Reintegrazione [100 parole. Pure drabble]
 
Albus conobbe il vero peso del silenzio quel giorno, grigia mattinata velata di voci sussurrate all’ombra di larghi cappelli neri.
Esse si rincorrevano da tempo mentre la sua mente annegava nel silenzio – ugualmente, in quella di Aberforth germogliava una pazzia profonda che nutrì allo scopo di crearsi uno schermo, tra lui e il mondo.
Albus, invece, vi si buttò a piene mani, rimodellandosi una verità che potesse mutare il passato, salvarlo in qualche modo.
Così diventò Albus Silente: il mago più grande di tutti i secoli – dicevano.
Ma la sua anima, quella, urlava ancora nel silenzio di un ricordo indelebile.