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Autore: _xheystyles    02/03/2012    17 recensioni
"Io lo guardai negli occhi, in quel momento mi sembrò che il tempo si fosse fermato. Come se noi due fossimo in un universo parallelo. Gli feci un sorriso. Un sorriso che spiegava tutto. Mi avvicinai a lui, gli misi le mani al collo e lo baciai."
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 34.
 




 
Dopo poche ore eravamo già tutti a Londra. Harry e gli altri decisero di andare direttamente a casa, lasciando me e Louis davanti alla farmacia.
"Prendete quelle medicine per la tosse e poi venite da noi che ci mangiamo una bella pizza." disse Niall, sedendosi dove poco prima c'era Louis, pronto a guidare.
"Certo ragazzi." dissi, salutandoli con la mano.
Io e Louis ci guardammo negli occhi, inspirammo ed entrammo in quella farmacia che, per qualche motivo che non ho ancora capito, mi incuteva molta paura.
Forse perché li vendevano delle cose di cui non avrei mai desiderato parlarne, o anche semplicemente tenerle in mano, come il test di gravidanza che stavo per comprare.
"Chiedilo tu." sussurrai a Louis.
Lui mi guardo' e si mise a ridere.
‘’Dai non ridere coglione, che ci sarebbe di strano se un ragazzo chiede un test di gravidanza?" chiesi ironicamente io, scoppiando a ridere insieme a lui. "Va beh, grazie dell'aiuto, amore del mio culo" dissi cercando di essere dolce, ma ovviamente Louis continuo' a ridere.
Io andai alla cassa, con un imbarazzo che non avevo mai provato prima.
"S-salve, mi servirebbe un t-test di gravidanza."
"Certo signorina, vuole una marca precisa o le va bene qualunque firma?" disse la commessa, che a prima vista sembrava molto gentile e disponibile.
"La migliore." tagliai corto io. Per quanto quella donna dai capelli biondo a caschetto fosse gentile, non ero proprio dell'umore per scambiare qualche battuta con uno sconosciuto.
La donna minuta mi porto' una scatolina blu dove c'era disegnata una donna sorridente.
"Una donna che sorride.. come se fosse la pubblicità di un dentifricio.." sussurrai tra me e me.
Louis si fece scappare una risatina.
"Come ha detto, scusi?" disse la donna, con un sorrisetto in faccia.
"Beh ma dai, è così non-reale questa immagine. Perché una donna dovrebbe sorridere quando sta per usare un test di gravidanza, eh? Perché dovrebbe avere quell'espressione felice come se avesse vinto alla lotteria quando in verità sta solo per sapere se deve dire addio alla sua bella vita da ragazza spensierata e cominciare a comportarsi da adulta, o può continuare a divertirsi tutte le notti." dissi tutto d'un fiato.
Louis e la cassiera mi guardarono con la stessa espressione, come se mi capissero, come se capissero il mio discorso e approvassero. Poi Louis mise una mano sul mio fianco e mi strinse a se abbracciandomi.
"Sembrate una coppia perfetta, voi." disse la donna, come se questo centrasse con quello che avevo appena detto.
"Non stiamo insieme.." dicemmo io e Louis contemporaneamente, e poi ci guardammo un po' imbarazzati, senza capire il perché.
La cassiera sussurò un 'se lo dite voi' e ci diede lo scontrino. Louis pagò il conto, senza lasciarmi protestare, e insieme, ancora abbracciati, uscimmo da quella farmacia.
"Ora vado a casa, faccio quello che devo fare, e se tra mezz'ora non vengo da voi significa che il test risulta affermativo." dissi io quando arrivammo a casa mia.
"Oh no amore del mio culo, io vengo con te e ti aspetto." disse serio Louis, ma continuando a sorridere come faceva sempre, d'altronde.
Non feci ulteriori proteste ed entrai in bagno. Dopo due minuti uscì fuori e misi quel dannato test sul tavolo della cucina.
"Ecco, caro Tomlinson, ora stai fermo qua e guarda cosa esce. Sulla confezione c'è scritto che entro cinque minuti dovrebbe uscire una linea verde se non sono incinta, e una rossa se invece lo sono." dissi velocemente.
Louis annuì senza aggiungere altro. Era serio, e infondo lo ero anche io. Quella situazione era seria, troppo seria per delle persone come noi.
In quel momento pensai a Harry, a Zayn, a tutti. Mi girai verso la finestra, e guardai quel poco panorama di Londra che si vedeva dal mio piccolo appartamento.
Presi il cellulare dalla borsa e vidi dei messaggi.
Il primo era di Zayn:
"Mi manchi, lo sai vero?"
Il secondo di Niall:
"Venite velocemente che siamo in piena crisi: pizza o cinese?"
Il terzo di Harry:
"Ogni volta che sento una canzone d'amore penso a te.. l'amore mi sta uccidendo."
Rimasi senza parole, senza pensieri. Entrambi i messaggi, erano meravigliosi, facevano capire quanto quelle due persone mi amassero. E io chi amavo?
"Alex.." mi chiamò Louis.
Io mi girai e di corsa andai vicino al tavolo. Guardai il test lentamente, e vidi.. una linea rossa. Una fottutissima linea rossa.
Quella figlia di puttana di una linea rossa era uscita in quel cazzo di test.
Perché?!
Non feci in tempo a dire niente che Louis mi abbraccio fortissimo.
Il suo abbraccio trasmetteva sicurezza, amore, affetto. Tutto quello che c'era di buono al mondo si poteva perfettamente percepire quando Louis mi abbracciava.
Io lo guardai nei suoi occhi color blu mare.
"E ora sono sola, tesoro mio." dissi, accennando un sorriso che non era affatto felice.
"No che non lo sei Alex, hai me, e Harry, e anche Zayn, e Niall e Liam.. noi siamo la tua famiglia, ok?" disse serio Louis.
Io lo abbraccia più forte che potevo. Era tutto quello che volevo: abbracciarlo.
Restammo abbracciati per minuti, e poi ci decidemmo a tornare dai ragazzi.
Durante la strada mi feci tanti, ma tanti, film mentali. La mia vita era finita? Come se Louis potesse leggermi nel pensiero, disse: "la tua vita non finisce qua, nulla finisce adesso, e' solo un nuovo inizio, ma questo non significa che devi dire addio a tutto quello che hai fatto o provato prima di sapere di essere incinta."
Io lo guardai mentre camminavo affianco a lui, e lo abbracciai ancora e ancora, e lui con un braccio mi stringeva a se.
Mentre salivamo le scale del condominio pensai a Zayn.
E sei lui non ne volesse sapere niente di quel bambino? poteva sempre succedere, infondo sapeva benissimo che Zayn non era proprio il tipo di ragazzo che s'innamorava seriamente di una ragazza. E se seriamente decidesse di non avere niente a che fare con me?
E se Harry si fosse sentito profondamente tradito o pugnalato alle spalle da uno dei suoi migliori amici e dalla sua ex ragazza? e poi, quale ex ragazza? infondo io e lui non ci eravamo seriamente lasciati, avevamo solo preso una 'pausa' per decidere cosa volevamo davvero, cosa io volevo davvero, chi amavo davvero.. e l'avevo deciso?
No, e non potevo piu' permettermi di non decidere chi amare adesso.
Ma infondo l'amore non si decide, succede e basta, e per quello che ne sapevo io provavo lo stesso sentimento sia per Harry che per Zayn.
E poi c'era Louis, lui era Louis.. era più di un amico, ora me ne rendevo perfettamente conto, perché ogni volta che mi sentivo il suo sguardo addosso il mio cuore si scioglieva, e sentivo le farfalle nello stomaco, proprio come le sento quando guardo Zayn ed Harry.
Si, pensai a tutto questo mentre facevo quei dieci gradini che mi separavano dalla porta di casa dei ragazzi.
"Eccovi, finalmente oh!" urlo Zayn appena Louis aprì la porta con le sue chiavi.
"Ci abbiamo messo molto?" chiese Louis, un po' distaccato dall'argomento. Sicuramente anche lui stava pensando molto a quello che sarebbe successo.
"No, solo tre quarti d'ora, tranquillo amico." disse ironico Harry, e si mise a ridere insieme a Zayn e gli altri.
"Ma ora che siamo qua state tutti bene, no?" chiesi io, con un sorriso sulla faccia, un sorriso talmente finto che più finto non di può, ma pensai che non se ne sarebbero accorti.
"Beh, la tosse è passata?" chiese Liam, sedendosi sul divano.
"Certo Payne, noi compriamo le medicine e d'improvviso la tosse passa per magia, certo." disse Louis ironico. I ragazzi risero e si sedettero sul divano.
Presi per il braccio Louis e lo portai in cucina.
"Non dici niente a nessuno ok? di questa storia nessuno deve sapere niente per adesso, poi ci pensero' io a dirlo.." dissi.
"Certo tesoro, e io ti aiuterò in tutto e sempre." disse, prendendomi in braccio come se fossi una principessa e facendomi sedere sulla poltrona in mezzo a Harry e Liam.
Passammo la serata a guardare la televisione e mangiare cibo cinese scadente. Volevo divertirmi, si, nonostante la 'brutta' notizia volevo continuare a vivere la mia vita in modo tranquillo almeno fino a quando sarei stata costretta a dirlo a Zayn e gli altri.

 

 







RRRRagazze,
e ragazzi (?)
questo capitolo è molto più lungo degli altri,
quuuindi amatemi!
beh, fatemi sapere come sempre cosa ne pensate di questo capitolo,
cose ne pensate della ff,
chi preferite,
e le solite cose che dovete farmi sapere perchè sono troppo curiosa.
AHAHHAHA


peace,
<3



  
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