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Autore: staywithme_    27/02/2012    8 recensioni
SOSPESA.
«Ah, ora siamo arrivati alla scena in cui lui la bagna tutta? Sai però, signor Horan, che cosa non succede mai in questi casi? Questo.»
Escalmò Juliet prima di buttarmi la pentola piena di spaghetti addosso.
«Non dovevi farlo.»
«E perchè no?»
Prima che potesse dire qualsiasi altra cosa, la baciai. Non le resistevo, non resistevo nè alle sue labbra rosse e carnose nè al suo sorriso strafottente che amavo tanto.
'Se la bionda credeva di poter resistere al fascino dell'irlandese, beh, ha avuto la conferma che si sbagliava di grosso.' sogghignò il riccio.
"Avete presente quando Niall dice di essere follemente innamorato del cibo? Ecco. Se dicesse la stessa cosa, ma riguardante ad una ragazza, che accadrebbe?"
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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"Jump out your car in the middle of the street
Open up the truck let the base beat
Go ahead, go ahead, 
You gotta walk up in the club bear-footed 
I like that booty you know where to put it
Go ahead, go ahead."

Booty Work.-

 


Finalmente era arrivato il grande giorno; avrei conosciuto quello spocchioso che tanto piaceva a Marie.
Mancava poco e l'avrei visto. Niall Horan. Mi sembrava molto familiare il nome.
Alla fine ieri uscii con Gemma, non ci divertimmo molto ma almeno eravamo tra amiche, e lei passò tutta la serata con un certo Larry, Henry..insomma, sembrava simpatico quel tipo. 
Tornando a casa però, incontrai uno squinternato che mi sporcò la maglietta di Gucci, che avevo pagato un occhio della testa. Se lo rivedrò in futuro, passerà certamente i guai.
Ero seduta al tavolo del bar a bere qualcosa e a far finta di leggiucchiare una rivista, mentre aspettavo il 'nuovo arrivato'.
- Beh, Juliet. Vedo che ti stai dando da fare per non sembrare attraente eh oggi. - mi squadrò Marie.
- Ho messo le prime cose che ho trovato, sai come sono fatta. Non mi faccio problemi nel campo della moda. - risposi scherzosamente.
- Niall sarà qui a minuti, non gli ho ancora detto chi sei e quindi non credo ti abbia mai vista. - avevo raccontato a Marie del mio piano, ah, come si dice? L'osservatore 'esterno': così avrei scoperto più cose sul suo conto, magari anche solo come "un'amica". Tutti i nuovi impiegati cadevano nella trappola, e trovavo sempre qualcosa per cui Marie alla fine li licenziasse.
Sentii il campanello della porta suonare, probabilmente era arrivato.
Entrò un ragazzo dai capelli biondi e gli occhi azzurri color ghiaccio, mai visti prima, una cosa impressionante.
- Hey, Niall! - lo accolse Marie.
Si stava avvicinando, e anche se ieri ero quasi sbronza, ero sicura al 99% che era stato lui a rovinarmi la maglietta.
- Ciao, Marie, oggi sto tutto il giorno. - le fece l'occhiolino.
Oh, ma per favore. Che cosa banale.
Li osservavo da una certa distanza, e anche se non mi convinceva proprio quel ragazzo, dovevo ammettere che non era male.
- Va bene, oggi iniziamo un po' più tardi perchè sono un po' stanca, intanto tu va a sederti là, ok? - indicò il tavolo accanto al mio.
- Ok. - si accorse della mia presenza e si grattò la testa imbarazzato.







- Ok. - risposi con un tono un po' strano dopo aver visto quella ragazza.
Un momento. Probabilmente era lei quella a cui avevo sporcato la maglietta, ieri sera! Anche se non ricordavo molto, quel viso e quei dolcissimi lineamenti mi erano molto familiari.
Avanzai verso il tavolino e mi sedetti cominciando a far finta di smanettare l'Iphone, mentre con la coda dell'occhio osservavo quello splendore.
- Niall, lei è Juliet. Juliet, lei è Niall. - se ne uscì ad un tratto Marie.
Mi alzai per andare a stringerle la mano, quando mi accorsi della sua espressione stranita. 
Magari mi aveva riconosciuto.
Infatti poco dopo, mi ritrovai di fronte a lei che stava uscendo dalle orbite.
- Tu, mi hai rovinato quella maledettissima maglia! - mi accusò puntandomi un dito sul petto.
- Sì, sono stato io. E mi dispiace enormemente, credimi. - cercai di guardarla con lo sguardo più dolce che potessi fare.
- Se lo rifarai anche solo un'altra volta ti ritroverai senza un occhio! Comunque piacere, io sono Juliet. - sembrava essersi calmata. 
- Niall. - le strinsi la mano.
Era così fottutamente morbida e calda, sofficissima. 
Ok, Niall. Basta con i filmini mentali.
Quella ragazza mi mandava fuori di testa.
- Sai...- iniziò lei.
- Non sembri di qui. Il tuo nome, il tuo accento...- continuò.
- Sì, in effetti sono irlandese e vivo qui a Londra da quattro anni. - accennai.
- Oh, sul serio? Anche io sono irlandese! - sembrava entusiasta, tanto che mi sorrise. Sembrava un angelo.
- Davvero? wow. - non aggiunsi altro. Era bello sapere che avevamo qualcosa in comune.
- Quindi...tu fai la ballerina, eh? - cercai di cambiare argomento per evitare domande imbarazzanti.
- Sì, esatto. - disse in un modo che mi fece sciogliere.
- Da quanto balli? - domandai.
- Undici anni. - rispose.
- Che genere? - chiesi, volevo saperne di più.
- Ballo di tutto, ma qui noi ballerine balliamo hip hop e lap dance...- stava arrossendo.
- Tranquilla, non volevo metterti in imbarazzo, e comunque sei bellissima quando arrossisci. - dissi.
- Grazie. Quanti anni hai? - mi chiese dolcemente.
- Diciotto, tu? - domandai di rimando.
- Diciannove. - rispose spostandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
- Allora...quindi tu sei fidanzato? - ci sapeva fare.
- Ehm, in realtà no. Tu invece? - ero troppo curioso.
- No, ma mi vedo con alcuni ragazzi al momento, nulla di serio però. Non sono il tipo da relazioni serie. - mormorò.
- Nemmeno io. Abbiamo molte cose in comune, Juliet. - ammisi.
- Già. E' stato un piacere Niall, ora devo andare a prepararmi per lo spettacolo, ci vediamo tra poco se ci sei! - urlò prendendo la sua borsa.
- Certo, ci sarò! - le accennai un gesto con la mano.


Decisi di chiamare Harry.

- Pronto? - rispose lui.
- Hey Harry, non sai chi ho incontrato oggi al lavoro. - 
- Fammi indovinare, un'altra gnocca? - domandò.
- Non una gnocca qualunque, Juliet, quella di cui ti ho parlato. - dissi.
- Oh, e com'è dal vivo? - chiese ansioso.
- Beh è gnocca, Harold. - sapevo che odiava quando lo chiamavo così.
- Altro, Horan? -
- Stasera balla con le altre, sarà un grande spettacolo. Dillo anche a Liam e Zayn, va, almeno li facciamo distrarre un po'. - aggiunsi.
Liam e Zayn erano stati appena scaricati, e di certo una serata qui li avrebbe tirati su di morale.
- Va bene amico, a stasera allora! - urlò entusiasta.
- A stasera Harry. - riattaccai.

Ci saremmo diveriti.





























Salve popolo di Efp! 
Perdonate il ritardo di un giorno, ma ho avuto tre verifiche e quattro interrogazioni. çwç
So che non ve ne frega, ma dovevo pur dare una motivazione.
Questo capitolo non è nè corto nè lungo, è normale.
Non l'ho riletto, quindi scusate se trovate ORRORI di ortografia.
Spero tanto che vi piaccia, a me non fa poi così tanto schifo, dopo tutto.
Quindi, hope you enjoy!
x -

 

 

  
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