Storie originali > Generale
Segui la storia  |       
Autore: Lucia_Kstew    24/02/2012    3 recensioni
Prime cotte, prime amicizie, primi litigi forti, prime delusioni, primi amore.
L'adolescenza!.Eh bell'età quella, quand'eri piena di insicurezze, quando la mente viaggiava verso la felicità, quando la frase "staremo insieme per sempre" ci sembrava quasi vera.
Ma si cresce, si soffre, si diventa grandi... e non è giusto piangersi addosso inutilmente, non avere più il sorriso.. e perchè? Per un amore finto, sbagliato, malato, un pò ossessivo a volte.. Non serve piangersi addosso quando si ha la consapevolezza che la persona che hai amato per cos' tanto tempo ti ha abbandonata.." staremo insieme per tutta la vita" diceva, e chi ci crede più a quelle parole? Non di certo Carli, una vent'enne un pò spaesata in cerca di se stessa, con l'anima ferita, con il cuore a pezzi, con i ricordi ancora negli occhi e con le farfalle ancora nello stomaco. Un pò pazza, arrogante e a volte anche volgare, testarda e orgogliosa. Sembrerebbe una tipa forte e coraggiosa a primo impatto, ma chi la conosce sa bene che si scioglie con niente, che è debole e codarda. Chi la consce come Clelia, la sua migliore amica da sempre, l'altra metà, la sua colonna portante, la sua stella polare, il suo punto di riferimento, la sua bussola, sua sorella...la sua vita. Clelia, la ragazza timida e responsabile, razionale e materna, la guida di Carli. Un viaggio che cambia la vita a tutte e due, un sogno che avevavo sin da adolescenti che hanno realizzato: Londra servita su un piatto d'argento con contorni pieni d'amore, un pizzico di follia e rancore, una grande quantità di divertimento ma anche di lacrime.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Buonasera a tutte fighe!
Bon, io sto ancora un pò scossa per il capitolo di Carli perciò non so esattamente cosa dire, è da ieri che sono sconvolta! ahahah
Ma tutto finisce e dovrò abituarmi a non leggere cosa faranno quei due disgraziati di Robert e Kristen di Protect me from I want.
Storia bellissima che ho seguito dall'inizio, e ovviamente i personaggi mi sono molto a cuore.
Niente poi Carli è una figa perciò.
Niente ce l'ho fatta a pubblicare sto capitolo benedetto ma sinceramente in questo ultimo periodo è un pò un casino perchè non ho il tempo neanche di respirare poichè ho molti impegni.
Il 7 marzo parto per la francia quindi il tempo di scrivere sarà zero. Spero che vi piaccia davvero questo capitolo, spero che recensiate e niente. Buona lettura  :)





POV TOM
 
Mi svegliai di colpo a causa di un incubo, l’immagine di Carli nel corpo di Emma mi fece spaventare e quando aprii del tutto gli occhi vidi Clelia di fronte a me che dormiva con la bocca aperta. Cercai di ricordare cos’era accaduto la notte precendente, la mia sbronza della sera prima che mi aveva procurato un mal di testa atroce appena sveglio  non mi aiutava affatto, ricordai solo le ultime frasi di Carli prima che sbattesse la porta della sua camera.

“ Sai che vi dico? Io ‘sta notte me li so’ proprio vissuti ‘sti 20 anni”
 
Mi alzai dal divano attento a non fare svegliare Clelia, senza riuscirci ovviamente.
“ Ehi te ne vai?”
“ Si è meglio così, vado a farmi una doccia e poi esco”
“ Resta un attimo qui, parliamo un po’”
“Um, e di cosa dovremmo parlare?”
“Di te…”
Da quando ero arrivato avevo visto in Clelia  un animo sincero e buono, avevo trovato in lei – senza nemmeno conoscerla − un’amica di cui avrei potuto fidarmi ciecamente. E non sapevo il perché ma sentivo che con lei avrei potuto parlare, di me, di Emma, di Carli, e del casino che mi stava attraversando la mente. Collin era un grande amico per me, ma non era abbastanza, ho sempre creduto che la donna fosse l’unica che potesse capire un uomo e da quando era morta Emma che oltre la mia ragazza era anche la mia migliore amica, mi sentivo solo e perso. Collin era il classico stronzo e io non ero così, non ero come lui.. lui non era in grado di ascoltare davvero e darti consigli davvero utili, mi aveva aiutato si ma sorvolava sempre su ogni cosa.
“ Di me… beh si sarebbe una buona idea” risposi con un fare vago.
“ sei cosi distante in ogni cosa, è come se avessi l’animo spezzato, è come se qualcosa ti bloccasse a fare delle cose…. Non riesco a capire davvero chi sei… e i tuoi occhi sono spenti, non dicono niente” .
Era una psicologa? In quel momento mi ricordai di Emma, il nostro secondo appuntamento eravamo seduti al tavolino del bar e parlavamo e lei era cosi, cosi allegra e  piena di vita.
 
“il tuo sguardo, i tuoi occhi… sono spenti è difficile leggere dentro te”
“ da quando fai la parte di Edward Cullen, Emma?”
Lei si mise a ridere, una risata fragorosa, una risata che avrebbe cosparso il mondo di felicità, la sua risata era musica, il suo sorriso era una poesia, e lei… lei era un’opera d’arte ben fatta. Lei era bellissima.
 
“ Nessuno sa realmente la mia storia, non l’ho mai voluta raccontare in realtà, volevo solo dimenticare…. Diciamo che negli ultimi anni sono successi un po’ di casini! Mi sento in colpa e distrutto e vor.. e vorrei fare qualcosa, ma non c’è niente che io possa fare se non pensarla e pensare che sono un emerito idiota, perché l’ho lasciata andare… cosi…come fosse niente….”
 
La porta della camera di Carli si aprì e regnò silenzio assoluto nella stanza, ci guardammo tutti e tre insieme.
“ che ci fai tu qui?” era cosi bella la sua voce di prima mattina, appena sveglia.
“ mi sono addormentato qui stanotte e, e ci siamo fermati a parlare un po’”
“ mh, capisco! Clelia pensavo dovessi lavorare oggi, non è che è il mio turno no?”
“ cazzo è vero me n’ero dimenticata completamente, vado a sistemarmi”
 Quando Clelia passò di fianco a Carli, solo in quel momento mi resi conto di cosa indossava Carli.
Rimasi per una manciata di secondi senza fiato, era strabiliante, era solo in reggiseno e mutande sgambatissime che le lasciavano quasi tutto il sedere scoperto. Il suo fisico era perfetto, era dimagrita molto da quando era arrivata qui a Londra, il suo seno era di una giusta misura e per un attimo la immaginai nuda davanti a me. Stavo impazzendo.
“perché mi fissi così?” la sua voce mi fece sobbalzare e interruppe i miei pensieri.
“ Niente, pensavo e basta, non ti fissavo”
 
Silenzio. Io non parlavo e lei non parlava, ed era un momento così imbarazzante quello del silenzio.
Clelia interruppe la mia – e sono sicuro anche quella di Carli – catena di pensieri.
“ Beh allora io vado ragazzi, ci vediamo dopo, ciao” sorrise debolmente.
Io e Carli da soli in casa.
Ah ok.
 
“Allora Emma eh? Difficile da scordare!” Fu lei a parlare e quando udii il nome di Emma sobbalzai, pensando di aver capito male.
“Cosa?”
“Emma presuppongo che sia la tua ex no? Ti ho sentito parlare ieri con il tuo amico fuori dall’appartamento.”
“Io….”
“No fammi finire Tom ok? Primo: a me non mi prendi per il culo.
Secondo: non venire  a farmi la predica per un cazzo di messaggio che ho mandato al mio ex, perché sei il primo pezzo di merda qui ok?
Terzo: sparisci dalla mia visuale, perché non mi piacciono le persone che mentono. Stop!”
 
Rimasi alquanto scioccato dalle sue parole, davvero credeva che avrei potuto mentirle se davvero mi sarebbe interessata un’altra ragazza?
Davvero credeva che l’avessi presa in giro dopo quel bacio.
Dovevo fare chiarezza sul nostro rapporto e il modo migliore sarebbe stato raccontarle di Emma, ma non sapevo con certezza se era la cosa giusta da fare. Non sapevo se era giusto per me, se ero davvero pronto.
Ma non dovevo e non potevo perderla, perché avevo bisogno di lei nella mia vita quanto un tempo avevo bisogno di Emma.
 
E nascondere tutto significava proprio perderla.
 
“Senti è troppo  complicato davvero e ti devo spiegare un po’ di cose…che non sai e questo è difficile per me” parlai lentamente ma con decisione, e lei sbuffò.
“ Dai continuiamo a prenderci per il culo con queste frasi sa film “ ti devo spiegare delle cose”, non cambia niente Tom, basta il bacio è stato solo UN  E R R O R E.”
 
Errore
 
Errore
 
Errore
 
Errore
 
Silenzio e ancora silenzio. Bloccato dalle mie emozioni e sensazioni.
Si voltò per ritornare in camera facendo un cenno di disapprovazione con il capo.
 
“Emma era la mia ragazza, quasi mia moglie in realtà. Lei è morta un po’ di tempo fa, era malata e non me lo ha mai riferito, l’amavo e avevo bisogno di lei come l’aria. La pensavo fino a quando non sei arrivata tu che m’hai scombussolato l’anima. La penso ancora, perché c’erano tante questioni irrisolte, la penso ancora perché è difficile dimenticare, d'altronde stavo per sposare la donna della mia vita.”
Si voltò di scatto, il suo viso cambiò espressione in continuazione.
Da arrabbiato a dispiaciuto, da dispiaciuto a triste.
 
“ Io.. beh scusa non.. non lo sapevo ecco. Mi dispiace davvero. Io non, non volevo”
 
“ Ed è questo che sbagli. Non me la prendo con te, ma bisogna imparare a non giudicare troppo in fretta, in ognuno di noi c’è un’anima fragile.”
 
I suoi occhi verdi parlavano e si capiva che stava male, si capiva che c’era rimasta male. E non volevo vederla cosi.
Avanzò verso di me e gettò le sue braccia al mio collo, si alzò in punta di piedi e mi strinse a sé.
Manteneva sempre una certa distanza che m’infastidiva, la strinsi ancora di più a me e iniziò a baciarmi dolcemente il collo.
 
Leave me paralyzed love
 
 
“ Mi stai facendo letteralmente impazzire, vestiti!” sussurrai al suo orecchio e lei sorrise.
 
“ Di solito ai ragazzi piace la donna semi-nuda, o sbaglio?”
 
“ Non sbagli, però sai com’è, le provocazioni sono tremende e qui sotto la situazione non è delle migliori”. Il suono della sua risata era dolcissimo, riusciva a riempirti il cuore.
 
“ Ah no?” disse cercando di fare una voce sensuale, riuscendoci.
 
Non ebbi nemmeno il tempo di aprire bocca, allungò le sue braccia verso il mio petto, mi spinse indietro fino a farmi sedere di colpo sul divano e si sedette sopra di me.
Ogni suo gesto era quasi inaspettato, lei era inaspettata.
 
“Non credere che il mio stomaco stia meglio in questo momento”. Il suo sussurro sul mio collo mi provocò una seria di brividi lungo tutta la schiena.
Non riuscivo a spiegare quella sensazione, era troppo tempo che non mi sentivo così… così VIVO. Lei mi completava, lei sapeva prendermi e nonostante il caratteraccio che si ritrovava, mi faceva impazzire.
Dovevo preoccuparmi per tutto questo?
Forse.
Ma fanculo i dubbi, fanculo le incertezze, fanculo il passato.
Questo è il presente, questo è quello che sono oggi, questo è quello che voglio essere conlei.
E fanculo anche i ricordi che mi invadevano la testa.
Fino ad ora c’è stata sempre Emma per me, solo lei.
Ma adesso lei non c’è più.
Lei è come l’imperfetto per me, - tempo usato per descrivere azioni ed abitudini considerate in un tempo passato- .
Ma io tralasciavo sempre la parte “ abitudini considerate in un tempo passato” perché per me era diventata un’abitudine.
 
Doveva arrivare Carli nella mia vita per farmi capire che Emma non è più nel mio presente?
 
Si,doveva arrivare lei per salvarmi.
 
She’s the colour, she’s the movement and the spin.
 
Never.
 
Could it stay with me the whole day long.
 
“Leave me paralyzed, love.”
 
“ Leave me hypnotize, love.”

“ Sei tu a lasciarmi ipnotizzato” quando sorrideva era spettacolare, era il sole.
“ Sei tu a lasciarmi paralizzata” e abbassò il capo imbarazzata e le sue guance presero fuoco.
Quando alzò lo sguardo vidi nei suoi occhi tutto ciò che volevo.
E non c’era bisogno neanche di dire niente perché m’aveva capito.
Presi il suo viso tra le mie mani e posai le mie labbra alle sue.
Ed era una sensazione strana e piacevole allo stesso momento.
Non era un bacio come quello della volta precedente, in questo c’era amore e passione, in questo c’era vita.

 
POV CARLI
 
 Era incredibilmente strano riuscire a spiegare quello che stavo provando il quel momento.
Lo avevo voluto dal primo momento, ma credevo fosse solo attrazione e invece…. Credo di aver sbattuto bene la testa ‘sta volta.
E cazzo siamo nella merda tutti e due.
Ma ho voglia di viverlo, di sentilo mio ed è quello che sto sentendo in questo momento.
La sua mano scese sul mio fondo schiena e non riuscii a fermare i brividi che mi percorsero tutto il corpo in quel momento.
Non sentivo una sensazione così forte da non so quanto tempo.
 
E  mi mancava tutto questo.
 
“ andiamo in camera mia?” proposi stupidamente, non considerando l’idea che forse era troppo presto.
Ma chi cazzo se ne frega.
 
Mi prese per i fianchi e si sollevò, con le gambe cinsi la sua vita mentre continuavo a baciarlo ovunque.
Aprii la porta della mia camera e in un secondo mi ritrovai sul letto con lui sopra di me.
Io ero già semi nuda e non ci mi si molto a togliergli i vestiti.
Avevo paura di quel momento, e non so neanche io perché.
Ma avevo voglia di lui.
 
 
4:00 pm
 
Aprii debolmente gli occhi e mi accecai con la luce che penetrava dalla finestra. Sentivo un peso sopra di me, e voltandomi notai che Tom era ancora al mio fianco, sorrisi come una stupida pensando alle ore precedenti. Era davvero da tanto che non provavo sensazioni così forti, era da tanto che non mi sentivo così amata.
Lo svegliai involontariamente mentre cercavo di sciogliermi dalla sua presa.
 
“ Ehi, ciao bellezza” e sorrise, con il sole in faccia.
 
Ciao farfalle nello stomaco, ciao.
 
“ Ciao tormenta”
 
“ Tormenta? Ahahah sono stato così bravo?”  
 
“ Non sei consapevole delle tue capacità? Mi sei scoppiato dentro come nessuno mai” dissi imbarazzatissima.
 
“Quando l’amore è forte, quando la voglia è forte… succede questo”
 
come descrivere due corpi che si intrecciano.


come parlare di due mondi che si uniscono.
 
You touched my heart you touched my soul.”
 
“You changed my life and all my goals.”
 
“ Ci siamo messi in un bel casino, eh Tom?” gli dissi sorridendo.
 
“ Il casino più bello in cui io mi sia cacciato, so che ne vale la pena. So che ne varrà la pena per te”
 
Una lacrima scese dal mio volto. Come lui non avrei mai pensato di poter ritornare sui miei passi.
Ma è il cammino più bello che io abbia mai preso.
È il nostro cammino e lo voglio vivere con tutta me stessa.

 
We’ve had our doubts but now we’re fine,
And I love you, I swear that’s true.
I cannot live without you.


                                                
  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: Lucia_Kstew