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Autore: Londoner    22/02/2012    1 recensioni
“ Ciao ragazza italiana.” Aggiunse mentre si stava allontanando con i suoi morbidi ricci che ondeggiavano.
Due ragazzi. Un libro. Un insolito incontro.
Leggete e capirete. *-*
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La mattina successiva, mi alzai di buon’ora e mi diressi a lavoro.
In quello studio si svolgeva sempre tutto uguale, stesse pratiche, stesse persone da incontrare, stesso squillo del telefono; la giornata non fu molto pesante, dovetti partecipare a una riunione  su una causa penale e visionare alcune pratiche.  All’ora di pranzo, il mio BlackBerry vibrò.
“ Ciao ragazza italiana, che ne dici se oggi pomeriggio verso le sei ci rivedessimo? Sai mi piacerebbe richiacchierare con te. xx”
Non avevo salvato il numero, ma capii subito che era Harry.
“ Ciao ragazzo inglese, per me va benissimo. Dimmi solo dove.”
“ Dimmi tu dov’è lo studio dove lavori.”
“ Oxford Street n 23.”
“ A dopo!”

Bene!  Un giorno che ci conoscevamo e oggi si saremmo rivisti. L’idea mi allettava molto,  ma non avevo capito ancora bene che effetto avesse quel ragazzo su di me. Però l’idea che ci saremmo rivisti, mi fece scappare un sorriso, e la giornata lavorativa continuò per il meglio.


17.59.
Uscii dal portone del palazzo dove vi era lo studio e il mio cellulare squillò.
“ Pronto?”
“ Ragazza italiana, voltati.”
Mi voltai e dietro di me c’è Harry che mi sorrideva, gli sorrisi anche io e mi avvicinai a lui.
“ Piaciuta la sorpresa?” –chiese sorridente.
“ Tantissimo. Allora, cosa vogliamo fare?” –chiedo curiosa.
“ Sai conosco una bellissima libreria qui vicino. Ci vado spesso. Potremmo andarci, se ti va. E poi potremmo mangiare qualcosa.” – propose Harry, con una nota di insicurezza.
“ L’idea è molto allettante. Andiamo.” – risposi con aria eccitata.
Ci avviammo  verso la libreria, non era molto lontana. Quando arrivammo all’entrata rimasi di stucco.
“ E il meglio deve ancora venire.” – mi disse eccitato, quanto me.
Entrammo nella libreria e davanti ai miei occhi vedevo il paradiso terrestre: libri, libri, libri di ogni genere.
“Ma- ma –ma è meraviglioso!” –esclamai felice.
“ Si, è stupendo. Vorrei vivere qui!”
“ A chi lo dici. Allora, che libri vogliamo vedere?” –gli chiesi cortesemente.
“ Mh, sai a me piace anche molto Nicholas Sparks, e vorrei vedere l’ultimo libro che ha pubblicato.”
“Stai scherzando? Anche a me piace Sparks. I suoi libri mi emozionano sempre.” – gli dissi contenta.
“ Ne sono felice.”- mi rispose sorridendo. Il suo sorriso aveva un non so ché di enigmatico e affascinante allo stesso tempo.
Dopo aver adocchiato il nuovo libro di Nicholas Sparks, vagammo tra migliaia di libri, da Joyce a J.K Rowling, da Shakespeare a Agatha Christie ; era decisamente il momento più bello della mia vita. E mi piaceva il fatto che potessi condividere la mia passione con qualcuno.
Saremmo potuti rimanere lì un secolo senza accorgercene, ma verso le 8 la commessa ci avvisò che la libreria stava chiudendo e a malincuore io ed Harry uscimmo dalla libreria.
“ E’ stato il pomeriggio più bello della mia vita!” –esclamai appena uscita dalla libreria.
Harry sorrise felice a quella mia reazione. “ Si, decisamente anche il mio. Tu non hai fame?” –mi chiese ridendo.
“ Si, tantissima. Pensiamo solo al mangiare noi due?”-chiesi divertita.
“ Al mangiare e ai libri.” –mi corresse divertito. “ Allora, vogliamo andare in un posto particolare? “
“ Ehm, non conosco molto bene Londra, quindi non saprei. Facciamo così, decidi tu.” –risposi ridendo.
“ Giusto! Beh visto che ieri abbiamo già mangiato pizza, oggi mmm vediamo… Mc Donald’s ?”
“ Tu mi farai ingrassare.” – gli dissi puntandogli l’indice. “ Ma per stasera va bene.”
“ Hai un bellissimo fisico, non ingrasserai.” – disse Harry spontaneamente.
A quel complimento arrossii lievemente, e gli sorrisi. “ Grazie.”
“ Io dico solo la verità”- rispose alzando le mani come per voler dire: IO SONO INNOCENTE.
Camminammo per le vie movimentate di Londra, fino a quando non trovammo il Mc Donald’s più vicino, vi entrammo e ordinammo due insalate, tanto per tenerci leggeri.
“ Sai che è molto da incoerenti mangiare l’insalata al Mc Donald’s?” – gli dissi divertita.
“ Si, ma noi ci distinguiamo dalla massa.” – rispose sorridendo a 32 denti.
In effetti aveva ragione.
Finito di mangiare, uscimmo da quel locale caldo e che puzzava di fritto e l’aria fresca londinese, mi riempi i polmoni.
“ E’ tardi.” – dissi malinconica guardando l’orologio.
“ Si, ma non mi fido di lasciare una ragazza da sola a Londra, quindi ti accompagno a casa.”
“ No, Harry non c’è ne è bisogno, casa mia è proprio di fronte la stazione della metropolitana.”- risposi lusingata.
“ Non importa. Insisto, non mi fido comunque.” – insistette lui con tono calmo, e alla fine cedetti.
Ci incamminammo fino alla stazione metropolitana più vicina, e lì salimmo sulla prima metropolitana disponibile e in un  batter d’occhio arrivammo alla mia fermata.
Mentre stavamo insieme, Harry è solare e affettuoso, sembrava mi conoscesse da sempre; era da molto che non stavo con un ragazzo in questi rapporti e un po’ mi mancava. Forse Harry era capitato a fagiolo.
Arrivammo davanti il portone di casa mia, non proprio casa mia la casa che avevo in fitto.
“ Allora..” iniziò lui a parlare. “ Questo pomeriggio è stato fantastico, e tu sei una ragazza con cui è piacevole stare.”- disse sorridendo, tutto d’un fiato.
Quei complimenti mi lusingavano. “ Si, è stato un pomeriggio bellissimo, e anche tu sei un ragazzo con cui è piacevole stare.” Risposi sorridendo anche io.
Poi Harry fece una cosa che mi stupì.
Mi abbracciò. Ma non un abbraccio banale; era uno di quegli abbracci che ti trasmettono calore e felicità, avvolse le braccia attorno alle mie spalle e mi strinse a sé, io feci lo stesso.
Rimanemmo così qualche minuto, in silenzio, poi Harry sussurrò. “ Buonanotte, ragazza italiana.”
“ Buonanotte a te.–risposi sussurrando io.
L’abbraccio si sciolse e Harry mi diede un bacio sulla guancia, e poi si allontanò.
Io lo guardai allontanarsi, prima di aprire la porta di casa. Avevo un presentimento; prima che scendesse le scale della metropolitana, Harry si rigirò, dal suo sguardo capii che sperava non fossi ancora entrata in casa , e mi sorrise, io lo salutai con la mano, felice, e poi lui entrò nella stazione.
Entrai in casa, posai la mia roba sul divano, mi spogliai e di improvviso mi addormentai sul mio letto caldo e comodo, con il sorriso stampato in faccia.






SAAAAAAALVE!
Beh ho visto che l'idea di far diventare questa storia una fan fiction è stata accolta bene, quindi ecco a voi il primo capitolo.
Occhei, i primi capitoli fanno un pò schifo (?) però poi dal 4 inizia tutto a movimentarsi. *-*
Vedete se vi piace. D:
E almeno se fa schifo ditemelo in un commentino-ino- ino. (?) xD
Al prossimo capitolo. *-*


  
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