29/02/2012
8 recensioniAprì gli occhi, aveva le lacrime che gli salivano, solo in quel momento mi resi conto del bene che mi voleva, non ci avevo mai fatto molto caso, si siamo amiche ma non pensavo fosse così difficile accettare il fatto che non l'avrei mai più vista.
« Quando partirai? » in quel momento le scese una lacrima dall'occhio destro, la asciugò sperando che io non mi fossi accorta che stava per mettersi a piangere.
E' sempre stata una ragazza che non voleva far apparire le emozioni che provava, credo che in quel momento non gli importasse molto.
« Non lo so ancora.. » risposi.
Abbassò lo sguardo evitando il mio, si asciugò l'ennesima lacrima che gli rigò il viso.
Il rumore della campanella della scuola la fece tornare 'allegra', si alzò di colpo, prese la sua borsa e entrò a scuola, come se non fosse successo nulla e io non fossi lì. Io rimasi seduta su quei gradini da sola, finchè attorno a me non ci fu più nessuno, a quel punto entrai anche io a scuola.
Entrata nei corridoi di quell'edificio andai subito in classe, non avevo voglia di vedere o senire nessuno.
Le ore passarono lentamente, come al solito, e Ilaria non mi rivolse la parola ogni volta che cercavo di avvicinarmi a lei per chiederle spiegazione lei si allontanava.
***
« Mammaaaa! sono arrivata » urlai sbattendo la porta alle mie spalle, pur sapendo che entrambi i miei genitori erano al lavoro.
Aprii il frigorifero per mangiare qualcosa, trovai un bigliettino: 'Tesoro io e papà saremo impegnati tutta notte a causa del lavore, ci vediamo domani. PS comincia a preparare le valigie. Ti voglio bene, mamma'. Sapevo benissimo che 'saremo impegnati per tutta notte' non era a causa del lavoro, andavano spesso in un'albergo per stare un po' da soli, come biasimarli, avere una figlia rompi palle come me in giro per la casa non devessere il massimo, ma non capivo il motivo di mentire, tanto so che le persone e anche i miei genitori fanno sesso, quindi.
Mi feci un panino con prosciutto cotto e formaggio e poi salii in camera mia per preparare la valigia, in verità sapevo benissimo quando sarei dovuta partire: tra una settimana. Non lo dissi a Ilaria per non farla stare ancora più male.
Misi alla rinfusa parecchi vesiti dentro, non sapevo per quanto tempo saremmo stati in America quindi..
'TRRIIIIIIIN'
Andai a d'aprire: era Ilaria
« Scusami per oggi.. » mi disse subito.
« Non è colpa tua se andrò dall'altra parte del mondo » le feci gesto di entrare.
« non per questo avevo il diritto di lasciarti lì da sola »
« Scusami anche tu »
« Per cosa? »
« Per non averti detto che partirò tra una settimana »
Rimase per un momento in silenzio. Si sedette sul divano, gli scivolò la spallina della borsa a tracolla. Aveva lo sguardo fisso per terra.
« Bè allora.. facciamo le valigie » disse sollevando gli occhi verso di me.
« Facciamo? »
« Non ho intenzione di farti andare in America senza la tua migliore amica » replicò sorridendo.
« E la scuola? I tuoi genitori sono d'accordo? » feci presa dall'entusiasmo.
« Non saprei.. non gliel'ho ancora chiesto »
Mi misi affianco a lei, l'abbracciai, la strinsi forte.
« Mi mancherai »
« Anche tu Giorgia.. anche tu »
Uscì poi di casa. Probabilmente per parlare con i suoi. Erano persone molto rigide e fare un viaggio lontani da casa per parecchio tempo senza un motivo concreto bè, non credevo che gli dassero il permesso.
***
Il giorno dopo mi disse che i suoi genitori non gli diedero il permesso, bè nulla di strabigliante. Sapevo benissimo che non sarebbe venuta con me in America queste cose succedono solo nei film, non nella realtà.
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NOTE:
ed ecco qua il seguito *w*
Spero che vi piaccia, scusaemi se vado un po' lenta con le sequenze,
ma c'è nè bisogno uù
Grazie per chi mette le mie storie nelle preferite\seguite\da ricordare!
Seguite anche la mia altra fa fiction 'Amori nuovi e vecchi'
Ora vi saluto c:
Baci, Giorgia x