In un batter di ciglia, trasfigura secchi e strofinacci e ce li porge.

“Forza, a lavoro! Non voglio passare il Natale in una topaia!”.

“Ehi!”, fa Peter, sentendosi chiamato in causa.

“Scusami, non intendevo offenderti!”.

 

*

 

È quasi ora di cena e sono esausto!

Non ho mai lavorato tanto in vita mia.

Se qualche mese fa mi avessero detto che il grande James Potter avrebbe fatto le pulizie con grembiule ai fianchi e bandana in testa gli avrei riso in faccia.

Però adesso la casa luccica come uno specchio!

Un odore di spezzatino si eleva nella stanza.

Sirius e Remus annusano l’aria.

“Basta con carne in scatola e brodo di pollo…questa sera si mangia da re!”, esclama Sirius.

Ci precipitiamo in cucina dove Lily è tra i fornelli.

“Lavatevi le mani e apparecchiate la tavola!”, ci ordina, e noi non ce lo facciamo ripetere due volte.

Dopo aver apparecchiato, ci accomodiamo a tavola con gli occhi sognanti e commossi da tanta generosità.

“Oh, Evans…quasi mi viene da piangere di fronte a tutto questo ben di Dio…!”, dice Sirius sull’orlo delle lacrime.

“Ma quando ti deciderai a chiamarmi Lily?”, dice, mentre ci porge i piatti colmi di cibo.

“Per te, Jamie, spaghetti al sugo”.

“Ti ringrazio, amore!”.

Iniziamo a mangiare tutti insieme appassionatamente.

“Finalmente ho avuto l’onore di conoscere il fidanzato di mia sorella Petunia!”, dice Lily, in tono di finto entusiasmo, “E’ orrendo, dunque adattissimo a lei. E intanto i miei genitori sono stati così cari e buoni con lui, non che il Natale c’entri qualcosa…”.

Addenta un pezzo di carne e poi prosegue.

“Si chiama Vernon Dursley, che nome orribile! Lui e la sua famiglia passeranno il Natale dai miei…io me ne sono andata ed eccomi qui da voi!”.

Noi la guardiamo sbalorditi.

“Wow!”, esclamiamo.

“Siamo contenti di averti qui con noi, Lily”, dice Remus, “Sirius sarà ben lieto di cederti il suo letto a due piazze!”.

“Ehi!!! Io non ho parlato!”, sbotta Sirius.

“Dai, Sirius, non vorrai mica che la mia Lily non si senta a suo agio?”, gli chiedo.

Lui fa una smorfia e poi sbuffa.

“E va bene! Ma solo a patto che voi due con combiniate niente sul mio letto, sono stato chiaro?”.

“Cristallino!”.

“Bene! Adesso fatemi continuare la cena in santa pace!”.

“Si, ma smettila di guardare il mio piatto!”, esclama Remus.

 

*

 

È la Vigilia di Natale.

Io e Lily siamo accoccolati sul divano (i Malandrini stranamente fuori dai piedi) e io le accarezzo distrattamente i capelli.

Il mio sguardo è assente, vuoto.

“Cosa c’è, James?”, mi chiede Lily dolcemente.

“Lily…sono secoli che ci rifletto e credo di essere giunto ad una conclusione…”.

Lily mi guarda fisso negli occhi. Io li chiudo un attimo, per poi riaprirli e ricambiare il suo sguardo.

“Cosa stai cercando di dirmi, James?”, la sua voce trema leggermente.

“Io ti amo, lo sai questo, vero?”.

Lei annuisce.

I suoi occhi, che non ha staccato neanche solo per un momento dai miei, diventano lucidi.

“Non è che vuoi lasciarmi?”, ora decisamente sta piangendo.

“Cosa??? Dopo che ho passato tutta una vita a venirti dietro e dopo che tu sai che ti amo da morire, credi davvero che ti lascerei??? Quello che intendevo dirti è tutto l’opposto! Io voglio sposarti, Lily Evans!”.

Deglutisco e abbasso lo sguardo, rendendomi conto di avere accelerato un tantino le cose.

Lily non smette di piangere e mi getta le braccia al collo.

“James…James, io sono incinta!!!”.

“Cos…?”.

“Hai capito bene…!”.

“Oh, Merl…”.

“E non chiedetemi più di vestirmi da Babbo Natale per far felici i bambini del villaggio!”.

“Uffa, Sirius! È stato divertente per me e Peter essere i tuoi folletti!”.

“Però la prossima volta non essere così brusco con i bambini! Li hai fatti spaventare!”.

“Ma che succede qui? James? Lily?”.

Sirius, Peter e Remus si avvicinano preoccupati vedendo me e Lily abbracciati e in lacrime.

“Sono incinto…cioè, siamo incinti…cioè…oh Merlino santissimo, LILY E’ INCINTA, PORCA PALETTA!!!!”, sbraito afferrando Sirius per il colletto.

“Ma è fantastico!!!”, esclama Remus tutto contento.

“E non è tutto!”, interviene Lily, “James mi ha chiesto di sposarlo!!!”.

“E bravo il nostro Ramoso!”, dice Sirius, mentre io ricevo pacche amichevoli sulla spalla.

“Qui bisogna festeggiare!”.

Remus, Sirius e Peter vanno a prendere da bere.

“Ah, Sirius! Tu sarai il mio testimone!!!”, gli urlo da lontano, per poco lui non cade a terra!

Tra un evento e l’altro, però, non mi sono accorto che la mezzanotte è già passata.

Mi giro verso Lily e lei mi regala uno dei suoi più dolci sorrisi.

“Buon Natale, James!”.

“Buon Natale anche a te, Lily Evans Potter!!!”.

 

 

Ok, il cap è venuto un po’ così…

COMMENTUCCIOOOOOOO????? *occhi imploranti*

Sarò monotona, MA VI RINGRAZIO DI CUORE PER TUTTI I COMPLIMENTI CHE MI FATE, ADORO LE VOSTRE RECENSIONI, GRAZIE!!!!!

Ricordatevi di darmi qualche consiglio su cosa scrivere!

(Lasciaci in pace!!!, NdLettori)

 

Smakkettoni oni oni ^______________________________________^

 

 

 

 

 

  
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