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Autore: orkaluka    23/02/2012    1 recensioni
Quando dalle foreste di Hogwarts spariscono gli unicorni Melinda si offre volontaria per le ricerche, queste cominciano insieme a Ted e James, finiti, ovviamente, in castigo. Purtroppo però la questione non finisce qui, perché di fatti strani ad Hogwarts, quest'anno, ne accadono parecchi. Gli alleivi vengono attaccati da forze oscure e solo Melinda sembra in grado di percepire quando questi sono in pericolo. Tra amicizia, lealtà, magia e ovviamente avventura riusciranno Melinda, James, Rose, Scorpius e Al a sventare la minaccia che grava su tutti loro?
Siate clementi, é la mia storia non originale! Non sono affatto brava nelle presentazioni, quindi spero che vorrete dare almeno una sbirciata al testo XD
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Nuovo personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Capitolo 10 -Congetture "cupidiche" 

 

L’ufficio, tra professori, genitori e Melinda, era pieno. La ragazza prese posto in una delle poltrone che la preside fece apparire per i suoi ospiti. Aveva molto sonno e in poco tempo gli occhi le si chiusero per la stanchezza, anche perché la preside e suoi ospiti più grandi stavano facendo discorsi noiosi, arrivando a conclusioni del tutto ovvie e a cui lei in quel momento non voleva pensare. Ovviamente c’era qualcuno che aveva fatto del male ad Al, ovviamente bisognava scoprire chi fosse e altrettanto ovviamente bisognava sorvegliare meglio Hogwards in generale, perché se Al aveva avuto la prontezza di chiamare Mel, molti altri studenti non ci avrebbero di certo pensato. Melinda fu svegliata con uno scossone poco cortese da parte del professor Spine, la stanza era quasi vuota, tranne per lei, Spine e la preside.  Il sole stava cominciando a sorgere al di fuori delle finestre, inondando di luce la stanza e svegliando i pochi presidi appesi alle pareti che stavano dormendo. La Mcgranitt si sporse verso Melinda, che era ancora mezza addormentata. “Melinda, ho bisogno del tuo aiuto.” Melinda cercò di svegliarsi maggiormente.

 “Cosa dovrei fare, preside?”

 Chiese, sbadigliando e mettendo una mano davanti alla bocca in un gesto automatico dettato dalle mille volte in cui la mamma l’aveva rimproverata.

“Potresti lasciare che i pensieri delle persone scorrano dentro di te? Così potresti individuare il colpevole.” Melinda si svegliò del tutto e piuttosto bruscamente.

“Vuole dire per tutto il giorno?”

 La preside annuì.

“Farà male.”

 Sussurrò. Un quadro dietro la scrivania prese a parlare.

“Soffri molto quando usi la tua capacità Melinda?”

 Lei rispose dicendo.

 “è come avere un’emicrania cosante, e non riesco a concentrarmi bene mentre sento tutte quelle voci. Non riuscirò a sentire i pensieri e ascoltare le lezioni. Poteri però provare a sentire durante gli spostamenti, nei corridoi ed ogni qualvolta non debba studiare o non stia assistendo alle lezioni.”

 La preside annuì, con un sorriso soddisfatto stampato sulle labbra.

“Grazie Melinda, sono certa che grazie a te troveremo il colpevole.”

Melinda annuì, ma non disse quanto in realtà soffrisse anche solo all’idea di ciò che l’aspettava. Poche volte era stata costretta a sentire i pensieri degli altri e la cosa era stata devastante, il vero problema era che non sapeva affatto controllare quel potere. Sperò con tutta se stessa che quella storia finisse presto, perché non sapeva quanto e se avrebbe resistito.

 

 

Melinda si svegliò il giorno seguente con un sorriso stampato in volto e la netta sensazione che tutto sarebbe andato bene. Era sabato, per cui, niente lezioni, doveva fare pochi compiti perché durante la settimana si portava sempre avanti. Si stiracchiò, era l’unica ancora a letto quella mattina, visto che erano già le undici. Melinda si alzò dal letto, si lavò i denti e si vestì, fuori il tempo era brutto, pioveva a dirotto, ma la cosa non la infastidì. Davanti allo specchio respirò a fondo fino a concentrarsi completamente, poi lasciò che i pensiero delle persone invadessero la sua mente. Quanto è carino, quanto è carino, magari gli chiedo di uscire, ma accetterà? Una grifondoro melensa le provocò una fitta dolorosa alla testa. Scaccio il dolore e si avviò verso la sala comune. Scorpius e Rose erano già lì ad aspettarla. “Grazie di aver salvato mio cugino!” Le sussurrò Rose stringendola in un abbraccio soffocante. Sono felice di aver incontrato una persona così speciale. Melinda cercò di scacciare dalla mente la voce di Rose, le sembrava scorretto origliare i pensieri della sua migliore amica. Scorpius le sorrise, e le fece i complimenti per l’impresa. Se anche io fossi così bravo magari mio padre la smetterebbe di non parlarmi perché sono un Grifondoro. Melinda cercò di scacciare dalla sua mente anche i pensieri del ragazzo, ma erano troppo forti e non ci riuscì. Si prese la testa tra le mani, espirando lentamente, erano passati cinque minuti e già una forte emicrania si affacciava al suo cervello, non voleva sapere per quanto tempo quella storia avrebbe dovuto continuare.

 “James mi ha chiesto se oggi volevamo andare da Hagrid, stare troppo in infermeria con suo fratello non gli fa bene, dobbiamo portarlo via di lì.”

I due ragazzi davanti a lei annuirono. Decisero di andare da lui tutti insieme e di trascinarlo via dal capezzale di suo fratello.

 

 

Incontrarono varie persone nei corridoi, professori e giovani maghi. Melinda cercò di concentrarsi e di cercare tra le loro voci mentali una che parlasse di misfatti compiuti di notte, non trovò nulla. Il mal di testa intanto peggiorava, per fortuna era controllabile. Arrivarono all’infermeria in pochi minuti, che sembrarono a Melinda delle ore. Entrarono tutti insieme ed andarono ad abbracciare Al, che sembrava essersi già ripreso del tutto.

 “Madama Lola ah detto che potrò uscire di qui tra poco.”

Disse. Melinda notò che James era accasciato su una sedia, con la bocca spalancata, probabilmente aveva dormito lì la notte. Lo scosse leggermente, lui si svegliò con un sobbalzo.

“Sei tu Mel, non sai che spavento mi hai fatto prendere.”

Tra qualche anno quei due saranno una delle coppiette più belle di Hogwarts. Nel momento stesso in cui sentì Madama Lola entrare la frase si diffuse fino al suo cervello. Alzò un sopracciglio, lei e James? Era ancora troppo giovane per pensare ai ragazzi e aveva problemi più grandi da risolvere, come scoprire chi aveva appena aggredito Al e perché, cosa volevano dire le parole del cappello Parlante e perché aveva certe capacità. Madama Lola guardò i presenti e disse.

“Fuori, tutti quanti, Al deve riposare, niente storie. Andate a fare rumore da un’altra parte.”

Anche la piccola Weasley e Malfoy però sembrano affiatati…e  Al? Triangolo amoroso? Mel scoppiò a ridere, tutti la guardarono male tranne James, che conosceva il suo “dono”.

“Scusate avevo in mente una barzelletta divertente”

 Sussurrò, gli altri scossero la testa.

 “Ci vediamo dopo allora Al? Ti aspettiamo in sala comune stasera?”

 Disse Scorpius, Al annuì sorridendo. Quanto vorrei che restassero, qui non c’è niente neanche da leggere, non posso neanche fare i compiti. Melinda respirò profondamente, cercò di scacciare la mente di Al dalla sua, riuscendoci parzialmente. Estrasse dalla sua borsa un libro sulla Trasfigurazione e lo lasciò sul comodino di Al.

“In caso che volessi leggere qualcosa.”

Disse ad un Al decisamente felice. Lo salutarono e poi i quattro grifondoro si avviarono verso il capanno di Hagrid. Questi M.A.G.O mi uccideranno….quel Greg, fa scoppiare qualsiasi cosa gli capiti a tiro….perché le piace? Cosa ha lei che io non ho?....Prenderò una T, ne sono certo, mio padre…. Melinda incontrò varie persone, con moltissimi pensieri, sentirli era come avere una visuale diversa del mondo intero, nessuno mente nei suoi pensieri, o almeno così credeva.

 

Note dell'autrice

Laciatemi solo dire una cosa: io adoro madama Lola! Grazie mille a tutti coloro che hanno recensito, mi dispiace per il ritardo ma ho problemi con la scuola, spero di riuscire a postare un altro capitolo entro sabato. Grazie mille a tutti! Bacioni Luka

  
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