La mattina dopo fui la prima ad alzarmi e andai in cucina per preparare la colazione.

Mi avvicinai ai fornelli e versai il latte in una tazza per scaldarlo, mi girai verso il tavolo per appoggiare la tazza e trovai Niall, accasciato su una sedia, che dormiva.

Sembrava un angelo.

Il problema è che non pensavo di trovarlo lì e mi spaventai come un idiota, versandogli il latte addosso.

-Ma che?- saltò in piedi il biondo.

-Scusami Niall non volevo!Scusami!-

-Fa niente-Mi sorrise.-Ciao- 

E uscì dalla cucina, probabilmente per andare a letto.

Erano le dieci di mattina e lui tornava a dormire, ma fa niente..

Finii di pulire il disastro che avevo fatto e scaldai un'altra tazza di latte.

Anche questa stava per finire per terra, Harry mi sorprese alle spalle.

-Buongiorno.-Mi sussurrò all'orecchio destro.

-Giorno- Risposi appoggiando velocemente la tazza sul tavolo.

-Dormito bene?-

-Sisi, tu?-

-Anch'io-

Volevo parlare del 'quasi bacio' della sera prima, ma non sapevo come tirar fuori l'argomento, così si creò un silenzio abbastanza imbarazzante.

Decisi di contare fino a cinque, si cinque, perchè il tre arriva troppo presto, e poi chiedergli qualcosa. In qualunque modo.

Uno..due..tre..quattro..

-Buongiooooornooooooo!- Urlò Louis entrando in cucina.

In effetti, sarebbe stato meglio il tre.

-Buongiorno!- Urlammo io e Harry in coro.

Louis si stiracchiò due volte, per poi avvinghiarsi al riccio e dirci che quando tutti saremmo stati pronti, saremmo potuti tornare a Londra.

E così fu.

Dopo quaranta minuti ci sedemmo tutti in auto per tornare a casa.

Appena rientrammo, ci buttammo tutti e sei sul divano.

Non avevamo fatto nulla, l'unico che poteva essere stanco era Louis, che aveva guidato per tutto il viaggio, eppure eravamo a pezzi.

A parte Zayn, lui continuava a a parlare e parlare e parlare, certo, aveva dormito tutto il tempo.

Io e Niall ridevamo come due cretini perchè il moro diceva cose senza senso, era arrivato a parlare addirittura dei pesci rossi, e Harry e Liam ci guardavano un po' male.

Avevamo trovato traffico, ed erano già le 3.00 del pomeriggio. Decidemmo di stare a casa.

E finimmo davanti alla televisione a giocare ai videogiochi, in realtà loro giocavano, io stavo sul divano a ridere alle loro battutine. 

Era così con loro: qualunque cosa aveste fatto, tu stavi bene.

Dopo cena Harry mi chiese di fare quattro passi, così di punto in bianco.

Io ovviamente accettai e c'incamminammo verso il London Eye.

Iniziammo a parlare e scherzare insieme, come la sera prima al lago, ma non ci feci caso.

Salimmo sui gabbiotti, arrivammo al punto più alto del London Eye, io guardavo il panorama dalle vetrate e lui guardava me.

Me n'ero accorta, sorridevo come un'ebete.

-Sei bellissima-Sussurrò.

'Cccccosa?'

Mi girai, lentamente, verso di lui.

-L'ho detto ad alta voce?- Chiese imbarazzato.

Gli sorrisi facendogli capire che si, l'aveva detto.

-In ogni caso grazie, anche se non è vero-Risposi, sempre sorridendo.

-Non lo sai?-Si avvicinò.

-Che cosa?-

-Che sei bellissima.-

Sentii le sue labbra sfiorare le mie.

Appoggiò la sua mano destra sul mio collo, accarezzandomi, e l'altra l'ungo la schiena.

Avrei voluto che quel momento durasse per sempre.

Poi mi guardò, sempre sorridendo, alzai lo sguardo e sorrisi anch'io.

Il giorno dopo..