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Autore: FuckmeHoran_    28/02/2012    6 recensioni
Io sono Emily Ruch. è la mia prima FF e siate buoni con me cwc
Condivido l'account con una mia amica.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Leave  me die alone...
 

Chiunque ora penserebbe che, dato che eravamo passati, potevamo rilassarci e non pensare a nulla per un po, ma invece non era così.
Cominciammo subito a lavorare sodo per ore senza sosta. Ogni giorno ci veniva ordinato di prendere vitamine specifiche per evitare di ammalarci e ci facevano bere bibite energetiche una dietro l'altra. In più dovevamo andare in palestra per mantenerci in forma e riposare molto.
Con mia grande sorpresa mi fu chiesto di dare un piccolo contributo anche nel corpo di ballo di x-factor, per movimentare un po le mie esibizioni e quelle dei ragazzi durante lo show.
-Dovrai solo fare qualche mossa durante l'esibizione di One Direction-, mi dissero -Niente di che-.
Non ci fu nessun problema per me. Ero una ginnasta di livello agonistico sottoposta a stress continuo, non mi avrebbe fatto nessuna differenza... se non per il fatto che, alla fine della giornata, dopo le prove con la band e il corpo di ballo, ero sfinita.
-Tutto bene Amy?-,mi chiese Louis una sera vedendomi distesa agonizzante sul divano del salotto.
-E' appena tornata dalla prove con il corpo di ballo-, rispose Cher, seduta vicino alla mia testa.
Sentii Louis gemere.
-Poverina...-, disse.
-E' la prima settimana e sono già morta!-, dissi trovando un filo di fiato.
-Tra poco ci sarà la prima esibizione-, si intromise Liam -Credi di farcela?-.
-DEVO farcela-, dissi battendomi una mano sulla fronte.
-Vuoi qualcosa da bere? Da mangiare? Un massaggio ai piedi? Quello che vuoi-, si affrettò ad elencare Niall inginocchiandosi vicino alla mia testa. Se Niall Horan ti offriva di sua spontanea volontà il cibo allora la situazione era davvero grave.
-No grazie Niall-, gli dissi sorridendo. Lui ricambiò.
I giorni passavano e le prove diventavano sempre più dure e la tensione cominciava a farsi sentire. Comincia a trascurare un po i miei amici e a dormire ogni qual volta avessi un minuto libero, il che non mi rendeva più riposate durante le lezioni di canto. 
La tensione era sempre più palpabile durante le prove con il vocal coach. Zayn continuava a sbagliare il tempo della canzone che avevamo scelto e aveva paura di sbagliarla anche il giorno dello show in diretta.
-Andrà tutto bene-, gli ripetevamo io, Liam, Harry, Niall e Louis, ma anche noi eravamo parecchio impauriti da quello che sarebbe potuto succedere.
La mattina prima del giorno della live ci venne chiesto di fare la piccola intervista di apertura alla nostre esibizione, quindi ci mettemmo davanti alla telecamera (Louis, Harry e Niall sul divano e io Liam e Zayn sul pavimento davanti a loro) e cominciammo a parlare.
-Essere arrivati alla competizione è davvero incredibile-, disse Harry.
-Sono Louis, ho diciotto anni e vengo da Doncaster-.
-Sono Harry, ho sedici anni e vengo da Holmes Chapel-.
-Sono Niall, ho diciassette anni e vengo da Mullingar in Irlanda-.
-Sono Liam, ho diciassette anni e vengo da Wolverhampton-.
-Sono Zayn, ho diciassette anni e vengo da Bradford-.
-Sono Amy, ho sedici anni e vengo da Londra, ma sono originaria di Honolulu-.
Cominciammo a dire un po di cose, ma credo che le uniche cose che interessavano davvero erano le difficoltà di Zayn durante la settimana che, ovviamente, erano state ben riprese.
-Quando provavamo con Savan, il vocal coach-, diceva Zayn -ero sempre fuori tempo. Spero davvero di non fare errori durante il live perché ogni errore potrebbe essere fatale per noi-.
Stranamente non ci fecero nessuna domanda a me e Harry riguardo al nostro "bacio".
Entrambi sapevamo che era tutto falso, ma per un po di giorni ci siamo sentiti entrambi imbarazzati... quando non c'erano telecamere. Si perché quando una di queste ultime spuntava all'improvviso da qualche parte, subito l'imbarazzo creatosi fra di noi scompariva, e non avevamo problemi a tenerci per mano, o a sederci l'uno vinco l'altra e cose del genere.
Credo che l'istinto di sopravvivenza avesse avuto la meglio sull'imbarazzo.
Girammo anche una specie di Video Diary, ma non parlammo poi molto. O almeno io rimasi zitta per tutto il tempo se non per ridere alle battute di Louis e scambiarmi qualche sguardo furtivo con Harry. In fondo eravamo davanti ad una telecamera.
Quella sera andai a letto presto ma non riuscii a prendere sono. L'agitazione aveva preso la meglio sui miei nervi, così mi alzai e decisi di andare a prendere un bicchiere d'acqua.
Scesi le scale molto attenta a non cadere dato che praticamente brancolavo nel buio. La cucina era illuminata dai raggi della luna, così che non mi fu difficile trovare un bicchiere dalla credenza ed aprire il rubinetto del lavabo. 
Stavo per tornare in camera quando notai che la porta della cucina che dava sul giardino sul retro era aperta.
'Strano', pensai 'stiamo sempre attenti a chiudere tutte le porte prima di andare a dormire e...'.
Per un momento il panico mi assalì ma cercai di rimanere lucida. Non andai a svegliare nessuno, volevo assicurarmi che non fosse nulla di grave prima di gridare al lupo.
Mi avvicinai lentamente alla porta a vetri ed intravidi uno sbuffo di fumo alzarsi in aria. Quasi mi venne da piangere quando vidi Zayn seduto sulla panchina sotto alla finestra in giardino a fumare.
-Idiota mi hai fatto prendere un colpo!-, dissi uscendo in cortile.
-Ma sei pazza?-, saltò lui -A momenti casco a terra morto!-.
-Abbassa la voce o sveglierai tutti!-.
-Va bene!-, disse abbassando il tono -Mi hai fatto prendere un colpo Amy!-.
-Io??-, strabuzzai gli occhi, -credevo fosse entrato un ladro!-.
-Ok ora calmiamoci-, disse portando le mani in avanti, la sigaretta stretta tra l'indice e il medio.
Feci alcuni respiri profondo e cercai di rallentare il battito del cuore. Feci schioccare le labbra secche, nonostante avessi appena bevuto, e battei più volte le palpebre prima di guardare Zayn.
-Non sapevo che fumassi-, gli dissi in fine con tono calmo.
Lui guadò prima me e poi la sigaretta.
-Si... non fumo spesso. Solo quando sono agitato-.
-Anche io sono agitata-, dissi sedendomi vicino a lui.
Era una bella serata, il cielo limpido lasciava brillare le stelle mentre il vento passava leggero tra gli alberi. Un brivido mi salì lungo la schiena, così Zayn mi fece passare la coperta che si era portato appresso sulle spalle cingendomi dolcemente.
-A cosa pensi-, gli chiesi dopo un po.
Prima di rispondermi mandò giù un tiro di sigaretta e fece scivolare il fumo lentamente fuori dalle narici.
-A domani-.
-Andrà tutto bene-, lo rassicurai.
-Sbaglio i tempi-.
-Sarai magnifico-.
-Manderò tutto a monte-.
-No non lo farai-.
-Sono un'idiota-.
-Io credo in te-.
-Smettila di dire queste cose!-, sbottò. La rabbia dipinta in volto.
Istintivamente mi spostai lungo la panchina.
Rimase qualche secondo a guardarmi ad occhi sgranati prima che si inumidissero e lui li nascose tra le mani. I gomiti appoggiati sui ginocchi.
Mi riavvicinai lentamente e gli poggiai una mano ad accarezzargli la schiena.
-Calmati-, gli sussurrai ad un orecchio.
Un singhiozzo gli scosse il corpo.
-Sfogati pure... non farti problemi-, gli dissi. Appoggiai la testa sulla sua.
-Forse è stato tutto un errore-, disse.
Scattai nuovamente in posizione eretta.
-Cosa?!-, chiesi stridula -stai scherzando vero?-.
Anche lui si tirò su.
-Mi sento.... non so-, ci penso qualche secondo -... escluso. Non mi sento parte del gruppo-.
-Oddio Zayn non lo dire nemmeno per scherzo!-, lo abbracciai stretto al petto -Non ci sarebbe nessun gruppo senza di te-.
-Sento come se tu e gli altri non mi accettaste-.
Gli presi il viso tra le mani costringendolo a guardarmi negli occhi.
-Zayn-, cominciai -Sei uno dei ragazzi più gentili, timidi, forti e talentuosi che io abbia mai conosciuto. Il mio sogno non potrebbe mai avverarsi senza il tuo aiuto. Sei indispensabile per me come per i ragazzi. Quindi non dire più una cosa del genere, perché mi sono affezionata a voi e sarebbe troppo doloroso per me vederti andare via-, mi scese una lacrima sulla guancia -Sei... sei importate per me. Vedo molto di me in te e non voglio perderti. Non mi abbandonare, ti prego-, dissi con il groppo in gola.
-Ok.... non lo farò-, e si strinse a se.

spazio autore.

Bene sono abbastanza soddisfatta del risultato finale!
Devo dire che questo è solo un capitolo "di passaggio" per introdurre la vita dei ragazzi, e Amy, ad x-factor, ma è anche un capitolo che rivela molte cose, spetta solo a voi decidere quale assimilare di queste informazioni e quali no ;)
AL prossimo cpaitolo!
Love,
Emily.
  
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