IL
CARNEVALE DI VENEZIA
CAPITOLO 7
PAZZIA
-Bella ma dove diamine sei finita?!-
Continuo a far squillare il suo
telefono, ma non mi
risponde. Accidenti! Mi siedo sul suo letto ed attendo ancora qualche
squillo,
se non risponde esco e vado a cercarla. E poi chiamo la polizia. E poi
il
consolato americano. Ci sarà un consolato americano in una
città grande come
questa, vero? Appena poggio la mano libera sul cuscino della mia
compagna di
viaggio sento una vibrazione. NO! Le avevo detto di portare il
cellulare con
se, accidenti! Di nuovo quella sensazione che qualcosa non va, la bocca
dello
stomaco mi si stringe. È una sensazione piuttosto familiare
ormai, quando sta
per accadere qualcosa di spiacevole, ecco che il mio corpo fa brutti
scherzi. A
volte quando è una sensazione molto forte mi si appanna la
vista. Guardo il
cellulare di Bella e la stretta si fa più intensa. Mi giro
verso la porta,
qualcuno sta per bussare. So che
qualcuno lo farà.
TOC-TOC
Corro ad aprire, Dio fa che sia
Bella! Spalanco la porta e
ciò che mi si para davanti sono gli occhi più
belli che io abbia mai visto. Oro
colato, screziati di nero. Mio Dio. Non vedo altro. Non sento altro. Mi
rendo
conto che sta parlando. Ma sono troppo concentrata a contemplare quegli
occhi.
Qualcosa mi scuote, qualcuno mi sta scuotendo ed io riprendo a
respirare. Non
mi ero accorta di star trattenendo il respiro fin quando i miei polmoni
non
ricevono nuovamente aria.
-Sei tu Alice? Ehi mi senti?- Che
voce, melodiosa e dolce,
qualsiasi cosa per questi occhi e questa voce.
-Io… si … io
… Come conosci il mio nome?- Balbetto. Un
attimo, io, Alice Brandon, sto balbettando? Ma che storia e questa?
Riprendo il
controllo di me stessa e delle mie azioni e guardo in cagnesco
l’angel… uomo, contegno
Alice contegno!, che è appena
entrato nella mia stanza. Sarai pure un figo ma in quanto ad educazione
zero.
-È una storia lunga, ora
devi andartene!- Dicevo? Educazione
meno di zero!
-Ehi! Ma come ti permetti! Frena! Tu
chi diamine sei!- Mi
prende per il braccio e sento la presa gelida e ferma tirarmi verso la
porta.
Ma come si permette!
-Non è importante chi sono
io. La tua amica Bella ormai andata
ma tu devi andartene!- Bella! Andata?
Ma che sta succedendo? Io lo sapevo che non doveva uscire! Accidenti!
Stretta
allo stomaco, lo so, accidenti che qualcosa non va!
-Bella? Bella? Tu sai che fine ha
fatto Bella? Che significa
che è andata? Smettila di spingermi fuori! Non
muoverò un solo dito fino a
quando non mi dirai di Bella! E LASCIAMI!- Continua a spingermi fuori,
ma cerco
di opporre resistenza, è forte. Diamine mi usciranno dei
lividi sul braccio!
-Quanto siete testarde voi Americane!
Non posso dirti molto,
mi spiace. Per Bella non c’è più niente
da fare, ma se non vuoi che lui ti
vanga a cercare per cancellare
ogni traccia di lei devi muoverti a scomparire! Hai lasciato i tuoi
d… - Ma di
chi diamine sta parlando? Lo stomaco mi stringe più forte,
chi è lui?
-STOP! Ma sei un pazzo furioso per
caso? Ti rendi conto di
quello che stai dicendo? Io chiamo la polizia!- E guardo il telefono
che ho in
mano, cercando di muovere le dita, ma sembrano di pietra. Non vorrai
credergli
Ali? Che ti prende, ti fidi più del tuo sesto
senso che del tuo buon senso? Questo è un pazzo
sul serio! Ma sa che fine ha fatto Bella!
Lo dice
lui!
-Non puoi! Loro non possono fare
niente! Ti prego va via,
prima che ci trovi qui e uccida prima me e poi te!- Mi prende il polso
e mi
guarda disperato, per un attimo sono tentata di credergli, di credere
ad ogni
parola, fiato, sussurro pronunciate da quella bocca meravigliosa, Dio
quanto
sei bell… ALICE! BELLA È NEI GUAI! E
c’è
un pazzo strafigo nella tua stanza. Si ma è pazzo!
-MA CHI?!- grido, non capisco niente.
Le mi maledette
sensazioni erano esatte! Accidenti!
-MIO FRATELLO!- ora grida anche lui.
No, davvero ora non lo
seguo proprio. Suo fratello? La stretta allo stomaco si fa fortissima e
mi si
appanna la vista, quasi la vedo Bella, terrorizzata da una figura
maschile,
imponente. Dio, no!
- … No aspetta partiamo
dall’inizio per favore. Mi sono
davvero persa ora. Tuo fratello ha preso Bella. Per lei non
c’è più niente da
fare. Ora vuole uccidere me, per cancellare le sue tracce. E te
perché mi stai
avvisando. Giusto?-
-Esatto e se non facciamo in
fret…- Ricomincia a parlare in
fretta ma lo interrompo, devo capirci sul serio stavolta.
-Ha assunto qualche tipo di sostanza
stupefacente per caso?
Forse LSD? Cocaina? Ha la faccia da cocainomane in effetti, con quelle
occhiaie
chilometriche- Mamma mia che occhiaie, ma da quanto non dormi? 2 o 3
mesi? -Ora
dimmi dov’è la mia amica prima che non risponda
più delle mie azioni.-
-Tu
non capisci! Lui arriverà
presto e tu te ne devi andare!- il suo viso è deformato in
una smorfia di
terrore. H paura sul serio adesso.
-No sei tu che non capisci! Bella
è come una sorella per me,
e poi arrivi tu e mi dici che la devo lasciare qui, in balia di un
fratello
pazzo… - o forse due – …e mi dovrei
fidare? Non so nemmeno come ti chiami!-
-Ok, va bene. Procediamo per gradi,
forse qualche ora ce
l’abbiamo. Toc Toc? Si salve sto cercando una certa Alice,
americana, venuta
qui in vacanza con una certa Bella. Sei tu?- Mi sta prendendo per
un’idiota?
-Va avanti.- Dico a denti stretti.
-Mi chiamo Jasper e mio fratello ha
rapito la tua amica. Per
lei non possiamo fare niente, ma per te si, dunque devi slo-ggia-re!-
L’ultima
parola la scandisce per far in modo che mi entri bene in testa. Deve
essere
proprio un idiota.
-Bene Jasper, rispondi alla mia
domanda. Se è come dici tu
perché non dovrei avvisare la polizia?-
-PERCHÉ SIAMO VAMPIRI,
CAZZO!-
-Oddio tu sei davvero pazzo! Serve il
manicomio, altro che
la polizia!- Mi metto a ridere ma nella mia risata non
c’è niente di allegro. Spero
che rida anche lui adesso. Invece è serio, terrorizzato. Da
suo fratello.
-Per favore, è tutta colpa
mia se lui l’ha presa. Non posso
avere sulla coscienza anche te!- Sulla coscienza? Oh mio Dio Bella
è…no! No!
Questo è un pazzo, dice di essere un vampiro!
-Tu ci credi veramente a quello che
dici eh?-
-Accidenti Alice sei una testona!-
-Mettiamo il caso che tutto quello
che stai dicendo sia
vero. Bella è nei guai… oppure è
…è …- Non riesco nemmeno a pensarla
una
eventualità del genere.
-No lei, no è ancora viva
se è quello che vuoi sapere. Ma a
questo punto sarebbe stato meglio se fosse morta.- Ma che significa,
meglio
morta?
-Perché?-
-Alice, devi andartene, davvero!- Mi
prende per le spalle e
mi scuote un po’ troppo bruscamente. No davvero non posso
credere ad una storia
così assurda!
-Portami da lei- Sono calma. Gelida.
Non posso perdere
Bella. Lei e mio fratello sono l’unica famiglia che mi resta.
-NO! Tu sei fuori di testa! Muoviti a
fare le valige!- Mi
lascia e si prende a massaggiarsi le tempie con gli occhi chiusi.
-Bellimbusto da strapazzo, piombi
qui, nella mia camera,
dicendomi che sei un vampiro, che tuo fratello ha rapito la mia
migliore amica
e dici che la pazza sono io?- Ora mi sta facendo davvero imbestialire,
sto
cercando davvero di credergli!
-Senti tu non hai ben chiara la
situazione, è di un covo di
vampiri assassini che stiamo parlando, non di una tana diconiglietti!
Io ho
bisogno che tu vada via Alice, mi capisci vero? –gli occhi
sono magnetici,
pendo letteralmente dalle sue labbra. La mia rabbia scompare del tutto.
Calma
piatta. Fa si con la testa, annuisco anch’io. - Sei una
ragazza intelligente,
si. Tu andrai via da questa città e non tornerai mai
più d’accordo?- Certo,
assolutamente io andrò via e… un momento!
Respingo quest’atmosfera
innaturalmente calma e la mia rabbia esplode più forte di
prima.
-NO!- Ho le lacrime agli occhi,
perché non capisce! Non
posso perdere Bella, non posso perdere anche lei! La testa mi fa male,
qualcosa
non va. No! Non riesco nemmeno a regermi in piedi, le ginocchia cedono
ed io
non riesco a far altro che tenermi la testa con entrambe le mani.
-Accidenti a te! Ma cos’hai
al posto del cervello! E se Aro
scopre quello che ti ho detto mi fa a brandelli e poi mi dà
fuoco, capisci? Io
qui non ci dovrei nemmeno stare! Alice cos’hai!- Si
inginoccia accanto a me
mettendomi una mano sulla spalla. Ancora quella calma innaturale, no!
Così non
riesco a vedere nulla!
-Si esatto. J questo non è
il tuo posto.- Un'altra voce
maschile. Non riesco ad alzare gli occhi, sono serrati per cercare
quella
sensazione. Nulla. La calma piatta blocca il mio sesto senso. No!
-Fratello.- Dovrebbe essere un
saluto, ma viene sputato con
disprezzo.
-Non dovresti essere qui. Jane ti
cercava, cosa le hai
combinato stavolta?- Non ha ancora un volto questa voce per me. Tutto
nero. Non
vedo altro. So cosa significa.
Morte.
-Come se non lo sapessi.-
-Non tirare la corda, J. E
così hai trovato l’amichetta
della bambolina, eh? Mmm… Sei un tipo interessante piccola
Alice.- Una mano
gelata mi scompiglia i capelli mentre sono ancora riversa a terra. Cieca.
-Ma cosa…?- La mia vista
torna, insieme alle mie solite
sensazioni. Qualcosa è cambiato. Lui
mi
sta guardando sospetto. Fa un passo indietro. Poi guarda Jasper negli
occhi.
Sembra che sia passata un’eternità
quando ricomincia a parlare.
-E così lei ti piace? Va
bene. Risparmieremo anche te non
sei contenta piccola Alice?- Con il sorriso tirato si abbassa alla mia
altezza,
mi guarda mi scruta più in profondità di quanto
possa sperare. Bella. Lui ha Bella
ed io devo salvarla.
-Alice forza alzati.- Jasper
è gentile, con delicatezza mi
aiuta ad alzarmi. –Su, forza, raccogli le tue cose e quelle
di Bella.-
Lo faccio, mi porteranno da Bella,
questo è ciò che conta.
Niente morte, questo è ancora più importante. Non
ci metto molto, eravamo
appena arrivate non abbiamo nemmeno disfatto le valigie. Jasper le
prende e mi
precede, io prendo la mia borsa ed sto per infilare i cellulari, quello
mio e
quello di Bella, quando un tocco leggero e freddo me li toglie di mano.
-Non vorremmo rischiare piccola Alice
vero?- E stringendo il
pugno, gli apparecchi si frantumano. Solo allora mi concedo di
guardarlo. E’
bello, ma di una bellezza terrificante. Più alto ed
imponente del fratello ha
sicuramente un’aura meno angelica, anche se le fattezze, la
voce ed i movimenti
sono molto simili in entrambi. Gli occhi neri risaltano su quella
distesa di
pelle bianca rendendolo ancora più spaventoso. La labbra
dritte serrate e
violacee rivelano la sua tensione, continua a fissarmi.
Usciamo dalla stanza in silenzio,
Jasper tra me e lo
sconosciuto, come a farmi da scudo. Alla hall ritiro i documenti
consegno la
chiave, alla faccia stranita dell’uomo che mi sta davanti,
rispondo con un
sorriso tirato –abbiamo avuto un’emergenza a casa-,
un’alzata di spalle, un’occhiataccia
ai due uomini con me e mi saluta cordialmente augurandomi buon viaggio.
Camminano in fretta per le vie della
città, ormai buie data
l’ora; scansano facilmente la gente che ci sbatte contro,
Jasper con le nostre
valigie è il più leggiadro dei due.
L’altro sembra camminare a passo di marcia,
è arrabbiato col fratello immagino. Arriviamo davanti ad un
grande palazzo ma anziché
entrare dall’ingresso principale usiamo un’entrata
di servizio, una porticina
che nemmeno si nota sul fianco del maestoso edificio, le finestre sono
tutte
chiuse e le tende pesanti tirate. Vorrei chiedere dove siamo ma non
riesco a
spiccicare parola, sto vivendo in un sogno, sono certa che domani mi
sveglierò
nel mio letto e Bella mi chiamerà con la sua solita allegria
dicendomi che
mancano ancora pochi giorni al nostro viaggio.
-Non è un sogno, piccola
Alice, ed anche se lo fosse,
sarebbe un incubo.- Lo sconosciuto mi guarda cattivo negli occhi come
se
sapesse cosa sto pensando. Annuisco timorosa e Jasper si frappone
nuovamente
tra me e lui. Siamo fermi e nemmeno mi sono resa conto.
-Alice siamo arrivati, per ora questa
sarà la tua camera.-
Lo sguardo è dolce, indicandomi una porta situata in un
enorme corridoio poco
illuminato. Ma come ci siamo arrivati?
-Spero non me ne voglia se la porta
sarà chiusa a chiave, non
vorremmo rischiare piccola Alice vero?- Ancora quella frase, ancora
quell’epiteto
fastidioso. Penso di odiarlo. Sicuramento lo odio. Lo stomaco mi si
stringe
alla vista della porta. Cosa succede ancora?
La porta si apre e …
-ALICE!-
-BELLA!-
Al prossimo capitolo, che spero di postare al
più presto!
Algin91
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