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Autore: Snafu    25/02/2012    1 recensioni
Uguale o diversa? Sarebbe andata oltre le apparenze? L'avrebbe giudicato una volta saputo cosa era? Sarebbe scappata? Ormai era troppo tardi: lui si era già irrimediabilmente compromesso.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Beauty and the Beast

Capitolo II
Allunaggio



Remus Lupin si rese conto solo con un certo ritardo di quello che era successo, ma fu comunque il primo. Beauty aveva pensato per prima cosa al suo aspetto (cadere con la gonna non era la migliore delle eventualità), poi che era il caso di controllare chi aveva urtato e se si era fatto male. Quando si accorse di chi si trattava pensò di essere vittima di un’allucinazione, anzi, lo sperò.
«Scusami» tentò con un mezzo sorriso sulle labbra.
«Fa niente... ero distratto anch’io» rispose il mago. Avrebbe voluto sorridere anche lui, ma Sirius e James lo mandavano sempre in paranoia con la supposizione di avere qualcosa tra i denti, quindi si limitò a fare una smorfia con gli angoli della bocca.
Iniziarono a raccogliere i libri e si drizzarono in piedi.
«Ma tu... tu sei... sei un caposcuola! Oh, scusami tanto!» domandò la ragazza. Tutte le informazioni che approdavano alle orecchie di Michelle e che lei prontamente le girava evidentemente servivano a qualcosa.
«Ehm, sì.» fece il vago lui, stringendo nervosamente i libri tra le mani.
«Io sono...» solo dopo aver iniziato la frase la ragazza si ricordò di quando ridicolo fosse l’accostamento tra il suo nome e il suo cognome, quindi si limitò a enunciare il primo «Beauty, Prefetto dei Corvonero. Ti stringerei la mano, ma sono un po’ incasinata con i libri. Comunque mi ha fatto piacere conoscerti, ci vediamo in giro. Ciao!» esclamò tutto d’un fiato e poi si volatilizzò.
Remus la guardò basito e si allontanò anche lui, grattandosi la testa.



*



La biondina osservava con attenzione la moretta che cercava la pagina del libro, tentando di estorcerle maggiori informazioni che l’altra non sembrava intenzionata a concedere.
«Guarda c’è poco di cui essere contenti. Puoi dire quello che vuoi, ma è stata una colossale figura di... di cacca, Michelle, una colossale figura di cacca.»
«Come quella che si sta accumulando nella lettiera di Gateaux, dovrei pulirla...» si rammaricò.
«Gratta e netta.» sussurrò la moretta, agitando la bacchetta in direzione del piccolo contenitore «Ora io devo fare questo tema e non mi riesce quindi ho bisogno di concentrazione! Ne riparliamo poi...»
«D’accordo. Sappi che sei una vera seccatura, comunque.» obiettò la battitrice dei Corvonero.
«Lo so.» concluse Beauty.
Passarono neanche cinque minuti, quando la ragazza esclamò di nuovo:
«Per il calderone bucato di mia zia Meridiana! Questo non è il mio libro!»
«Quel calderone ormai è una leggenda. Beh, un libro vale l’altro, che t’importa?» replicò Michelle.
«M’importa eccome, sul mio libro c’erano tutti gli appunti segnati sulle bande laterali delle pagine» piagnucolò Beauty.
«Beh c’è solo una persona che può averlo» sghignazzò la biondina con enorme soddisfazione.
«Cavolo, dici che ce li siamo scambiati?»



*



Remus stava passeggiando con gli altri Malandrini per il corridoio.
«Ma no, vi dico che avete preso un abbaglio. Lei e la sua amica parlavano di uno biondo. E io non sono biondo! Sono castano chiaro!» raccontò ancora una volta il ragazzo. Dopo tutto il gossip che gli altri ne avevano fatto, quasi quasi un po’ gli dispiaceva.
«Sarà mica Codaliscia?» domandò Ramoso, ironico.
Tutti guardarono il ragazzino e lui si grattò i capelli.
«Boh.»
Fecero ancora qualche passo e Beauty, che li stava cercando da tutto il giorno, riuscì a placcarli.
«Lupin! Lupin!» gridò, con il fiato mozzato in gola.
Tutto il gruppo si arrestò, neanche avesse appena pronunciato una parola magica e Remus si voltò verso di lei, avvampando.
«Lo so, ho uno dei tuoi libri!» la anticipò e lei fece un sorriso a trentasei denti.
«Ma che carini vi siete scambiati i libri?» li prese in giro James.
«No, credo sia avvenuto accidentalmente» rispose lei, zittendolo con un battito di ciglia.
«Insomma, Remus, non ci presenti la tua amichetta?» insistette Potter.
«Ah, sì, certo... lei è Beauty... Prefetto della Casa dei Corvonero.»
«Molto piacere ragazzi» Beauty abbozzò un sorriso.
«Ma allora conosci anche qualcuno di popolare!» lo prese di nuovo in giro James e Remus lo fulminò, con gli occhi ridotti a due fessure.
«Certo, me per esempio.» intervenne Sirius, spavaldo «Io sono Sirius Black, molto piacere. Loro sono James Potter, campione della squadra di Quidditch e Peter Minus.»
«Sì, davvero molto piacere. Ragazzi scusate ma devo scappare... devo finire il tema a tutti i costi.»
«Ci sarai alla festa di Halloween?» domandò Black, mentre l’altra si allontanava.
«Beh, sì!»
«Allora ci vediamo lì!» gridò, poi sussurrò sconsolato «Corvonero... sempre a correre dietro ai libri e mai ai ragazzi.»

   
 
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