"Jump out your car in the middle of the street
Open up the truck let the base beat
Go ahead, go ahead,
You gotta walk up in the club bear-footed
I like that booty you know where to put it
Go ahead, go ahead."
Booty Work.-
Finalmente era arrivato il grande giorno; avrei conosciuto quello spocchioso che tanto piaceva a Marie.
Mancava poco e l'avrei visto. Niall Horan. Mi sembrava molto familiare il nome.
Alla fine ieri uscii con Gemma, non ci divertimmo molto ma almeno eravamo tra amiche, e lei passò tutta la serata con un certo Larry, Henry..insomma, sembrava simpatico quel tipo.
Tornando a casa però, incontrai uno squinternato che mi sporcò la maglietta di Gucci, che avevo pagato un occhio della testa. Se lo rivedrò in futuro, passerà certamente i guai.
Ero seduta al tavolo del bar a bere qualcosa e a far finta di leggiucchiare una rivista, mentre aspettavo il 'nuovo arrivato'.
- Beh, Juliet. Vedo che ti stai dando da fare per non sembrare attraente eh oggi. - mi squadrò Marie.
- Ho messo le prime cose che ho trovato, sai come sono fatta. Non mi faccio problemi nel campo della moda. - risposi scherzosamente.
- Niall sarà qui a minuti, non gli ho ancora detto chi sei e quindi non credo ti abbia mai vista. - avevo raccontato a Marie del mio piano, ah, come si dice? L'osservatore 'esterno': così avrei scoperto più cose sul suo conto, magari anche solo come "un'amica". Tutti i nuovi impiegati cadevano nella trappola, e trovavo sempre qualcosa per cui Marie alla fine li licenziasse.
Sentii il campanello della porta suonare, probabilmente era arrivato.
Entrò un ragazzo dai capelli biondi e gli occhi azzurri color ghiaccio, mai visti prima, una cosa impressionante.
- Hey, Niall! - lo accolse Marie.
Si stava avvicinando, e anche se ieri ero quasi sbronza, ero sicura al 99% che era stato lui a rovinarmi la maglietta.
- Ciao, Marie, oggi sto tutto il giorno. - le fece l'occhiolino.
Oh, ma per favore. Che cosa banale.
Li osservavo da una certa distanza, e anche se non mi convinceva proprio quel ragazzo, dovevo ammettere che non era male.
- Va bene, oggi iniziamo un po' più tardi perchè sono un po' stanca, intanto tu va a sederti là, ok? - indicò il tavolo accanto al mio.
- Ok. - si accorse della mia presenza e si grattò la testa imbarazzato.
- Ok. - risposi con un tono un po' strano dopo aver visto quella ragazza.
Un momento. Probabilmente era lei quella a cui avevo sporcato la maglietta, ieri sera! Anche se non ricordavo molto, quel viso e quei dolcissimi lineamenti mi erano molto familiari.
Avanzai verso il tavolino e mi sedetti cominciando a far finta di smanettare l'Iphone, mentre con la coda dell'occhio osservavo quello splendore.
- Niall, lei è Juliet. Juliet, lei è Niall. - se ne uscì ad un tratto Marie.
Mi alzai per andare a stringerle la mano, quando mi accorsi della sua espressione stranita.
Magari mi aveva riconosciuto.
Infatti poco dopo, mi ritrovai di fronte a lei che stava uscendo dalle orbite.
- Tu, mi hai rovinato quella maledettissima maglia! - mi accusò puntandomi un dito sul petto.
- Sì, sono stato io. E mi dispiace enormemente, credimi. - cercai di guardarla con lo sguardo più dolce che potessi fare.
- Se lo rifarai anche solo un'altra volta ti ritroverai senza un occhio! Comunque piacere, io sono Juliet. - sembrava essersi calmata.
- Niall. - le strinsi la mano.
Era così fottutamente morbida e calda, sofficissima.
Ok, Niall. Basta con i filmini mentali.
Quella ragazza mi mandava fuori di testa.
- Sai...- iniziò lei.
- Non sembri di qui. Il tuo nome, il tuo accento...- continuò.
- Sì, in effetti sono irlandese e vivo qui a Londra da quattro anni. - accennai.
- Oh, sul serio? Anche io sono irlandese! - sembrava entusiasta, tanto che mi sorrise. Sembrava un angelo.
- Davvero? wow. - non aggiunsi altro. Era bello sapere che avevamo qualcosa in comune.
- Quindi...tu fai la ballerina, eh? - cercai di cambiare argomento per evitare domande imbarazzanti.
- Sì, esatto. - disse in un modo che mi fece sciogliere.
- Da quanto balli? - domandai.
- Undici anni. - rispose.
- Che genere? - chiesi, volevo saperne di più.
- Ballo di tutto, ma qui noi ballerine balliamo hip hop e lap dance...- stava arrossendo.
- Tranquilla, non volevo metterti in imbarazzo, e comunque sei bellissima quando arrossisci. - dissi.
- Grazie. Quanti anni hai? - mi chiese dolcemente.
- Diciotto, tu? - domandai di rimando.
- Diciannove. - rispose spostandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
- Allora...quindi tu sei fidanzato? - ci sapeva fare.
- Ehm, in realtà no. Tu invece? - ero troppo curioso.
- No, ma mi vedo con alcuni ragazzi al momento, nulla di serio però. Non sono il tipo da relazioni serie. - mormorò.
- Nemmeno io. Abbiamo molte cose in comune, Juliet. - ammisi.
- Già. E' stato un piacere Niall, ora devo andare a prepararmi per lo spettacolo, ci vediamo tra poco se ci sei! - urlò prendendo la sua borsa.
- Certo, ci sarò! - le accennai un gesto con la mano.
Decisi di chiamare Harry.
- Pronto? - rispose lui.
- Hey Harry, non sai chi ho incontrato oggi al lavoro. -
- Fammi indovinare, un'altra gnocca? - domandò.
- Non una gnocca qualunque, Juliet, quella di cui ti ho parlato. - dissi.
- Oh, e com'è dal vivo? - chiese ansioso.
- Beh è gnocca, Harold. - sapevo che odiava quando lo chiamavo così.
- Altro, Horan? -
- Stasera balla con le altre, sarà un grande spettacolo. Dillo anche a Liam e Zayn, va, almeno li facciamo distrarre un po'. - aggiunsi.
Liam e Zayn erano stati appena scaricati, e di certo una serata qui li avrebbe tirati su di morale.
- Va bene amico, a stasera allora! - urlò entusiasta.
- A stasera Harry. - riattaccai.
Ci saremmo diveriti.
Salve popolo di Efp!
Perdonate il ritardo di un giorno, ma ho avuto tre verifiche e quattro interrogazioni. çwç
So che non ve ne frega, ma dovevo pur dare una motivazione.
Questo capitolo non è nè corto nè lungo, è normale.
Non l'ho riletto, quindi scusate se trovate ORRORI di ortografia.
Spero tanto che vi piaccia, a me non fa poi così tanto schifo, dopo tutto.
Quindi, hope you enjoy!
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