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Autore: Akemi_Kaires    01/03/2012    4 recensioni
{Sandra; Dragonshipping (Lance/Sandra)}
Bastano poche parole, piccoli frammenti di vita, per poter raccontare sentimenti ed emozioni? Possono tante piccole frasi poter comunicare ciò che risiede nel profondo dell'anima?
21 Lettere, 21 Storie.
La vita di una Capopalestra.
A - Aspettative: Hai sempre detestato essere obbligata a fare qualcosa contro il tuo volere.
B - Bacio: Non osi lamentarti oltremodo, non appena le labbra di Lance si posano sulle tue.
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Bacio

Bacio

 

Ti accasci sfinita sulla scrivania, sfiancata dal lavoro. Osservi con rabbia tutti quei documenti che giacciono al tuo fianco, ancora in attesa di essere minuziosamente compilati.

Non riesci a trattenere un’imprecazione, mentre passi una mano nei tuoi capelli color cielo.

Sinceramente, quando ti avevano nominato Capopalestra, non avevi mai pensato che una carica di così grande importanza avrebbe comportato anche dei lavori così noiosi e monotoni. Avevi creduto che la tua vita sarebbe stata un’emozione unica, e che non avresti trovato un attimo di respiro tra una missione di vitale importanza e un’impresa mortale.

Invece ti ritrovi lì, seduta sulla tua poltrona di pelle, intenta a concludere uno dei tanti dannati rapporti che poi dovrai spedire alla Lega Pokèmon. Cerchi di riportare con cura ogni dettaglio, descrivendo con precisione gli avvenimenti accaduti nel tuo paese natale in quest’ultimo mese.

- Finito. Sotto col prossimo… - sospiri, esausta e provata come mai lo sei stata, vergando il tuo nome in fondo al foglio. Provi il desiderio di ridurre a brandelli tutta quella cartaccia, e di poter ignorare allegramente quell’incarico.

Desideri poter essere da un’altra parte, al di fuori di quelle mura soffocanti. Vorresti tanto fuggire da quella sorta di prigione, balzare in groppa al tuo Dragonite e volare alla ricerca di libertà. Lo trovi un modo perfetto per scrollarti di dosso il peso dei tuoi doveri, per alleviare le tue fatiche.

Dopotutto, hai sempre adorato sporgerti e osservare la piccola Johto sotto di te. Ti senti potente, quando il vento sferza il tuo volto e gioca allegramente con i tuoi capelli. Quanto vorresti provare ancora quella bella sensazione sulla tua pelle.

Ricacci quegli insulsi pensieri in un angolo recondito della tua mente, afferrando con decisione e stizza la cartella successiva. Calchi con rabbia la penna sul foglio, imprimendo con forza ogni parola, data e dettaglio. Non c’è tempo per fantasticare.

Prima finisci, prima puoi andartene e mandare a quel paese il mondo intero.

- Ti stai divertendo, San? – ti richiama una voce alquanto divertita, provocando irrimediabilmente un moto di irritazione e ira in te.

Ti trattieni a stento dallo spaccare a metà la penna che stringi tra le mani, socchiudendo i tuoi occhi color ghiaccio fino a farli divenire due fessure minacciose. Scocchi un’occhiata furente nei confronti di quel ragazzo, che giace con la schiena appoggiata sullo stipite dalla porta, quasi come se volessi bruciarlo con lo sguardo.

- Sparati, Lance – esclami di rimando, scandendo bene quelle parole minacciose e pericolose. Afferri uno dei tuoi sassi fermacarte, finemente decorato dalla buon’anima di tua madre, non esitando a scaraventarglielo contro.

Inveisci, non appena lo vedi eludere il tuo attacco senza alcun problema. Ringhi sommessamente, riprendendo a scarabocchiare la tua firma sui vari verbali. Cerchi di nascondere l’odio che nutri nei confronti del tuo borioso cugino, sicuramente arrivato nel tuo studio con lo scopo di schernirti affettuosamente.

- Non è colpa mia, se hai tanto lavoro da fare – ti risponde candidamente, raccogliendo da terra la pietra che hai scagliato. Con le labbra curvate in un sorriso sornione, si avvicina allo scrittoio, poggiando poi la tua arma improvvisata sulla superficie lucente del legno.

Ti guarda dall’alto, sfoderando un ghigno beffardo, mentre poggia una mano sulla torre composta da tutti quei fascicoli ancora incompleti. Sembra quasi soddisfatto di scorgere rabbia cieca dipinta nelle tue iridi, traendo piacere dalla tua ira.

- Ah, no?! – replichi, inarcando un sopracciglio con nervosismo. Ti alzi di scatto, afferrandolo per il bavero della sua divisa, cogliendolo di sorpresa. Avvicini il suo viso al tuo, per permettergli di osservare al meglio la rabbia che accende i tuoi occhi. – Questi cosi me li hai spediti tu, maledetto!

Continui a scuoterlo senza alcuna pietà, e le uniche parole che pronunci sono ricolme di disprezzo e odio. Eppure lui sa bene come zittirti, perché ti conosce dannatamente bene.

Non osi lamentarti oltremodo, non appena le labbra di Lance si posano sulle tue. Ti abbandoni a quel dolce contatto, abbassando le palpebre non appena il torpore avvolge il tuo corpo.

Ti lasci sfuggire un piccolo e soffocato gemito di piacere, mentre senti la sua lingua cercare e carezzare la tua con dolcezza e delicatezza.

Si stacca improvvisamente da te, lasciandoti sospesa in quella beatitudine paradisiaca. Scuoti rapidamente la testa, cercando di scrollarti di dosso quella bellissima sensazione che ti ha avvolta tra le sue invitanti braccia. Percepisci il tuo cuore battere all’impazzata, e il desiderio ardere in te come un incendio indomato.

- Se riuscirai a finire il lavoro entro stasera, ti darò un bel premio – sussurra il Campione al tuo orecchio con fare sensuale e invitante. Ti irrigidisci, non appena senti il suo alito caldo sul collo, e ti trattieni a stento dall’avventarti sul suo corpo e cercare ancora la sua bocca.

Vorresti quel premio subito, invece di essere costretta a compilare quelle schede noiose e per giunta apparentemente inutili. Rapidamente ne afferri una a caso, completandola frettolosamente, in modo tale da concluderla al più presto. Ti impegni a fondo, senza risparmiarti o concederti un secondo di riposo, determinata come non mai.

- Comincia a prepararti, tu! – esclami perdifiato al Domadraghi, senza staccare lo sguardo dal foglio che stai leggendo. – Perché pretendo di essere degnamente ricompensata questa notte!

 

 

 

Ok, questi due assieme mi danno l’effetto dell’oppio. Il che è preoccupante, poiché scrivo quasi sempre cose su questa coppia. La lettera B doveva sicuramente essere associata a BACIO. Non poteva essere altrimenti, no? Ed ecco questa fic. Mi permetto di dire che non l’ho composta io, bensì… si è creata da sola. E con questo ho già detto tutto quello che devo dire!

Spero vi piaccia!

  
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