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Autore: Snafu    25/02/2012    1 recensioni
Uguale o diversa? Sarebbe andata oltre le apparenze? L'avrebbe giudicato una volta saputo cosa era? Sarebbe scappata? Ormai era troppo tardi: lui si era già irrimediabilmente compromesso.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Beauty and the Beast

Capitolo I
Lupus in Fabula



Michelle Duchamp della Casa dei Corvonero aveva appena terminato il suo allenamento come battitrice della squadra di Quidditch. Era una ragazza alta e ben proporzionata, aveva i capelli lunghi di un biondo cenere particolare e gli occhi grandi e scuri, le labbra carnose e il naso all’insù. Era molto bella, e chiaramente molto intelligente. Quando fu in perfetto ordine andò incontro all’amica Beauty, che l’aveva raggiunta al termine della preparazione in vista della prima partita di campionato. Novembre ormai era vicino.
«Com’è andata?» domandò la seconda.
«Le solite cose. Appena fa un po’ freddo mi si screpolano le mani e sono costretta a mettermi la crema, così la mazza mi scivola sempre...» si lamentò Michelle.
«Ma non dovresti usare i guanti?»
«Certo, ma non lo faccio. Per un fatto estetico, capiscimi...» ribatté.
«A proposito di fatti estetici: ho trovato Noctem con una frangetta di piume. C’entri qualcosa per caso?» Noctem era il fugo di Beauty, un bell’esemplare, in grado di portare anche grandi pacchi, di certo una creatura invidiabile.
«Stava sbattendo contro il muro perché non ci vedeva, povero... ho dovuto dargli una pettinata...»
In quel momento Beauty la ignorò, intimandole il silenzio. Stavano passando quattro ragazzi dei Grifondoro. Uno si avviò verso il campo, gli altri tre lo salutarono e si diressero agli spalti.
«OMMIODDIO!!» gridò Michelle.
«Che hai da urlare adesso?» domandò l’altra.
«Non fare la vaga con me: ho visto la faccia che hai fatto. Non avevi quella luce negli occhi dai tempi della cotta per Lucius Malfoy...»
«Quello era al primo anno, ne sono passati un po’, non continuare a martoriarmi con quella storia...» supplicò.
«Quindi? Chi hai puntato?» insistette la biondina.
«Ma nessuno...!» tentò l’altra.
«È Black? Daiiiii, a me puoi dirlo!» esclamò.
«N-no. Non te lo dirò mai, lasciami in pace adesso...»
«Uffa, non farti pregare.»
«Il tipo, ehm... quello con... seconda fila a sinistra.»
«Dai, ma come seconda fila a sinistra? Non che seconda fila a destra sia meglio...» asserì, guardando con orrore Codaliscia, poi ritornò con lo sguardo a Remus Lupin «ma la prima fila no?»



*



La Sala Grande era in fervore. Meno di una settimana dopo si sarebbe tenuta la festa di Halloween e già si iniziava a parlarne. I Malandrini erano al tavolo dei Grifondoro che cercavano/fingevano di studiare, ogni tanto scambiandosi qualche battuta.
Remus sembrava parecchio preoccupato per il tema di Storia della Magia il cui titolo doveva essere ‘Differenze e analogie tra i metodi di Merlino e Morgana e filoni di pensiero che da essi discendono.
Sirius gli tirò un’occhiata perplessa, poi, con una calma quasi divina appoggiò il suo specchietto al tavolo. Infine, perdendo la sua fittizia tranquillità, esclamò, spiaccicando un gomito nello stomaco di Potter:
«Oh, Ramoso! Pare che abbiamo trovato qualcuno che ha un debole per il nostro Lunastorta...»
Lupin, dalla carnagione di solito palliduccia e dalla postura un po’ ringobbita, si drizzò improvvisamente e avvampò violentemente non appena il suo soprannome fu pronunciato.
«Ci avevo fatto caso anch’io, ieri, all’allenamento di Quidditch, ma credevo stesse guardando te. Ora invece direi che è Remus che guarda...»
«E chi sarebbe?» domandò Minus, grattandosi la testa.
«Stanno scherzando, Peter.» tagliò Lupin, a cui quel tipo di giochetti non procuravano nessun tipo di divertimento.
«Però aspetta un attimo, mi è venuto un dubbio...» tentennò Black.
«Già,» gli diede man forte Potter «Remus, sorridi...»
Lupin abbozzò un sorrisetto di circostanza per un nanosecondo e poi ritornò con gli occhi puntati sulle pagine del libro, ticchettando con la punta delle dita sulla carta ingiallita.
«No, non ha niente tra i denti» Sirius confermò ad alta voce il pensiero di James.
«Su, fatela finita di prendermi in giro e rimettiamoci a studiare. Questa roba proprio non mi entra in testa...» si lamentò Lunastorta, contando le pagine che gli rimanevano.
«Non ti stiamo prendendo in giro, è la verità.» obiettò Black, inarcando un sopracciglio con aria infastidita in direzione dell’amico «Guarda tu stesso se non ci credi, alle mie spalle, tavolo dei Corvonero. Le due ragazze con i libri di erbologia, quella alla tua sinistra.»
«Chi è?» domandò il lupo mannaro, lanciando un’occhiata di sottecchi alla tipa in questione, non fingendosi troppo interessato. Era una ragazzina magrolina e insignificante dai capelli scuri legati in una coda di cavallo e una passata che evitava a eventuali ciuffi di caderle sugli occhi. Altro che libro di erbologia, stava leggendo l’ultimo numero di Trasfigurazione Oggi come se da quelle pagine fossero potute trasudare le risposte alle sue domande.
«Quella a destra è Michelle Duchamp Sheraton, quinto anno, battitrice dei Corvonero, figlia unica di Gilbert Sheraton, inglese, e Françoise Duchamp, francese, entrambi maghi purosangue.»
«Sì, ma non credo che a Lunastorta interessi della tipa che lo ignora.» commentò innocente Minus.
«E basta con questa storia!» sbuffò il poveretto.
«Ma poi, dì a me, Felpato, com’è che sai tutte queste cose? È una delle tue conquiste?» sogghignò Potter.
«No, però è nella lista delle donne che posso sposare secondo mia madre,» rise il ricciolo «e vorrei precisare che mi ricordo di lei solo perché il nome è piuttosto esilarante se lo leggi tutto di fila, ahah!»
«Via, allora vado a informarmi sull’altra tipa:» commentò James «alle volte sai essere davvero inutile, Felpato...»
«Nonono!» strillò Remus, sempre più rosso, attirando su di sé l’attenzione di tutta la Sala Grande.
Sirius concluse:
«Qui gatta ci cova...»



*



Ventiquattrore dopo le due amiche della Casa del Corvonero passeggiavano tranquillamente per i corridoi, ovviamente discutendo dell’argomento all’ordine del giorno: la nuova cotta di Beauty.
«Ascolta non ci siamo proprio...» commentò Michelle.
Che la sua amica avesse una cotta per un tipo che secondo i suoi canoni era ‘inguardabile’ non andava bene per niente. Lucius Malfoy era ed era stato obiettivamente irraggiungibile, con la sua chioma biondo lucente e il fascino del bastardo, ne era consapevole, ma quello... quello è fin troppo raggiungibile! A guardarlo così non avrebbe neanche detto che avesse mai avuto una ragazza. Due volte l’aveva visto e due volte indossava un’aria malaticcia e trasandata, con una pessima cera, gli occhietti piccoli e i capelli in disordine. Aveva l’uniforme sgualcita, e non le sembrava neanche tanto intelligente. Soprattutto, però, Michelle non aveva idea di chi fosse: la cosa era piuttosto grave, visto che conosceva praticamente tutti almeno di vista in quella scuola!
«È tenero...» si limitò a commentare Beauty, non riuscendo a togliersi dalla faccia un sorrisetto ebete di quelli che si impossessano di noi nel periodo dell’infatuazione «E poi neanch’io sono questa gran figa, quindi...»
«No, guarda, tra te e lui proprio c’è un abisso eh!» commentò l’altra.
«Non ti ho chiesto di fare il giudice di bellezza! Ascoltami, io passo dalla biblioteca a vedere se trovo qualcosa di utile per il tema. Ci vediamo in sala comune prima di cena, d’accordo?»
«D’accordo, ma tu pensaci. Ritorna sui tuoi passi che il biondo è molto meglio!» tentò un’ultima volta Michelle, proseguendo a dritto per il corridoio.
Beauty svoltò distrattamente a destra. Dall’angolo sbucava in quel momento proprio Remus Lupin. Ci fu un vero e proprio frontale e i due caddero a terra per l’urto, facendo un gran casino con libri, bacchette, piume e tutto il resto.
«Ihih» sogghignò Michelle «Lupus in fabula.»






Desclaimers: I luoghi e i personaggi citati appartengono per la maggior parte a J.KRowling (vi prego non fatemi fare l’elenco o_o). Michelle, Beauty, Noctem e Gateaux sono miei personaggi (?). Eventuali canzoni citate non mi appartengono. Ad ogni modo ‘no infringment of copyright intended.’
Note: In caso di problemi con l’html o errori di scrittura mi farebbe molto piacere se me lo faceste presente. Spero di aver inserito nella sezione giusta perché ho visto che c'erano mille pairing e contesti @.@ =)
C.
   
 
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