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Autore: Shuchan    04/10/2006    2 recensioni
[HOUSE/CAMERON] Sarà giunto il momento della verità per House e Cameron? E l'arrivo di una vecchia conoscenza di House cambierà nuovamente le carte in tavola?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Allison Cameron, Greg House
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2

La piccola, dolce ingenua dottoressa Allison Cameron, inizialmente gli capitava spesso di pensare a lei, sulle prime non riusciva a capire cosa ci trovasse in lui, comunque ormai il problema non si poneva più, lui l’aveva trattata in malo modo, l’aveva implicitamente rifiutata. Era molto più giovane di lui…

“Pensavo che fossi troppo contorno per amare, ma è me che non vuoi amare”

Non era così, è lui che non voleva essere amato, non voleva ferirla inutilmente anche se così facendo era ovvio farle del male.
La verità era che faceva di tutto per tenerla lontano da sé, cercava di trattarla come gli altri se non peggio, ma c’èrano delle volte in cui non riusciva a non preoccuparsi per lei e di conseguenza darle attenzioni.

La teneva lontano perché non voleva più soffrire? Ad un tratto Cameron apparve davanti ai suoi occhi.

HOUSE: Ancora qui? Lo sai che il masochismo non è pagato?
CAMERON: Sono qui per te

Detto ciò la dottoressa iniziò a sbottonarsi il camice…

HOUSE: Che vorresti fare?
CAMERON: Far avverare uno dei tuoi sogni celati in te stesso, l’hai detto tu stesso che avresti voluto che ballassi nuda davanti a te
HOUSE: Cos’è uno scherzo?
CAMERON: Non sono mai stata più seria in vita mia

E riprese a spogliarsi molto lentamente

HOUSE: Non è divertente, tu non sei così
CAMERON: Io posso diventare come vuoi tu, per te farei tutto
HOUSE: Smettila potrebbe entrare qualcuno, non saprei davvero neanche io come spiegare quello che sta succedendo.
CAMERON: House! House!

Cameron con una mano poggiata sulla spalla del medico, cercava di svegliarlo dato che si era addormentato alla sua scrivania.

CAMERON: House mi senti?
HOUSE: Finiscila di spogliarti tu non sei così!

Con un sussultò House si svegliò, si guardò intorno con aria interrogatoria e poi guardò dalla testa ai piedi Cameron come per controllare che quello fosse stato davvero un sogno e lei fosse vestita.

CAMERON: …chi si sta spogliando? Ti senti bene?
HOUSE: Ma certo, apparte una gamba matta sto benissimo, ma quello pernso sia normale
CAMERON: Cosa stavi sognando?
HOUSE: Lascia stare non ti interesserebbe, comunque cosa c’è?
CAMERON: Sono le 9 ho finito il mio turno me ne sto andando. House chi si stava spogliando?
HOUSE: Mai sentito parlare della privacy? Ora un povero zoppo non può neanche sognare in santa pace. E comunque per la cronaca tu non centri nulla, è una cosa che riguarda me e Wilson, sai ci piace fare dei giochetti a casa mia.
CAMERON: Io non ti ho mai chiesto se fosse una cosa che mi riguardasse
HOUSE: No ma ho anticipato la tua domanda, ora và, voglio riprendere da dove avevo lasciato
CAMERON un po confusa: Ok… a domani allora.

UFFICIO DI WILSON

La porta si spalancò, House entrò facendo sobbalzare Wilson dalla poltrona che si era assopito.

WILSON: Vuoi qualcosa?
HOUSE: Io? Perché mi chiedi una cosa del genere?
WILSON: Vado ad intuito, ed anche perché hai quasi sfondato la porta con il bastone.

House dopo un attimo di riflessione con un tono di voce affrettato disse

HOUSE: Ti capita mai di sognare delle donne in atteggiamenti compromettenti con te?
WILSON: Mi stai chiedendo se ho mai sognato Angelina Jolie che tenta di sedurmi?
HOUSE: Ma no! Intendo persone che conosci
WILSON: E chi ti dice che io ed Angy non ci conosciamo?

House lo guardò con uno sguardo omicida

WILSON: Cosa c’è? Hai perso il tuo sarcasmo? Deve essere grave… arriviamo al punto, hai sognato una donna che conosci che ci ha provato con te, dove sta il problema? HOUSE: Che diavolo significa
WILSON: Greg mi sorprendi non ti facevo così ingenuo, cosa puo voler dire per te?
HOUSE: Se te lo sto chiedendo azzarderei a dire che non conosco la risposta?
WILSON: Intanto dimmi chi è? La conosco?
HOUSE: Lascia perdere
WILSON: Non sarà Stacy? Greg non dirmi che stai ancora pensando a lei, ormai sono passati mesi da quando se ne è andata dovresti metterci una pietra sopra una volta per tutte
HOUSE: Ma che centra Stacy, dimmi che diavolo significa invece di farmi il terzo grado
WILSON: Se non mi dici chi è non posso aiutarti non sono mica un cartomante. Andiamo, sono il tuo migliore amico, ed anche l’unico quindi se non ti confidi con me con chi lo farai? Sputa fuori il nome

House e Wilson si scambiarono uno sguardo col quale solo loro potevano capirsi

WILSON: Oooh amico! Io lo dicevo che la piccola Cameron ti aveva incastrato! Da non cerdersi, l’avevo proprio sottovalutata!
HOUSE: Se non la smetti dovrai andare a cercare i tuoi arti nei sacchetti della spazzatura
WILSON: Dai Greg, ormai ci sei dentro fino al collo non puoi continuare più ad ignorare la cosa, lei ti piace e dalle tue condizioni direi che sei proprio cotto caro mio.
HOUSE: Venire da te è stata solo un’inutile perdita di tempo, non stupirti se qualcuno farà una telefonata “anonima” a tua moglie stasera.

Detto ciò si alzò dalla sedia e si diresse verso la porta

WILSON: Greg non fare il bambino e comportati da uomo per una volta. Continuare a tenerla lontano non farà bene ne a te ne a lei…

House percorreva frettolosamente i corridoi dell’ospedale, non aveva idea di cosa fare, dopotutto lei gli aveva detto che ormai lo odiava come tutti, il tempismo non era mai stato il punto forte di Greg.

House tornò nel suo uffici, oggi gli toccava fare il turno di notte con Foreman, anche se non vedeva l’ora di andare via da quel covo di guai. Appena entrò vide uno di quelli che definiva “guai” il più grosso per giunta: Cameron.

HOUSE: Che diavolo ci fai ancora qui?
CAMERON quasi ignorandolo: Sostituisco Foreman, aveva un impegno.
HOUSE: Non lo sostituisci, vattene a casa.
CAMERON: Ma che ti prende, non posso lasciare il turno scoperto
HOUSE: Sono il tuo capo e ti sto dicendo di andartene a casa, è il sogno di ogni dipendente sentirselo dire
CAMERON: Le decisioni in merito ai turni non spettano a te lo sai benissimo, e poi qual è il problema?

Chiedergli di passare tutta la notte con lei era davvero troppo, non sarebbe riuscito a controllarsi e le conseguenze potrebbero essere disastrose…

HOUSE: Vado a cercare la Cuddy così avrai l’approvazione del grande capo per andartene e avrai la coscienza pulita, contenta?

Cameron gli si parò davanti ed incrociò le braccia come suo solito fare

CAMERON: Non so quale sia il tuo problema ma quello che faccio io non è affar tuo
HOUSE: Levati di mezzo e lasciami passare
CAMERON: Se hai dei problemi con me, parla invece di scappare
HOUSE: Solitamente ti piace passare tempo con le persone che ami, l’esatto contrario è con quelle che odi, con loro non vorresti passare neanche un secondo in più del necessario

Che diavolo aveva detto?! Ora era nei casini più neri, aveva detto esattamente l’opposto di ciò che pensava…
Cameron cercò di riprendersi dal colpo che aveva subito, aveva gli occhi lucidi e la voce le tremava
CAMERON: Vado io a chiedere alla Cuddy di farmi sostituire il turno

Prese le sue cose e se ne andò tentando a stento di trattenere le lacrime.
House era rimasto da solo con la testa chinata verso il basso, stavolta non era sicuro di poter rimediare per come l’aveva trattata.

HOUSE: DANNAZZIONE!
  
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