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Autore: ENSIGN    01/10/2006    1 recensioni
Dopo gli eventi accaduti nel Settore Dei Misteri, Harry Potter torna a 'casa', dai Dursley, dove acquisisce qualche cosa di inaspettato, poteri nuovi, ad un prezzo...
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Harry Potter and the walkers

Harry Potter and the walkers

di ENSIGN

 

tradotto da fatafatale

 

Rinuncia: Non possiedo Harry Potter. Se fosse mio, questa non sarebbe una fic di un fan, e ci sarebbe un nuovo libro, tra i milioni presenti, intitolato Harry Potter and the walkers. Oh bene, uno può avere dei desideri.

 

XXXXX

 

Capitolo 7-E’ Un Piccolo Universo 1°parte

 

XXXXX

 

Nota dell’autore:

 

Questi sono i nomi dei componenti del Consiglio dei Pedoni:

 

Specie                                   Nome e titolo                                             Specializzazione del                    

                                                                                                                            mana

Dragone, Maschio

Lesterac dell’oscurità e della fiamma

Rosso e nero

Dragone, Maschio

Darigrazz delle idrovie del fuoco

Blu e rosso

Donna Dryad

Fariahlia dei boschi

Pedone della terra dell’ordine antico

Angelo, Femmina

Pristina della luce e la pace

Bianco e verde

Serpente, Maschio

Travesh dei mari

Blu

Maschio, Umano

Octhelion dei piani

Pedone della luce dell’ordine antico

Maschio, Umano

Lancerius dei temporali, terra e fuoco

Blu, verde e rosso

Maschio, Umano

Potter del tempo e dello spazio

Rosso, bianco, blu , verde e nero 

             

 

Altri Pedoni di cui si è parlato o incontrato finora;

 

             Specie                                     Nome e titolo                     Specializzazione del mana

 

Donna, Umana

Mevelshu

Novizio, verde

Maschio, Umano

Merlino del tempo e spazio

Rosso, bianco, blu e verde

Maschio, Umano

Thalos degli oceani

Pedone della mente dell’ordine antico

Donna Raptor

Shassha dei vulcani

Pedone del fuoco dell’ordine antico

Ombra Demone

Il demone della Morte

Pedone oscuro dell’ordine antico

 

 

Questi sono i nomi delle persone appartenenti all’ordine antico dei Pedoni

 

         Nome                                   Colore del mana usato

 

Il Demone della Morte

Nero

Thalos

Blu

Shassha

Rosso

Fariahlia

Verde

Octhelion

Bianco

Merlino

Naturale

 

 

 

Tutto era perfettamente normale. E quello, era il problema. Settembre era già passato, giungendo a metà ottobre e non c’era stato il minimo accenno di Voldemort. Harry era preoccupato. Non era da Voldemort rimanere quieto così a lungo. Harry si era aspettato che l’uomo seguisse una furia, con uccisioni che annunciavano al mondo che ritornava di nuovo. Forse, stava tentando di adescare il Ministero in un falso senso di sicurezza e raggruppare un esercito più forte.

A parte l’episodio raccapricciante della rotazione di 180° della testa, la vita era quasi normale. Gli insegnanti e gli studenti erano ormai abituati al fatto che Harry era un po’ strano. La vita era normale per Harry Potter, i media avevano smesso di pubblicare notizie sulla sua vita e le dicerie della sua morte si erano fermate, separatamente da quello che stava praticando un nuovo tipo di yoga. Per la maggior parte, Harry stava comportandosi normalmente, frequentando classi, aiuti chi necessitava di aiuto, pratiche di addestramento per i suoi amici più vicini attraverso la solita routine e pratiche di Quidditch. Ron era stato fatto capitano, molto alla disapprovazione di Hermione; stava spendendo troppo tempo sulla sua scopa e poco sul suo lavoro scolastico. Da richiesta popolare, il DA ora era diventato un club ufficiale, cambiando il nome in Associazione di Difesa. L’addestramento dei suoi cinque amici stava andando agevolmente, finora, e lui li faceva lavorare fuori per migliorare le loro capacità di resistenza; meditare per aumentare la loro consapevolezza e la loro concentrazione mentale. Separatamente da questo, Harry non aveva molto tempo, dato che lo spendeva per la maggior parte scrivendo nel suo libro gigante. I suoi amici dovevano ancora dedurre che cosa fosse l’oggetto.

Le classi di DADA furono un’altra sorpresa. Tonks era il nuovo insegnante. Straordinariamente, era davvero molto buona, separatamente dalla sua occasionale goffaggine, era un duellante abbastanza forte.

Malfoy era stato ultimamente molto quieto, non che chiunque si stesse lagnandosi. Harry presunse che il ragazzo stava avendo un ripensamento sulla sua vita.

“Così Harry? Che classe abbiamo ora?”

“Onestamente Ron, non riesci neppure a ricordare il nostro orario? Stiamo frequentando classi per l’ultimo mese.

Harry, fu spinto fuori dei suoi pensieri quando una voce iniziò a parlare alla sua sinistra. Avvertendo l’inizio di un nuovo argomento leggendario tra Granger e weasley, rispose rapidamente. “Tu Ron, hai cura di Creature Magiche, Hermione ed io, abbiamo Aritmanzia. Quest’anno, le classi erano formate da tutte le quattro case.

“Si, fortunato te, non sei più in classe con il vecchio pipistrello; ora ha cominciato a predire la mia morte. Harry ghignò di nuovo.

“Ancora, predice la mia morte. E non puoi affermare che aveva torto, in quello.”

Il suo ghigno si trasformò in un cipiglio quando avvertì una presenza familiare avvicinarsi alla sala. Harry alzò una mano per far tacere i suoi amici,guardandosi attorno. Come si era aspettato, nessun altro aveva avvertito la strana, nuova sensazione.

Un Pedone era vicino, molto vicino.

“Harry? Cosa c’è? Voldemort?”

Ignorando le domande di Hermione, si alzò, per portarsi in mezzo alla sala.

Sonorus.! Disse a bassa voce Harry, aguzzando la bacchetta alla propria gola. “POSSO AVERE LA VOSTRA ATTENZIONE?” Gettando uno sguardo alla tavola degli insegnanti, dove Dumbledore aveva un sopracciglio alzato. Poi continuò. “SEMBRA CHE STIA ARRIVANDO UN OSPITE! VI STO AVVERTENDO IN ANTICIPO, PERCHE’ NON SIATE COLTI DAL PANICO! NON SARETE IN ALCUN GENERE DI PERICOLO! GRAZIE!” Ora tutti stavano guardandolo, aspettando ulteriori informazioni. Harry li ignorò tutti, continuando a fissare le porte principali del castello.

Lentamente, le porte dondolarono aperte, lasciando entrare una figura vestita di un’armatura da battaglia rossa e nera. Harry si sentì contento di aver fatto quell’annuncio, anche se c’erano alcune grida. Lasterac, dopotutto, era un Pedone che poteva intimidire.

La maggior parte della sala si ritirò, fissando con occhi larghi il mostro. Di fronte alla porta c’era una creatura alta circa 2 metri e 50, con il corpo ricoperto di squame nere. Il viso ricordò ai presenti qualcosa di dragonesco, la bocca riempita da, apparentemente, file senza fine di denti ed una lingua biforcuta che saettava dentro e fuori, assaggiando l’aria.

Un paio di ali di cuoio demoniache e piegate, sporgeva dal suo posteriore, finendo con cedole ad uncino. Le sue mani erano tutt’altra cosa, increspandosi con muscoli e finendo con artigli neri.

Questa, era una creatura che non aveva nessun problema che sbudella qualcuno. Similmente i suoi piedi, che erano visibili sotto della stoffa legata all’armatura da battaglia, avevano artigli simili ad un velociraptor.

Alla base della sua spina dorsale, che si conficcava fuori, c’era una coda di almeno un metro e mezzo, con una prominenza ossea a forma di lame che crescevano alla sua fine. 

Separatamente dalle varie deformazioni e corpi acuti, gli studenti e i professori inorridirono più per gli occhi cremisi vistosamente ardenti che altro. Gli occhi, diversamente da quelli di Voldemort, emettevano un’aura oscura circa loro.

La prossima cosa che accadde, provocò pressoché ognuno presente in sala per ritirarsi; la creatura parlò, o più o meno, sibilò a bassa voce. I più vecchi studenti, ricordandosi del secondo anno di Harry, volsero la loro attenzione dalla creatura a Harry.

Apparentemente, Harry, diversamente da tutti, alzò un sopracciglio con sorpresa, e rispose con un fischio basso di suo proprio. La creatura rispose di nuovo.

Da ora, le persone avevano perso la loro paura, ed erano curiose su cosa stesse vertendo la discussione. Harry, sembrò accorgersene. “E’ meglio se conversassimo in una lingua più comprensibile a quelli che ci sentono.” La creatura sibilò nuovamente. “Va bene. Io, Potter, Pedone e Guardiano di questo mondo, permetto a Lasterac, Pedone della fiamma e dell’oscurità di interagire con la popolazione del Castello di Hogwarts, così a lungo come questa conversazione durerà.

“Grazie, Potter, io Lasterac accetto quessssta offerta.” Disse la creatura in un inglese ancora con un disdegni fischio. Cosa che causò più ritirarsi.

“Eccellente, ora, dove eravamo rimasti?” La creatura sembrava irritata e sfolgorò di nuovo. “Il Conssssiglio dei Pedoni è sssstato chiamato. Gli altri sssono già asssemblati, stanno assspettandoti per iniziare.

Il sopracciglio di Harry si alzò in confusione. “Solo, dov’è tenuta questa riunione e perché gli altri stanno aspettando?”

Un sorriso malevolo apparve sulla faccia di dragone di Lasterc a tale domanda. “Il Consssiglio verrà tenuto sul tuo mondo, dato che questa riunione sembra coinvolgerti.”

L’aura magica di Harry, immediatamente arse, ed i suoi occhi si restrinsero. “Assolutamente no!” Ringhiò lui, con una voce pericolosa. Gli studenti, che non avevano mai visto un’aura magica di questa magnitudine, si allontanarono.

Lasterac sembrò osservare tutta la mostra del potere senza alcun timore. “Sssembra che sssia riussscito a colpire un punto dolente. Un ringhio basso provenne da Harry.

“Dovrei permettere che si tenga un consiglio sul mio mondo?”

“E’ ssstato decissso, il consssiglio sssarà tenuto sssu  quesssto mondo, e neppure tu andresssti contro il volere dei membri del consssiglio.”

“Va bene! Ma scelgo io l’ubicazione , nel Deserto di Atacama.” Disse freddamente.

“Davvero, non puoi, il consssiglio sss’incontrerà qui. Quesssta ubicazione ha un’affinità alta con la magia. Fu la risposta di Lasterac, con un ghigno anche più grande.

L’aura di Harry esplose a tali parole. I piatti sulla tavola ruppero, i calici esplosero bagnando gli studenti con il succo di zucca. Harry era qualcosa da vedere. In piedi, alto e con i capelli e gli abiti che volavano al vento torrenziale che lo circondava, avvolto in un’aura bianca e brillante. La sala sembrò immergersi nell’oscurità, come il corpo di Harry assorbì la luce in essa. Gli studenti ora, stavano arrampicandosi lontano da lui e perfino Lasterac, riprese un passo.

SE IL CONSIGLIO SI INCONTRERA’ QUI, NON GLI E’ PERMESSO S’INTERAGIRE CON GLI ABITANTI DI QUESTO MONDO, E DEVONO FRENARSI! Se Non Seguiranno Tali Premesse, Se Ne Andranno Immediatamente!!!” La voce di Harry rimbombò e risuonò in tutta la sala. “Questa conversazione è finita! Vattene!” Harry, la cui aura ancora stava ardendo, si voltò e con gli abiti che svolazzavano nella maniera di un certo professore dal grande naso ad uncino, camminò impettito fuori della sala, lasciando il Pedone alla propria partenza. Harry fece una fermata alla tavola degli insegnanti, gettando uno sguardo a Dumbledore. I due sembrarono conversare attraverso il solo contatto visivo, prima che Harry uscì dalla sala.

Che diavolo è successo, Mione?” Chiese Ron, fissando la figura di Lasterac che si ritirava.

Appena l’altro Pedone uscì, la sala ruppe fuori in bisbigli e conversazioni.

McGonagall si alzò, facendo tacere gli studenti, mentre Dumbledore fece segno al resto del gruppo di Harry per seguirlo.

 

XXXXX

 

“RAZZA! DI! SPORCHI! BASTARDI! IRRESPONSABILI!!!!” Gridò Harry a nessuno in particolare, mentre andava su e giù per l’ufficio di Dumbledore. Il ragazzo alzò le braccia al cielo in frustrazione e calciando quello che sembrava il piede di uno sgabello all’altro lato della stanza.

“Va bene, Harry, calmati. Rilassati.” Harry borbottò mentre si sedeva, chiudendo gli occhi e prendendo alcuni aliti profondi.

“Quella era una versa dimostrazione, Harry. Sono entusiasmato.” Harry alzò un sopracciglio per vedere Dumbledore entrare nell’ufficio, seguito dai suoi amici. Apparentemente, il vecchio stregone, non era stato disturbato più di tanto dagli eventi.

Harry grugnì, prese un altro profondo alito e borbottò. “Spiacente per i danni, signore.”

“Piuttosto comprensibile, in ogni modo, avevo bisogno di ridecorare presto. Rispose Dumbledore, lo scintillio nei suoi occhi a tutta forza.

“Ridecorare? Signore? Lui ha completamente esploso la gargolla e la porta.

“Davvero, sig. weasley. Penso che dovevo comunque sostituirla. Minerva stava dicendomi, l’altro giorno, che pensava fosse ormai vecchia.

Harry sbuffò. Poi, spostò lo sguardo agli occhi brillanti del Direttore. “Sa che questo significano guai, vero?”

E perché lo sarebbe? Harry?” Chiese Albus, con il suo più che mai scintillio irritante.

“Ospitare un gruppo di Pedoni è come maneggiare un plotone di gruppo di Blast Ended Skrewts tanto amati da Hagrid.

Perché pensi così? Loro sono come te? Cos…”

“Quello è il problema! E loro non sono come me. C’è solamente un altro come me e lui non è nel consiglio. Come una questione di fatto, rifiutò di entrare a farne parte, e neanch’io, ma in qualche punto, mi sono trovato ad accettare. Desidero poter non averlo fatto.” Disse, facendo una pausa per respirare. Non che ne avesse bisogno, era un’abitudine. “Ok, immaginate una situazione in cui noi mettiamo Ron e Malfoy insieme in una stanza. Senza offesa, Ron.”

“Non ti preoccupare, Harry. Io odio l’idiota.”

“Immagino che i risultati sarebbero devastanti. Intervenne Ginny.

Si, lo sarebbero. Ora aggiungete un livello di potere quasi illimitato alla miscela ed indovinate quello che troviamo. Aggiungiamo il fatto che la maggior parte del Consiglio dei Pedoni odiano ferocemente l’un l’altro.”

Perché mai accadrebbe quello?” L’interrogò il sempre curioso Hermione.

“Pensaci. L’unica vera minaccia, all’esistenza di un Pedone è, indovina un po’? Yup, l’hai trovato! Un altro Pedone. Perché? Principalmente, perché quello è l’unica cosa che può ucciderci. Ci sono chiaramente altri modi, ma sono complicati.

“Stai affermando che gli studenti di questa scuola possono essere in pericolo?” Chiese Dumbledore, il familiare scintillio ormai andato.

“No, non lo sono. Non lascerei accadere una simile cosa. Scusate, ma devo andare. Scommetto che stanno iniziando a diventare irrequieti. Vedendo le loro occhiate confuse, aggiunse. “I Pedoni odiano l’attesa. Potete venire a testimoniare se volete, darà alla scuola un’idea di quello che noi siamo. Con quello, svanì.  

  
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