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Autore: Gio_BJ    28/02/2012    1 recensioni
Billie, amante del teatro e della recitazione, lavora presso uno di questi famosi teatri della città da più di 15 anni. Un giorno incontra un giovane molto bravo a recitare di nome Mike. Li nascerà una storia tra i due con finale di cui non si aspetterebbe nessuno!
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Uscimmo dal locale, tenendoci stretti l'uno all'altro, con una folla di persone che ci guardavano stupite. Notavamo le loro espressioni, disgustate da quella vista di due uomini che si tenevano stretti, quel sentimento che li legava non piace agli idioti: omofobi del cazzo, pensai. Li guardavamo entrambi con aria di sfida, noi eravamo più forti, il nostro sentimento che si stava creando avrebbe battuto chiunque.
Arrivammo alla sua macchina, una cadillac bianca, nuovissima, con gli interni decorati con fantasie che non avevo mai visto. Sedili neri, il mio colore preferito, comodi, rilassanti. ‘’Molto comodi’’ gli dissi sorridendo, entrando in macchina e sedendomi sul sedile del passeggero anteriore. ‘’Ti piace? L’ho comprata nemmeno una settimana fa, sai, viaggio molto, per lavoro. Alcune agenzie teatrali mi hanno chiamato per andare a lavorare anche in Europa.’’ Rispose guardandomi, con quel sorriso che non riuscivo ancora a capire il motivo per cui ne ero cosi attratto dopo pochissimo tempo. ‘’Beh, ora lavorerai anche nel mio cast nella mia compagnia teatrale, diventerai ancora più famoso e prenderai molto di più’’ gli appoggiai istintivamente una mano sulla coscia, guardandolo mi morsi le labbra.
Lui si avvicinò, mantenendo lo sguardo fisso su di me, e con un sorriso stampato su quelle labbra che tanto desideravo assaporare, avverò uno dei miei desideri di quella sera: delicatamente e lentamente, mi lasciò un bacio soffice sulle labbra. Chiusi gli occhi, alzando piano la mano destra, accarezzandogli il viso come se in quell’attimo fosse chiuso tutto il nostro futuro. Un attimo… Il nostro futuro? Ho detto proprio cosi? Beh… Ormai era palese, quell’uomo in pochissime ore mi aveva cambiato la vita.
Mise in moto la macchina, girandosi mettendo una mano sul mio poggiatesta, facendo attenzione che dietro non ci fosse nessuno, fece retromarcia, e partimmo, alla volta di una meta sconosciuta e ignota.
..No, scherzo ovviamente. Non ne avevo idea di dove avesse avuto intenzione di portarmi, sapevo solo che quella sera volevo che lui fosse mio, e che io fossi solo suo. Volevo passare quella sera, che sapevo sarebbe stata indimenticabile, con la persona che mi aveva cambiato la vita con un solo sguardo, e con delle parole. Si immise sulla strada, cominciando a guidare.
‘’Stasera ci divertiremo moltissimo, già me lo sento.’’ Mi disse, mantenendo lo sguardo dritto sulla strada. Notai un sorriso malizioso dipingersi sul suo volto, e fu contagioso. Pure a me, in un attimo, si dipinse la stessa espressione. ‘’Dio, ho una voglia di andare a casa, questo davanti non si muove!’’ accellerò, sorpassando la lenta macchina davanti a noi. ‘’Ehi, non correre’’ gli dissi, ‘’non abbiamo fretta, c’è tutta la notte davanti’’ risposi sorridendo. ‘’Sta testa di cazzo ora mi vede.’’ mi guardò per un istante, notando la mia espressione cambiare di colpo. ‘’Cosa?’’ risposi io, continuando a sorridere, anche se sentivo che non era tranquillizzante questa cosa. Si scostò verso sinistra, come se volesse superare altre due macchine davanti a noi. ‘’Non correre, davvero, non ce n’è bisogno..’’ il mio viso si fece più pallido, notando altre macchine nella corsia opposta che venivano in giù, non ce l’avrebbe fatta a superarle. ‘’Sta a vedere.’’ Mi sorrise, come se volesse tranquilizzarmi, sembrava abituato a questo genere di cose.
Superò le due macchin, ma appena cercò di scostarsi verso destra, si accorse di aver combinato un disastro, al quale non si poteva rimediare. Lo scontro fu inevitabile. Il conduente della macchina grigia che veniva verso di noi perse il controllo della vettura, si scontrò con la nostra macchina, ed entrambe andarono a sbattere contro il guardrail distruggendolo e precipitando nel fosso che c’era più in la. Erano pochissimi secondi. Scivolammo fuori dalla vettura, rotolando per una buona decina di metri. ‘’Mike…’’ ebbi la forza di dire, ma persi le forze e svenni esausto.
  
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