I
Gloria
Rabbia e vendetta son della tua morte sorelle, Ettore dall’elmo lucente.
E tu lo sai, eppur preghi che pietà si conceda alla tua bella spoglia, non
per timor di un oltretomba alieno e duro, ché, coraggioso eroe, hai l’animo
gentile e forte, ma come amara medicina per la tua donna, dalle bianche braccia,
per quel genitore ch’alla gloria ti confessò preferir la vita; o, ancora, come
memoria per quel figlio che non ti riconobbe e pianse.
Nel tuo sguardo mesto,
non paura, bensì dolor per l’altrui doglio si legge. Ma il Pelìde, Acheo
crudele, ha l’animo distrutto, e l’occhio cieco.
II
Grazia
Guerriero valente, ti han rubato la gloria.
La morte che ti han
riservato non è che un tiepido e distaccato addio ad una vita per cui non ti è
stato permesso di combattere. Il duello col tuo uccisore ti è stato negato e non
spada calda di combattimento t’ha strappato l’anima devota, ma morso sconosciuto
di quell’arma nuova e iniqua che ti sei rifiutato di imbracciare. Ti appelli al
tuo signore per chiedergli redenzione, dacché la tua anima non è pura quanto la
tua fede.
Nel rumore della battaglia, le tue preghiere accorate non sono che
balbettii inascoltati: muori solo.
III
Onore
Vorresti qualcuno da incolpare, soldato, ma questa guerra è inumana e
ormai l’hai imparato.
Non c’è giustizia e nemmeno pietà, in quel paese
selvaggio: te l’avevano detto, ma la tua spavalderia ti dipingeva la morte come
l’eventualità remota che avrebbe reso le missioni più eccitanti. A diciott’anni
la paura non è segnale di pericolo, ma sintomo di vigliaccheria e ora che la
notte t’inghiotte nel suo caldo pestilenziale non fai che ripeterti di non
essere codardo.
Stringi la targhetta al petto per ricordarti d’essere un
eroe, eppure l’ultimo pensiero non è l’onore che t’aspetta, ma la casa che non
rivedrai.
____________________________________________________________________________________________
Beh, è inutile dire quanto mi faccia piacere essere arrivata seconda (su trenta concorrenti xD), ma forse ciò che mi rende ancora più felice è quel Premio Poesia. Mi è rimasto proprio nel cuore!
Direi che c'è ben poco da dire.
Ah, sì, nella storia del cavaliere cristiano faccio riferimento ad un’arma iniqua. Si tratta del fucile o, comunque, dei suoi “antenati”. Ho controllato su internet e tali tipologie di arma sono stata introdotte nel 1300 circa.
Sono
tanto felice!
Miss
Dark