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Autore: Giulz95    26/02/2012    0 recensioni
La storia ricalca gli avvenimenti del primo film della trilogia di x-men, visti attraverso gli occhi di due nuovi personaggi.
Josh e Leeth.
A voi le recensioni :)
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'X-men'
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-Signori e signore, quello che stiamo vedendo è il principio di un nuovo stadio dell'evoluzione umana. Le mutazioni si manifestano nella pubertà e sono spesso conseguenze di un periodo di forte stress emotivo.-
-Grazie dottoressa Grey. La sua relazione è stata molto istruttiva. Tuttavia non ha centrato il nocciolo della questione, l'argomento di questa conferenza: in poche parole, sono pericolosi i mutanti?-
-Che razza di domanda è?-
Mi giro verso Josh con uno sguardo di complicità. So bene quanto l'argomento lo faccia andare su tutte le furie. Insomma, lo capisco infondo. Se questa legge dovesse passare, noi saremmo nel mirino come tutti gli altri. Come la dottoressa Grey. Cerco lo sguardo del professore tra quelli dei partecipanti alla conferenza, ma non lo trovo. Non se n'è ancora andato, comunque. Sento ancora la sua presenza.
-Ritengo che questa sia una domanda scorretta senatore Kelly. Dopotutto anche la persona sbagliata al volante può essere pericolosa.- La solita Jean. Sempre diplomatica. Io mi sono stufata da un pezzo di essere diplomatica.
-Ma noi diamo una patente per guidare.-
-Sì, ma non per vivere.- Whoa. Bel colpo Jeannie. -Signor Senatore, è un fatto, che i pochi mutanti che hanno rivelato con coraggio la loro natura e la loro esistenza sono stati accolti con paura, ostilità e violenza, perfino.-
Mi ritrovo ad osservare la lastra di metallo che separa l'area per il pubblico a quella dei senatori con un'intensità tale da farmi venire male agli occhi. Non sento più niente, solo l'incredibile attrazione verso il ferro, che sembra attrarmi come una calamita. Senza nemmeno rendermene conto, la mia mano destra si tende in avanti, e la stessa sbarra per un attimo ha un fremito. Josh fortunatamente se ne accorge, prendendomi la mano e stringendola nella sua. Rinsavisco abbastanza da poter riprende il controllo sul mio potere. C'è solo una spiegazione a tutto ciò. Magneto. Sfruttando la telepatia a cui riesco attingere per via del professore, riesco a contattarlo attraverso il pensiero. Avevo ragione, è ancora qui. Stupida Leeth, è chiaro che se n'era già accorto. 
-A causa di tale ostilità da parte di tutti io invito il senato a votare contro la legge per la registrazione dei mutanti. Obbligare i mutanti ad uscire allo scoperto non farà che inasprire...-
-Uscire allo scoperto?- Taci. Ammasso di carne. -Io mi chiedo che cos'abbia da nascondere la comunità dei mutanti da aver tanta paura di uscire allo scoperto.-
-Non ho mai detto che si nascondando.-
-Lasci che le mostri quello che è stato tenuto segreto, dottoressa Grey.- Se non ci fosse Josh a ricordarmi che mi devo contenere, gli avrei già staccato la testa. -Questo è un elenco di nomi di mutanti identificati che vivono proprio qui, negli Stati Uniti.-
-Il solito governo. Prima fa, poi chiede i permessi.- Sussurra Josh, nel tentativo di distrarmi. Tentativo inutile, aggiungerei. Se ci fosse Scott nei dintorni questo tizio avrebbe già un bel buco in fronte per quanto lo sto "incenerendo" con lo sguardo.
-Dunque: c'è una ragazza in Illinois che può passare attraverso i muri. Che cosa può impedirle di entrare nel caveau di una banca, o nella Casa Bianca, perché no? Oppure nelle nostre case? E ci sono persino delle voci, dottoressa Grey, di mutanti che possono entrare nelle nostre menti e controllare i nostri pensieri, togliendoci il libero arbitrio che Iddio ci ha dato.-
Ora basta. Cerco di alzarmi, ma la voce del professore mi arriva limpida nelle orecchie, quasi mi stessa parlando a voce, e non telepaticamente.
No, Leeth. Niente passi falsi.
-Io credo che il popolo americano abbia il diritto di decidere se lasciare che i proprio figli vadano a scuola con dei mutanti, e che abbiano dei mutanti come maestri!-
Respira, Leeth. 
-Signori e signore, la verità è che i mutanti esistono, e sono in mezzo a noi. Noi dobbiamo sapere chi sono.- Stringo la mano di Josh fino a stritolarla. Lui si gira e mi guarda, ma io non faccio lo stesso. -E soprattutto quali poteri hanno.- Il senato esulta gridando il proprio assenso con le parole di questo pallone gonfiato, mentre anche Jean cerca il mio sguardo tra quello della folla. Io sostengo per qualche minuto il suo, dopodiché lascio la mano di Josh e raccolgo il mio cappotto. 
-Andiamocene.-
-Non dovremmo aspettare Jean e il professore?-
-Ho bisogno di uscire di qua, tutto questo sparare cazzate mi sta facendo venire l'ansia.-
Sorride appena, poi mi segue fuori dalla stanza della conferenza e infine fuori dall'edificio in cui ci trovavamo. Ah, aria fresca. E finalmente, un secondo senza dover sentire i pensieri di tutto il Senato del Congresso. Spero che Jean e Xavier ci mettano il più possibile ad uscire da lì. Se solo riuscissi a controllare il mio potere potrei decidere se attingere o no a quello degli altri. Peccato che ci debba ancora lavorare sopra.
-Va tutto bene?-
-Sì, va tutto bene. Finalmente riesco a sentire solo i miei di pensieri. E a proposito, grazie per avermi fermato prima. Stavo per perdere il controllo.-
-Di niente.- Mi sorride. -Ma chi...? Voglio dire, non mi sembrava Jean.-
-No, non era lei. Io credo... Credo fosse Magneto.-
-Magneto? Alla Sala del Congresso? Un po' azzardato per un ricercato, non credi?-
-Beh, probabilmente non era munito di mantello ed elmetto, non credi?-
-Sì. Immagino che passi inosservato.- Non riesco proprio a sentirmi sollevata. A dire il vero è un po' che non ci riesco. Più precisamente da quando tutta questa storia della legge sulla registrazione dei mutanti è venuta fuori. -Conosco quello sguardo.- Mi risveglia Josh. Sa riconoscere ogni mio sguardo. Ogni tanto mi chiedo se non sia una mutazione secondaria. Poi mi ricordo che ci conosciamo praticamente da sempre. -Sputa il rospo. A cosa pensi?-
-A volte mi chiedo se gli umani siano stupidi o se siano coscenti che se il disegno di legge dovesse passare alla Camera, tra qualche mese noi mutanti andremmo in giro con un pezzo di stoffa attaccato ai vestiti per farci riconoscere.- 
-Io opto di più per la seconda. O per lo meno, per la gente come Kelly.- Sempre sulla stessa lunghezza d'onda, io e Josh. Fortunatamente, lui ha più buon senso di me.
-Burattinaio dei miei stivali. Gli basta un po' di pathos nei suoi bei monologhi e "puff": tutto il senato vota a suo favore. Ormai è anche inutile essere diplomatici.-
-E cosa vorresti fare, saltargli alla gola e minacciarlo di ritirare la proposta?-
-Non sarebbe male come idea.-
-Oh, sì, certo. Se non fosse che ti sbatterebbero in galera.-
-Se non ci fossi tu probabilmente è lì che sarei in questo momento.-
Mi guarda per qualche secondo, prima di avvolgermi tra le sue braccia, ovvero il posto in cui mi sento più al sicuro. Sa bene che quello è un periodo della mia vita che non amo ricordare. Se non ci fosse stato lui... Nemmeno io so che fine avrei fatto. Sicuramente non sarei allo Xavier's Institute, e sicuramente non sarei in grado di controllare il mio potere come riesco ora. Anche se in realtà i risultati sono ancora scarsi.
-Josh?-
-Sì?-
-Ti amo.-
-Ti amo anche io, Leeth.- Parole sussurrate, che quasi mi fanno svenire. Oltre la sua spalla riesco a vedere il professore e Jean avvicinarsi, e Jean mi guarda con il solito sguardo dolce e premuroso che ha sempre nei miei confronti. Anche se abbiamo praticamente a stessa età, mi ha sempre trattato come se fossi la sua "sorella minore", in un certo senso. Il che è fantastico, perché è davvero una grande amica. La saluto con un sorriso.
-Sei stata fantastica Jean.-
-Sì, ma non è servito a molto.-
-Kelly è solo un pallone gonfiato.- Le sorride Josh.
-Professore, qualcosa non va?-
-Nulla, Rayleeth. Avanti, torniamo a casa.-
Ci incamminiamo tutti e quattro verso l'auto, anche se prima di proseguire io e Jean ci scambiamo un'occhiata d'intesa: non so se anche lei è riuscita a scorgerlo come ho fatto io, ma c'è qualcosa che turba Charles. E che lui non ci vuole dire.


Josh: Josh Groban http://26.media.tumblr.com/tumblr_lzkkxdndue1qcsbfko1_500.jpg
  
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