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Autore: _supermanishere    03/03/2012    0 recensioni
E' strano quanto possa cambiare la propria vita da un giorno all'altro. Direi che è questo ciò su cui si basa la storia. Cambiamenti, colpi di scena e ancora cambiamenti. Tante cose potrebbero essere date per scontate, anzi, questa è una storia con una trama molto frequente. Dipende dal punto di vista da qui viene letta. L'importante è riuscire a trasmettere le emozioni che ho provato scrivendo, a chi legge. Ho scritto di un mio sogno, che non si realizzerà mai, ma che mi ha dato la possibilità di immaginare questa storia. Mi rivedo molto in Ariah, la protagonista, lei si trova davanti a forti cambiamenti, del tutto radicali, ma chi ha detto che il cambiamenti possano sempre e solo portare cose negative? Nel suo caso, una semplice chiamata, al momento sbagliato, è bastata a scombussolare tutto.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Aprii gli occhi piano, ero leggermente intontita. Poco a poco capii dove ero, non ricordavo cosa fosse successo, però ero certa di essere sul letto della mia camera a casa di zia Anne. Ero un po' turbata, come se mi mancasse qualcosa, era una senzazione estremamente brutta e strana, la verità era che non riuscivo realmente a capire nulla. Mi faceva male la testa stando stesa, così mi alzai e mi misi sedura a gambe incrociate con la testa appoggiata alla testata del letto e una coperta di lana, che quando mi ero svegliata avevo già addosso, fino sopra al naso. Allungai una mano verso il comodino, presi il cellulare, quattro chiamate perse da Claudia, lasciai perdere, vidi piottosto che c'era twitter aperto e non capivo il motivo, cioè io non c'ero mica entrata, definitivamente non stavo capendo un emerito ciufolo. Chiusi twitter sperando di non aver speso tanti soldi, diedi uno sguardo all'ora, erano le sette e mezzo passate, io indolenzita più che mai mi alzai, infilai un paio di ciabatte, tirai fuori dall'armadio un'ulteriore felpa perchè stavo letteralmente congelando e assieme al cellulare mi avviai in corridoio. Andai in bagno, mi sciaquai la faccia, mi asciugai bene e mi sentii subito fresca e sollevata, stranamente, anche appena entrata in bagno, il mascara ne l'eyeliner era colato o cose del genere, anche se ero sicura di aver pianto. Uscii dal bagno, ero diretta verso la porta che dava sulle scale per poter scendere, ma ad un punto del corridoio mi soffermai su una porta sui toni del blu, quasi turchese, diversa dalle altre, piano la aprì e vidi arredamenti maschili, sul letto un paio di peluche, una scrivania forse un po' vuota, era bella, mi piaceva, senza fare rumore entrai e mi sedetti sul letto, mi girai intorno, c'era un buon profumo che mi attirava decisamente, mi soffermai sui pupazzi che c'erano sul letto, erano un po' insoliti, uno mi colpì in particolare, mi sebrava di averlo già visto, feci mente locale, sfilai il blackbarry dalla tasca, cercai per un paio di secondi la foto del peluche che Clau aveva regalato a Payne il tre ottobre, la confrontai con il pupazzo sul letto e mi resi conto che erano uguali, identici, non me lo spiegavo. C'erano troppe coincidenze per i miei gusti, ma archiviai il caso e feci per alzarmi quando notai sul comodino una cornice, all'interno c'era la foto di cinque ragazzi, i mie cinque ragazzi, ora tutto era ancora più indecifrabile, mi stavo riempendo di dubbi. Alla svelta mi alzai, diedi uno sguardo generale per avere la certezza di non aver spostato nulla e in fretta uscii e piano richiusi la porta. Ero piena di domande.
Percorsi svelta il corridoio per poi arrivare alla porta delle scale, la aprii, cigolò. Le porte cigolavano sempre quando io non volevo fare rumore, sembrava fossi maledetta, comunque sia non gli diedi peso, volevo andare giù per sapere cosa fosse successo, scendevo uno scalino per volta, mi girava un po' la testa e mi reggevo alla ringhiera, poi, d'un tratto, ebbi come un flashback: io che scendevo veloce queste scale, poco dopo mi trovavo nel corridoio dell'ingresso guardando una foto, poi, di nuovo io che mi fiondo in cucina e mi trovo davanti Louis, Harry, Zayn e Liam parlando con zia Anne e dietro di me poco dopo mi vedo arrivare Niall.
Mi sedei a terra per non cadere, riflettei un attimo su quello che mi ero appena ricordata, ora capivo cosa era sucesso, trovandomi in quella situazione mi ero sicuramente sentita male per l'emozione, ecco perchè ero nel letto ed ecco perchè anche in quel momento non mi sentivo bene, ora solo una cosa non mi era chiara, perchè quei cinque erano qui e perchè in quella stanza c'era quella  foto.
Mi rialzai, respirai a fondo, rimasi altri cinque minuti sulle scale, sentivo delle risate provenire da giù e tra le voci ne distinsi sette diverse, una era di Anne, una di Liam perchè ogni volta che parlava lo faceva troppo velocemente, un'altra di Niall perchè avevo riconosciuto la sua risata che automaticamente aveva fatto ridere anche me, una era di Louis visto che in quel paio di cose che disse uscirono fuori almeno tre volte le carote, l'altra di Harry e Zayn perchè si, le loro voci erano inconfondibili, e poi, un'altra voce rimase senza proprietario ma supponevo fosse il marito di mia zia.
Mi tranquillizzai e calmai in tanto da essere sicura di essere pronta per scendere, poi presi l'ennesimo respiro e sicura di me continuai a scendere le scale fino a trovarmi in soggiorno con sette paia di occhi a fissarmi sorpresi, preoccupati e allo stesso tempo sollevati vedendomi sveglia. 

«Emh quindi tu dove sei nata? Che origini hai di preciso?» l'irlandese che era stato muto per tutto il tempo mi aveva un po' sorpreso con la sua domanda, ricordando le mie origini avrei ricordato i miei, resta il fatto che le mie origini sono un pochiino strane, ma cercai comunque di spiegare: «Domanda di riserva? No vabbe, scherzo è solo che le mie origino sono strane, mia madre è di Londra, mio padrè è italiano, più precisamente di Napoli..-tutti mi guardarono storti, si vedeva che non avevani mai messo piede in Italia- hai presente la pizza? -annuì prontamente, il solo parlare di cibo lo rallegrava, ormai lo sapevo- beh, la pizza è stata fatta per la prima volta a Napoli- stava per parlare, lo interruppi- se mi devi chiedere di preparla ok, lo farò, tornando a noi, mio padre è napoletano, tutta la sua famiglia è di li, solo che io sono nata a Como, vicino Milano.» sorrisi ricordando il tre ottobre, diciamo che cercavo di nasconderlo ma con gli occhi sognanti ci stavo ripensando, ancora non ci credevo di averli davanti, di parlarci come nulla fosse, non avevamo ancora toccato l'argomento "one direction band di successo", tornando alla realtà vidi sorridere anche loro, poi Liam continuò: «Beh noi li ci siamo stati.» mi scappò un risolino e pensando di averlo sussurrato mi scappò un "oh be, c'ero anchio sai?", evidentemente mi sentì: «Ecco dove ti avevo già visto!» ero rossa in faccia, mi stavo malediciendo, poi Harry intervenne: «Cosa? Che vuoi dire Liam?» mi girai di scatto verso di lui come gli altri, lui mi guardò e io con espressione implorante mimai con le labbra di stare zitto, lui afferrò: «No, nulla Hazza, tranquillo!» sia Styles che gli altri rimasero dubbiosi, ero in imbarazzo, non volvo fare la parte della fan impazzita, non me la sentivo, zia Anne mi venne in aiuto: «Allora ragazzi? Rimanete anche per cena già che ci siete? Poi magari dopo aver mangiato portare Ariah ha fare un giro, se si sente bene ovvio..» l'ultima frase la pronunciò guardandomi e io non sapendo cosa fare sorrisi, nella mia mente stavo pensando a come ringraziarla dopo, la stavo adorando, poi Zayn rispose per tutti: «Beh, penso non ci siano problemi, avevamo già avvertito i nostri familiari che molto probabilmente saremmo stati tutta la giornata fuori, o no?» guardò gli amici e tutti annuirono, Louis che era molto silenzioso quella sera parlò per la prima volta: «Non per dire nulla eh! Però io avrei una certa fame, mi accontento anche di un paio di carote, l'importante è che metta qualcosa sotto i denti!» il modo in cui lo disse fece ridere tutti, a dire la verità anche io avevo molta fame: «Anche io avrei un certo languorino sapete?» mi sembrava strano che Niall parlando di cibo non avesse ancora parlato: «Condivido in pieno!».

Ora eravamo tutti a tavola, stavamo mangiando tutti più tranquilli che mai, tutto procedeva liscio e non si era ancora toccato l'argomento clou.
Arrivò il dolce, gelato, era molto ironico mangiarlo con questo freddo, comunque non ci facemmo problemi, mi offrii per fare le porzioni e quando chiesi dove erano le posate per prenderle la zia mi indicò un cassetto, subito lo aprii e tirai fuori una forchetta, non presi un cucchiaio naturalmente, non volevo far sentire Liam a disagio, però dopo mi resi conto di essermi fottuta da sola. Harry mi fece una domanda a cui risposi tranquilla senza pensarci: «Perchè una persona che in teoria dovrebbe essere normale prende una forchetta per il gelato?» come ho già detto risposi senza pensarci: «Sai com'è, nella stanza c'è qualcuno che soffre di una strana fobia, non vorrei metterlo a disagio!» tutti si girarono verso di me, ero stata una mongoloide, Liam rideva semplicemente, zia Anne era molto sorpesa: «No, calmi, cosa mi sono persa? Come fai a saperlo?» definitivamente mi volevo sotterrare, non sapevo come rispondere: «Emh, no perchè, vedi, io..- ero già nel guaio, era inutile mentire- è inutile dire cavolate, la verità è che sono una..» stavo per dire "directioner" ma Liam intervenne: «la verità è che lei è una ragazza molto perspicace e ha visto che a cena non mi sono avvicinato a nessun c-cu, no, mi da fastidio pronunciarlo.» aveva una faccia schifata, si alzò una risata generale, mi girai verso di lui e gli sorrisi dolcemente, era una persona realmente fantastica.

Dopo un altro paio di gaff da parte mia finimmo di cenare e da come prestabilito mi andai a preparare per uscire, salita su mi diedi una velocissima sciacquata, indossaii un jeans scuro, una maglia larga beige con una cinta sotto il seno blu, i miei ugg beige, ripassai il trucco, diedi una veloce spazzolata ai capelli, afferrai il bb e scrissi un veloce messaggio a Clau: '"ehii piccola, tutto bene? scusa se non ti ho risposto tutto il giorno ma sono successe cose un po' insolite, non preoccuparti domani ti chiamo e ti spiego tutto, bacio gigante, mi manchi." Dopodichè presi una borsa tracolla, ci misi il necessario, presi il giubotto e scesi veloce le scale. Mentre scendevo e stavo per dirigermi in cucina dagli altri una mano mi tirò per il braccio, mi trascionò in bagno e accese la luce, era Liam: «Prima di uscire esigo qualche spiegazione!» il modo in cui lo disse mi fece ridere: «Mi pare che l'abbia già capito no? Sono una directioner più che convinta e punto.» mi guardò ovvio: «No guarda, non ci ero arrivato! Perchè non hai sputato subito il rospo con tutti?» ora ero io a guardarlo ovvio: «Ti facevo più persipicace sai? Giuro che quando vi ho visto in cucina stavo morendo, tanto è vero che sono svenuta, mi sto sforzando tantissimo- ecco il primo signhiozzo- per non farvi pressione, per non saltarvi addosso abbracciarvi e scoppiare a piangere come una mongolide, non so come sto facendo per trattenermi, solo che siete tornati da poco e non trovo giusto assillarvi o cose del genere, non voglio fare la parte della fan urlante che non ha altro da fare se non rompere le palle..» dissi tutto in sussurri, guardavo a terra imbarazzata, avevo gli occhi lucidi, singhiozzavo, sentii due braccia avvolgermi: «Oh, non piangere piccola, non so cosa dirti, mi sento solo di ringraziarti.» strinsi la presa e poi mi allontanai un po': «P-perchè m-mi ringra-ringrazi? Sono io che devo ringraziare voi forse sai?» mi sorrise e io ricambiai con un sorriso sforzato, mi riappoggia sul suo petto sussurrando: «Ora andiamo, usciamo e facciamo come se nulla fosse, perfavore, più in là dirò tutto io, per ora non voglio dare impicci.» mi accarezzò i capelli, si staccò annuì piano e mi baciò la guancia, mi prese la mano e assieme uscimmo velocemente.

«Allora ragazzi dove mi portate?» ero curiosa di sapere la destinazione.
Io ero seduta dietro in braccio a mio cugino, affianco a noi Niall e Harry, davanti Zayn e Louis, quest'ultimo mentre guidava mi rispose: «Oh è una sorpresa, mi pare ovvio!» mi morsi il labbro, non volli insistere più di tanto, poi afferrai la borsa e presi il bb, velocemente cercai di aprire il menù sperando che Liam non vedesse lo sfondo, fallii, piano sussurrò: «Solo voi fan riuscite a scovare foto del genere.» sorrisi, poi replicai: «Siamo carote magiche noi, anzi che quando nel corridoio dell'ingresso avevo visto questa foto non volevo crederci, non me lo spiegavo.» sorrise e continuò a parlare con i ragazzi, li guardai per un po' e poi entrai su tw, Clau era connessa e sette minuti fa quello su cui ero seduta aveva scritto che insieme ai ragazzi stavano portando un ospite a fare un giro, lei presumendo fosse connesso lo stava bombardando, lei a soffrire e io a gioire, la menzionai: "ehi
tu ti danni per avere un RT e io sto nella stessa nazione in cui si trova lui, AHAHAHAHAHAH lol piccola povera misspayne."
poco dopo rispose: "credi di essere divertente, ma tranquilla tra pochi giorni lo farò anchio (?) MUAAHHAHAHAHAH vedrai." mi stava spaventando, non capivo ma non mi ci soffermai più di tanto, chiusi tw e cercai di immettermi nel discorso, avevo il silenzioso ma decisi di mettere la suoneria, se dovevamo stare in un luogo affollato con la vibrazione sicuramente non l'avrei sentito. L'avessi mai fatto, tanto è vero che dopo una decina di minuti più o meno partì il tono dei messaggi, un tenero e dolce coro: "VAS HAPPENIN' CARROTS?!", l'avevamo registrata io e Clau e entrambe l'avevamo come tono, volevo sprofondare perchè infatti tutti erano girati verso di me: «M-ma che tono hai?» mi chiese Zayn curioso, esitai un attimo: «Io e la mia migliore amica nei momenti di sclero, lei vive fuori dal mondo e ogni volta che succede qualcosa se ne esce con un 'che sta succedendo?', io sono malata di carote e beh, abbiamo fatto un mezzo miscuglio, è uscito bene però eh?» ero un genio in fatto di bugie e scuse istantanee.





cucuuumber's corner.
sciaaaaaaaao beeeli! (?) a me 'sto capitolo fa un po' cagare, ma tralasciamo, aspetto commenti da voi u.u
non ho postato nulla per un po', ma sono stata un po' occupata, quuuindi non ho avuto tempo.
come tutte saprete quel povero cucciolo di malik ha subito una perdita, beh, mi dispiace un sacco, ci sono rimasta malissimo D:
comunque stasera ritorna dai ragazzi e sono sicura che insieme a loro tornerà a sorridere :') guyihgugyhvg (?) *-*
per il resto penso non ci siano graaaandi novità, tralasciando che nella mia scuola ho trovato horan2 la vendetta (?) *-*
okay, smetto di rompere, leeeeggete!

whit love,
me xx.
  
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