Anime & Manga > Inazuma Eleven
Segui la storia  |       
Autore: Melabanana_    04/03/2012    7 recensioni
C’era una volta una fanciulla dalla pelle bianca come la neve, e che perciò era chiamata Biancaneve. Viveva con la sua matrigna, che la odiava e la invidiava perché Biancaneve era una fanciulla buona e bella. Un giorno venne a scoprire che la ragazza era in realtà la principessa di un regno, e perciò decise di ucciderla…
Potrà il principe con l’aiuto di tre fatine e sette nani sconfiggerla e salvare la bella Biancaneve addormentata nel bosco?

Se trovandovi davanti a questa Biancaneve rivisitata in chiave Bella addormentata vorrete trovare un senso logico, rinunciateci. Non ce l'ha. Dopotutto, è stata partorita da me :DDD
xxx
-Sembra un misto fra Biancaneve e la Bella addormentata…-
-Già: è una storia d’amore!- esclamò Mercury, eccitatissima.
Nagumo alzò gli occhi al cielo.
-Sarà una vera schifezza.- commentò con aria estremamente solenne.
E stavolta, prima che fosse Suzuno a dirlo, Mercury lo colpì dietro la nuca con il copione arrotolato.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Carry/Maki, Dylan/Hiromu, Isabelle/Reina, Jordan/Ryuuji, Xavier/Hiroto
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

Atto VII ~ Epilogo.
 

C’era una volta una fanciulla dalla pelle bianca come la neve, e che perciò era chiamata Biancaneve.
Viveva con la sua matrigna, che la odiava e la invidiava perché Biancaneve era una fanciulla buona e bella.
Un giorno venne a scoprire che la ragazza era in realtà la principessa di un regno, e perciò decise di ucciderla…

Potrà il principe con l’aiuto di tre fatine e sette nani sconfiggerla e salvare la bella Biancaneve addormentata nel bosco?

xxx 

-Certo che Hiroto non è affatto male.-
Midorikawa si voltò verso Suzuno, dal quale era venuto il commento sorpreso, e annuì.
-E’ vero. Ha una classe naturale.- replicò ammirato.
Nagumo sghignazzò. –Si vede che ha talento per fare la principessina.-
-Se non eviti questi commenti, il cartello te lo faccio ingoiare.- disse Midorikawa minaccioso.
Nagumo si zittì, ma non dismise il sorrisetto. Suzuno scosse il capo.
-L’invidia è una brutta bestia, ne, Haruya?- commentò piatto.
Nagumo lo guardò torvo e borbottò qualcosa sul “non essere affatto invidioso di quel narcisista di Gran”.
Suzuno e Midorikawa si lanciarono un’occhiata d’intesa: era evidente che Nagumo era invidioso di Hiroto, se non altro perché stava dimostrando di meritare davvero i complimenti di tutti.

Infatti a parte la sua bellezza e il suo fascino, che sicuramente colpivano il pubblico femminile, era indubbio che Hiroto fosse bravo a recitare, era molto spontaneo e si adattava facilmente al proprio ruolo.
Ora era innocente e puro come Biancaneve, quando prima invece…
Già, prima invece.
Un sorriso amaro increspò le labbra di Midorikawa ricordandosi del lato oscuro di Hiroto, Gran dagli occhi glaciali, persino più di quelli di Gazel.

Un solo suo sguardo poteva ucciderti, una sola parola ti strappava il cuore. 
E il carisma che ora esibiva Hiroto era di certo una delle componenti essenziali dell’affascinante personalità di Gran.
-Reina…- mormorò. Reina al suo fianco alzò lo sguardo verso di lui.
-Hai detto che le storie si concludono…- continuò Midorikawa. –Ma non è vero; una storia non si conclude mai… perché i protagonisti non scompariranno mai del tutto; saranno sempre dentro di noi. Ora soltanto lo capisco…-
Le sorrise, ricambiando il suo sguardo intenso.
-Per scrivere una nuova storia non bisogna cancellare quella vecchia, ma dobbiamo farla diventare una parte di noi. In fondo al cuore io conserverò per sempre Reize, Hiroto Gran, tu Ulvida. Sono una parte importante delle nostre storie… E ci aiuteranno a crescere.-
Reina annuì, gli posò una mano sulla spalla e sorrise leggermente in cenno di assenso.
Midorikawa tornò a guardare Hiroto, completamente rapito.
E’ così… io non mi sono innamorato di Hiroto, ma anche di Gran… perché io amo ogni parte di lui…” pensò arrossendo.
-Se continui a fissarlo così intensamente finirai per consumarlo.- gli fece notare Diam apparendo quasi dal nulla. Midorikawa sobbalzò, diventando rosso come solo lui poteva.
-C-cosa cavolo ci fai qui?! Non dovresti andare in scena?!- riuscì ad esclamare dopo lunghi balbettii dovuti all’imbarazzo di essere stati colti in castagna.
Sia Reina che Diam risero.
-Calmati, Reize! Respira!- esclamò Diam. –Sì tra poco tocca a me, ma ero passato a vedere come stavi! Sei in ansia per la parte?-
-Adesso che me l’hai detto tu… sì.- Midorikawa incrociò le braccia torvo.
Diam rise di nuovo e gli gettò le braccia al collo.
-Non ti preoccupare! Andrai benissimo!- disse. –E poi se diventi troppo nervoso fai figure del cavolo anche maggiori, lo sai no? O devo ricordarti di quando hai urlat…-
-Miura Hiromu, così non mi aiuti!- Midorikawa si affrettò ad interromperlo, e arrossì notando che Reina lo guardava interrogativa, come se d’un tratto avesse capito qualcosa.
-Diam, non è il tuo turno?!- insistette Midorikawa.
Diam lo abbracciò più forte, dal tremore delle spalle Midorikawa poteva dire che stava ancora ridendo.
Gli diede un pugno scherzoso sul braccio.

-Miura Hiromu, molla Reize e vieni qui insieme agli altri!-
L’urlo bisbigliato di Mercury costrinse Diam a staccarsi.
Gli lanciò un bacetto mentre correva verso Mercury, esclamando:- Buona fortuna, Midochan!- in una passabile imitazione di Hiroto che lo fece arrossire di nuovo.

Dannazione.
Doveva diventare più bravo a nascondere i propri sentimenti…

Tornò a guardare Hiroto e notò con stupore che anche il ragazzo lo stava fissando; quando i loro sguardi s’incrociarono, tuttavia, il rosso distolse precipitosamente il suo.
Midorikawa sbatté un paio di volte le palpebre, perplesso.
Che se lo fosse immaginato? Hiroto che lo fissava in modo così intenso… come se cercasse di leggergli dentro.

Chissà cosa gli passa per la testa” si chiese pensieroso.
Gli sembrava che ora i gesti di Hiroto fossero più nervosi, meno naturali di prima.
Non ci voleva un genio per indovinare che qualcosa lo turbava, e chissà se era collegato al suo gesto di poco prima, quando l’aveva afferrato per un braccio.
Con la coda dell’occhio vide Reina sospirare e scuotere la testa, rassegnata.
Forse lei sapeva il perché del comportamento strano di Hiroto… Sicuramente lo sapeva.
-Ti prego, cacciatore, non uccidermi!- stava dicendo Hiroto, implorante.
Saginuma si voltò, e la sua coda di cavallo nera frustò l'aria, facendo mormorare molte ragazze.
Eh sì, bisognava ammettere che anche il capitano della Epsilon aveva il suo fascino.
-Sì... il tuo sguardo puro mi ha commosso. Ti aiuterò a fuggire.- disse con voce profonda.
-Awww, non è stupendo?- sospirò Mercury piena d'ammirazione.
Nagumo incrociò le braccia e le mise il broncio.
-Io sono più figo di quello lì.- borbottò geloso di attenzione, ma Mercury lo ignorò.
-Ora vai! Fuggi nel bosco!- esclamò Saginuma, forse in modo eccessivamente drammatico.
Heat si schiarì la voce. -Biancaneve seguì il suo consiglio e s'immerse nel bosco, ma...-
-Ahimé!- Hiroto si portò una mano alla fronte, fingendosi disperato.
-Mi sono persa... ora come faccio?- Si girò smarrito, poi s'illuminò. -Mi sembra di vedere una casa laggiù!-
-Biancaneve raggiunse la casa, entrò ma non c'era nessuno... Era talmente sfinita che decise di riposarsi là... ma p
oco dopo che Biancaneve si era stesa, cercando di trovar sonno, tornarono a casa i veri proprietari, cioè sette nani dai simpatici costumi…-
L’inconfondibile accento di Osaka di Heat annunciò l’entrata in scena dei sette nani.
-Simpatici non direi proprio.- borbottò Rean. -Non hanno il minimo gusto.-
-Appunto, fanno ridere.- sghignazzò Heat, guadagnando occhiate torve da parte di Rean e Nepper.
IQ decise di intervenire per fermare il loro battibecco.
-
Oooh, ma chi è mai questa bellissima fanciulla?- disse aggiustandosi gli occhiali sul naso.
-Non lo so ma svegliamola.-
Il tono ironico di Nepper mostrava perfettamente tutto il suo entusiasmo.
L'attaccante della Prominence stese il braccio oltre la spalla di IQ e diede a Hiroto uno schiaffo sulla nuca.
Il rosso si alzò di scatto, dolorante.

-Biancaneve pregò i nani di ospitarla presso di loro… e loro accettarono.- disse Heat.
-Sei la benvenuta! Anche perché ci faceva proprio comodo una domestica!- esclamò Diam con un sorrisetto.
I ragazzi rimasero per un attimo interdetti, del tipo...
"
Uhm...ma la battuta non era proprio così."
Hiroto fece un sorriso nervoso.
–Ah… beh grazie.- rispose, con voce acuta, massaggiandosi la nuca.

Mentre Diam si voltava a parlare con gli altri nani, Midorikawa non poté non notare lo sguardo improvvisamente serio con cui Hiroto fissava il suo migliore amico.
Sembrava quasi che ce l’avesse con lui per qualcosa… forse perché aveva cambiato il copione a suo piacimento?

Lui Hiroto proprio non lo capiva più.
Sospirò e riprese a guardare la recita.
-Intanto, la matrigna interrogava il suo specchio…- disse Heat.
Keeve fece un gesto seccato, spostandosi i boccoli rosa dalle spalle, e tese la mano verso l’oggetto, dietro il quale Rionne era pronta a risponderle.
-Allora, specchio specchio delle mie brame chi è la più bella del reame?- chiese altezzosa.
Rionne si schiarì la voce prima di intonare la sua risposta.
-Mia cara regina tu sei bella assai,
ma ce n’è una che non superi mai;
Io ti faccio questa premessa, la colei di cui parlo è in realtà una principessa!
Ma nessuno lo sa, chissà?
Biancaneve questa qua.
-

Keeve ebbe un moto di violenza istintivo contro lo specchio nel sentirsi dire che lei non era la più bella, ma per fortuna seppe controllarsi.
-Oh… una principessa?- ripeté per darsi un po’ di tono.
Dunque è così! Ma questo resterà un segreto per sempre… come per sempre dormirà la fanciulla per mano mia!-
E rise.

I ragazzi ebbero un brivido: bisognava ammettere che era portata per la parte della cattiva…
Midorikawa deglutì, meglio non dirlo a Keeve o l’avrebbe ucciso davvero stavolta.

Così Keeve prese un cestino di mele e “si recò” a casa dei nani (praticamente dovette fare appena tre metri), dove Hiroto l’aspettava.
-Oooh, chi sarà mai a quest’ora? I nani non ci sono, cosa posso fare per voi?-
-Sono una vecchina che vende mele… cosa potresti mai fare per me scusa?! Comprati una mela no?!-
Keeve si stava decisamente spazientendo.

Hiroto rise nervosamente e allungò una mano il cesto.
Prese una mela e la morse, per poi cadere addormentato in modo così realistico da accendere mormorii commossi in sala.

-Oh no!- esclamò Rean, calata da sopra con un filo per dare l’impressione che volasse con le sue aluccie scintillanti, seguita da Bonitona e Clara.
-Siamo arrivate tardi!- disse Rean. –Maledetta matrigna!-
Keeve rise di nuovo.
Biancaneve dormirà per sempre, e io mi prenderò il regno!- affermò, poi uscì di scena e tutti gli alieni la osservarono con una certa rassegnazione mentre si esibiva nella sua famosa camminata sexy (la faceva sempre quando credeva di aver detto qualcosa di molto cool), muovendo fianchi e sedere.
Clara iniziò a balbettare e ad inciampare nella propria battuta.
-Ehm, adesso cosa facciamo?- Rean intervenne per aiutarla, e contemporaneamente lanciò un’occhiata interrogativa a Nagumo.
Il ragazzo prontamente scrisse un cartello e lo alzò verso di loro.
Rean sorrise e recitò ciò che Nagumo le aveva scritto:- Forse dovremo cercare il principe…-
-Giusto!- Clara s’illuminò, ricordando la battuta. –Il p-principe è l’unico a poterla salvare!-
-Bravo, Nagumo!- esclamò Mercury abbracciandolo.
Nagumo fece un sorriso tronfio, come a dire” visto quanto sono bravo, plebei?”, in perfetta linea con il suo carattere vanitoso e arrogante.
Suzuno roteò gli occhi, sarcastico.
Oh sì, bravo, sai scrivere.- commentò.
-Ehi!- replicò Nagumo irritato, mentre il ragazzino gli passava affianco per avvicinarsi alla bara di vetro che stava in un angolo del palco.
Si sedette a terra, sistemandosi orecchie e coda da gatto.
-A quel punto tornarono i nani, che piansero molto Biancaneve...- disse Heat.
-Perché dovrei piangere?- obiettò Nepper alzando un sopracciglio.
-Non me ne frega nient...Ahia, che sofferenza!- finì piagnucolando quando Heat gli pestò un piede, seccato da quella mancanza di collaborazione (preoccupati di un eventuale incazzatura di Heat, da quel momento in poi tutti seguirono alla lettera qualunque cosa il narratore di Osaka dicesse).
-C-comunque, cosa ne facciamo della povera Biancaneve?- chiese Clara.
-Propongo di metterla in questa bara di cristallo!- esclamò Wheeze.
Suzuno alzò una zampa e la strofinò sui capelli.
-Nya. La bara è mia, nya.- replicò.
-Adorabileeeeeee!- gridò IC senza potersi trattenere dal saltargli addosso e abbracciarlo.
IQ mise il broncio, geloso della sua sorellina.

-Ehm.- Diam si schiarì la voce. -Non ci potresti prestare la tua bara allora?-
-Nya... va bene, ma dovete pagarmi.-
Suzuno tese la zampa e li fissò con serietà.
-Ma se ti paghiamo non è un prestito.- gli fece notare Diam scettico.
-Nya.-

Diam scosse il capo e mandò avanti Wheeze.
Il ragazzone si frugò nelle tasche, quindi tirò fuori un po' di yen e li lasciò cadere nella zampa aperta di Suzuno, che la chiuse prontamente.
-Nya.- commentò, e così Hiroto fu messo nella bara, che in realtà era in plexiglass e per di più senza coperchio.
Suzuno riprese a pensare ai fatti suoi e il sipario si chiuse, sancendo la fine della prima parte.
Midorikawa tirò dentro un bel respiro.
-Ora tocca a te!- esclamò Mercury. -Fai del tuo meglio!-
Midorikawa annuì, e Diam gli diede una pacca sulla spalla.
-Coraggio, se non ti ricordi qualcosa c'è sempre Nagumo! E poi anche noi in scena ti possiamo dare una mano.- lo rassicurò amichevolmente.
-Grazie, Hiromu...- mormorò il ragazzino.
I suoi occhi neri cercavano Hiroto, che aveva lasciato la bara per andare a farsi un giro; dopo alcuni minuti riuscì ad intravedere la sua chioma rossa spuntare dietro Wheeze e Keeve che si baciavano (COSA?!!).
Lo raggiunse, lanciando uno sguardo scioccato alla nuova coppia.
-Hiroto!- Sorrise, incerto.
Il rosso, che apparentemente stava fissando il vuoto, sobbalzò e si girò lentamente, sorpreso.
-Sei stato eccezionale.- si complimentò Midorikawa. -Spero davvero di essere alla tua altezza.-
Hiroto sorrise dolcemente: vedere Midorikawa così nervoso, che aveva le guance arrossate e si torceva le mani in grembo, gli faceva tenerezza.
-Lo sarai. Tu sei perfetto, Midorikawa.- replicò.
Midorikawa si sentì avvampare, e il suo cuore fece una capriola.
Hiroto distolse lo sguardo, fissandolo a terra, tutto ad un tratto di nuovo cupo. 
-A dire la verità, io... mi sento...- mormorò.
Midorikawa attese la fine della frase, ma non arrivò.
Sbattè le palpebre un paio di volte, confuso.
-Hiroto? Ti senti bene? E' da prima che sei strano...- commentò.
Tese la mano per scostare le ciocche rosse dalla fronte del ragazzo e misurargli la temperatura, ma Hiroto la intercettò con la sua, cogliendolo alla sprovvista.
-Perché ti sento come un qualcosa di lontano?- sussurrò il capitano della Genesis.
I suoi occhi verdi osservavano blandamente il profilo delle loro mani unite.
Alzò lo sguardo e guardò Midorikawa dritto negli occhi.
-Io vorrei restarti accanto. Quando hai voglia di piangere, puoi venire da me... come facevamo quando eravamo piccoli. Voglio esserti vicino.- ammise.
Midorikawa lo ascoltava rapito, sperando vivamente che quella non fosse l'ennesima allucinazione uditiva...
Di sogni su Hiroto lui ne faceva tanti.

-Ovviamente capisco benissimo che ci sono persone a cui sei più legato... tipo Miura. Lo capisco se ti fidi più di lui... ti piace no?-
La mano di Hiroto lasciò lentamente la presa sulla sua.
Midorikawa rimase sospeso, senza sapere cosa dire.
Non è che avesse colto a pieno il discorso... Perché Hiroto aveva parlato di Diam?

Il ragazzino notò che gli occhi verdi di Hiroto si erano incupiti e le sue labbra si erano arricciate in un leggero broncio, come se in effetti -anche se aveva detto il contrario- non gli andasse proprio a genio di essere meno importante di Diam.
-Hiroto...- La voce gli mancò un attimo, per la sorpresa. Forse Hiroto credeva che...?
-A me non piace Diam.- dichiarò con sincerità.
Lo sguardo di Hiroto parve illuminarsi.
Midorikawa capì di aver colto nel segno e proseguì.

-Voglio dire, sicuramente è una persona molto importante per me. E' il mio migliore amico, ma non provo niente di più forte per lui.-
Parlava velocemente, senza sapere il perché, forse perché più parlava più gli sembrava di vedere un baleno di felicità nel viso di Hiroto e questa insolita felicità gli faceva battere il cuore a mille.
Si avvicinò e gli sfiorò di nuovo la mano, non aveva il coraggio di stringerla.
A quel punto le circostanze valevano il rischio...
Si alzò sulle punte, finché le sue labbra non toccarono il lobo dell'orecchio sinistro di Hiroto.
-Però c'è...- bisbigliò. -C'è una persona che mi piace. Ed è molto vicina...-
Si ritrasse, visibilmente imbarazzato, e arrossì ancora di più quando si accorse che anche le guance di Hiroto si erano imporporate.
Nell'istante in cui sorpresa e consapevolezza brillare negli occhi di Hiroto, Mercury chiamò Midorikawa.
Il ragazzino scappò via, deluso e sollevato al tempo stesso di aver dovuto lasciare a metà la conversazione.

Si era praticamente dichiarato... cosa avrebbe pensato Hiroto di lui?
Non era sicuro di essere pronto per una risposta.
Il sipario si riaprì e lui dopo alcuni minuti entrò in scena, vagando sul palco.
Spostò il mantello con un ampio gesto del braccio, come gli aveva insegnato Reina, quando Heat pronunciò la sua presentazione: il principe, proveniente da un regno vicino, era il promesso sposo di Biancaneve fin dalla nascita.
-Il loro amore era sbocciato quando erano ancora bambini, ma da allora non si era mai affievolito... né spento.- recitò Heat in tono motono.
Midorikawa sentì il battito del suo cuore accelerare di nuovo: perché quelle parole gli ricordavano di lui e Hiroto?!
No, no” si disse scuotendo il capo. “Devo concentrarmi...”
-Il principe era venuto nel regno per cercare Biancaneve... ma non sapeva che la ragazza era caduta vittima di un incantesimo! Quando lo scoprì diventò disperato... e decise di salvarla a tutti i costi!- continuò Heat.
-Non ti preoccupare, ti aiuteremo noi!- esclamò Bonitona.
-Cosa credete di fare? Non avete nessuna speranza contro di me!- gridò Keeve, e rise di nuovo, perfida.
Decisamente quel ruolo le si addiceva molto, per quanto lei fosse contraria.
Midorikawa sentì il sangue ribollirgli nelle vene.
-E invece io ti sconfiggerò... Salverò Biancaneve perché la amo!- rispose, infervorato...
...forse un po' troppo.

Keeve lo guardò sorpresa, mentre Diam e Reina ridacchiarono, facendolo arrossire di nuovo.
La seconda parte della recita riguardava perlopiù le svariate prove che il principe doveva affrontare per sconfiggere l'antagonista (immaginarono che Mercury si fosse divertita anche troppo nell'idearla, magari prendendo spunti a casaccio da manga e film disney).
All'ultima scena, quindi, si erano tutti un po' rotti le scatole, e Keeve si disse sconfitta prima dell'ultima vera prova, aggiungendo che se avesse continuato così lo stress le avrebbe sfatto i boccoli.
Nessuno protestò del taglio, a parte Mercury ovviamente, e Midorikawa ringraziò internamente Keeve per quella saggia scelta: anche lui era esausto e non vedeva l'ora di finire quella stupida recita e andare a casa...
Peccato che adesso arrivasse la parte più difficile.
La scena del bacio.
L'aveva temuta quando si trattava di Reina e Hiroto, la temeva ancora di più ora che riguardava lui e il ragazzo cui mezz'ora prima si era dichiarato.
L'unica luce accesa avvolgeva in un fascio il centro del palco, dove lui stava in piedi, scrutando il buio.
-Oh, principessa... finalmente ti ho raggiunta.- disse.
Si chinò, scostando il mantello, vicino alla bara, che fu accolta nel fascio di luce dopo poco.
Midorikawa deglutì: Hiroto stava steso ad occhi chiusi (ma chissà se invece non lo stesse spiando di nascosto), con le mani in grembo.
Aveva un'espressione così docile, e che ciglia lunghe. Che labbra invitanti...
Ma perché si ritrovava a fare pensieri da maniaco?!
Avvampò, cercando di combattere l'improvviso nervosismo.
-Ti ho inseguita così a lungo che non mi sembra vero... essere tanto vicini...-
La voce gli tremava un pochino.
Non riusciva a togliersi di dosso la spiacevole sensazione che ognuna di quelle parole appartenesse a lui, ai sentimenti che davvero provava per Hiroto... come se si stesse dichiarando di nuovo.
Dopo essere stato più di cinque anni in silenzio, in un giorno solo si era dichiarato due volte.

Il silenzio calato in sala non faceva altro che aumentare la tensione.
E va bene, o la va o la spacca. Dopotutto, posso sempre far finta...” pensò.
Si chinò verso Hiroto,avvicinò il viso al suo quanto più possibile, e poggiò le mani ai lati del suo collo, intenzionato a rimanere a pochi centimetri dalle sue labbra, cosicché da lontano sarebbe parso un vero bacio.
Ma Hiroto aveva piani diversi: all'improvviso afferrò le sue mani, intrecciando le dita con le sue, e si alzò leggermente facendo incontrare le loro labbra.
Midorikawa sgranò gli occhi, colto alla sprovvista.
-Così con il bacio del principe finalmente Biancaneve si svegliò... Si sposarono e divennero un bravo re e una brava regina e vissero per sempre felici e contenti!-
La voce di Heat gli arrivava come un ronzio lontano.
Chissà se tutti li stavano fissando, chissà se se n'erano accorti...
Ma chi se frega.” si disse e ricambiò il bacio del rosso.
Quando si staccarono, erano entrambi accaldati e scoppiavano di felicità .
Midorikawa si sollevò, restando sulle ginocchia, e spostò lo sguardo dalle loro mani intrecciate a Hiroto più volte, mentre piccole lacrime gli scivolavano lungo il volto.
-Hiroto... io ti...- balbettò, pronto per una terza dichiarazione, ma Hiroto lo interruppe.
-Lo so. Anche io.- disse in fretta, si mise seduto e lo baciò di nuovo.
Midorikawa gemette, Hiroto disintrecciò una mano e gliela premette dietro la nuca per avvicinare ancora di più i loro visi, approfondendo il bacio.
-Ma guarda un po' che spudorati!-
Si staccarono di nuovo, e guardandosi intorno storditi videro Reina e Diam, che si diedero il cinque continuando a sorridere del loro successo.
Il pubblico applaudiva forte e Mercury sembrava impazzita.
-Diventerò famosa!- strillò stringendo Heat e Nepper in un abbraccio spaccaossa.
Uno stato generale di euforia pervadeva i ragazzi, che uscirono sul palco per i ringraziamenti tenendosi per mano.

-Però è stato tutto merito mio.- commentò Nagumo esibendo il cartello su cui aveva scritto la parola “Fine.” a caratteri cubitali. Mercury nell'euforia lo abbracciò e lo baciò sulla guancia, poi continuò a saltellare avanti e indietro mentre il tulipano restava in stato di shock.
Suzuno ridacchiò e stava per fare un commento ma fu sovrastato dalle urla di Wheeze.
-Cosa?! Non era scritto nel copione che dovessi pagarlo?!! SUZUNO VIENI QUI IMMEDIATAMENTE!!!-
-Nya!- Suzuno sgusciò via abilmente dileguandosi con gli yen di Wheeze, che continuò a sbraitare (ma tanto non li avrebbe mai più avuti).
Midorikawa abbracciò Reina, e a loro si unì anche Hiroto, e poi anche Diam, anche se Hiroto era geloso...
Ma andava bene così.

xxx

Appoggiata ad un muro in fondo alla sala, con le braccia incrociate al petto, Hitomiko sorrise: i fondi li avrebbero avuti sicuramente ma la cosa più importante è che si fossero divertiti.
Quei ragazzini avevano sperimentato il dolore, la gioia, la speranza, la disillusione, l'amore, l'amicizia...
Il sipario si stava chiudendo sulla recita, ma non sulla loro storia...
Quella era ancora all'inizio, ed era destinata a continuare.

 

FINE~

 








**L'ultimo angolino dell'autrice stanca ma felice**
Stanca, perché c'ho messo tre giorni a finire quest'ultimo capitolo (causa computer scassato e ispirazione bastarda DDDD:) = w =
Felice perché sono soddisfatta dell'happy ending!

Diciamo la verità: senza Diam e Reina questa HiroMido sarebbe naufragata, ahahaha!
E' merito loro se quei due sono riusciti a mettersi insieme... complice un po' di intraprendenza da parte di entrambi, ovviamente~

Per quanto riguarda le prove del principe...
Beh potete immaginare quel che volete! Date libero sfogo alla vostra fantasia, perché è così che Mercury le ha ideate XDDDD L'ultima era quella classica della Bella Addormentata, la strega trasformata in drago e i rovi...

Il contributo di Nagumo e del suo cartello sono stati essenziali uwu
E Suzuno probabilmente si comprerà i ghiaccioli coi soldi di Wheeze...

Alla prossima fic!
kisses~
roby
 

   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: Melabanana_