Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: just_silvia    20/02/2012    1 recensioni
***10/06/2012 - ULTIMA PUNTATA***
A cinque anni dalla nascita di Nessie, Jacob scopre che l'imprinting sulla giovane Cullen non ha funzionato. Mentre cerca di riprendere il controllo della sua vita, Leah torna a casa dopo una lunga assenza...ma perché era scappata da La Push?
(capitolo 21)
"Non ricordavo quanto fossi bello in divisa" intuì una voce femminile alle spalle, una voce che Jacob aveva aspettato troppo tempo.
"Nessie..." la bocca gli si seccò. Si sentì sprofondare in un buco temporale, come se Renesmee non se ne fosse mai andata.
"Che c'è non mi dici nemmeno...'ciao'?" Jacob rinsavì, scosse la testa ed il pensiero presente fino a poco tempo prima scomparve.
"Marmocchia, qual buon vento?" e avvertì affetto paterno, dopotutto Nessie gli aveva detto di considerarlo come un padre.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Leah Clearweater, Renesmee Cullen, Seth Clearwater | Coppie: Jacob/Leah
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Harold Tokala era un Quileutes trasferito in Canada, era tornato a La Push con sua moglie quando si era ritrovato mutaforma. Si era informato coi suoi che gli avevano consigliato di far ritorno perché a La Push avrebbe trovato tutte le spiegazioni che voleva.
Si era aggiunto da poco al branco e si era integrato subito, ma dopo appena due mesi dall’arrivo era scomparso.
Jacob non riusciva ancora a crederci, l’avevano cercato dappertutto,avevano raggiunto il Canada dove viveva prima e svariati confini senza alcun risultato.
Leah guardava preoccupata il suo fidanzato, era tornato di mattina presto e non era ancora riuscita a prender sonno. Controllava di continuo una cartina, tracciando con la penna rossa zone che evidentemente avevano già esaminato.
“Dovresti parlarne con Charlie?”
“E’ stata l’ultima cosa che ho detto a Sam stanotte ma lui ha rifiutato. Dice che sarebbe meglio fare le nostre verifiche prima di mettere in mezzo la polizia…”
“Mettiamo il caso non c’entrino niente i vampiri o i licantropi, come fate a spiegare poi il ritardo nella denuncia?”
“M’inventerò qualcosa con Charlie.”
“Sai che si arrabbierà moltissimo, vero?” il ragazzo la guardò serio poi non riuscì a resistere, sorrise e la tirò per la mano verso il basso per farsi baciare.
“Vorrà dire che chiederò aiuto a tua madre per farmi perdonare…”
La ragazza incrociò le braccia in senso di rimprovero, guardò per caso l’orologio e si accorse di dover andare.
#
Due secondi dopo l’uscita di Leah, Jacob sentì bussare alla porta. Convinto che fosse qualcuno del branco che aveva novità su Harold non ebbe nemmeno la decenza di mettersi dei pantaloncini.
Si accorse con stupore che si trattava di Nex.
“Ehilà” la salutò controllando se nei paraggi ci fosse ancora la sua fidanzata.“Leah è appena uscita”.
“L’ho vista uscire” allungò gli occhi sul suo corpo, soffermandosi sui boxer. Jacob, che fino a quel momento aveva lasciato correre il desabiglié, le chiese di accomodarsi prima di correre in camera. Quando uscì completamente vestito, forse più del solito, chiese alla ragazza il motivo della visita.
“Mi annoio” rispose serafica. “Non conosco nessuno qui, a parte voi.”
“Bene, potresti tornartene dai tuoi amici a Londra”.
“Oppure potresti farmi un po’ compagnia tu, visto che sei in ferie.”
“Ascolta Nessie.”
“Nex.”
“Come vuoi, le cose sono cambiate qui. Non ho più molto tempo per starti dietro” la ragazza si risentì di quelle parole.
“Cos’è cambiato da quando sono andata via? Non è successo nemmeno tanto tempo fa” allungò la mano per accarezzargliela. Jacob la ritirò.
“E’ cambiato tutto da quando sei andata, io sono cambiato” la guardò serio per vedere se effettivamente l’avesse convinta.
Renesmee non demorse,  si alzò e gli andò incontro. Il ragazzo era appoggiato ad un mobile della cucina e lei, in punta di piedi, lo avvolse con le sue braccia. Il ragazzo non si staccò, si disse per educazione, in realtà si stava mettendo alla prova. La ragazza iniziò ad accarezzargli la schiena in modo maldestro e Jacob immaginò che in quel momento entrasse Leah e ne fu letteralmente terrorizzato. Aveva troppo da perdere.
“Nessie” l’allontanò dal suo corpo.
Lo guardò con quegli occhi, con l’espressione che precede un bacio, quello sguardo che avrebbe voluto vedere in lei tanti ma tanti mesi prima. Ma era cambiato tutto, e quell’abbraccio e quelle carezze alla schiena non erano significate nulla per lui, contava solo l’impressione che avrebbero fatto a Leah.“Devo riposare, sono stato in giro tutta la notte e forse dovrò rifarlo stanotte” con queste parola la invitò ad andarsene.
“Se vuoi potrei cucinarti qualcosa da mangiare.”
“Leah ha già pensato a questo” si avviò verso la porta e gliel’aprì. La ragazza era ancora in cucina e rimase ferma per qualche tempo. Poi vide che Jacob faceva sul serio e si decise.
“Be’ allora…ciao” uscì dalla porta ma si fermò all’ingresso della casa come se volesse dirgli altre cose.
“Ciao” disse Jacob e chiuse la porta prima che lei potesse trovare le parole.
Quella ragazza era davvero pericolosa.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: just_silvia