~La figlia dei due Shichibukai~
Isola Kuraigana
**
Era mattina, anche se non sembrava. In quel posto c’è sempre quasi buio e nebbia, ma qualche raggio di sole appare, qualche volta…
In mezzo alla vasta foresta e alle varie rovine che si trovano in quel posto, c’è un castello.
Drakul Mihawk stava leggendo un libro in tranquillità fino a quando il silenzio che lo circondava non fu interrotto da dei passettini che si avvicinavano a lui velocemente, si sentì tirare la camicetta bianca abbassò lo sguardo e vide la piccola Himeko guardarlo con i suoi begli occhi azzurri.
Himeko era una bella bambina con la carnagione chiara capelli sottili e neri, anche se non sembra è una bambina molto tranquilla ma che si annoia facilmente se non è stimolata da qualcosa di divertente, cosa normale per tutti i bambini che hanno tre anni…
-Papà…- disse la piccola
-Che cosa c’è?- rispose lui riportando lo sguardo verso il libro
-Io mi annoio-
-E io che ci posso fare?- rispose il padre girando una pagina
-Ma io mi annoio!- ripeté la piccola
-Vatti a lamentare in un’altra stanza…- rispose tranquillo.
Himeko fece uno sguardo triste, ma d’altro canto era abituata a queste risposte così fredde e distaccate da parte di suo padre.
Mihawk chiuse il libro lo appoggiò sopra il tavolo e si alzò dalla sedia, passò di fianco alla piccola e le accarezzò leggermente la testa, da quel gesto significava che in fondo le voleva bene…
-Vai a giocare in giardino…- disse il padre senza guardarla, lei sorrise e corse fuori.
Occhi di Falco stava percorrendo un corridoio stretto e buio, si fermò davanti a una porta, la aprì ed entrò. Era una stanza da letto ben illuminata da un lampadario di cristallo…
-Himeko si lamenta troppo…- disse Mihawk.
Non stava parlando da solo, no, seduta al bordo del letto c’è una donna, sarà la madre della bambina…
-Non è colpa mia che a tre anni non sappia ancora leggere!- ribatté Hancock
L’uomo si sedette vicino a lei
-Dovresti passare più tempo con lei…e forse…potresti farle imparare a leggere così avrebbe un passatempo- continuò l’Imperatrice
-…L'ho mandata fuori in giardino…- cambiò argomento lo spadaccino sfiorandole i capelli con un dito
-…Bene…- aggiunse lei e appoggiò la testa alla spalla dell’altro, invece, Mihawk le cinse la vita avvicinandosela dolcemente a sé. Hancock appoggiò la mano sinistra sul suo petto subito dopo gli accarezzò il volto, si baciarono.
Nel frattempo la bambina stava giocando in giardino, non poteva inoltrarsi oltre, perché suo padre aveva costruito intorno al castello, un recinto di ferro per non farla andare nel bosco.
C’era buio, ma all’improvviso un raggio di sole penetrò dalle nuvole, Himeko era felice si avvicinò al cancello, si aggrappò alle sbarre di ferro si accovacciò per terra a guardare il cielo illuminato e limpido, il sole le colpì gli occhi, a questo contatto divennero gialli come quelli del padre.
Note dell’autrice:
Spero che sia piaciuto ^^ e di non avervi deluso >_< come sempre critiche o consigli sono sempre ben accetti ^^ al prossimo per chi mi vorrà seguire ;)