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Autore: DreamsofMartina    28/09/2006    5 recensioni
Sono passati tre anni dalla partenza di Li, ma Sakura lo ama ancora: "Un fiore cadde da un albero, il petalo rosa si poggiò sulla mano della ragazza che rivide il suo amore, una lacrima le rigò il volto e il vento che spirava in quel momento la portò via con sè, era l'ultima che avrebbe versato per lui" ripreso dal primo capitolo. Una soffitta, dove la polvere regna sovrana, è la custode di un libro dimenticato, di un libro maledetto, la prigione di colei che scioglie gli eseciti. Se vi ho incuriosito un pochiiino, vi prego leggete questa mia primissima fanfiction. Consigliata a coloro che amano la coppia Sakura-Li. GENERE: Avventura, Romantico, Triste e Fantasy.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un pò tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Sei certo che è questo ciò che vuoi

WHAT’S THE LOVE FOR ME

 

Quanto a me, Riccarda, io non fui nemmeno una di quelle: io fui il vetro opaco che filtra luce fioca, o forse fui solo l’imposta di legno, che chiude la finestra e oscura tutto. Ma vetro e imposta tengono fuori il gelo e la calura, e senza non si vive in una casa.

 Questa fui io, Gemma di Manetto Donati, sposa di Dante Alighieri.

                                                    (Angela Nanetti, Era calendimaggio, enaudi ragazzi)

 

 

“Sei certo che è questo ciò che vuoi? Puoi ancora tirarti indietro” proferì la donna incappucciata, solenne e terrificante allo stesso tempo.

“Giammai!- rispose deciso il ragazzo- voglio la mia vendetta e sono disposto a vendere l’anima pur avere il potere per effettuarla!”

“Vendetta… - la donna terminò la parola con un ghigno malefico- che suono dolce e sublime, e sia ti aiuterò ad attuarla ma la tua anima e il tuo corpo saranno miei… per sempre!”

Il ragazzo, per la prima volta da quando aveva incontrato quella donna tanto bella quanto diabolica, la guardò dritta negli occhi: “Mi darai ciò che bramo?” chiese ormai divorato dall’odio.

La donna scrutò il ragazzo, era giovane eppure non si poneva scrupoli per realizzare il suo proposito, era questo che non capiva come mai un ragazzo che aveva ancora tutta la vita davanti per trovarne un’altra si accaniva tanto contro quella persona che non poteva avere, ma non stava a lei giudicarlo: “Ecco ciò che desideri” alzò le braccia al cielo pronunciando una lenta nenia in quella che sembrava, almeno per il ragazzo, una lingua sconosciuta: dopo che ebbe terminato di cantare il cielo pieno di stelle in quel momento si coprì di nuvole nere cariche di elettricità generando una folgore che colpì il ragazzo e si fuse con esso, ora sulla fronte brillava nero un tatuaggio a forma di elle con il lato verticale ondulato e terminante con una punta di freccia.

Solo allora la donna parlò: “da ora in poi non sarai più un semplice ragazzo, nel tuo sangue scorre odio puro, nel tuo corpo risiedono i poteri di uno sciamano, il tuo nome e Galihel e sarai il mio servo, colui che porterà a compimento il mio piano… ora và e prenditi la tua vendetta, c’è ancora tempo per me, c’è ancora tempo…”

Dopo un ghigno d’intesa e un breve inchino il ragazzo sparì nell’oscurità.

La donna alzò la testa al cielo tornato azzurro e pieno di stelle, guardò la luna che brillava   argentea: “Trema, perché presto toccherà a te, ti ucciderò Sakura Kinomoto!” …

Sakura trotterellando si avviava verso casa mirando di tanto in tanto l’anello che portava all’anulare sinistro, ancora non ci credeva lei e Li erano fidanzati e pensare che fino a poco tempo prima per lei quella parola era veleno, era un coltello affilato che le colpiva il cuore così come l’amore, ma ora era diverso: lei era diversa.

L’amore le scorreva caldo nelle vene e il cuore aveva un battito diverso, accelerato e incessante, ora lei amava ed era amata, ora non sarebbe stata più sola.

Persa nei suoi pensieri, la ragazza non si accorse d’essere arrivata davanti la soglia di casa, salì le scalette che conducevano al portone infilò la chiave nella toppa ed entrò: una voce a lei ben nota l’accolse, però non troppo bene.

“ Si può sapere dove ti eri cacciata tutto questo tempo ? Guarda che ore sono,  ti rendi conto che mi hai fatto stare in pensiero?”

Sakura sorrise: “Scusami Touya per il ritardo, sono stata… come dire… sviata!” la ragazza rimase con un sorriso sornione sul volto abbassandosi a guardare l’anello, solo allora il ventunenne si accorse del cerchietto d’oro che la sorella portava al dito e, più infuriato che incuriosito chiese:“Cos’è quest’anello?”

La ragazza rimase imbambolata per alcuni secondi proprio non capiva le parole del fratello, a che razza di anello si riferiva “Che stupida- pensò –sta parlando del mio!”

In quel momento guardò il fratello e sorrise, un sorriso molto forzato: “Oh questo, non è niente”

Touya alzò un sopracciglio: “Sto iniziando a perdere la pazienza, Sakura dimmi la verità!”

Sakura non riuscì più a trattenersi. “Adesso basta! Non ti sopporto più Touya, ogni volta che c’è una novità, ogni volta che mi succede qualcosa di bello, invece di essere felice per me inizi a farmi mille domande e non mi dai nemmeno il tempo di rispondere! Sai che ti dico sono abbastanza grande per potermela cavare da sola e non ho bisogno di te!”

Sakura era infuriata e ancor di più lo era Touya, che del discorso senza senso della sorella aveva capito ben poco: “Si può sapere cosa stai blaterando! Io sono grande di qua, io sono grande di là, sappi che finché vivrai sotto questo tetto sarai sotto la giurisdizione mia e di tuo padre! E se lo vuoi proprio sapere non sarai grande finché resterai qui! Mi hai sentito mocciosa?”

Sakura, che stava salendo le scale, si girò di scatto: “bene, vorrà dire che mi trasferirò da Li, lui si che è gentile con me, non come certamente che conosco!”

“Bene!”

“Bene!”

“Be… cosa! Il cinesino, che centra lui in questa storia? E poi non se ne era tornato a casa? No non dirmi che è tornato e che cosa vuole da te? Aspetta, aspetta com’era «sono stata sviata, scusa Touya per il ritardo» beh non è che dovresti spiegarmi qualcosa?”

Sakura fece l’indifferente “Cosa dovrei spiegarti, di grazia?”

Touya salì le scale con un balzo trovandosi davanti alla sorella. “Tutto!”

“Ma…” sakura tentò di replicare

“Ora!” quelle tre lettere pronunciate da Touya sembravano lame affilate pronte a bucare la carne, tropo dure per replicare, troppo dure per poter ancora cercare di inventare una scusa.

“D’accordo- sospirò la ragazza- ma ti avverto, non ti piacerà! In effetti la cosa è molto semplice, Li è tornato e mi ha chiesto di fidanzarmi con lui, io ho accettato come dimostra quest’anello; oramai dopo tre anni di menzogne la verità è venuta a galla, io lo amo: ma non è quell’amore che chiede qualcosa in cambio, il mio è incondizionato, è libero da ogni restrizione, supera anche il tempo.

Non ti nascondo che all’inizio ero restia a questo sentimento che si faceva largo dentro di me e mi convincevo che era solo odio quello che provavo per lui e vendetta quella che dovevo compiere, poi quando lui mi ha raccontato ciò che ha dovuto patire: essere rinchiuso in una stanza con le sbarre alle finestre a studiare tutto il giorno senza mai poter uscire, senza mai poter annusare i fiori né vedere il mare, ho finalmente capito che era lui ha dovermi perdonare per non avergli mai scritto, per non averlo mai chiamato e non io; così ho capito che nonostante le difficoltà che abbiamo dovuto sopportare io l’amavo e anche nell’odio non avevo smesso di farlo.

Quindi ti prego Touya lascia che sia felice per una volta.”

Il ragazzo rimase scosso da quelle parole così vere seppur tanto grandi per una ragazza della sua età, che non poté fare a meno di abbracciarla: “sai che ti voglio bene sorellina, anche se non lo dimostro spesso e… se questo cinesino ti rende così felice, sia … ma bada bene se ti torcerà un solo capello…”

Il ragazzo non riuscì a terminare la frase, che Sakura gli era letteralmente saltato addosso e lo stava riempiendo di baci: “Grazie, grazie, grazie fratellone ti voglio bene! Davvero accetti oh non so come ringraziarti, ma allora… fammi pensare… non ti dispiace se questa sera esco con Li vero!?” La ragazzo riuscì appena in tempo a chiudersi in camera che il fratello si fermò davanti la stanza: “Uscire dici, e dove di grazia?”

La ragazza sorrise: “Non ti preoccupare andiamo alla festa di primavera a Ise-Shima e ci sarà anche Tomoyo”

Touya sospirò: “Sapevo che mi sarei pentito di quel sì.” e ormai rassegnato scese le scale quando udì le grida della sorella:

“Grazie Touya, non ti preoccupare per la cena ci penso io, tempo che mi cambio e scendo!!”

Il ragazzo scosse la testa: “Non ti preoccupare per la cena faccio da solo, sai visto che ti dovrai vestire come si deve penso che non fai in tempo!”

“Grazie fratellone ci vediamo dopo, oh no è tardi e alle otto devo essere pronta!!” 

Sakura fissava sconfortata i due Furisode¹ sistemati sul letto, cercando disperatamente di sceglierne uno: “ Quello con i fiori di ciliegio non è poi così male - disse sollevando il kimono bianco e rosa mentre si guardava allo specchio – no… troppo scontato!” e lo adagiò sulle lenzuola sollevando l’ultimo rimasto, un kimono con sfondo blu e motivi floreali: “Sì potrebbe andare… se non sembrasse troppo infantile!! Quasi quasi era meglio quello con le carpe che indossavo in terza elementare, uff se potessi mi dipingerei tutta di rosa beh almeno quello è un colore che non passa mai di moda… rosa ma certo!! – disse la ragazza dandosi una manata in fronte, si diresse verso un cassetto della sua scrivania sempre chiuso, lo aprì e ne estrasse un abito rosa corallo, se lo strinse al petto: il kimono della mamma.

Lo dispiegò, era veramente bello: “Penso che mamma volesse che lo mettessi per un’occasione simile!” e così iniziò quella che si sarebbe presentata come una lunga ora di vestizione…

Le otto, il campanello suona, la porta si apre, un ragazzo alto con i capelli castani e due occhi color cerbiatto entra e viene fatto accomodare sul divano. Indossa un kimono bianco con delle strisce di fumo azzurro, sotto l’abito si intravedeva un’ hakama² azzurro sopra e panna sotto, il tutto era completato da due geta³ nere.

“E così tu e mia sorella uscirete insieme sta sera?” iniziò il discorso Touya

Il ragazzo un po’ a disagio, tentò ugualmente di rispondere: “Sì… emh andremo al parco Ise-Shima… emh e mangeremo qualcosa là… poi vedremo i fuochi d’artificio.”

Touya stava per replicare ma non ne ebbe il tempo, perché in quel momento Sakura fece il suo ingresso: sembrava una dea scesa in terra, indossava un furisode rosa corallo con le maniche tagliate in modo che sembrassero ali di airone e dando modo di intravedere la sotto-veste bianca ricamata di foglie rosa conchiglia, in vita portava un obi4 salmone che chiudeva l’abito e tra i capelli aveva intrecciati dei kanzashi5 corallo con delle farfalle di giada, ai piedi infine portava delle geta bianche con i lacci rossi.

I due ragazzi rimasero imbambolati a fissarla fino a quando non fu lei che, arrivata di fronte ai due, iniziò a parlare: “Bèh io e Li andiamo fratellone, non aspettarci svegli… e non preoccuparti non faremo tanto tardi” fu in quel momento che i ragazzi tornarono in sé e Touya non potè fare altro che vedere i due neo fidanzati uscire allegramente dal portone di casa.

Appena Sakura ebbe girato la maniglia dell’uscio, Li la prese tra le sue braccia sollevandola da terra per poi stamparle un tenero bacio sulle labbra. “Sei stupenda sta sera Sakura” solo questo disse e, senza lasciarle il tempo di rispondere al complimento ricevuto, le rapì di nuovo le labbra in un bacio, questa volta più profondo e passionale.

I due iniziarono a camminare mano nella mano quando Li si ricordò dover chiedere qualcosa alla sua ragazza: “ Amore scusa, Tomoyo ti ha fatto poi sapere se verrà al parco?”

La ragazza si girò verso il suo fidanzato e sorridendo gli rispose: “Hai ragione, che sciocca!!! Scusa se non te l’ho detto prima ma mi è passato di mente, comunque sì verrà ho appuntamento con lei alle otto e quaranta vicino alla Fontana dell’Unicorno.”

“Otto e quaranta hai detto? Ma se sono le otto e mezza adesso, Sakura siamo in ritardo non ce la faremo mai, avanti corri… sennò chi la sente Tomoyo!!!”

Sakura ridendo iniziò a correre tenendo stretta la mano del suo ragazzo, ancora non sapeva che presto avrebbe scoperto la verità sul suo passato, e che tutto quello in cui credeva sarebbe caduto come un castello di carte.

 

 

 

 

Nota1: furisode letteralmente si traduce con “maniche penzolanti”; le maniche di un furisode variano in lunghezza tra il metro e i 106 centimetri. I furisode sono i kimono più formali per le donne nubili e sono completamente decorati; sono idossati nei debutti in società delle giovani (Seijin Shiki) e dalle parenti non sposate degli sposi nei matrimoni.

Nota2: l’ hakama è una gonna - divisa o unita - più simile ad un paio di pantaloni molto larghi, tradizionalmente indossata dagli uomini, ma oggi anche dalle donne e usata nelle tenute di svariate arti marziali (aikido, kendo, iaido e naginata). Una tipica hakama ha delle pieghe, una koshiita - una parte rigida o imbottita sul fondoschiena - e un himo - lunghe striscie di tessuto avvolte attorno alla vita e attorno ad un obi. In funzione della decorazione può essere sia molto formale che familiare. Normalmente non è parte dei kimono formali da signora, mentre lo è per quelli da uomo.

Nota3: le geta sono sandali, calzati da uomini e donne con lo yukata. Un tipo leggermente diverso di geta è usato dalla geisha.

Nota4: l’obi è l’equivalente giapponese della fusciacca o della cintura, usata per il kimono o per la yukata. Sono generalmente usati in modi differenti a seconda dell’occasione e i modelli da donaa sono generlamente più intricati.

Nota5: i kanzashi sono ornamenti per i capelli in forma di fiori di seta, pettini di legno, forcine di giada, ecc.

 

 

 

FINITO!!!!

Lo so avevo promesso che si sarebbe scoperto qualcosa sul significato del titolo ma ho dovuto dimezzare il capitolo sennò sarebbe stato troppo lungo, però vi prometto che nel prossimo verrà finalmente svelato il mistero e si scoprirà chi è Colei che scioglie gli eserciti.

Ora passiamo ai salutini…

sakura_kinomoto: sono contenta che lo scorso capitolo ti sia piaciuto e spero che lo stesso avverrà con questo! Spero di risentirti presto J

Sara chan: Oh un’altra fan di Sakura che bello!! Beh meno male che hai scoperto questo sito così spero che potrai continuare a leggere la mia storia e, siccome sei una fan, potrai correggermi se ci sono imprecisioni per quanto riguarda il manga o l’anime, sai non è che mi ricordi tutti i particolari dopo tanto tempo che non lo vedo!!! Comunque grazie per la tua recensione bacini!!!!

Katia92: Sono felice che la storia ti sia piaciuta e spero che continuerai a leggerla, comunque per rispondere alla tua domanda ancora non so di quanti capitoli sarà composta ma ho già un’idea completa della storia e soprattutto del finale…

HikariKanna: Bene eccomi ho aggiornato il prima possibile!!! Il manga finisce con Sakura ormai grande, e perennemente in ritardo, che corre per andare a scuola quando incontra un ragazzo che tiene in mano un peluche consunta dal tempo, in un primo momento non lo riconosce poi proferisce il suo nome e tra le lacrime di gioia lo abbraccia. Li è finalmente tornato per restare, questa volta per sempre. Beh mi pare sia così la fine!!!

marty: beh spero che da questo capitolo tu abbia capito qualcosa di più sullo sviluppo della storia!!!  

Elychan: Grazie per il complimento e spero di avere presto un nuovo commento per sapere se anche questo capitolo ti sia piaciuto!

Geo88: cara geo ecco il tanto agoniato sesto capitolo!!

luchia nanami: beh io ce l’ho messa tutta spero di non averti fatto aspettare tanto!!!

 

 

APRE I SUOI BATTENTI L’ANGOLO DEL DETECTIVE:

CHI SARA’ LA DONNA INCAPPUCCIATA CHE VIANE DESCRITTA ALL’INIZIO DEL CAPITOLO????

CHI INDOVINA VINCE UN’ANTICIPAZIONE SU QUELLO CHE VUOLE SAPERE DELLA STORIA!!!!

NON PREOCCUPATEVI SE NON CI RIUSCITE TUTTO SI SPIEGHERA’ NEL PROSSIMO CHAPPY BACIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 

 

P.S. vi lascio il mio indirizzo e-mail, se per caso ci fosse qualcuno che voglia fare quattro chiacchiere non per forza sulla storia ma su qualunque cosa!!!

L’indirizzo e martina989@virgilio.it

 

 

 

 

  
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