Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars
Segui la storia  |       
Autore: __Alibi_Echelon92    04/03/2012    5 recensioni
Sequel della FF "When life decides to give you a gift."
Continua la storia di Rita e Shannon, adesso insieme alla loro piccola Eileen.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Please don't leave me. You have to stay with me till the end.



Sono in macchina con la mia piccola Eileen.

La sto accompagnando al suo primo giorno di scuola.

Eppure mi sembra ieri quando l'ho vista nascere.

“Come stai, piccola?” le chiedo vedendola taciturna.

“Bene papà.”

“Sicura?” continua a guardare fuori dal finestrino. “Eileen...”

“E se gli altri bimbi si comportano male con me?!” questa domanda scaturisce in me un senso di tenerezza assoluta nei confronti di mia figlia.

È impaurita.

“Nessuno si comporterà male con te, piccola mia.. E se succedesse tu lo dici a me che così risolviamo tutto! Tu ricorda sempre di essere te stessa e di essere gentile con gli altri..” le sorrido e le do un piccolo buffetto sulla guancia.

“Sei il papà migliore del mondo!” mi dice allargando un sorrisone.

Fermo la macchina davanti la scuola ed esco per accompagnarla davanti al portone.

“Salve sono Shannon Leto il padre di Eileen.. Per lei questo è il primo giorno.” dico presentandomi alla maestra.

“Buongiorno signor Leto! Non di preoccupi sua figlia è in buone mani! Qui abbiamo il miglior personale di tutta la California!” mi stringe la mano e poi guarda Eileen. “Sei pronta?”

Eileen mi rivolge uno sguardo interrogativo.

Mi abbasso verso di lei e le do un bacio sulla guancia.

Le sistemo lo zainetto sulle spalle e le sorrido.

“Ci vediamo dopo, piccola!”

“Ti voglio bene papà!”

“Anche io te ne voglio!” la guardo entrare e vado via.

Fino a pochi anni fa non avrei mai associato la parola padre con quello che ero.

Non avrei nemmeno associato la parole innamorato e marito.

Eppure adesso sono innamorato, sono padre e tra non molto diventerò anche marito.

Decido di passare un po' di tempo a passeggiare visto la bella giornata.

Mi seggo su una panchina dalla quale posso godermi il panorama della spiaggia e del mare.

Il sole è alto in cielo e fa molto caldo.

Il mio pensiero va a Rita.

Sorrido buttando la testa all'indietro.

“Ehi ma tu sei Shannon Leto!” alzo la testa guardando la persona che ha appena parlato.

“Si, sono io. Ci conosciamo?”

“Tu non mi conosci sicuramente ma io a te si e anche molto bene!” mi porge la mano.

La stringo e sorride.

“Sono Amber.”

“Piacere Amber.” è una ragazza che può avere su per giù l'età di Rita o forse è un po' più grande.

Lunghi capelli biondi e grandi occhi azzurri. Pelle bianca e fisico longilineo.

“Come mai qui?” prende posto accanto a me.

“Mi stavo rilassando un po'..” dico imbarazzato.

“Vuoi?!” mi chiede porgendomi un pacchetto di sigarette.

“Ho smesso, dovresti saperlo.”

“Volevo vedere se riuscivi a dire di no!” scoppia a ridere.

Diavolo tentatore.

Il grillo parlante dentro di me mi dice che devo stare attento.

“Ormai non fa né caldo né freddo.” dico io tornando a guardare il mare.

“Bello, vero?”

“Si.”

“Sei di poche parole. È successo qualcosa?”

“No, sono così e basta.” forse non dovrei essere così duro.

In fondo lei non mi ha fatto niente.

“Ascolto la tua band da quando avete iniziato a fare musica, sai? Dovreste fare un nuovo album!”

“Per ora ci stiamo dedicando ad altro.”

“Già... La famiglia...” nel suo sguardo leggo delusione.

“Non ti fa piacere?”

“Non è che non mi fa piacere ma... Mancate..” una lacrima le percorre la guancia destra.

“Dai non piangere.. Forse un giorno ritorneremo.” sorrido pensando al tempo ormai andato.

Gli Echelon che urlano.

Noi sul palco che diamo il meglio.

Noi che doniamo agli Echelon una nuova vita.

Loro che donano a noi infinite possibilità per riscattarci.

“Lo spero!” dice puntando i suoi occhi azzurri su di me.

Le faccio un sorriso e mi alzo.

“Devo andare.” le porgo la mano e lei la prende facendo leva per alzarsi.

Mi butta le braccia al collo.

Io rimango immobile.

Poi poggio le mani sui suoi fianchi e la spingo delicatamente.

“Tieni. Chiamami.” mi da un foglietto con un numero scritto. “Quando hai voglia di una chiacchierata. Ci conto, eh?” mi fa l'occhiolino e va via.

Conservo il pezzo di carta dentro la tasca del pantalone.

Quello che voglio adesso è andare da Rita e stringerla tra le mie braccia.

Vado verso l'auto e non appena sono dentro pigio il pedale a tavoletta.

Il cuore batte veloce e non capisco perchè.

Sento che è successo qualcosa.

Semaforo rosso.

“Merda...” devo cercare di svincolarmi per arrivare il prima possibile.

Comincio a suonare il clacson come un pazzo.

“Vi prego, vi prego..” riesco a girare e a liberarmi dall'ingorgo.

Supero i 120 km/h, cosa che in città non dovrebbe succedere.

Arrivo sotto casa di Rita e posteggio nel primo posto libero.

Corro dentro il palazzo e opto per le scale.

Non posso permettermi di perdere tempo aspettando l'ascensore.

Arrivo davanti alla porta e mi blocco guardandola con gli occhi sgranati.

Il fiato non mi basta.

Il mio cuore non batte, si è fermato, così tutto ad un tratto.

Spingo piano la porta e cado a terra.

Le mi ginocchia non mi reggono.

Sono carponi sulla moquette e cerco di avvicinarmi a lei.

È immobile, lo sguardo perso nel vuoto.

È distesa sulla moquette bianca nella quale si espande una chiazza scura.

“Perchè...” i miei occhi si riempiono di lacrime.

Non so cosa fare.

Non respiro.

Non la sento più qui con me.

“Dimmi che sei ancora qui.. Ti prego non lasciarmi...” mi avvicino al suo corpo.

La stringo a me sporcandomi la maglia di sangue.

Sento che ancora respira.

“Stai con me.. Per favore...” la cullo tra le mie braccia mentre chiamo il 911.

“La mia fidanzata.... L'ho trovata... C'è troppo sangue...Vi prego....” dopo aver dato l'indirizzo poso il cellulare. “Io lo ammazzo. Lo ammazzo, te lo prometto....” dico bevendo le mie lacrime.

Sangue e sale si mescolano sul mio viso e sulle mie mani.

“Tu non devi lasciarmi, capito? Devi stare con me... Adesso che dico ad Eileen...? Io ti amo.... Ti amo, dannazione!!!” mi sento in colpa.

Mentre quel bastardo tentava di ucciderla io parlavo con una sconosciuta.

Sento il bisogno di chiamare mio fratello.

“Jared...”

“Che succede Bro?”

“Hanno accoltellato a Rita..... Ti prego.....”

“Che cazzo stai dicendo Shan?!”

“Vai a prendere Eileen a scuola e non dire nulla a Giorgia..... Io starò con lei fino alla fine..... Fino all'ultimo suo respiro.... Ma lei non mi lascerà, vero? Lei rimane con me......” continuo a dondolarmi con lei tra le braccia.

“Bro ci penso io ad Eileen... Poi vengo da te!” mette giù lasciandomi solo con il battito sordo del mio cuore.

Rimbomba nelle mie orecchie stordendomi.

Le lacrime continuano a scendere sul mio viso.

“Signor Leto si deve spostare...”

“Non posso lasciarla...” mi tirano dalle braccia per farmi alzare.

“Per favore signor Leto..” cominciano a toccarla.

“Vi prego... Non permettetele di andare via.....” mi seggo sul pianerottolo e mi metto a guardare un punto fisso.

Rimango così finchè non escono la barella con sopra Rita.

“La stiamo portando d'urgenza in ospedale... I dottori faranno di tutto...” mi dice il ragazzo che spinge la barella.

Io mi limito a guardarlo.

Non ho più parole da dire.

Non ho più fiato da sprecare.

Non ho più nessuno da amare.

Dove andrà?

Lei rimane con me.

Fino alla fine.

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars / Vai alla pagina dell'autore: __Alibi_Echelon92