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Autore: LadyTargaryen    03/03/2012    3 recensioni
raccolta di Song -fic a quattro mani mie e di rakymatsuri :D la mia lupastra ! saranno incentrate su Dora e Remus e sulla loro storia.
MODIFICATO TITOLO DELLA STORIA!!
Genere: Romantico, Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto, II guerra magica/Libri 5-7
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L’amore è qui
 

 
 



La guerra è qui
Qui nelle vene, nel sangue, nel corpo
Qui per essere forte, per essere pronto
Qui nella ragione, nella rabbia e il torto…

 



 

 
Sono qui, ad Hogwarts.

Sono qui, la bacchetta in mano e un’inquietudine sorda che mi ronza nelle orecchie con un suono metallico.

Sono qui, in piedi nella Sala Grande, davanti a decine e decine di maghi, un lieve brivido che mi attraversa le membra scuotendomi i muscoli pronti allo scontro.

Sono qui perché so che stasera reciteremo l’atto finale in questa guerra.

All’inizio, non volevo partire, non volevo venire qui.

Una parte di me non lo vuole neppure adesso.

C’è Tonks, mia moglie, a casa, e nostro figlio, Teddy…

Come potevo lasciarli soli, per andare a combattere una guerra dove le uniche certezze che abbiamo sono i nostri dubbi?

Certo, so da tempo che è Harry, la nostra speranza, Harry l’ago della bilancia che deciderà le sorti della battaglia…

Ma avevo paura.

Sono appena diventato padre, ho ritrovato la famiglia che avevo abbandonato, e scappare per prendere parte alla guerra mi sembrava un tradimento nei loro confronti.

Non potevo, non potevo lasciarli soli.

Poi, però, ho capito.   

La mia donna e il mio bambino sono tutto ciò che ho di più caro al mondo, ed io devo e voglio proteggerli.

Voglio regalare a Teddy un futuro migliore, dove non saranno il dubbio e la paura a comandare.

Non posso lasciare che altri combattano per me perché io ho paura.

Questa guerra è anche mia.

Voglio rendere questo mondo un posto più bello, dove lui possa crescere senza conoscere gli orrori che abbiamo vissuto io e Dora.

Dora…

All’inizio non voleva lasciarmi partire, non capiva il motivo per cui dovessi andare a combattere anch’io…

Ma poi l’ha compreso senza bisogno di parole, come succede sempre tra noi; è bastato uno sguardo, e per capire che lo facevo per lei e per il nostro bambino.

Ho una foto di Teddy in tasca, la sfioro attraverso la stoffa sdrucita della giacca e mi sento più forte, più sicuro.

Questa notte vendicheremo gli amici perduti, i parenti uccisi, questa notte mostreremo a Voldemort e ai suoi dannati Mangiamorte quello che siamo capaci di fare in nome delle persone che amiamo.  

Gli mostreremo che non sono l’odio né la rabbia, a darci la forza di agire e di combattere.

Dora, Teddy, e anche voi, James, Lily, Sirius…

Questa notte sarete voi a darmi la forza di cui ho bisogno.

Questa notte combatterò per voi.   
 
 


 

La mia voglia è qui
Di rivederti, di farlo ancora
Abbracciare il meglio della nostra storia
Per l’ultima volta, una volta sola

 

 

 
 
Sposto lo sguardo dalla finestra sul parco del castello e d’improvviso vedo una figura che entra precipitosamente dall’ingresso della Sala Grande.

Una figura con spettinatissimi capelli rosa, stivali borchiati e abiti neri, che inciampa nei propri piedi cacciando più improperi che Maledizioni un Mangiamorte.

Tonks, la mia piccola Tonks.

Ti corro incontro, dopo alcuni attimi d’incredulità; non so perché tu sia qui, ma ringrazio chiunque ci sia lassù per questo inaspettato regalo.

- Amore che ci fai qui ? -
- Come, che ci faccio qui ? Sono venuta a pararti le chiappe e manco ringrazi ? -

Scoppi in una delle tue risate sgangherate, che mi ricordano sempre un po’ quelle di Sirius, chiassose almeno quanto le tue.

E’ bello sentire che neppure la guerra, neppure la morte a due passi da noi può uccidere la tua allegria.

Ti accarezzo il viso, guardandoti come si guarda un miraggio; solo tu, solo tu hai il potere di farmi dimenticare di tutto e tutti, amore mio.

- Ma certo che ti ringrazio, ci mancherebbe altro… - ti sfioro le labbra con un bacio, sorridendo nonostante tutto. - …Ma lo sai che non dovresti essere qui. C’è Teddy a casa e dovresti restare con lui e… -

Non faccio in tempo a finire la frase che tu mi tappi la bocca con un bacio, come fai sempre quando parlo troppo. Ti stacchi da me dopo un po’, continuando a sorridermi. 

- Lo so tesoro, lo so. Per questo ho affidato Teddy a mia madre…-
- Sì ma…-  
 - “ Ma “ un cavolo, parlo io! Non potevo lasciarti rischiare la pelle da solo, non potevo restarmene a casa a far la calzetta mentre qui voi combattevate! Sono un Auror anch’io, no? -

Io sospiro con rassegnazione, perché so da tempo che a provare a farti cambiare idea nei tuoi propositi vuol dire combattere una battaglia già persa.

- Ho capito Dora, e ti ringrazio ma…Io ho paura di perderti. – ti prendo le mani tra le mie, le stringo con forza – Non posso immaginarmi senza di te, amore mio, non posso. -  

Mi alzi il viso con due dita, e sorridi. Quant’è bello, il tuo sorriso…- Neanche io, Remus…Ma se devo morire, voglio farlo al tuo fianco. –

E detto questo mi stringi forte, nel tuo modo di cancellare in un abbraccio le mie paure e i miei dubbi.

Appoggio la testa nell’incavo della tua spalla, riempiendomi i polmoni del tuo inconfondibile profumo di fragola.

Ora che sei qui, mi sento più forte.

Voglio vincere questa battaglia, finire questa guerra una volta per tutte, voglio tornare a casa con te dal nostro bambino.

Voglio riabbracciarlo ancora, dirgli quanto gli voglio bene.

E voglio stare con te ogni giorno e notte della mia vita, amore mio, voglio tornare a casa e amarti fino a non capire più niente.

Non posso morire.

Non questa notte.  
 
 



 

E muovono il giorno, e bruciano tutto,
La vita, la vita è qui nella speranza dei sogni che fai,
Negli obiettivi che sposti più avanti,
Negli occhi che vedono il mondo senza rimpianti…

 

 
 
 

 
Ti prendo per mano, stringendotela con delicatezza, e senza dirci altro ci avviamo alla  posizione di difesa assegnataci dall’Ordine, una delle grandi finestre della Sala Grande.
 
Sciolgo le mie dita dalle tue e ti sorrido: sono felice di averti qui, se devo morire, se così è stato scritto, almeno so che tu sarai al mio fianco.
 
Se così andrà, so che saranno i tuoi occhi l’ultima cosa che vedrò di bello, la tua voce l’ultima che sentirò.
 
E’ più di quanto potessi desiderare, è un piccolo bagliore nel buio in questa sera di paura e d’incertezza.
 
Guardo fuori dalla vetrata, lascio che i miei occhi percorrano l’esterno senza soffermarsi su nulla.
 
L’erba del parco di Hogwarts luccica sotto i tremulo chiarore delle stelle, quelle stesse stelle cui tante volte ho appeso sogni; sogni delusi, sogni mai realizzati…
 
Ma anche sogni splendidi diventati un’altrettanto splendida realtà.
 
Ti lancio uno sguardo complice, sorridendo con quel sorriso che grazie a te mi è tornato sulle labbra dopo una vita. 
 
Guardando il parco fuori non riesco a non pensare alle avventure che vi ho vissuto, a quanto ami questo posto dove sono diventato quello che sono.
 
I giochi coi Malandrini, le fughe di mezzanotte quando c’era la luna piena, le scorribande sotto il Platano Picchiatore…
 
Piccoli frammenti di una vita che questa sera potrebbero infrangersi in mille pezzi.
 
Vedo già i Mangiamorte che si lanciano contro il castello, le bacchette levate ad infrangere gli Incanti Difensivi, vedo i ragazzi già pronti davanti al portone, che tremano dal freddo e dalla trepidazione…
 
Poi, d’improvviso, la scena cambia.
 
Non ci sono più i Mangiamorte, non ci sono più gli Hogwartiani, non c’è più la guerra.
 
E’ mattina, una meravigliosa mattina di primavera, e sull’erba del parco ci sono due figure che giocano rotolandosi tra i fiori.
 
Li sento ridere, li sento ridere come se fossi lì, a guardarli da vicino.
 
Sono un ragazzino e suo padre; il ragazzino dimostra circa undici anni, i suoi capelli azzurro acceso ondeggiano al vento.
 
“Papà! Prendimi se ci riesci!”
 
L’uomo l’insegue e dopo un po’ lo acchiappa, ridendo di gioia mentre cadono entrambi sul prato, facendosi a vicenda il solletico.
 
“Teddy non esagerare, lo sai che papà c’ha i suoi anni!”
 
A parlare è una donna con sgargianti capelli rosa cicca, appoggiata con la schiena al tronco di un albero; il marito, messo al tappeto dal figlio, con un gesto la invita a giocare con loro, e lei è ben felice di accettare…      
 
- Remus ? A che pensi? –
 
Mi riscuoto dai miei pensieri e guardo Tonks, ancora al mio fianco, che mi fissa con uno sguardo tra l’interrogativo e il preoccupato.
 
- Remus che hai ? Cosa hai visto? -
 
Non so dirmi neppure io cos’ho visto, in quel parco ora dominato da figure che si scontrano facendo piovere scintille.
 
Non so se sia una visione del futuro o un semplice desiderio proiettato nel presente.
 
Ma so che è anche per quello, per vederci un giorno giocare in quello stesso posto con il nostro bambino, che vale la pena combattere.
 
Per la mia donna, che ora è qui con me, e per Teddy, che ci aspetta a casa.
 
Ho voi vicini, non temo nulla, non ho rimpianti, se dovessi morire oggi me ne andrei da uomo felice.
 
E’ proprio per rendere reale ciò che stanotte combatterò: perché niente e nessuno possa impedirci di viverlo.   
 
Con un sorriso sereno, bacio i capelli profumati di mia moglie.
 
- Nulla, tesoro. Nulla. –
 
 

 
 

E capovolgi la realtà per non vergognarti
E  ti nascondi da te stesso e poi infine dagli altri…

La luce è qui, la luce che sveglia ogni cosa,
E che regala quanto c’è di più bello intorno…

 

 
 
 
 
 
- Sai amore -
 
Comincia Remus, indirizzandole un sorriso senza staccare gli occhi dalla vetrata.
 
- In realtà, c’è qualcosa a cui penso, in realtà… -
 
Tonks lo guarda, un po’ stupita; il marito continua a sorridere, con la massima tranquillità. 
 
- Davvero ? E a che cosa ? -
- Eeeeeh sapessi… -
 - Eddai! Dai! Lo sai che non mi piacciono gli indovinelli! 
 
L’uomo ridacchia sotto i baffi; niente, neppure la guerra può intaccare la vitalità della sua Dora, niente può toglierle quella contagiosa vitalità…
 
E’ una delle tante cose che ama di lei.
 
Si volta verso di lei, senza smettere di sorriderle. - Pensavo che non ti ho mai ringraziata abbastanza. - 
 
Lei alza le spalle con un sorriso come per dire “Normale amministrazione, caro.”
 
- No, dico davvero. Non ti ho mai detto grazie abbastanza per tutto ciò che hai fatto per me, per noi.- Le prende il viso tra le mani, accarezza con delicatezza i capelli di quel suo pazzo rosa unico al mondo.
 
- Tutte quelle volte che mi chiudevo al mondo, che rifiutavo tutto e tutti… -
- Me compresa. –
 
Aggiunge Dora, nella parte della “mogliettina puntigliosa”. 
 
Remus annuisce, sempre sorridendole.
 
- In tutte quelle occasioni…Tu c’eri. C’eri, mi offrivi il tuo amore, ma io non volevo vedere. Non volevo rendermi conto che ero io stesso che mi negavo un’esistenza normale, felice… - 
 
Fa una pausa, come a cercare le parole giuste, sapendo che nessuna di loro esaurirà davvero ciò che vuole dirle, ciò che sente.
 
Lei gli ha fatto capire che era lui, a rifiutare il mondo quando questo gli si apriva davanti a lui.
 
Era lui, che continuava ad avanzare a tentoni nel buio della solitudine, che non voleva accettarsi.
 
Che non sapeva vedere il buono, il bello dentro di sé.
 
Si era nascosto per una vita, dagli altri e da se stesso…Ma lei era riuscito a farlo riemergere.
 
Lei lo aveva salvato, quando lui non credeva fosse possibile.
 
Lei aveva saputo ritrovare il vero Remus Lupin, quello che troppi anni di dolore avevano relegato in fondo al suo animo, e a farlo riemergere, a nuova vita.
 
Lei è stata e continua ad essere la sua luce, la luce che dissipa le tenebre e gli fa scoprire quanto sia bello il mondo attorno a loro, nonostante tutto.   
 
Non esistono parole, per dar voce a tutto ciò; solo una cosa riesce a dire:
 
- Grazie. -  
 
Ninfadora sorride, con le lacrime agli occhi; stringe le mani nelle sue, si sporge verso di lui…Quando improvvisamente un boato assordante scuote tutto il castello.
 
Lo scontro è cominciato, infine. 
 
Remus, d’istinto, la prende per mano, l’afferra stringendola forte nella sua, e lei ricambia la stretta con intensità.
 
“ Sei con me? “
 
sembra domandargli con lo sguardo e lui, senza una parola, annuisce.
 
“Fino alla fine”.  
 
 

 
 
 
La salvezza è qui…
Il tempo è qui…
La vita è qui…
L’amore è qui.

 
 
 

 
Non ci credo, non posso crederci.
 
Sono qui, sono qui, sono vivo.
 
Sfibrato dalla fatica, distrutto dalla stanchezza…Ma vivo.
 
Vivo, nonostante tutto.
 
Vivo, nonostante i tanti morti, le tante vite innocenti  che quest’ultima battaglia ha falciato.
 
Quanti morti attorno a me, quanta sofferenza, quante famiglie private dei loro cari…
 
Ed io, invece, ero lì, vivo, in mezzo a loro, incapace di muovermi, paralizzato dalla consapevolezza che era tutto finito.
 
Grida di battaglia, urla e Incantesimi si mischiavano ancora nella mia testa, bombardandomi le orecchie.
 
Ma mi è bastato vedere Dora per dimenticarmi del mondo attorno a me.
 
Mi è bastato scorgerla in mezzo agli altri, i suoi capelli rosa più belli che mai, viva, incolume, perché i morti, il dolore, i pianti attorno a me…Scomparissero.
 
Le sono corso incontro inciampando nei miei stessi piedi, mentre la stanchezza in attimo abbandonava i miei muscoli sfiniti, e l’ho abbracciata.
 
L’ho abbracciata, ringraziando tra le lacrime che fosse viva, che stesse bene, che fosse salva…
 
L’ho stretta come se proprio in quel momento, quando ormai il Signore Oscuro era stato sconfitto, qualcosa potesse frapporsi tra in noi facendo scoppiare quel sogno come una bolla di sapone.
 
Eppure era vera, reale, era lì per ricordarmi che aveva vinto, che il futuro era nostro, che il domani era tornato ad essere una speranza, una promessa senza dubbi né paure. 
 
Ed ora sono qui, a casa nostra, stretto a mia moglie, con mio figlio Teddy in braccio, che rido con le lacrime agli occhi di questo nostro miracolo.
 
Ho di nuovo la mia famiglia, sono di nuovo a casa mia, non è un sogno.
 
Dopo giorni, mesi, anni di morte e di battaglie finalmente abbiamo vinto.
 
Il sole domani sorgerà e con lui mille problemi da risolvere, ma questa notte il mondo lo chiudo fuori.
 
Il domani può aspettare.
 
Sono vivo, Tonks è viva, il nostro bambino sta bene ed è qui con noi.
 
Ed io non chiedo niente di più che stare con loro.    
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 

Saaaaaalve raga! Scusate il mostruoso ritardo *fa gli occhi da cucciola* ma sapete com'è, la scuola ecce ^^"... *piovono cavoli marci* Ehi ehi ehi fermiiiiii O_O!!! Sorellona fa qualcosaaaaa!!

Ehi cara il ritardo è colpa tua perchè dovrei aiutarti? * la osserva * ok ora basta però che mi serve u_u
comunque buongiorno o buonasera dipende quando la leggerete, e se la leggerete XD

*Cattiva mi lascia nella cacca ç_ç...* Massì che leggeranno dai ^^...*e io le ciulo il lupo *ç**
 

Ma noo ç_ç sorellina vieni qua dalla pervertita number 1° :) * la stritola*
la presentazione tocca a te mia cara !

 
*Stritolata di risposta* Quindi il lupo non è mio ç_ç...Eh vabbè, me ne farò una ragione...Allora, che ne dite ? Come avete visto se avete letto, va a finir bene...U_U

 

Perchè noi non siamo cattive ç_ç noi non li facciamo morire ( nessun rimprovero a Santa Rowling da King Cross ) solo un appuntino...LA PROSSIMA VOLTA NON LI FAR MORIRE !!!

 

Non so voi, ma a me durante quella scena del film mi son scese due lacrimone ç_ç...Poveri Rem e Dora!!! Cmq, sono lieta d'annunciarvi che di capitoli "depressogeni" non ce ne saranno più...Contenti ^^ ?

Si ç_____________________ç come hanno potuto * inizia a piangere disperata *
no esatto , i prossimi saranno mooltoo felici e dolci :)

 

E conoscendo la mia sorellona...Almeno in uno si farà FIEEEEESTAAAAAAA *w*! O sbaglio u_u ?

Ovvioooooooooooo !!! *balla la conga*

 
Io più che conga...Ballo la ciupadance *ç* (col lupo, che domande!) Oh, a proposito: la canzone è "L'amore è qui", di Nesli...Ascoltatela, merita davvero...E poi lui è un figo assurdo *-*...
 


* prende il lupo e si ritira nelle sue stanze a ballare la ciupadance*

  

Ok, l'abbiamo ufficialmente persa -.- *Invidiaaaaaaaa >.<*

 

Beh tesoro devo fare pratica per scrivere il seguito no?


Cerrrto buona la scusa! *E intanto io sto in bianco ç_ç* Chi c'è nel prossimo, così salutiamo ? *E mentre tu saluti io zompo Remmy *-**
 

Ehi! Non vale :)! Nel prossimo beh la canzone sarà di Ligabue ; lo so che vi starete chiedendo perchè non Laura Pausini  u_u beh credo che “Ci sei sempre stata” è perfetta :)

  
Sta a pennello ^^...E come diceva una vecchia canzone degli Articolo 31 "Con il mio pennello sono un gran professionista" u_u...*Sorellona, tu sai a QUALE pennello mi riferisco *-** Vi lasciamo, prima di farci prendere la ehm, mano dallo sclero ^^"! Bye gente XD 
 

Oh si ! Lo so :) coomunque saluto tutti con un bacio mentre vado a collaudare il lupo :P

 

 
Baci by Raky & Dora
 
 

 

 

  
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