I minuti dell’ora di storia passavano lenti come non mai, ogni minuto sembrava ore intere e in quel momento Lily non pensava ad altro che a tornarsene a casa dalla sua dolce Dry, un cucciolo di labrador di appena 4 mesi che pur essendo piccolo emanava una vitalità non indifferente. Finalmente la campanella suonò e Lily poté uscire da quelle mura opprimenti. In quella scuola si sentiva sempre più fuori luogo. Sul cancello della scuola però vide sua madre e Dry che l’aspettavano, non sapendo perché fossero lì, gli si avvicinò in modo incerto.

“Ciao” esclamò alzando una mano in leggero imbarazzo sentendosi tutti gli occhi degli alunni addosso, era raro che un genitore venisse a prendere il proprio figlio sin dentro i cancelli della scuola, soprattutto se questo alunno frequentava il quarto anno.

“Mmh successo qualcosa?“ chiese con fare incerto non sapendo cosa aspettarsi.

“Io purtroppo devo scappare a lavoro e Dry non riusciva a stare sola in casa, così te l’ho portata e visto che è una buona giornata non penso ti dispiaccia farle fare una passeggiata” la madre di Lily le sorrise passandogli il guinzaglio del cane. Casa sua non era molto lontana da scuola, quindi non avrebbe avuto nessun problema a  farsi la strada a piedi.

“Certo, nessun problema.” Prese il guinzaglio del cane che iniziava a trotterellare da una parte all’altra. “Vedrò di non rientrare tardi, chiamami quando sei a casa, ciao.” La madre le sorrise e dopo un frettoloso bacio sulla guancia che lascio Lily rossa come un peperone, se ne andò. Lily affondò la faccia nel pelo della piccola Dry, che sembrava gradire le carezze, che però distratta da chissà cosa iniziò a correre verso l’uscita.

“Dry, aspetta. Dove vai? Torna qui.” Le parole di Lily uscirono subito dopo aver iniziato a correre all’inseguimento del cane. Dopo neanche 10 metri Dry si arrestò di colpo davanti a un ragazzo e Lily che non fece in tempo a fermarsi gli andò a sbattere addosso.

“S-scusa” farfugliò prendendosi il guinzaglio del cane e rimanendo incantata alla vista del ragazzo, che le sorrideva raggiante.

 

Anche un'altra persona, però, era uscita dalla scuola per avere dei piacevoli incontri. Arya aspettava le amiche che ormai non vedeva da un po’ di giorni, seduta su un muretto della scuola, che spesso rimaneva isolato, quando vide arrivare Niall, il biondino che aveva conosciuto al ristorante con Chelsea qualche giorno prima. Fin da subito Niall le era piaciuto perché si era dimostrato una bella persona, sia dentro, che fuori e poi in quei suoi occhi blu potevi facilmente perdersi senza problemi.

 “Ciao” disse il ragazzo illuminandosi quando la guardava. Arya soppresse una risatina al suono di quel buffo accento. Ancora non si erano abituati al fatto che si parlasse italiano perciò molte volte quelle semplici parole o alcune espressioni continuavano ad esporle in inglese, o nel suo caso in irlandese. Sicura di non scoppiargli a ridere in faccia Arya alzo la testa “Ciao”. Il biondino davanti ai suoi occhi arrossi appena e in quel momento Arya non poté far altro che sorridergli.

“Ti serve qualcosa?” chiese mentre guardava il portone della scuola cercando le sue amiche.

Niall prese un respiro profondo “Ti va se questo pomeriggio andiamo a prenderci un gelato? Sai, vorrei fare un giro della città…” disse in fine con fare incerto, mentre guardava la ragazza che si trovava davanti ai suoi occhi.

“Mi farebbe piacere” Arya sorrise. Non se lo sarebbe aspettato che Niall, con tutte le ammiratrici che aveva in quella scuola, aveva chiesto proprio a lei di uscire. Si sentiva così lusingata da quella proposta, infondo Niall era così dolce. Stava per aggiungere qualcosa quando Nicole e Chlesea arrivarono davanti ai due ragazzi.

“Interrompiamo qualcosa?” chiese Sea con il suo solito tono beffardo. Stava cercando di non pensare a Zayn e avere Niall li davanti non l’aiutava purtroppo.

 “Mmh no no” disse il biondino frettolosamente “allora Arya ci vediamo davanti al ristorante dell’altro giorno verso le sei va bene?”

“Va benissimo” rispose subito Arya con un sorriso a 32 denti.

“Allora a dopo, ciao Nicole e ciao anche a te Chelsea, ci si becca in giro.” Le salutò tutte e tre frettolosamente, per poi andarsene dai ragazzi che l’aspettavano dall’altra parte della strada.

“Uuuh ti ha invitato a uscire “ disse Nicole ridendo.

 “Si mi ha chiesto d’uscire e tu cos’è sta storia con Harry?” Nicole arrossì “

Sul serio non c’è stato niente, solo un bacio” cercò di recuperare il suo colore naturale.

“Certo, solo un bacio” Sea rise, era contenta per la sua amica. Poco lontano si sentì un claxon e le ragazze si girarono.

“Arya, è tua madre” disse Nicole.

 “Già, scusate, ma io devo andare, ci si sente” detto questo Arya si girò e se ne andò ma neanche arrivata all’auto, le squillò il cellulare.

“Pronto” chiese in modo incerto non riconoscendo il numero sul display .

“Ciao, sono Liam, ho chiesto il tuo numero a Louis, che l’ha estorto con la forza a Chelsea” il ragazzo che era dall’altra parte del telefono rise “ma a parte questo, volevo chiederti questo pomeriggio ti va di uscire?” Arya si bloccò davanti all’auto della madre. Che gli doveva rispondere? I suoi occhi così marroni  che le facevano vibrare l’anima, però provava dei sentimenti anche per il biondino, questo non lo poteva negare e allora cosa doveva fare? Prese un respiro profondo “Scusa, ma oggi ho da fare, facciamo un altro giorno” disse in fine con un po’ di rammarico, almeno così non poteva dirgli di aver mentito.

“Ah ok, sarà per la prossima” disse la voce dall’altro capo del telefono un po’ addolorata, prima di chiudere la chiamata. Arya si rimise il telefono in tasca e salì in auto. 
 

                                                         Mi scuso per non aver messo il capitolo prima ma purtroppo sono stata senza connessione internet fino a due giorni fa; e inoltre mi scuso per il fatto che sarà orribile ma ho passato un mese di febbraio difficile e faticoso. Beh che dire aspetto un vostro parere un bacio Giò <3