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Autore: Vahly    29/09/2006    4 recensioni
Non mi uccidete, visto che sto pubblicando un'altra storia senza aver aggiornato le altre...
Hermione vede Draco Malfoy in difficoltà e decide di aiutarlo. Come si evolverà la cosa?
Genere: Generale, Romantico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Semplicemente amore

Cap. 02



Il giorno dopo, puntualissimo come ogni Malfoy, Draco si recò all’appuntamento, se così poteva chiamarsi, con la Granger. Si chiese che cosa l’avesse spinto ad accettare: obiettivamente, l’idea di passare con la mezzosangue il suo preziosissimo pomeriggio avrebbe dovuto disgustarlo… Allora perché non era così? Nemmeno lui sapeva darsi una risposta, in realtà.
Al contrario del biondino, Hermione arrivò con un leggero ritardo, ma notò che stranamente Malfoy non sembrava ostile come al solito.
- Scusa il ritardo, ma non riuscivo a liberarmi di Harry e Ron… è da molto che aspetti?
Chiese la ragazza, quando fu vicina al tavolo dove aveva preso posto Draco.
Quest’ultimo scosse la testa.
- No, non troppo, almeno. Allora… cominciamo?
La mora annuì, e velocemente prese “Trasfigurazione ai giorni nostri” e “Gli incantesimi del ‘900” dallo scaffale al loro fianco, e li posò sul tavolo. Dopodiché fece scorrere velocemente lo sguardo sui ripiani, e tirò fuori altri due libroni, accompagnati da “Storia della Magia e della Trasfigurazione dagli inizi del secolo ad oggi”.
- Ehi, non avevi detto che quel libro non andava bene?
Domandò il biondo, perplesso.
- Esatto. Ma visto che ieri l’hai letto, magari può rimanerti comodo avere sotto gli occhi qualcosa che già conosci…
- Non trattarmi come un ragazzino di due anni!
Protestò Draco.
Hermione ridacchiò.
- Ora lo stai facendo, per cui… e poi fra noi sono io quella che capisce la materia, no? Per cui lasciami fare.
Draco sbuffò, ma con grande autocontrollo evitò di ribattere.
- Allora, - cominciò la grifondoro, - a quanto ho capito i tuoi problemi sono precedenti all’ultimo argomento… Esattamente, quand’è che hai cominciato ad avere le prime difficoltà?
- Dal capitolo 6.
Hermione aprì la sua borsa, e tirò fuori il suo libro di testo.
- Semplificarmi la vita no, eh? “Dal capitolo 6…”, - lo scimmiottò, - non mi dire il titolo, mi raccomando…
Draco non poté evitare di ridere, mentre la ragazza, scocciata, sfogliava il libro. Lei lo guardò di sottecchi, leggermente perplessa.
- Che ho fatto, ora?
Domandò Draco, con tono neutro.
- Niente… è solo che è strano sentirti ridere.
- Non è colpa mia. Sei buffa…
Ribatté di getto il biondo serpeverde, rendendosi subito conto che si stava pericolosamente lasciando andare con la Granger. Non lo faceva a posta, semplicemente gli veniva naturale comportarsi come se fosse con una vecchia amica… e questo era stranissimo. Dopo anni di prese in giro, insulti e litigi, come mai questo cambiamento così repentino? Gli era bastato che la ragazza si dimostrasse gentile nei suoi confronti, per cambiare totalmente atteggiamento con lei, mentre perfino con alcuni dei suoi compagni di casa continuava ancora a portare la solita maschera di freddezza ed impassibilità. Forse avrebbe fatto meglio a contenersi. Hermione, dal canto suo, era shockata. Certo, lei per prima era stata disponibile a seppellire l’ascia di guerra, anche se non avrebbe saputo spiegare il motivo, ma mai si sarebbe aspettata che Malfoy potesse avere un lato del carattere così piacevole. Oltre al fatto di essere indiscutibilmente molto carino ed aggraziato, ed all’ avere dei modi impeccabili dovuti all’istruzione dei genitori prima di Hogwarts, il ragazzo era anche molto più sopportabile del previsto… anzi, era perfino simpatico.
- Buffa io?
Disse cercando di trattenersi dal ridere al pensiero di una parola simile in bocca ad un Malfoy.
- Esatto. Te ne stai lì, tutta incazzosa che sfogli il tuo libro che sicuramente saprai a memoria, con quell’aria… beh, in questo momento non sembri affatto la spocchiosa sottuttoio che normalmente appari a lezione.
Hermione lo fissò a bocca aperta.
Forse era vero, forse era diversa rispetto a quando era in classe… più rilassata, forse. Ma non credeva che il ragazzo se ne sarebbe accorto. Senza ribattere, si limitò a scuotere la testa leggermente divertita dall’affermazione del ragazzo seduto di fronte a lei, e cominciò a sfogliare anche due libri della biblioteca, alla ricerca dello stesso argomento trattato nel capitolo 6 del loro testo. Quando ci fu riuscita, anche piuttosto in fretta, cominciò a spiegare a Malfoy la teoria di base e a mostrargli le differenze fra i tre libri di testo, mostrandogli quali erano le parti più importanti in ognuno. È importante, gli disse, studiare su più di un libo, perché ti fa capire quali sono i punti essenziali e soprattutto ti permette di avere più punti di vista sullo stesso tema, e quindi di elaborare più facilmente una visione personale delle cose. Questo non toglieva il fatto che lei, quasi sempre, finisse sempre con l’imparare praticamente a memoria i passaggi principali del loro libro di testo, ma Draco non sembrava molto portato per imparare a memoria quanto nella comprensione, per cui cercò di rendere l’argomento il più semplice possibile, tanto che un paio di volte il biondo la rimproverò, dicendole di non parlargli come fosse stato un idiota, perché non lo era, e di smetterla di fargli esempi buoni per ragazzini di 6 anni. Lei si divertì a stuzzicarlo un po’ dicendogli che in fondo spesso lo sembrava, un ragazzino di sei anni, ma il biondo non sembrò prendersela poi tanto a male.
Alla fine del pomeriggio, però, il serpeverde era riuscito a capire praticamente tutto il lungo capitolo, così ringraziò la ragazza (cosa per la quale lei si sentì svenire) e le chiese se le andava di rivedersi di lì a qualche giorno.
Lei accettò volentieri, domandandosi se fosse saggio continuare ad incontrarsi con Malfoy: e se avesse finto, se cercasse di farsi amica lei per arrivare ad Harry?
Ma subito represse quella vocina dentro di sé: non poteva esserci nulla di male nell’aiutare un compagno di scuola a studiare e ad incrementare l’unione fra le case, no?
Così si diedero di nuovo appuntamento per il lunedì successivo, ossia dopo 3 giorni.
- E ricordati il nostro accordo…
Disse Hermione prima di salutarsi definitivamente.
- Accordo? Quale accordo?
Domandò il serpeverde, facendo il finto tonto.
Hermione lo guardò seria, cercando di capire se scherzasse o meno.
Alla fine decise che comunque tanto valeva rinfrescargli la memoria.
- Infastidisci ancora me, Ron o Harry, e tutta la scuola saprà che il grande Draco Malfoy prende ripetizioni da una mezzosangue grifondoro…
Draco ghignò, senza quasi far caso al fatto che la ragazza aveva detto tranquillamente la parola “mezzosangue”, insulto che qualche anno prima lui stesso le aveva rivolto e che l’aveva fatta star molto male..
- È la mia parola contro la tua…
- E dirò anche che mi trovi buffa.
Draco ridacchiò, e le diede una schicchera sul naso.
Hermione stava per mollargli un calcio, quando lui si allontanò agilmente.
- Non sono io che ti trovo buffa… Tu SEI buffa, è diverso!
Con questo, se la diede a gambe, evitando per un soffio l’incantesimo che la ragazza gli lanciò alle spalle.


Harry e Ron stavano giocando a scacchi magici, quando Hermione entrò nella sala comune.
- Ciao Herm… dove sei stata?
Le domandò il rosso.
- In biblioteca… a studiare.
Rispose lei con un’alzata di spalle, per poi sedersi accanto ad Harry per dare un’occhiata alla scacchiera, ed osservandola attentamente.
- Che c’è, ti è nata la passione per gli scacchi?
Domandò divertito Harry.
Lei gli sorrise, ma sul suo volto c’era un’espressione enigmatica.
- No… è un gioco troppo barbaro, te l’ho già detto. Però, sai, è affascinante come si possano sempre ribaltare le situazioni, quasi senza accorgersene… Ron la guardò perplesso.
- È per caso successo qualcosa?
Lei scosse la testa.
- No, niente. Stavo solo pensando, tutto qui. Comunque dovreste sbrigarvi, fra una mezz’oretta è ora di cena…
Ron alzò gli occhi dal cavallo di Harry che stava appena mangiando il suo alfiere, mettendolo sotto scacco.
- Non mi ero accorto che fosse tanto tardi. Certo che il tempo vola quando ci si diverte, eh?
Hermione annuì.
Neppure lei si era accorta del fatto che fosse tanto tardi, quando era uscita dalla biblioteca, ed era rimasta stupita del fatto che fosse stato un pomeriggio tanto piacevole e che non le fosse pesato passare su quel libro tante ore. Non che in genere fosse un problema, ma dopo un po’ anche lei avvertiva il desiderio di svagarsi qualche minuto, soprattutto se doveva ripassare un argomento che già conosceva…
Guardò Ron. “Il tempo vola quando ci si diverte…”
- Già…, - mormorò, - è proprio vero.


NOTE DELL’AUTRICE


Draco è schifosamente Ooc, perdonatemi, non lo faccio apposta… Forse anche un po’ Herm (o ‘Mione, che dir si voglia), ma un po’ meno rispetto al nostro amato serpeverde…
Che cosa ne pensate? Non credo che sarà una fanfiction molto lunga… Fatemi sapere! Accetto tutto: complimenti, critiche, suggerimenti, perplessità sul fatto che la trama è praticamente inesistente e i personaggi diversi dall’originale, osservazioni sul fatto che non sono tagliata per le etero e forse dovrei lasciar perdere… ma per favore, fatevi sentire!

Ringrazio molto Valemione per aver commentato… come ti pare il secondo capitolo?

Un bacione a tutti,

Vahly





   
 
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