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Autore: Luna92    01/10/2006    0 recensioni
ATTENZIONE: questa fanfiction è molto vecchia, l'ho scritta quando avevo 14 anni, quindi è mio dovere avvisarvi che fa abbastanza schifo xD la lascio solo per ricordo... non me ne vogliate... :P
Ah, metto che è completa ma ovviamente non lo è... finisce in aria.. insomma non perdete tempo! :D
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta, Spoiler! | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Dopo settimane e settimane ecco a voi il capitolo 7... (passerà altrettanto tempo per il capitolo successivo)

...beh non ci avete perso molto comunque spero vi piaccia :D

Grazissime per i vostri commenti mi fanno sempre tanto piacere!

Luna

 

Capitolo 7

 

– Niente, come al solito! – . Tonks camminava avanti e indietro nella cucina dei Weasley.

Erano passati alcuni giorni dall’incontro con Remus davanti al laghetto. La nostra Tonks stava raccontando l’accaduto a una santissima Molly che stava davanti al lavello cercando di scrostare un calderone.

 

– Lo sapevo. Non avrei dovuto dirglielo. Perché non tengo mai chiusa questa boccaccia, perché? – disse passandosi una mano tra i corti capelli, senza smettere di camminare.

 

– Tonks, non hai sbagliato a dirglielo, credimi – le disse Molly tra un incantesimo e un altro.

 

– Non ho sbagliato? Certo che hai sbagliato! Ti ho già detto come ha reagito, no? –

 

– Senti, ti ho già detto un milione di volte che… Vuoi stare un po’ ferma? – Si interruppe Molly prendendo al volo il quasi-rotto piatto che Tonks aveva urtato.

 

– Si… si scusami… e che se sto ferma mi innervosisco di più… – disse Tonks sedendosi al tavolo.

 

– Se NON stai ferma, finisce che mi demolisci la casa – le disse Molly spazientita, lasciando perdere il calderone e sedendosi anch’essa al tavolo.

 

– Mmh… – mugugnò – Allora, dicevi? –

 

– Dicevo… ti ho già detto un milione di volte che Remus non è un tipo facile. E’ testardo… ci vuole tempo… –

 

– Credo di aver aspettato un po’ troppo Molly – disse, spostando il braccio così violentemente da far rovesciare il vaso che si frantumò.

–Scusami – disse distrattamente

 

Molly alzò gli occhi al cielo – Reparo! –

                                                                     

– …E se non mi vuole? – mormorò triste Tonks.

 

Molly la guardò inarcando le sopracciglia e sospirando.

 

– Come fai a saperlo? – disse Tonks come se avesse letto nel pensiero a Molly.

 

– Lo so e basta… Non lo dimostra apertamente ma… oh Santo Cielo Tonks! Ha paura! –

 

– Ma di che? Gli ho già detto che non… –

 

– Ehm Ehm… – una voce estranea al discorso tossicchiò interrompendo le due donne.

 

Tonks arrossì violentemente voltandosi dall’altra parte.

 

– Oh… ciao Remus! – disse Molly sorpresa – che ci fai qui? –

 

– Mi ha detto Arthur che stasera l’Ordine cenava qui, no? Sono le sei e mezza, mi son permesso di venire qui un’oretta prima. – disse gentilmente. Poi gettò un’occhiata a una Tonks dallo sguardo omicida che sembrava stesse usando tutto il suo autocontrollo per non picchiarlo – Ma se vuoi io vado… –

 

– Nooo, hai fatto benissimo, giusto in tempo per aiutarmi. A proposito, chiamo Arthur che c’è bisogno di lui. Aspettatemi qui – E fece un’occhiolino a Tonks come per dirle “Tocca a te”.

 

– Ciao Tonks – la salutò Remus avvicinandosi al tavolo.

 

– Ciao Remus – gli rispose fredda, maledicendo Molly per averla lasciata sola.

 

– Allora, come va? –

 

– Oh, bene. Sisi… proprio bene –

 

– Mmh… – la scrutò pochi secondi, fino a quando la ragazza girò la testa di scatto rifiutandosi di guardarlo.

– sei arrabbiata con me per caso? –

 

“Ma lo fa apposta?” pensava arrabbiata Tonks

– No.. perché dovrei? –

 

Lui alzò il sopracciglio.

 

– Santo cielo Remus, certo che sono arrabbiata! E sai benissimo perché. – disse ri-voltandosi di scatto verso di lui.

 

Lui sospirò.

– Tonks, te l’ho già detto… – leggermente più agitato. – Non si può, e basta. Possiamo far finta di niente? –

 

– Far finta di niente?? Remus… come faccio a far finta di niente? Tu puoi far finta di niente, sei un egoista! Non riesci mai a capirmi –

 

Remus abbassò lo sguardo.

 

– No, non sono egoista, ti ho già detto che è per il tuo bene! Quante volte ancora dovrò ripeterlo? –

 

– Lo stesso vale per te! E’ un anno che ti ripeto che non m’importa niente, non m’importa la tua licantropia, la tua povertà… –

 

– Ehm… – per la seconda volta in quella giornata una voce estranea  interruppe il discorso. Molly si trovava accanto al marito sulle scale.

 

– Avete ascoltato tutto? – disse Remus inquieto.

 

–Ehm… si. Si abbiamo ascoltato. Se posso permettermi di intervenire, Remus, direi che… – disse Arthur.

 

– No… no Arthur, non dire niente. Lasciamo stare, va bene? Dobbiamo preparare la cena, ricordate? –

 

Tonks incrociò le braccia. Sempre la stessa storia. Aveva una voglia incredibile di mettersi a piangere, ma si trattenne… era arrabbiatissima. In quel momento, per la prima volta, odiò Remus. Che uomo incredibilmente testardo era…

Questa volta era lei l’intenzionata ad ignorarlo, si, per una volta LUI avrebbe sofferto e non lei, si perché lei sapeva benissimo che lui non poteva vivere senza di lei… perlomeno senza la sua amicizia, senza la sua voce che lo rassicurava ogni volta che era giù…

 

– Tonks? Cara, potresti spostarti da lì…? –

 

… ma adesso non più, avrebbe fatto lei la testarda, e per nessun motivo si sarebbe mossa da quella posizione. Beh, a meno che Remus...

 

Ninfadora? – insistè Molly.

 

– Cosa?! – rispose la ragazza infastidita, abbandonando i suoi pensieri.

 

– Mi servirebbe il tavolo…. –

 

– Ah, si… certo, mi tolgo subito… – e si alzò dalla tavola.

 

– Anzi credo proprio che andrò a casa… non ho molta fame stasera. Molly fammi sapere quando sarà la prossima riunione. Arrivederci Arthur. –

 

Remus la vide smaterializzarsi e s’incupì.

Arthur la salutò con un cenno, poi guardò Remus scuotendo il capo, seguito da Molly che fece per aprire bocca, ma un altro sguardo di suo marito le fece capire che non era il caso in quel momento.

Remus gli fu grato, non aveva nessuna voglia di parlare. Ma nessuno lo capiva, tutti pensavano che fosse un egoista... Nessuno capiva che faceva in quel modo per proteggere la donna che amava.

  
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