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Autore: Shiny94    07/10/2006    2 recensioni
- No!- - Perchè?- - Ricordi che tre anni fa, al nostro secondo anno, ti avevo detto che dei libri magici non ci si può fidare? Soprattutto se sono diversi dagli altri! Se non ha il titolo vuol dire sicuramente che c'è un tranello. Una trappola!- - Via, Ron! Tu guardi troppi film di fantascienza!- - Fanta… che?- - Lascia perdere! Cosa vuoi che faccia un libro innocente caduto per sbaglio da uno scaffale della biblioteca della scuola più importante e imponente che ci sia?- - E’ proprio per questo! Ad Hogwarts accadono un sacco di cose preoccupanti! Voldemort, Tom Riddle, un diario magico, il Basilico, i Dissennatori, un lupo mannaro, un torneo Tremaghi truccato… Harry! Qualunque cosa strana ci sia ad Hogwarts, è meglio lasciarla stare!- - Andiamo! La verità è che hai paura!- - Io?!!? Va bene, Potter! Se questa è una sfida hai tutto da perdere! E se davvero questo libro nasconde qualcosa… bé, non contare su di me!- - Bene! Vedrai che non accadrà niente… hai visto Ron? Non è accaduto assolutamente null... AAAAAAAAAAH!!!!!-
Genere: Demenziale, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Il trio protagonista
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao a tutti! Nn mi sono ancora ripresa dal colpo... possibile che solo 1 persona... ma dico, 1 si è degnata di recensirmi?!!? (Vernita... sei la mia unica speranza!!!!)... ho capito! La prossima volta metto un cartello gigante sopra la mia ficci con su scritto a caratteri cubitali "O RECENSITE, O NON LEGGETE!!!!". Va bè, il cappy precedente nn era un gran che... ma questo è sicuramente + bello e divertente... spero che arrivino le vostre recensioni!!! 1 bacio!! Shiny94.

Capitolo 3

Tutto torna alla normalità… o quasi!

Il giorno, dopo, Harry si svegliò un po’ titubante. Decise, poi, che sarebbe meglio se si alzasse presto. Anche se era domenica. Andò in bagno, si lavò il viso per bene e non ci pensò neanche di farsi il bagno (Provate un po’ voi ad immaginare perché! ;P). Già doveva cambiarsi i vestiti, figuriamoci farsi la doccia! Si vestì da Hermione più possibile e scese in sala comune.

In quei giorni, la vita di Harry diventava sempre più imbarazzante: doveva svegliarsi la mattina in mezzo a tutte quelle ragazze in pigiama e certo la cosa non era il massimo. Poi doveva vestirsi come Hermione, compresa la biancheria intima di ogni ragazza. Harry giurò che stava per impazzire. Poi doveva lavarsi per bene nel bagno delle ragazze e vedere specchiata sempre la figura d’un Hermione assonnata sovrapposta alla sua… non sarebbe riuscito veramente a resistere! Se non avessero subito trovato una soluzione per riavere il proprio adorato corpo, Harry si giurò che sarebbe morto. Sotterrato a terra, scavandosi una fossa profonda cinquantadue metri e poi l’avrebbe ricoperta con lastre di piombo e non sarebbe più uscito.

Harry si pettinò con impazienza i capelli ricci, poi uscì dal dormitorio con una faccia scura.

Neanche si fossero letti nella mente, Harry, Ron, Hermione e Ginny uscirono in contemporanea dai dormitori con rabbia e si fermarono uno di fronte all’altro. Harry iniziò in modo sgarbato:- O troviamo un sistema, oppure giuro che mi fidanzo con Pansy Parkinson!-. Hermione gli rivolse un’occhiata infastidita.

- Non provarci neanche. Ti ricordo che hai il mio aspetto e io non sono lesbica!-.

- Ti sta ricattando, Hermione! O trovi…-. Hermione lanciò un’altra occhiata fulminante a Ron. -Dicevo, o troviamo il modo di tornare normali, oppure si mette con la Parkinson anche se sembra te! Quindi non hai scelta! Bisogna tornare normali!!- esclamò Ron, mentre Ginny annuiva con foga.

- Va bene, va bene! Troveremo il modo!- disse Hermione esasperata. Harry, Ron e Ginny si voltarono velocemente verso Hermione, poi strillarono:- ADESSO TROVIAMO UN MODO!!-. Hermione sobbalzò per lo spavento, poi si aggiustò la maglia stropicciata per il movimento e si corresse:- Ok! Avete vinto voi! Andiamo a trovare il sistema per tornare normali…-. Si diresse verso la sua poltrona preferita e vi sprofondò. Si portò due dita sotto il mento ed assunse un’aria pensierosa.

- Dunque, dunque, dunque…-. I tre ragazzi, ansiosi, si catapultarono vicino ad Hermione, sperando che riuscisse a risolvere il problema.

- Allora… prima di tutto dovrei vedere il libro!- iniziò la ragazza, alzandosi di scatto in piedi. I tre la imitarono, poi Harry e Ron annuirono e si diressero verso il buco del ritratto, dicendo alle due ragazze:- Seguiteci!-. E spostarono il ritratto. Uscirono dalla sala comune e velocemente arrivarono alla biblioteca. I due ragazzi in testa si infiltravano per le file degli scaffali, cercando di arrivare il prima possibile allo scaffale maledetto (Uh, che aggettivo!! Ndio). In tre minuti esatti, i quattro amici erano fermi davanti allo scaffale, con lo sguardo che puntava dritto e malefico al libro. Harry lo afferrò con violenza e lo ficcò fra le mani di Hermione.

- Trova una soluzione al più presto. Ti giuro che sto impazzendo!- esclamò Harry, mentre seguiva con lo sguardo il suo corpo animato da Hermione che si dirigeva verso un tavolino vuoto. Si sedette su una delle sedie e posizionò davanti a sé il libro. Lo squadrò da testa a piedi (Ma se non ce li ha neanche la testa e il piedi!!! Ndtutti) (Si fa per dire!!! Ndio), cercando di trovare la soluzione al loro problema.

Niente.

Sospirò, poi appoggiò il viso sulla mano destra sudata.

Con la sinistra, Hermione aprì svogliatamente il libro: magari sarebbero tornati normali semplicemente riaprendo il libro!

Ma ancora una volta, non successe niente.

La ragazza sfogliò delicatamente le pagine, soffermandosi qualche volta alle pagine sporche o ingiallite dal tempo, pensando che fosse la risposta alle loro assidue domande. Invece la risposta era sempre la stessa: niente.

*

Erano nella biblioteca da tre ore e mezza e ancora non avevano trovato la soluzione. Ogni minuto che passava, la speranza che sarebbero tornati a trascorrere il rimanente della loro vita con il proprio corpo si spegneva sempre di più. Ron iniziava a maledire con la mente Harry per aver aperto il libro, dopo sue varie imposizioni. Harry si stava auto maledicendo per non aver ascoltato Ron, mentre Hermione e Ginny erano sempre più spaventate al pensiero di restare con un corpo maschile per sempre. Tutti e quattro sudavano freddo, sfogliando febbrilmente le pagine del libro, cercando e ricercando il modo di riavere il rispettivo corpo. Ma ormai avevano letto le pagine bianche del libro più di sette volte, avevano provato tutti gli incantesimi possibili, adatti all’occasione, ma il risultato era sempre lo stesso.

Dopo aver provato proprio tutte le soluzioni possibili, Hermione, scocciata, sbatté il libro in pancia ad Harry ed esclamò irritata:- Abbiamo provato in tutti i modi possibili di risolvere il problema. E visto che l’hai causato tu, il problema, mio caro signor ficcanaso, ora trovi tu la soluzione! E se non la trovi, andrò diretta da Goyle! E sai cosa intendo, vero? Per la Parkinson… so come impedirtelo, Harry! Buon proseguimento di serata, neofidanzato di Goyle!- e si allontanò, seguita da Ginny e Ron, quest’ultimo lanciando un’occhiata dispiaciuta ad Harry, il quale rispose con un’espressione terrorizzata. Poi si sedette sulla sedia ed iniziò a studiare da cima a fondo il libro.

*

Passarono altre tre ore e mezza ed Harry non aveva trovato il sistema per tirarsi fuori da quella situazione. Quando, però, Madama Pince annunciò che la biblioteca chiudeva, il povero Harry fu costretto ad uscire dalla biblioteca, dicendo che prendeva in prestito un libro.

Con fare mogio si trascinò verso la sala comune e si riconcentrò sul libro.

Harry era proprio distrutto. Non sapeva cosa fare. Le palpebre diventavano sempre più pesanti e sentiva le forze abbandonarlo. Stava per crollare in un sonno profondo, quando si accorse che erano le undici passate. Nessuno era rimasto nella sala comune a fargli compagnia… solo in quel momento, Harry si accorse che la stanza era illuminata solo dal chiarore tiepido della luna che illuminava il nuovo volto di Harry, il quale si alzò goffamente dalla sedia e, massaggiandosi la schiena dolorante, andò ad accendere il caminetto. Afferrò il libro e si posizionò di fronte la caminetto scoppiettante, che emanava un dolce calore. Harry ne aveva proprio bisogno. Si distese sul tappeto rosso ed esaminò ancora una volta il libro. Sempre lo stesso. Ormai Harry iniziava ad annoiarsi, ma non poteva fermarsi proprio in quel momento! Non dopo che Hermione lo aveva minacciato e non dopo aver effettuato per sbaglio lo scambio di corpi. Si rimboccò le maniche ed iniziò ad osservare per bene quel volume maledetto.

Dopo mezz’ora di ininterrotta riflessione, Harry si arrese. Non c’era nessuna indicazione per tirarlo fuori dai guai. Forse dovrebbe consultare altri libri che parlano di volumi magici… ma non c’era più tempo: la libreria, a quell’ora, era chiusa. Così, Harry, sospirando, si alzò in piedi ed afferrò il libro steso a terra. Nel fare ciò, però, Harry inclinò involontariamente un po’ il libro verso il caminetto, il quale fuoco illuminò la copertina. Harry si arrestò un momento ad osservare i giochi di fuoco che li riflettevano sulla copertina marrone del libro. Cacciò un urlo e fece cadere a terra il libro. Rimase impalato a fissare il vuoto. Era riuscito a trovare la risoluzione dell’enigma. Si sentiva al settimo cielo. Afferrò nuovamente il libro e ricontrollò.

- Sì, sì! Ci sono proprio delle incisioni in Antiche Rune sulla copertina! E solo in controluce si possono vedere. Ora devo solo chiamare Hermione a decifrare la frase!- esclamò gioioso Harry, correndo verso il dormitorio maschile. Arrivò alla settima ed ultima porta e fece irruzione nella stanza. Nessuno si svegliò. Harry si diresse verso Hermione e la scrollò, finché la ragazza non aprì gli occhi. Subito Harry iniziò:- Hermione! Sono riuscito a trovare la soluzione ai nostri problemi! Svegliati, Hermione!-. Hermione, nel sentire quelle parole così tanto aspettate, si svegliò immediatamente ed afferrò Harry per le braccia.

- Davvero?!!? E come si fa?!? Dimmelo, Harry! Dimmelo! Non ne posso più del tuo corpo!- strillò Hermione. Harry sorrise e prese Hermione per mano, la trascinò fino alla sala comune, davanti al caminetto e le mostrò in contro luce le incisioni.

- Sono Antiche Rune!! Allora te lo posso decifrare!- gridò felicissima Hermione, tenendo in mano il libro. Harry annuì, poi osservò Hermione che leggeva. Ogni secondo che passava, l’espressione di Hermione diventava sempre più meravigliata. Harry la scrutò con ansia.

- Hermione?- disse flebilmente. Hermione si diede una pacca sulla fronte, senza mai distogliere lo sguardo dal libro. Scosse la testa, poi sfoggiò un sorriso solare misto fra il divertito e lo sbalordito a Harry ed esclamò:- Oh, Harry!! Qui dice che per tornare normali bisogna semplicemente… aprire il libro al contrario!-. Anche Harry si diede una pacca sulla fronte.

- Oh, mio Dio! E’ così semplice?!!? E che noi le provavamo tutte!!!- disse sorpreso. Poi aggiunse:- Dai, Herm! Aprilo al contrario!-. Hermione annuì, capovolse il libro e lo aprì lentamente. Come la volta che Harry aveva aperto per la prima volta il libro, si sentì uno schiocco, i due amici furono abbagliati da una forte luce, poi tornò tutto come prima. Si scambiarono uno sguardo. Ed esibirono un sorriso a trentadue denti. Si rispecchiarono nelle pupille dell’altro, vedendo la propria immagine riflessa.

La loro immagine.

Non quella dell’altro.

La loro.

Gridarono di gioia. E si abbracciarono. E urlarono ancora più forte, più felici che mai. Avevano risolto finalmente l’enigma. E tutto sarebbe tornato alla normalità…

O quasi!

*

Il risveglio di Ron e Ginny fu un misto fra l’orrore e la felicità: scoprirono di riavere finalmente il proprio corpo, sì… ma erano nel dormitorio sbagliato! In fretta e furia si vestirono in silenzio ed uscirono dal dormitorio, cercando di non svegliare nessuno. Tutto filò liscio. Uscirono dal dormitorio, Ron ruzzolando dalle scale, diventate scivolo, mentre Ginny saltava agilmente due gradini alla volta. Si trovarono faccia a faccia.

- RON!-

- GINNY!! Siamo tornati normali! Ma… come abbiamo fatto?!?- domandò stupefatto il rosso. Ginny alzò le spalle.

- Ma che importa?! L’importante è che abbiamo i nostri corpi. Quelli con cui siamo nati e cresciuti…-. Si scambiarono un’occhiata felice. E anche loro si abbracciarono.

- Oh, Ginny! Solo durante la permanenza con il tuo corpo ho capito perché sei così isterica! Con il corpo che ti ritrovi…-. Per la battuta, Ron si guadagnò un ceffone ben assestato dalla sorella. La guardò interrogativo, massaggiandosi la guancia. Lei, in tutta risposta, girò sui tacchi e scomparì alla sua vista, salendo le scale del dormitorio femminile. Ci fu un attimo di silenzio, poi un rumore piatto di piedi nudi che scendevano le scale. Si affacciò nella stanza Ginny.

- Ah, Ron… anch’io ti capisco… se avessi io il tuo corpo, di sicuro mi verrebbe sempre l’agitazione a disputare una partita di Quidditch… (Se qualcuno non ha capito la battuta… bè, è meglio che non ve la spieghi!! Ndio)-. Sorrise malefica, poi tornò nel suo dormitorio.

- HAI QUALCOSA IN CONTRARIO SUI CORPI DEI MASCHI?!!?-. Le urlò Ron dalla sala comune. Ginny rise, poi si rintanò finalmente nel suo tanto sospirato dormitorio.

Finalmente era tutto, ma proprio tutto tornato alla normalità per i quattro amici… ma Hermione non sapeva cosa l’aspettava a casa, dopo il ritorno alle rispettive case per le vacanze d’estate….

Un allocco appartenente ad Hogwarts stava volando in direzione di casa Granger, più precisamente verso la finestra del secondo piano di casa Granger, dove un’Hermione trafelata e ansimante aspettava l’arrivo del gufo. L’allocco planò sul davanzale e mostrò la zampa destra, alla cui era stata legata una lettera, firmata dal timbro di Hogwarts. Ormai non c’erano più dubbi: quelli erano i risultati dei G.U.F.O.

Hermione, tremante, sciolse il nastro scarlatto dalla zampa ed afferrò incerta la lettera. L’aprì e dispiegò la pergamena.

GIUDIZIO UNICO PER I FATTUCCHIERI ORDINARI

Voti di promozione: Eccezionale (E)

Oltre Ogni Previsione (O)

Accettabile (A)

Voti di bocciatura: Scadente (S)

Desolante (T)

Troll (T)

HERMIONE JANE GRANGER HA CONSEGUITO:

Astronomia: A

Cura delle Creature Magiche: O

Incantesimi: O

Difesa contro le Arti Oscure: E

Divinazione: S

Erbologia: O

Storia della Magia: D

Pozioni: O

Trasfigurazione: O

Hermione era sconvolta. Aveva preso solo un ‘Eccezionale’… hermione stava per morire… cadde sul letto quasi come se fosse in trance. Poi corrugò le sopracciglia, si alzò di scatto ed urlò a pieni polmoni:- HARRYYYYYYYYYYYYYYY!!!!!!!!!!!!!!!!!-.

A molti chilometri di distanza, Harry Potter stava parlando con il suo unico amico che aveva lì a Londra: Edvige. Quella povera civetta bianca che trascorreva la maggior parte del tempo delle vacanze rinchiusa nella sua gabbietta.

- Sai, Edvige… se non fosse così lontana, giurerei di aver sentito l’urlo di Hermione chiamarmi… ma è impossibile…- disse sorridendo, e lanciò un’ultima occhiata alla pergamena stesa sul suo letto.

Se ci fosse stato un lato buono di quella disavventura, era proprio quella pergamena… macchiata da nove ‘Eccezionale’ e da un solo ‘Oltre Ogni Previsione’… ma c’era comunque una cosa che lo preoccupava…

Come sarebbe riuscito ad evitare la collera di Hermione, dopo che aveva letto i suoi risultati dei G.U.F.O.?

 

 

Fine

 

Finito!!! Vi piace?!? Ricordate di recensirmi!!!! Io vi aspetto cn ansia!!!!! Ciao!!!! Shiny94.

  
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