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“E’ da un pò di tempo che non vedo Hermione…” esordì Ronald Weasley parlando con il suo migliore amico, Harry Potter. Sul viso del rosso si poteva distinguere una nota di preoccupazione…
“Già. Sembra sparita… Ha saltato anche Pozioni
oggi.” Ron annuì concentrandosi timidamente sul pavimento della Sala Comune.
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“Pansy!” il grido di Draco Malfoy echeggiò
sordo per il giardino.
La fitta coltre di neve rispendeva sotto un
sole pomeridiano.
Hermione nonché Pansy, si era divertita a lanciare
palle di neve al suo neo - ragazzo Draco.
Si rincorrevano felici nell’innevato giardino
di Hogwarts.
“Ciao ragazzi!” la voce profonda di Blaise
Zabini, il migliore amico di Malfoy, li raggiunse giocosa.
Hermione gli sorrise divertita, ancora sotto
l’effetto della risata contagiosa di Draco.
“Vi divertite?” gli chiese il moretto,
trangugiando una Burrobirra.
Draco annuì. Qualcosa nella voce del moro
Serpeverde cambiò.
Non era la voce gioiosa di sempre. C’era
asprezza e risentimento in quelle che sembravano parole amichevoli.
“Ora vado la Buldstrode mi chiama.” Affermò
Blaise, sforando con la spalla sinistra la scapola di Hermione.
Dopo qualche secondo, la riccia si accorse che
Blaise le aveva lascito un bigliettino nella tasca.
Chissà come aveva fatto? Avrà acquistato nuove
doti da scassinatore.
“Devo andare un attimo in bagno.” Affermò
allontanandosi dal biondo.
La Grifona scalpicciò fino al bagno comune
delle femmine.
Brutto e sporco, esattamente come lo ricordava!
Aprì il bigliettino stropicciato e lesse
“23:00. Torre di Astronomia. Ho bisogno di vederti! Blaise…”
Hermione rimase a fissare il foglietto di
pergamena per quasi venti minuti.
Doveva anche affrontare la vita sessuale della
Parkinson?!
Poteva già capire con Malfoy… insomma era un
gran bel pezzo di figliolo, ma con Zabini?! Che ci avrà mai trovato?!
“Chi non muore si rivede!” Hermione si voltò di
scatto, mettendosi sulla difensiva.
Una ragazzo sui venticinque anni la osservava
dall’alto.
I suoi profondi occhi blu la scrutavano
maliziosi.
Due ciocche di capelli nerissimi gli ricadevano
disordinati sugli occhi.
“Pansy… Che mi racconti?” le chiese
avvicinandosi pericolosamente.
“N-niente…” rispose Hermione tremante.
“Hai paura, piccola?” “Un po’… Io non ti
conosco…” farfugliò la riccia indietreggiando.
“Come non mi conosci! Quando abitavamo a Londra
sembrava che mi conoscessi bene…” “Abitavamo insieme? A Londra?!”
Hermione non sapeva se era più sconvolgente il
passato della Parkinson o il fatto che avesse vissuto a Londra.
“Stavamo per sposarci… “ disse il ragazzo fissando il pavimento.
“Cosa? Ma si può sapere chi sei?!” gridò la
riccia.
Non sapeva che fare… Era senza dubbio la
situazione più assurda mai capitatale.
“Sono Sam!”
urlò l’uomo. Erano vicinissimi.
Il torace spazioso del ragazzo sfiorava il
mento di Pansy.
“Non fare la finta tonta Pansy! Io ti amo
ancora!”.
“LASCIA STARE LA MIA RAGAZZA!!” Draco Malfoy era immobile sulla soglia della
porta. IL suo viso accalorato creava uno strano contrasto con il neon del bagno
femminile. Scrutava l’uomo che si era leggermente scostato facendo trasparire
il viso lacrimoso di Pansy.
Draco avvicinandosi lentamente la portò a se.
Trascinandola via dai suoi problemi, ancora una volta…
“No provare a toccarla mai più…” il suo tono
era fermo, mentre osservava Sam, i suoi occhi risplendevano di una velata tristezza…
Non bastò altro…
Solo uno sguardo di ghiaccio, stile Malfoy per
far allontanare
quell’ uomo…
Sam andò via lasciando all’interno i due
ragazzi abbracciati…
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FINE CAPITOLO 4
Scusate se questo capitolo è un po’ stupido.
Volevo solo far capire l’amore che prova Draco
ma che nessuno ricambia. Spero sia stato chiaro! Ringrazio tutti per i
commenti, e vi esorto a continuare!!!Grazie! Kiss Isy