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Autore: Maumivu    02/03/2012    3 recensioni
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Non so bene che cosa sia, però ho trovato questo documento sul mio computer scritto qualche tempo fa.
Dato che la combinazione di un pomeriggio sola a casa, canzoni non troppo allegre ed una testa piena di pensieri, danno risultati distruttivi, ho pensato di proporla qui sopra.
E' semplicemente uno sfogo personale, ricordo perfettamente cosa l'aveva scaturito e la cosa che mi ha lasciato sconcertata, è che a distanza di anni, la mia situazione non è cambiata. Intendo dire che si è sistemata, che mi sono "rialzata", ma che sono caduta di nuovo. Ormai i lividi non si contano nemmeno più.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sbagliando s’impara.


Sbagliando s’impara,
Così dicono.
Quando cadi una volta, rialzandoti, dovresti camminare più sicuro.
E allora perché dopo una brutta caduta nessuno ha voglia di rimettersi in piedi?
Perché una volta a terra si pensa che non ne vale la pena?
Ormai ci sei no?
Non puoi cadere se parti dal basso.
Poi però qualcuno ti tende una mano e ti fa alzare.
 volendo o no, sei di nuovo in piedi.
Cammini incerta, ogni piccolo passo lo vedi come un pericolo
Le gambe fanno ancora male
Lividi che aspettano di diventare cicatrici.
Quando sbagli dovresti crescere. Essere grande.
E invece dopo una brutta caduta  si è come i bambini dopo la prima sbucciatura.
E proprio come i bambini, arriva il momento in cui torni anche tu a giocare,
incurante del male che ti sei fatto la prima volta.
E’ passato, ti dici, ora sei grande.
Non cadrai più come prima, ora hai imparato.
E invece precipiterai di nuovo lì.
In quello stesso fosso dove correndo eri caduto la prima volta.
E questa volta fa ancora più male.
Perché ti eri illuso di aver imparato.
 Che non saresti più caduto.
Quelle ferite che ci avevano messo così tanto tempo a rimarginarsi si aprono di nuovo.
Questa volta a terra ci rimarrai molto, molto tempo ancora.
Non sarà la prima mano tesa, probabilmente nemmeno la seconda, a farti rialzare.
Questa volta sarai diffidente verso tutti gli incoraggiamenti.
Verso tutti coloro che ti diranno che “sbagliando s’impara”
Perché lo sai, è solo un’illusione.
Certo camminerai ancora, più veloce forse.
Ma è proprio quando sarai sicuro di te,
Quando ripenserai a quello che ti diceva tua madre da piccolo.. che sbagliare aiuta a crescere
E’ in quel momento, che capirai che non c’è un’età
Non si è mai troppo furbi per non cadere e non si è mai troppo grandi per riprendere a giocare.




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Non so bene che cosa sia, però ho trovato questo documento sul mio computer scritto qualche tempo fa.
Dato che la combinazione di un pomeriggio sola a casa, canzoni non troppo allegre ed una testa piena di pensieri, danno risultati distruttivi, ho pensato di proporla qui sopra.
E' semplicemente uno sfogo personale, ricordo perfettamente cosa l'aveva scaturito e la cosa che mi ha lasciato sconcertata, è che a distanza di anni, la mia situazione non è cambiata. Intendo dire che si è sistemata, che mi sono "rialzata", ma che sono caduta di nuovo. Ormai i lividi non si contano nemmeno più.

  
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