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Autore: Angel Alexiel    03/10/2006    1 recensioni
Nata x caso spero ke vi piaccia! è la mia prima fiction! lasciatemi qualke commentino! grazie! kiss ^___^ Cosa accadrebbe se Harry incontrasse un meraviglioso drago dagli occhi blu? e se questo drago potesse diventare un seducente ragazzo pronto a eseguire qualsiasi suo ordine.. come reagirà Harry?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Nuovo personaggio, Tom Riddle/Voldermort
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Ringrazio Atsue per i consigli a me indispensabili e per l’aiuto con la traduzione della canzone e LadyLycan per essersi trattenuta dal violentare i miei personaggi!XD Ringrazio tutti coloro che commentano e non, vi voglio bene!!!!!!

La cena era stata servita come al solito e un silenzio tombale aleggiava per tutta la Sala Grande, la serata si era movimentata solo quando, nel pieno della cena, Malfoy aveva esordito con:
“Weasley non toccare quel pezzo di carne altrimenti diventerà immangiabile!” E da quel momento era iniziata un’enorme discussione a suon di insulti che era partita dal pollo, si era protratta sul modo di vestire, fino al Quidditch. Ran l’aveva ascoltata per maniera di dire, poiché in verità la sua mente era da tutt’altra parte. Ad un tratto anche Harry prese posizione nella discussione e Ginny ed Hermione si guardavano rassegnate e, al contempo, molto imbarazzate visto che tutto si stava svolgendo sotto gli occhi dei professori ma quest’ultimi non muovevano un solo dito.
Anche dopo cena, quando le ragazze si furono ritirate nelle loro stanze e Ran se ne fu tornato nel dormitorio di Serpeverde, la discussione si fece più infuocata e ci mancava poco che non si mettessero mani alle bacchette per risolvere tutto in maniera meno diplomatica.
“Taci Potter, non sai articolare neanche una parola!” sbottò draco.
“Zitto tu Malfoy, qui sei tu quello con la lingua biforcuta!”
“Benedetto Salazar, Potter ti credi tanto migliore di me solamente perchè hai una fottutissima cicatrice al posto giusto?”
“No, magari perchè al contrario di te Malfoy non sono un viscido opportunista!” (seee come no!).
Draco lo strattonò tenendolo per la maglia.
“Evita di gasarti Potter” sussurrò sibilino.
E dopo che l’ebbe lasciato Harry se ne andò con un ghigno stampato in faccia. Malfoy si sentì montare dalla rabbia, strinse forte il pugno con il quale aveva precedente stretto il braccio di Potter notando che vi erano rimasti intrecciati dei capelli e in quel momento arrivò l’idea.
Corse nell’aula di pozioni e aprì un massiccio armadio, al suo interno vi erano numerosi alambicchi stracolmi di pozioni dai colori sgargianti, ad un tratto notò quella di cui aveva bisogno e la prese in fretta e furia strappandone l’etichetta e gettandola in un cesto per poi darle fuoco con un incantesimo, mentre si allontanava però a noi è dato vedere cosa riportava scritto l’etichetta: “Pozione Polisucco”.
Draco camminò velocemente fino al bagno dei prefetti, dopo essersi chiuso dentro fece comparire il suo calderone e vi mise a riscaldare la pozione, poi prese i capelli e li gettò in quell’intruglio maleodorante per poi mescolare bene.
La pozione assunse un colorito verdastro e un odore acre fortissimo, Draco strinse gli occhi e incrociò le dita per poi buttare giù la pozione tutta d’un fiato.
Ad un primo impatto non sentì niente poi fu colto da un forte mal di stomaco e le ossa iniziarono a bruciargli, cadde in ginocchio e si strinse le braccia allo stomaco.
Dopo neanche una manciata di secondi costellati da dolori atroci per tutto il corpo tutto sembrò tornare normale e il principe Serpeverde iniziò a dubitare degli effetti della pozione e si posò una mano sulla fronte imperlata di sudore. A quel punto sentì delinearsi sulla sua fronte la forma di una cicatrice a forma di saetta, si alzò di scatto e si guardò allo specchio.
L’immagine di Harry James Potter si delineò davanti hai suoi occhi, ad un tratto si sentì soffocare ed allentò la cinta alla sua vita, in confronto a Potter era di costituzione fragile. Con un incantesimo modificò i suoi vestiti in quelli di Potter (un brutto colpo per la sua coscienza!).
Dopo aver fatto vari tentativi nel cambio nella voce gli sembrava di essere abbastanza bravo ad imitare il Grifondoro.
Prese un bel respiro e si avviò verso la sala comune di serpeverde, sussurrò la parola d’ordine ed entrò.
Ran se ne stava seduto sul divano, un pesante libro rilegato in pelle sulle ginocchia e un’espressione attenta sul viso.
Draco, o per meglio dire, Harry si avvicinò lentamente,Ran sollevò la testa e gli sorrise dolcemente e il Serpeverde sentì l’irrefrenabile desiderio di sotterrarsi, ma si costrinse a sorridere nella maniera ebete di Harry Potter.
“Harry come sei entrato?” chiese Ran un po’ sorpreso visto tutte le misure di sicurezza.
“Silente mi ha detto la parole d’Ordine. Come và?” chiese con tono noncurante.
“Tutto bene.” Disse Ran gentile.
“Sicuro?”
“Perchè lo chiedi?”
“Mi sei sembrato strano oggi”
“no tutto bene, sono solo un po’ scombussolato ma stò bene”
Draco si avvicinò piano e con il dorso della mano destra gli sfiorò dolcemente una guancia,Ran sollevò lo sguardo e lo fissò, l’erede di casa Malfoy avvicinò il viso al suo e lo baciò, dal canto suo il drago non sembrava né spaventato né,tantomeno, sorpreso. Fu un bacio lento e dolce, era come se il tempo si fosse fermato in quella stanza.
Draco passò le mani sul petto di Ran e le intrufolò sotto la sua maglietta,il giovane rabbrividì a quel contatto, socchiuse gli occhi ma si costrinse a richiuderli altrimenti non avrebbe retto oltre. Draco (purtroppo?) se ne accorse e interruppe il bacio.
“Che hai?” chiese.
Ran non rispose, spostò lo sguardo da un’altra parte.
“Ran” disse Draco costringendolo a voltarsi.
Il drago lo guardava, ma in effetti era come se non lo vedesse.
Draco capì che quella era stata una delle sue solite idee del cazzo, non che davanti a qualcun altro avrebbe fatto lo stesso, intendiamoci, lui si comportava così solo perchè lo sguardo di Ran aveva su di lui l’effetto di un tranquillante, come se attraverso quegli occhi potesse scavare dentro di lui.
Il giovane serpeverde si sedette al suo fianco e gli passò una mano tra i capelli e,tenendolo per la nuca, lo spinse a poggiare la fronte sulla sua spalla.
Ran rimase immobile per un po’, si lasciò coccolare (Malfoy stai bene??? NdMe). Dopo un po’ Ran sollevò il volto e si avvicinò al viso di Draco e dopo aver sfiorato le sue labbra lo coinvolse in un caldo bacio che coinvolse appassionatamente Draco, solo quando si separarono sussurrò:
“Grazie…Harry”
Draco spalancò gli occhi. CAZZO! A quel punto si alzò e con una scusa qualunque uscì dalla Sala di ritrovo verde-argento.
Ritornò di corsa nel bagno dei prefetti e vi si richiuse dentro.
Giusto in tempo, poiché l’effetto della pozione stava svanendo e lui, lentamente, riprendeva le sue fattezze maledicendo Potter e tutti i Grifondoro.
Ran intanto se ne stava ancora fermo dove (il presunto) Harry l’aveva lasciato. Chissà che gli era preso?
Comunque era stato carino da parte sua fermarsi.
Dopo circa una mezz’oretta rientrò Draco, pallidissimo, Ran gli chiese cosa avesse, ma il biondo si defilò in camera con la scusa di sentirsi poco bene.
Era l’una passata quando Ran decise di attuare il suo piano.
Uscì di soppiatto dalla sala di ritrovo e si diresse verso le scale con passo felpato. Arrivato nei pressi delle scale spiegò le ali e si sollevò in aria scatenando appena un leggero fruscio.
Arrivato nei pressi di una finestra uscì e salì sul tetto della grande scuola di magia. Si godette il panorama per un po’ e poi prese un bel respiro.
Draco nel frattempo uscì dalla camera, non aveva visto Ran andare a dormire e rimase di sasso quando non lo trovò.
Uscì di corsa e andò nei giardini sicuro di trovarlo lì, ma non fu così, lo notò invece sopra il tetto e si mise a risalire le scale, cosa diavolo ci faceva sul tetto a quell’ora? Passò velocemente da un piano all’altro fin quando non sbattè addosso a qualcuno: “Cazzo Potter che ci fai qui?”
“Che ci fai tu piuttosto!”
“Non sono cazzi tuoi!”
“Lo stesso vale per te!”
Draco non se ne curò e continuò a salire le scale ed ,inevitabilmente, si rimbattè in potter, a quanto pare avevano un obbiettivo comune.
“Senti Potter non..” “shhhh!Zitto! Ascolta…” lo interruppe l’altro.

“I open my eyes (Apro i miei occhi)
I try to see but I’m blinded by the white light (Cerco di vedere ma sono accecato dalla luce bianca)
I can’t remember how (Non riesco a ricordare come )
I can’t remember why (Non riesco a ricordare perchè)
I’m lying here tonight” (Sono steso qui stà notte)

Entrambi si affacciarono alla finestra,Ran stava seduto sul ciglio del tetto a cantare, aveva una voce dolce ed armoniosa.

”And I can’t stand the pain (E non riesco a sopportare il dolore)
And I can’t make it go away (E non riesco a farlo andare via)
No I can’t stand the pain”(No non riesco a sopportare il dolore)

”How could this happen to me? (Come è potuto accadere a me?)
I made my mistakes (Ho fatto i miei sbagli)
I’ve got no where to run (non sò dove scappare)
The night goes on (la notte và avanti nello steso modo)
As I’m fading away (in cui io svarisco)
I’m sick of this life (Sono stanco di questa vita)
I just wanna scream (voglio solo urlare)
How could this happen to me?” (Come è potuto accadere a me?)

A questo punto il drago prese un profondo respiro, come se le sue stesse parole facessero male e continuò:

”Everybody’s screaming (Tutti urlano)
I try to make a sound but no one hears me (Cerco di emettere un suono ma nessuno mi sente)
I’m slipping off the edge (Stò scivolando dall’orlo)
I’m hanging by a thread (sono sospeso sul ciglio)
I wanna start this over again” (Voglio ricominciare di nuovo)
”So I try to hold onto a time when nothing mattered (quindi cercavo di fermare il tempo quando non mi interessava niente)
And I can’t explain what happened (E non riesco a spiegare cosà è successo)
And I can’t erase the things that I’ve done (E non riesco a cancellare le cose che ho fatto)
No I can’t” (No, non posso)

”How could this happen to me? (Come è potuto accadere a me?)
I made my mistakes (Ho fatto i miei sbagli)
I’ve got no where to run (non sò dove scappare)
The night goes on (la notte và avanti nello steso modo)
As I’m fading away (in cui io svarisco)
I’m sick of this life (Sono stanco di questa vita)
I just wanna scream (voglio solo urlare)
How could this happen to me?” (Come è potuto accadere a me?)

In quel lasso di tempo entrambi i maghi avevano avuto un tuffo al cuore, poi ad un tratto notarono delle farfalle rosse come il sangue volteggiare intorno a Ran.

I made my mistakes (Ho fatto i miei sbagli)
I’ve got no where to run (non sò dove scappare)
The night goes on (la notte và avanti nello steso modo)
As I’m fading away (in cui io svarisco)
I’m sick of this life (Sono stanco di questa vita)
I just wanna scream (voglio solo urlare)
How could this happen to me?” (Come è potuto accadere a me?)

Così si concluse la canzone, Malfoy non riusciva a spiegarsi la presenza di quelle farfalle e con non poco disagio Harry dovette spiegarglielo:
“Secondo una leggenda, le farfalle rosse sono le anime delle persone morte che ci tengono compagnia in vita e ci sostengono con la loro presenza.”
Tacquero entrambi e senza più scambiarsi parola tornarono nelle loro rispettive case.
Ran osservava l’orizzonte incantato mentre le farfalle continuavano a danzare attorno a lui, solo un sussurro gli riecheggiò nella mente “grazie”
Ran sorrise e si sfilò la chiave argentata dalla tasca sorridendo:
“Prego”
Draco rimase sveglio tutta la notte e Ran rientrò solo appena prima dell’alba.

Ran ha mantenuto la sua promessa!
Cosa accadrà ora? La faccenda sembra prendere una brutta piega per Draco!
Per chiunque si interessato la canzone che canta Ran è “Untitled” dei Simple Plan!
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