La ragazza chiuse il diario e si avviò verso l’ingresso in cui aveva lasciato il telefonino.

C’era una chiamata senza risposta di Fuka e poi un messaggio. Senza guardare di chi fosse lo aprì : Ciao Sana, so che non mi sono più fatto sentire ma avevo paura dei miei sentimenti. Ormai però ho capito cosa voglio e ho bisogno di parlarne con te. Ti prego, vediamoci. Dimmi tu l’ora e quando, aspetto una tua risposta. Akito

Calde lacrime iniziarono a sgorgare dagl’occhi della ragazza.

Iniziò a tremare in modo convulso e i singhiozzi si facevano più violenti.

Si sbagliava non l’aveva dimenticato.

Il giorno seguente si incontrarono al gazebo del parco.

Faceva freddo e Sana si strinse nel suo giubbotto. Per una delle poche volte in vita sua era in orario.

Era presa dai suoi pensieri e si era incantata a fissare il terreno davanti a lei.

- Ciao –

Quella voce.

La ragazza ebbe un sussulto, non si era accorta di lui. Si girò e si trovò il suo bel viso a pochi centimetri. I suoi occhi ambrati non erano ghiacci come sempre ma in quella giornata così fredda la riscaldarono.

- Ciao – esclamò lei abbassando nuovamente la testa

- Vedi Sana io ti ho chiesto di vederci perché…perché…perché mi sono accorto che ti amo! – disse tutto d’un fiato.

La giovane sbarrò gli occhi incredula a quello che aveva appena sentito.

- Io non so perché te lo sto dicendo così apertamente. Ma mi sono accorto che ti avevo persa e io mi sono reso conto che non riesco a stare senza di te. Da quando ho saputo che partivi, la rabbia si era impossessata di me. Non ti volevo più vedere ma quando non mi hai nemmeno salutato io…io avevo bisogno di dirti perché mi ero comportato così. Ma poi ho fatto peggio…ti ho baciata senza spiegazioni e non ti ho più cercata. – la sua voce era malinconica, stava soffrendo e sicuramente era un grosso sforzo esprimere i suoi sentimenti in quel modo.

Le lo guardò nuovamente negl’occhi cercando la sicurezza per parlare – Anch’io ti amo. Anch’io sono stata male e pensavo di averti dimenticato ma quando ieri ho letto il tuo messaggio mi sono resa conto che era solo un modo per negare i miei sentimenti. Io voglio stare con te. Almeno voglio provarci. –

Lui la prese tra le braccia e la strinse a sé.

Sentì il suo profumo inondarlo e si sentì felice.

Dagl’occhi di lei uscivano piccole lacrime che bagnavano il giubbotto di lui. Lacrime di felicità perché finalmente era felice.

Insieme avevano trovato la felicità che non avevano mai avuto. Insieme sotto quel gazebo quelle emozioni resteranno sempre nei loro cuori e gli accompagneranno per tutta la vita.

Insieme per sempre.