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Autore: Mikage    20/02/2012    5 recensioni
Sulla falsariga della famosa serie tv: tre indomite guerriere al servizio del nostro maestro di arti marziali preferito, in lotta contro il male, ma anche tra di loro per vincere il cuore del loro capo... Akane, Shan-pu ed Ukyo unite per proteggere l'umanità... ma a noi da loro chi ci protegge? *Episodio 4*
Genere: Comico, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akane Tendo, Shan-pu, Ukyo Kuonji
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Villa Daimonji ore 3.00
 
Il caldo nella stanza si stava facendo soffocante.
La vista ormai era del tutto appannata, e il ronzio nelle orecchie si stava facendo sempre più forte.  Per quanto cercasse di forzare quelle maledette liane, invece di allentare la loro morsa sembravano stringere sempre di più.
Possibile che quelli fossero davvero i suoi ultimi istanti di vita?
Che disonore per una guerriera della sua pasta! Sconfitta dal trucchetto di un incapace.
Costretta a passare i suoi ultimi minuti con le sue peggiori rivali.
Non sarebbe stato più dolce morire pensando ai ricordi più belli? Ai giorni felici degli allenamenti al villaggio? Al sorriso affascinante del suo Ranma? Alle roncolate date a Mousse? Agli spaghetti della bisnonna? Alla…
 
Ukyo: Diamine, Shan-pu! Ma chissenefrega dei tuoi ricordi! Pensa piuttosto a darci una mano per liberarci!
 
Shan-pu: Come puoi interrompere il mio momento melodrammatico? Stavo cercando di dare un alto spessore a questo lunghissimo momento di stallo della fanfiction!
 
Ukyo: Ma fammi il piacere!E' anche colpa tua se siamo in questa situazione!
 
Shan-pu: Cosa c'è, Spatolona, sei gelosa? Fatti i flashback tuoi!
 
Akane: Ehm... Shan-pu, ma tu non stavi soffocando?
 
Shan-pu: Ah, già! Cough… ah… i dolci monti che si specchiano sul fiume …
 
Akane: -__-
 
“Cosa sta succedendo qui?!”
 
Ukyo non fece neppure in tempo a vedere a chi appartenesse quell’autorevole voce, ottenebrata com’era dalla repentina collisione del suo sedere con le assi di legno del pavimento. Con una smorfia di dolore cercò di rialzarsi, accorgendosi che finalmente era libera da quelle corde asfissianti. Alle sue spalle, le pareti erano adesso decorate da cucchiaini, dove si erano conficcati dopo aver tranciato quelle odiose piante.
Si girò verso l’ingresso per ritrovarsi faccia a faccia con la terribile signora Daimonji, vestita con pantaloncini verdi e una fascia verde sulla testa, ma quel che è peggio… in posizione eretta! Che stupide, si erano dimenticate della vecchia! Le sue compagne dovevano essere sorprese come lei, visto che aveva sentito Akane soffocare un grido.
 
 
Ukyo: Maledetta vecchia, lo sapevo che c’eri tu in tutto questo! Cosa vuoi farci ancora? Dopo tutto quello che abbiamo passato finora… io non posso, non posso… sopportare un altro flashback di Shan-pu!
 
Shan-pu: Ehi!
 
“Ragazze, non mi lasciate altra scelta che …”
 
le tre ragazze si avvicinarono, già pronte per una nuova battaglia.
 
“… ringraziarvi…”
 
Akane: Coosa?
 
Ukyo: Non mi freghi maledetta vecchia! Noi ti abbiamo visto sgattaiolare verso le serre e poi di nuovo in casa! E avevi gli stessi abiti che indossi adesso.
 
Signora Daimonji: (ridendo a denti stretti) Cosa, questi? Ma questa è la mia tenuta da allenamento!
 
Shan-pu: Ma... e le stanze segrete? La musica ovattata? I tonfi sul pavimento?
 
Signora Daimonji: (arrossendo visibilmente) A quanto pare sono proprio costretta a rivelarvi il mio più terribile segreto... io...
 
Gli sguardi delle tre guerriere erano incollate sulla minuta vecchietta. Cosa mai poteva nascondere? Quale atroce segreto si annidava in quella casa misteriosa?
 
Signora Daimonji: Io... pratico un po' di aerobica! Tutto il giorno in ginocchio, le mie povere gambe hanno bisogno di una sgranchita! Oh, se si sapesse in giro, che vergogna! Sono andata un attimo alle serre per essere sicura che non ci fosse nessuno nei paraggi!
 
Akane, Shan-pu & Ukyo: O.o
 
Signora Daimonji: Ma a proposito di vergogna! Non avrei mai immaginato che quel disgraziato di mio nipote arrivasse a tanto!Curiosare tra i cimeli degli avi, farsi un esercito personale senza neanche il mio permesso! (dando un calcio alla figura stesa a terra).Ma so io come punirlo!
 
Shan-pu: Aerobica... non ci posso credere!
 
Akane: Ma quello che conta è che ce l’abbiamo fatta! Bisogna avvisare Ranma, chiamare Nabiki, tranquillizzare il direttore, legare Sentaro… ma prima di tutto, la cosa più importante…
 
Shan-pu: (deglutendo)… più importante?
 
Akane: Devo farmi assolutamente un bagno! Che schifo, mi si è pure seccato il fango addosso!
 
Ukyo: Akane, credo che tu debba davvero rivalutare le tue priorità! Abbiamo cose più importanti a cui pensare… tipo… (rivolgendosi alla vecchia) I kimono possiamo tenerli, vero?!
 

 
 
 
Da qualche parte nel mondo ore 7.00
 
Inspira… espira. Inspira…espira.
La strana calma che invadeva i polmoni di Ryoga, insieme all’aria limpida di primo mattino, lo disturbava e lo preoccupava nello stesso momento. Aveva paura di ammettere anche a se stesso la verità: si stava rassegnando. Le aveva provate tutte, tutte, eppure non era riuscito a liberarsi di quell’atroce bambina. C’era un'unica soluzione: approfittare del fatto che si fosse addormentata, legarla ad un albero e scappare via. Sarebbe diventata il bagaglio indesiderato di qualcun altro, e lui sarebbe stato libero di correre da Akane. Sì, non c'era altra scelta!Si avvicinò di soppiatto alla figura della bambina addormentata e si bloccò per fissarla un momento. Sembrava così serena nel sonno, così dolce, mentre si spostava una ciocca di capelli che sembrava infastidirla... Si bloccò di colpo. Come aveva potuto pensare di abbandonare a se stessa quell’esserino delizioso? Che razza di uomo era per cadere così in basso? Come aveva potuto solo pensar…
 
Bambina: (spalancando all’improvviso gli occhi) Lo sapevo, lo sapevo! Voleva aggredirmi nel sonno… Buuuaaaaahhhh!
 
 
Ryoga: No... io...
 
Bambina: Per tutto questo tempo non ha fatto altro che aspettare che mi distraessi!Ma io lo sapevo! Per questo dormivo con un occhio aperto!
 
Ryoga: Ma se ronfavi della grossa!
 
Bambina: Era una tattica! Chissà da quanto tempo era lì a fissarmi... Buuuaaaaahhhh!! Brutto lupaccio!
 
Ryoga: Aaaaah... Sì, è così! Sarò un lupo, sarò quello che ti pare, basta che mi lasci in pace! Non ne posso più di te! Ma ora che sei sveglia te lo dico e basta: trovatela da sola la strada, io ti saluto!
 
Bambina: Ma... non cerca di negare? Non sta cercando subdolamente di convincermi che lei non è un lupo? Oh! Ma non sarà che lei... è davvero un essere umano?
 
Ryoga: No, io... aspetta, cosa hai detto?
 
Finalmente!! Ed era bastato così poco! Un raggio di luce, come una benedizione dall’alto, si rifletté negli occhi lucidi di Ryoga.
 
Bambina: Massìììì, è così! Forza signor Nonlupo! Riprendiamo il cammino!
 
Ryoga: Ti ho detto che mi chiamo Ryoga!
 
 
 

 
Sede della J.I.A. ore 11.00
 
 
Le tre ragazze si accomodarono sul solito divanetto bianco al centro dell'ufficio di Ranma, per un rapporto sulla missione. Tutto normale, se non fosse stato per la dolce segretaria ancora (s)vestita del suo bikini rosa e per i lineamenti del viso di Ranma, che si contraevano in un ghigno isterico che spaventava le tre agenti. Shan-pu e Ukyo cercavano di allontanarsi aggrappandosi allo schienale, mentre Akane cercava di dissimulare l’imbarazzo guardando verso la finestra.
 
Ranma: Bravissime ragazze! Grazie a voi la situazione è tornata alla normalità, la missione è risolta, il nemico è sconfitto e soprattutto...  il direttore e Nabiki non mi tormenteranno più! Sono salvo! AHAHAHAHAHAH! AHAHAHAHAHAH!
 
Akane:  -__-;
 
Ukyo: … Ranma...
 
Shan-pu: Così fai un po' paura...
 
Ranma: (riprendendosi) Siete state grandi! Ma devo fare una menzione d'onore ad Akane.
 
Shan-pu & Ukyo: Checcosa??
 
Ah, finalmente giustizia! Negli occhi di Akane brillava una scintilla di pur gioia. Era pure ora che Ranma si accorgesse del suo valore! Forse il sapere che era stata a capo di una larga armata, seppure dalla parte del nemico, doveva avergli fatto aprire gli occhi! Era l'ora della tanto attesa promozione?Era il momento di condividere il lavoro con Ranma? Il primo istante di una nuova vita di complicità e successi?
 
Ranma: Sì, quei biscotti si sono rivelati un'arma eccezionale! La Signora Daimonji ci pagherà profumatamente per averne una scorta mensile (chissà perché poi...)! Ristabiliremo il bilancio dell'agenzia e pagheremo gli stipendi!
 
 ***
 
Nel frattempo...
 
Non si era mai sentito così stanco in tutta la sua vita.
Era la millesima cassa che spostava.
Aveva riempito i vasi di terriccio e potato le piante.
Si rimboccò le maniche del kimono e si passo una mano sulla fronte sudata. Non solo aveva ancora tutto quel lavoro da sbrigare, la cosa che lo innervosiva di più erano quei vigili occhietti puntati su di lui…
 
Sentaro: Nonna! Sono 12 ore ininterrotte che lavoro! Non posso fare nemmeno una pausa?
 
Signora Daimonji: Ihihihih... biscottino?
 
Un urlo disumano riecheggiò tra le serre.
 
 ***
 
 
Ranma: Ed è per questo che Akane avrà un incarico extra come collaboratrice del laboratorio!
 
Kasumi: (applaudendo) Oh, Akane, che bello!Non sei contenta?
 
Akane: (mugugnando) Neanche un po'...
 
Kasumi: Dobbiamo festeggiare! Vado a fare un po' di tè...
 
Ranma e Kasumi furono investiti in un nanosecondo da un proiettile umano che si lanciò verso la porta, distruggendola e lasciando solo pochi pezzi attaccati ai cardini, che oscillavano pericolosamente.
 
Ranma: (guardando il divanetto vuoto) Ma dove sono finite?
 

 
 
In un bosco da qualche parte in Giappone ore 12.00
 
 
L'aria era diventata più dolce, e un vento sottile soffiava tra i capelli di Ryoga. Ad un tratto, tra gli alberi, si intravedeva del fumo. Un camino? C'era una casa laggiù?
 
Bambina: Forza signor Nonlupo! Riconosco questo posto, siamo davvero vicini!
 
Era riuscito a sopravvivere a quell'esperienza con (quasi) i nervi intatti, ed in fondo si sentiva inorgoglito di essere riuscito a portare a destinazione una bambina bisognosa d'aiuto. Si voltò per guardare la piccola, con le lunghe trecce rosa sollevate dal vento. Forse... forse gli sarebbe mancata un po'?
 
Ryoga: E no, eh! Questo proprio no!
 
Bambina: Con chi sta parlando, Signor Nonlupo?
 
D'improvviso un'esplosione, ed il sibilo di un proiettile che mancò Ryoga per pochissimo.
 
Ryoga: Ma che cos...
 
In lontananza si distingueva l'ingresso della casa, e sull'uscio, una vecchietta con una cuffietta di trine sulla testa e un fucile tra le braccia stava riaggiustando la mira per il prossimo tiro.
 
Bambina: Nonnina!! Non sparare, questo signore mi ha riaccompagnato a casa!
 
Nonna: Ma che dici? Non vedi che è un brutto lupaccio? Ed io che ti ho sempre messo in guardia da certi pericoli!
 
Un secondo sparo echeggiò nell'aria, seguendo rapidamente il primo, e Ryoga si voltò rapidamente per scappare, sparendo in breve tempo attraverso i folti alberi.
 
Bambina: Ma nonna, ti sbagli!
 
Nonna: Che ti avevo detto, signorinella? Ora fila a casa! Meno male che quel lupo è scappato!
 
 
 

Okonomiyaki Ucchan ore 22.00
 
 
Ukyo non avrebbe mai, mai più voluto nella sua vita parlare di tè.
Però su una cosa Kasumi aveva ragione: bisognava assolutamente festeggiare. Quella lavativa dell'autrice le aveva lasciate in balia di quel mentecatto per secoli, e tutti loro meritavano di lasciarsi andare per una volta. Per questo aveva invitato tutti nel suo locale, a mangiare i suoi squisiti okonomiyaki. E quale migliore occasione per testare anche una nuova ricetta? Aveva finalmente potuto usare quelle strane spezie che aveva trovato durante la missione. Sull'etichetta della boccetta raccolta nella serra dei Daimonji, ormai sbiadita, c'era scritto qualcosa tipo... stupefa... allucino... vabbè, qualsiasi cosa fosse stava piacendo. E la festa stava riuscendo benissimo!
 
Le bastava guardarsi attorno. Gli agenti della J.I.A., vestiti sobriamente di nero, erano intenti con il direttore in una gara di karaoke. Ryoga ululava, Shan-pu e Akane si sfidavano a braccio di ferro, Ranma e Nabiki applaudivano Kasumi che si scatenava in un ballo tra i vapori della piastra incandescente. Accanto a lei il dott. Tofu, con le lenti più appannate del solito, lanciava piatti in direzione del povero Gosunkugi, che cercava di schivarli appiattendosi contro il muro.
Quanto tempo era che non ci si divertiva così? E poi... i suoi nuovi okonomiyaki erano stati un vero e proprio successo!
 
 
 
 
 
E con questo si chiude il secondo episodio della saga! Mi scuso per la brevità del capitolo, ma non riuscivo proprio più a cavarci niente -___- , ma almeno sono contenta di aver concluso questo ciclo. Ritorneranno le Ranma’s Angels? Io lo spero, pigrizia, incostanza e il vostro gradimento permettendo. Per il momento vi lascio (se mai ci sarà) alla prooosssssima puntata!!

  
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