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Autore: Vanny2003    22/02/2012    4 recensioni
Voldemort ha vinto la guerra subendo decisamente troppe perdite.Draco Malfoy è un uomo logorato dai suoi ideali e tradito dalle persone a lui vicino che finalmente riesce nel dolore delle sue ferite a provare la pietà di cui si prendeva gioco.Per obbedienza verso un atroce programma di ripopolazione scopre il vero senso delle cosa .Attenzione !Personaggi molto OOC!
Genere: Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Hermione era conscia di quello che stava per accadere,Draco glielo leggeva a caratteri cubitali dentro quel suo sguardo ricolmo di terrore.
La ragazza cercò coraggiosamente di opporre una strenua quanto vana resistenza,urlando di dolore quando Tiger in risposta ad un suo calcio,la colpì violentemente all' inguine.
- Troia schifosa...- mormorò tastandosi il volto.
Il pubblico rideva divertito di quello spettacolo spassoso e irriverente.
Rideva del dolore,lo confondeva col coraggio, biasimava questa virtù mentre in realtà non chiedeva nient' altro, gustando avido i gemiti soffocati di una persona a cui avevano tolto la capacità di difendersi.
Draco era disgustato. "Mezzosangue,se non fossi stata così forte sarebbe stato tutto più facile per te." Pensò cupo mentre il suo Signore avanzava lento verso di lei.
Un passo, un altro,Voldemort ghignava soave difronte a quel cumulo di terrore.
Fece un gesto rapido e aggraziato con la mano,qualsi come se le sue dita fossero diventate ali di farfalla, e la mezzosangue si ritrovò con la parte superiore del corpo priva di indumenti.
Urlò quando se ne accorse,un urlo selvaggio e irragionevole,primitivo nella sua essenza,come primitivo è sempre stato l' istinto alla sopravvivenza.
La folla manifestò la sua approvazione con incitamenti di ogni sorta, deliziata.
Draco impallidì.

Il Signore Oscuro misurava ogni suo movimento per prolungare l' agonia che invadeva il suo sguardo, gustando il pallido riflesso nelle sue iridi della propria figura oscura.Con una delicatezza figlia dell' inganno ,posò gentile la mano sottile tra i seni di Hermione, fissandola divertito, in attesa di una risposta.
Le lacrime presero a scendere incontrollate sulle gote esangui mentre il suo respiro si fece più rapido ,quasi al limite del collasso.
- I nomi. - sussurrò.
La ragazza non fu abbastanza rapida, almeno per i suoi standard,e affondò contrariato le dita in quella zona inviolata mentre un forte odore di carne cauterizzata si levava attorno a loro.
Hermione boccheggiò,troppo stupita per poter comprendere e decifrare quello strazio in suoni.
Inarcò il busto in un disperato tentativo di contenere gli spasimi e spalancò la bocca in un grido silenzioso.
Il contatto non durò a lungo,fu interrotto quasi subito,lasciando sulla pelle delicata l' incestuosa impronta  di cinque fori neri.
Voldemort ghignò,e quando la vide gettare la testa di lato e mormorare la parola "mamma" un brivido paragonabile ad un orgasmo lo invase.
- I nomi signorina Grenger - continuò spietato.
"Cristo mezzosangue,inventali! " la esortò mentalmente Draco che sembrava condividerne il dolore.
- Non, non ci sono...io non ho fatto ..niente - alitò.
Le iridi del mostro dardeggiarono a quelle sillabe stillate.
- E' Vergine !-
Gridò  spalancando le braccia e girandosi in una piroetta voluttuosa verso i suoi fedeli servitori.
Quasi con l' impatto provocato dalla notizia di  una dichiarazione di guerra un boato si sollevò in risposta, investedolo con la forza di un tifone e  facendogli oscillare le vesti attorno la figura scarna.
L' Oscuro Signore si sentiva al vertice di ogni cosa, splendido nel suo tenebroso potere,orgoglioso di aver piegato a sè anche quello spirito coraggioso.

Poi qualcosa cambiò.

Una figura si fece avanti,mesta,lenta, un viandante che percorrevale strade da secoli o un vegliardo, difficile dirsi a cosa somigliasse.
Draco Lucius Malfoy emerse dalla folla e prese posto dietro la testa della ragazza.
Il suo Signore lo guardava truce, come un bambino a cui avessero negato il divertimento più bello.
- L' incantesimo ,mio Signore. - mormorò pianissimo, il capo chino.
- Voglio solo portarla a casa. -
Aveva osato, forse troppo, ma non poteva continuare ad assistere a quello spettacolo, lo aveva giurato a sè stesso che non sarebbe più accaduto.
- Una cosa per volta, mio giovane amico. - gli rispose con tono belligerante.
Draco seppe che non l' avrebbe passata liscia per la sua impudenza, e sapeva anche che a farne le spese sarebbe stata lei.Le prese delicatamente il viso fra le mani carezzandola lievemente.
"Coraggio" sembrava volerle dire con qule tocco, " Coraggio, ancora un poco e ti porto via."
Voldemort si girò furioso verso un gruppo di mangiamorte, e fissandone uno in particolare gli fece cenno di avvicinarsi.
- Controlla se la mezzosangue dice il vero, e mi raccomando mantienila intatta. -
Hermione sentì la stretta sulle sue gambe farsi più salda, i rimanenti vestiti le vennero strappati,mentre dita gelide la rovistavano senza grazia nel punto più intimo.Prese a dibattersi con tutte le forze trattenuta da Draco che cercava di quietarla in tutti i modi.
- Dio Hermione ,sta ferma, lascialo fare, finirà prima se non ti opponi . - le sussurrava rafforzando la presa su di lei.
La ragazza si abbandonò a un pianto disperato nell' udire quelle parole,Draco si pentì quasi subito di avergliele dette,involontariamente aveva segnato la  definitiva capitolazione di quel carattere fiero.
Dopo quelli che sembravano momenti eterni ,il mangiamorte riaffiorò dalle cosce della prigioniera muovendo la testa in cenno di assenso.
Tutti i presenti gustavano il momento deridendola senza pietà. Fu allora che Voldemort le puntò addosso la bacchetta e compì l' incantesimo.
- Da oggi in poi, sarai la fedele serva del suo sangue,e lo servirai fino alla morte, col cuore,col sangue e con la mente -
Un getto di luce la colpì al ventre,e mentre si contorceva in preda al dolore un marchio violeceo si dipinse sul suo addome.
- Questa è la prova della tua fedeltà. Non avrai altro uomo all' infuori del tuo padrone, e se oserai tradirlo il veleno contenuto nel segno scioglierà le tue viscere fino a liquefarti. -
Il gesto s' interruppe,l' incantesimo aveva compiuto il suo effetto.Con un altro cenno le catene sparirono dalle braccia della ragazza.
- Puoi portarla via. - agiunse prima di smaterializzarsi.
  
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