Serie TV > Altro - Fiction italiane
Segui la storia  |       
Autore: rospina    28/02/2012    3 recensioni
finalmente Marco e Giulia sono insieme, ma adesso sarà tutto rose e fiori?? In attesa di scoprire la seconda serie fantastico un pò su questa strabiliante fiction!
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

 

 

 

Drin uno.

Drin due.

Drin tre.

“basta …” con la mano cercava di buttare giù le sveglie per farle tacere, ma per svegliare suor Angela in tempo per le lodi mattutine aveva dovuto ricorrere ad un marchingegno davvero curioso, attaccare un timer al ventilatore dove aveva attaccato dei nastrini, che una volta attivato grazie all’aria delle pale le sfioravano il volto.

“Oh Gesù mio le lodi!” per poco non cadde del letto e poco dopo era già nella piccola cappella del convento.

Giulia stava lavorando dietro il bancone del bar “Angolo Divino” quando apparve Marco, gli occhi ancora assonnati, ma quella mattina più verdi del solito. Avevano una luce nuova, che persino Giulia non aveva mai visto:

Era innamorato.

Si lanciarono uno sguardo d’intesa e lei le portò un caffè nero, si sfiorarono leggermente le mani, e solo quel contatto bastò per far percorrere ai due un brivido lungo la schiena. Cecilia arrivò con il suo zaino in spalla,  non era di molte parole, ma era evidentemente felice per ciò che era accaduto alla sua mamma.  Marco Ferrari era un fantastiliardo di volte meglio di Ruggero Musmeci; non sapeva spiegarsi la ragione, ma come papà preferiva Marco sempre e comunque, adorava litigare con lui, e soprattutto era l’unico a dargli il coraggio quando doveva suonare in pubblico il suo amato pianoforte, e con la sua voce sveglia chiese:

“E adesso? Che farai? Non parti più vero? Non vai a Roma!”

“Non ci penso minimamente” rispose lui restando nel suo sgabello, aveva chiesto il trasferimento e Musmeci pur di toglierselo di mezzo glielo aveva concesso, ma le cose erano andate un po’ diversamente da come aveva immaginato. Giulia togliendo la tazzina di Marco gli bisbigliò:

“Dovremmo dirglielo …”

“Dirmi cosa?” chiese vista la bimba

“Una cosa molto importante …” rispose Marco ma Giulia gli diede un pizzicotto ed allora concluse “ma è ancora un segreto”

Cecilia mise su il broncio. Un broncio finto, misto di curiosità e allegria. Suor Angela che aveva assistito alla scena disse alzando gli occhi al cielo:

“Che Dio ci aiuti!” sopirò e si sedette su uno sgabello, era giunto il momento di fare colazione, ma non appena provò ad assaggiare il suo caffè la voce di Azzurra la richiamò:

“Suor Angela, glielo dica lei che questo vestito è davvero orribile!” disse indicando Margherita, la giovane ragazza dai lunghi capelli ricci e rossi mise le mani sui fianchi dicendo:

“Ma la mamma mi ha sempre detto che stavo bene!” un pantalone classico ed un maglione

“Si vede che tua madre ha bisogno di un paio d’occhiali!” rispose piccata la bruna che aveva sempre avuto occhio e soldi per la moda d’alta classe. Suor Angela evitò di entrare in merito a quella discussione e disse:

“Margherita, non è l’abito che fa il monaco … se ti piaci resta così”

“A me piaci così …” mormorò Italo Luzzi. Collega ed amico di Marco Ferrari. Oramai anche lui faceva sempre colazione nell’angolo divino, perché aveva trovato il suo angelo, peccato che lei non lo degnasse di uno sguardo. Effettivamente non era uno che dava nell’occhio, con i suoi capelli ricci e radi e i grandi occhi scuri accompagnati da un naso aquilino; ma era tanto buono e soprattutto tanto innamorato della giovane aspirante dottoressa, che ancora una volta lo ignorò e chiudendo la discussione con Azzurra sentenziò:

“Ora me ne vado, oggi faremo il corso in obitorio! Non vedo l’ora!” e tutta sorridente con i libri in mano se ne andò.

“Chiudi la bocca che ti entrano le mosche!” disse secca Azzurra a Luzzi, che non aveva tolto di dosso gli occhi a Margherita.

 Ed Ora era li da sola. Cosa poteva fare? Lei non sapeva fare nulla, aveva ragione suo padre, ma adesso amava i libri, e così solo per pura curiosità decise di aprirne uno di diritto. Chissà magari stavolta qualcosa le entrava nella zucca vuota. Proprio in quell’istante entrò al bar un giovane dai grandi occhi azzurri e i capelli mossi castani, che allargo un sorriso si presentò:

“Piacere Flavio … sto cercando una tipografia …” .

Quel giorno in questura aleggiava un’aria strana, tutti avevano un sorriso ebete sulle labbra. Un po’ era perché Oscar Mario, l’ispettore più cretino d’Italia era in malattia e poi perché tutti sapevano che Musmeci  aveva atteso invano la sposa in chiesa. E non appena Italo Luzzi vide apparire Marco Ferrari entrare si diresse verso di lui:

“Marco! Che ci fai qui? Non dovevi essere a Roma?”

“Diciamo che avevo delle cose in sospeso!”

“Beh peccato che ieri non sei venuto! Giulia non si è presentata all’altare!”

“Davvero?” chiese con il suo solito tono pacato di chi non gliene frega niente, anche se in realtà era ben felice di sapere che era lui la causa del mancato matrimonio. Si sedette nella sua solita scrivania, piccola e piena di scartoffie. Quando una telefonata arrivò: c’era stato un tentato omicidio in una tipografia del centro.

“Sei tu il più alto in grado oggi! Muoviti!” disse Luzzi a Ferrari.

Una nuova indagine e finalmente forse  aveva mano libera; non appena giunto sul posto Marco disse:

“Ma non è che porti un po’ di sfiga?”

“Io volevo solo fare dei volantini per il nostro angolo divino” si giustificò Suor Angela, che era sempre al posto giusto al momento giusto; oppure nel posto sbagliato al momento al momento sbagliato. Dipendeva da come si guardava la questione.

“Si ma mi pare che lei non ci stia poi tanto nel suo angolo divino” concluse secco Marco che era ormai abituato ad avere Suor Angela nelle sue indagini.

 

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Altro - Fiction italiane / Vai alla pagina dell'autore: rospina