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Autore: ohijackles    05/03/2012    12 recensioni
Un college londinese. Un errore. Una ragazza costretta a condividere la camerata con cinque ragazzi, due dei quali l'hanno particolarmente colpita. Cosa succederà?
E' la mia prima FF, quindi siate buoni. Spero che vi piaccia!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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PAY ATTENTION.
Allora, metto il coso dello scrittore qui così sono sicura che tutti lo leggiate.
Prima di tutto volevo scusarmi per questo immenso periodo di pausa, ma davvero è stato difficile trovare tempo per scrivere il capitolo.
Poi, boh. Sto ricevendo un casino di complimenti, cosa che mi fa assolutamente, tremendamente, incredibilmente felice. 
Siete davvero fantastici.
Vi ringrazio di cuore per avermi messo tra le preferite, le seguite e le ricordate.
Preannuncio che ho portato sfiga col capitolo precedente, perchè due giorni dopo che lo avevo postato, lo zio di Zayn è morto; mi sono sentita in colpa.. 
Su questo capitolo non ho molto da dire, solo che è una parte centrale in cui si scoprirà qualcosa del passato di Liz e l'amicizia traballante tra lei e Zayn.
E, scusate, ma sono stata costretta ad inventare il nome della madre di Zayn, perchè io non me lo ricordo e su Twittah nessuno mi ha dato una mano.. 
Spero che vi piaccia, anche se non è il migliore capitolo che mi sia venuto fuori.
Ultimamente sono molto distratta, ed è difficile per me scrivere cose decenti.
Spero comunque di ricevere tante e belle recensioni che mi facciano dimenticare per un secondo la situazione di merda (lasciatemelo dire) in cui mi trovo.
Cià. #MuchLove.
Twitter: @xsuperlouishere.


Capitolo 20. 

Guardai fuori dalla finestra; nevicava, e anche tanto, sul terreno c'era già un alto strato di neve.
Immediatamente sorrisi, come sorride una bambina davanti alla "polvere bianca", come la chiamavo io da bambina; ma quello non era il momento per essere felici e sorridenti.
Mi voltai, tornando cupa; Zayn era seduto sul bordo del letto, con la testa tra le mani.
"Zayn, sei pronto?" chiesi sedendomi al suo fianco e appoggiandogli la mano sulla spalla.
Annuì in silenzio; sospirai, erano tre giorni che non parlava a nessuno.
"Lo so che è dura, ci sono passata anch'io.. Ma devi andare avanti, fidati che prima o poi questo senso di vuoto svanirà.."
Lui alzò la testa e singhiozzò: "Non pensavo che fosse così difficile.. Eppure sapevo che sarebbe successo.."
Sorrisi leggermente, mi era mancata la sua voce "Nessuno è preparato alla perdita di qualcuno, neanche se lo sa.."
Mi guardò e proseguì "Tu hai perso qualcuno di importante della tua vita?"
Era una cosa che non avevo mai detto a nessuno, una cosa che mi lasciava una voragine dentro e che non volevo dire a nessuno per paura che quella voragine si potesse aprire di nuovo e distruggermi dall'interno; solo i miei genitori e Emma lo sapevano, ma solo perchè erano presenti.
Ma forse era anche ora che provassi a dirlo a qualcuno, in fondo Zayn era il mio migliore amico..
Con mano tremante afferrai la catenina che tenevo nascosta sotto i vestiti e che portavo sempre con me; Zayn sgranò gli occhi, colto dalla sorpresa.
La catenina militare con quel nome inciso sopra che mi uccideva solo a guardarlo, penzolava lentamente dal mio palmo.
"Hay, chi era?" sussurrò.
Lottavo per trattenere le lacrime; potevo sentire la voragine lentamente riaprisi mentre tiravo fuori quelle parole che avevo tenuto nascoste per un anno.
"M-mio fratello, in Afghanistan.. Un anno fa, a vent'anni.."
"Oh cavolo" mormorò, prendendo il ciondolo per ammirarlo meglio.
"Jamie Pierce. Era la persona più importante della mia vita, eravamo come migliori amici. Non avevo nessuno con cui andavo così d'accordo, neanche Emma.. E' anche per la sua morte che ci siamo trasferiti, la casa a San Francisco sapeva troppo di lui..".
Rimanemmo un minuto in silenzio, Zayn giocherellava con il ciondolo e io cercavo di riprendermi.
Mi asciugai le lacrime "Ma ora non è il mio momento, ora si tratta di te. Sei tu che devi essere consolato, non io" rimisi la catenina sotto il vestito nero e mi alzai.
"E' ora di andare, il funerale inizia tra due ore e mezza.." gli presi la mano e lo feci alzare "Stai bene con lo smoking" dissi sistemandogli la cravatta; senza preavviso mi abbracciò e mi baciò la testa.
"Sei la persona migliore che io abbia  mai incontrato" sussurrò e io mi sciolsi letteralmente.
"Awwww, Zayn! Ma così mi fai piangere.. Ancora.. Anche tu, Malik." mormorai staccandomi "Su, è ora di andare".
Uscii dalla camera con lui al mio seguito; i ragazzi in salotto si alzarono tutti dal divano e ci vennero incontro.
Louis fu il primo a farsi avanti "Zayn, tutto bene amico?"
Lui annuì "Sì, fratello. Sto meglio.." Louis lo abbracciò e così fecero anche gli altri; erano delle persone meravigliose, mi sentii come se fossi a casa, eravamo una famiglia.
Louis mi si fece incontro e mi tese la mano "Pensi che ce la farà?" domandò baciandomi la guancia.
"Tutti ce la fanno, prima o poi.." mormorai più a me stessa che a lui; qualcuno bussò alla porta d'ingresso.
"Dev'essere Charlie.. Pronti ad uscire?" fece Harry andando alla porta.
"Apettate un attimo. So che non è il momento migliore, ma devo farvi una foto. Cioè, è la prima volta che vi vedo tutti con lo smoking, è un momento da immortalare!" presi il cellulare in mano e loro si misero in posa.
"Sforzate un sorrisino.. Ecco, grazie" rimisi il cellulare nella borsa e andai da Louis; uscimmo tutti in fila indiana e io chiusi la porta a chiave.
Presi un respiro profondo, cercando di non far notare a nessuno come mi sentivo; dire a Zayn di mio fratello non era stata poi una così grande idea..
Charlie era appoggiata al muro con addosso un cappotto nero; appena ci vide, un leggero sorriso le si formò sul viso.
Abbracciò Harry, poi Zayn e poi si diresse titubante verso di me; probabilmente aveva notato che non ero molto in forma.
"Tutto bene?" senza risponderle la abbracciai; avevo bisogno di un abbraccio al femminile, non so se mi spiego.
"Ehyy, che ti prende?" disse senza lasciarmi andare; la sentii iniziare ad accarezzarmi leggermente la schiena.
"Niente. Solo un brutto periodo.." mi allontanai e la guardai sorridendo; mi sarebbe dispiaciuto se Harry l'avesse lasciata. 
Il mio cellulare squillò con la solita suoneria dei We Are The In Crowd facendo saltare tutti per lo spavento.
"Scusate, sono io.." afferrai il cellulare e lo misi all'orecchio, mentre Louis mi prendeva la mano e mi accompagnava verso il garage contentente le due macchine a disposizione dei ragazzi da usare per le emergenze.
"Pronto?"
"Ehy, Liz, come butta?" disse una voce familiare al di là del telefono.
"Emma!" esclamai felice "Maaaah, ci sono stati giorni migliori.."
"Eh già. Promettimi una cosa.."
"Cosa?"
"Promettimi che abbraccerai forte forte Zayn da parte mia..
Risi leggermente "Lo prometto..
Sentii Emma sospirare "E tu come stai?"
"Io? Bene, come dovrei stare? Cioè, sono in pensiero per lui ma direi ch.."
"Liz, sai di cosa sto parlando.." mi interruppe; cavolo, perchè mi conosceva così bene?!
"No, non lo so." non volvevo parlarne, speravo che Emma avesse capito il messaggio.
"Di Jamie. Non vorrei che tornassi in depressione acuta dopo questo funerale.."
Arrivammo al garage e Niall accese la luce; sbattei le palpebre per abituare gli occhi alla luce al neon sparata dai soffitti.
Il van dei ragazzi era enorme, conteneva sette persone; lo usavano solo se tutti e cinque i ragazzi dovevano andare da qualche parte, o se dovevano portare altri ospiti oltre a loro.
"Emma, sto bene" la voce mi tremò, e temetti di scoppiare a piangere da un momento all'altro; Louis si mise alla guida e di fianco a lui Liam.
"Già come no" borbottò lei; salii sul van e mi trovai in mezzo a Harry e a Zayn, mentre negli ultimi due posti si misero Niall e Charlie. 
"L'ho detto a Zayn comunque.." il motore si accese e fummo pronti a partire. 
"E per quale stupida ragione?" mi rimproverò; sapeva che parlarne mi faceva stare male.
"Volevo farlo stare meglio, avevo bisogno che capisse che so come ci si sente in casi come questi, e che lo supererà.."
"Sì, ma tu non l'hai superata.." puntualizzò con tono da "so-tutto-io".
Alzai gli occhi al cielo "Dettagli. Lui lo sapeva che sarebbe successo, io no. Sarà più facile per lui.."
"O almeno, lo sapevi, ma speravi che non succedesse proprio a Jamie."
"NON DIRE QUEL NOME" urlai; i ragazzi mi fissarono sbalorditi. Vidi gli occhi di Louis fissarmi preoccupati dallo specchietto retrovisore e gli sorrisi leggermente.
"Okey, okey. Scusa." si offese.
"Scusa te, reagisco male quando si tratta di lui.." appoggiai il cellulare alla spalla e mi rivolsi ai ragazzi "Volete farvi i fatti vostri?
"Figurati, so che è dura.." sentii uno sciaquone partire.
"Eri in bagno?" sorrisi.
"E che ti devo dire? Mi scappava.." si giustificò.
"Ems, ora è meglio che appenda, troppe orecchie nello stesso posto."
"Okey, bella. Oh approposito, come va con Lou?"
"Alla grande!" lo guardai attraverso lo specchietto retrovisore e anche lui alzò lo sguardo e mi sorrise.
"Pagherei oro per un appuntamento come il vostro.." mormorò.
"Eh già. Ci sentiamo Ems" feci per appendere, ma sentii gli occhi di Liam puntati addosso.
"EMMA!" la chiamai sperando che fosse ancora in linea.
"E'?"
"Ti saluta Liam." un altro sguardo da parte sua "e ti dice che ti ama" inarcò le sopracciglia "e ti chiamerà sta sera su Skype" sorrise, soddisfatto delle mie risposte.
"Oh, okey. Digli che lo amo e dagli un bacio da parte mia" e appese; mi sporsi un poco e baciai Liam sulla guancia "Questo è da parte di Emma".
"Ehnnò, se fosse da parte di Emma sarebbe sicuramente sulle labbra" scherzò.
"EHY!" lo rimproverò Louis; io risi e tornai al mio posto.
Rimisi il cellulare nella borsa e con un gensto del tutto inaspettato, appoggiai la testa sulla spalla di Harry; sentii i suoi muscoli contrarsi, cosa che mi fece rendere conto che ero sulla spalla sbagliata.
"Oh, scusa. Volevo appoggiarmi a Zayn.. Che stupida che sono" mi diedi una leggera pacca sulla fronte e spostai la mia testa sulla spalla di Zayn e gli afferrai la mano; lui continuava a fissare fuori dal finestrino, senza dire una parola.
"Hay, stai bene?" fece Harry riprendendosi; si notava così tanto che non stavo per niente bene?!
"Sì, solo che io e i funerali non andiamo molto d'accordo.." sentii Zayn sospirai e gli strinsi la mano più forte. 
"Sei mai stata ad un funerale prima d'ora?" disse il riccio dopo un po'; questa volta era Zayn a stringermi la mano.
"Erm, sì.. Del mio.. bis-nonno.." mugugnai, cercando di ricacciare indietro il groppo che mi si era formato in gola.
"Oh, mi dispiace.." sembrava imbarazzato a parlare con me, come se si vergognasse a parlarmi liberamente, con Charlie nella stessa stanza.
"Nah, niente. Tanto non lo conoscevo neanche.." biascicai chiudendo gli occhi; probabilmente mi addormentai, perchè quando riaprii gli occhi eravamo davanti al cimitero.
"Grandioso, funerale all'aperto" mormorai, pentendomi di aver scelto di mettere i tacchi; Zayn si alzò ed andò avanti.
"Zayn, un secondo!" urlai per farlo fermare; lui si voltò e tornò da me.
Lo abbracciai "Questo è da parte di Emma." gli sussurrai all'orecchio; lo sentii sorridere e poi si allontanò e tornò sui suoi passi.
Era tutto innevato, e questo rendevo il tutto ancora più tetro, ma almeno aveva smesso di nevicare.
"Accidenti a me e ai miei stupidi tacchi. Perchè nessuno mi ha avvisato del funerale all'aperto?" sbottai; feci per mettere giù i piedi quando Louis si presentò da me con i miei stivali in mano.
"Ma io sono più sveglio di te e ti ho portato anche i tuoi stivaletti!" disse sorridendo; lo amavo, lo amavo veramente tanto.
"Awwwwww, sei il ragazzo migliore del mondo. Ti amo!" gridai afferrandogli la cravatta e portandolo verso di me; lo baciai, come non lo baciavo da tanto tempo.
Mi sentivo riconoscente e innamorata persa di quel ragazzo; ogni giorno era come se fosse la prima volta, ogni giorno me ne innamoravo sempre di più.
"EHY, piccioncini! Muovete i vostri bei culetti e andiamo, che stanno per iniziare!" gridò Niall col suo accento irlandese.
Mi allontanai da Louis e gli sorrisi "E questo per che cos'era?!" domandò.
"Che? Una ragazza non può baciare il proprio ragazzo senza una precisa ragione?" risposi togliendomi i tacchi e mettendomi gli stivaletti; Louis mi porse la mano e mi aiutò a scendere dal van.
Entrati nel cimitero, l'aria si era già fatta più triste e cupa, e un brivido mi percorse la schiena; una folla di gente in nero era raggruppata intorno ad una tomba.
Mi strinsi a Louis e in silenzio ci avviammo verso la collina; davanti a noi, Zayn era andato ad abbracciare quella che probabilmente era sua madre.
Louis mi lasciò la mano e insieme agli altri andò ad abbracciare la donna; io mi misi da parte con gli occhi fissi sulla bara.
"Mamma, lei è Hayley Pierce, la coinquilina di cui ti ho parlato.." fece Zayn; sua madre mi si avvicinò e mi abbracciò inaspettatamente.
"Zayn mi ha parlato tanto di te, Hayley.." disse con la faccia affondata tra i miei capelli.
"Mi chiami Liz, per favore, signora Malik
"E tu chiamami Mary" ribattè allontanandosi; aveva gli occhi rossi e lucidi, ma si sforzava comunque di sorridere.
Zayn le assomigliava molto, ma scommetto che aveva preso molto di più dal padre.
Andammo in prima fila e io mi misi di fianco a Zayn con la mano stretta nella sua; aveva bisogno di qualcuno.
Mi fu inevitabile piangere, quelle immagini mi erano troppo familiari; la bara, le persone che piangevano in silenzio, il prete.. Solo che questa volta non c'erano militari che ti portavano la bandiera americana piegata e che sparavano in aria.
Chissà dov'era la bandiera, forse l'avevo infilata in uno dei tanti scatoloni del trasloco; mi ripromisi che me la sarei andata a cercare, e a prenderla insieme alle nostre foto insieme.
Alla fine del funerale, ci dirigemmo tutti verso casa Malik per la veglia.
Una volta entrati, Louis mi tolse da vero gentleman il cappotto e io rimasi con il mio vestitino nero, lo stesso che avevo usato per il funerale di Jamie; Liam mi guardò affascinato.
"Com'è possibile che tu sia così bella anche con un semplice vestito nero?" sbottò dopo avermi osservato per bene; abbozzai un sorriso e mi rimisi i tacchi, lasciando gli stivali sulla soglia.
"Non dirlo ad Emma!" lo ammonii "E' una tipa gelosa." borbottai accarezzandogli la spalla mentre lo superavo.
"Ehy, avete visto Zayn?" chiese Harry rivolgendosi a noi; teneva per mano Charlie, cosa che mi fece sentire felice e.. gelosa?
"E' andato in camera sua" rispose la madre di Zayn mentre si dirigeva in salotto con un vassoio in mano "Sopra le scale, giri a sinistra e poi la prima porta a destra" e se ne andò.
"Vado io" sbuffai lasciando andare la mano di Louis, che nel frattempo si era avvicinato a me; salii le scale e arrivata in cima bussai alla prima porta sulla destra, come da istruzioni.
Non ricevetti nessuna risposta "Zayn?" sussurrai, aprendo leggermente la porta; la stanza era vuota, leggermente illuminata dallo spiraglio di luce che entrava dalla finestra.
Tornai in corridoio guardandomi intorno; aprii la prima porta che mi ritrovai davanti, ma anche quella era vuota.
Feci qualche passo avanti nel corridoio e trovai una porta socchiusa, a differenza delle altre; mi avvicinai e l'aprii lentamente.
Zayn era immobile che fissava davanti a sè il letto ancora disfatto, probabilmente quello dei genitori, dove dormiva il padre.
"Zayn?" mi avvicinai e allungai la mano per afferrare la sua; con uno scatto felino lui la ritrasse prima che potessi toccarla.
"Vai via, Liz" si voltò lentamente e mi guardò con uno sguardo furente; non l'avevo mai visto così.
"Non ti lascerò solo" borbottai.
"Ho bisogno di stare solo, non fartelo ripetere due volte. Vai via."
"La solitudine non ti aiuterà, lo sai?
"Sto meglio da solo, sono sempre stato meglio da solo. Non ho bisogno di te" pronunciò quelle parole con odio, come se si fosse reso conto che era stata una rovina incontrarmi; la perdita di suo padre lo avevo stravolto, questo lo potevo capire, ma che cosa c'entravo io?
"Stavo solo cercando di aiutarti.." sussurrai con le lacrime agli occhi.
"Non ho bisogno del tuo aiuto. Oh, stai piangendo? Che strano, sai fare solo quello?" sbottò girandosi completamente verso di me.
"Quando Jamie è morto, non avevo nessuno che mi potesse aiutare. Persino Emma aveva paura ad avvicinarsi, aveva paura di potermi 'rompere'. Ero sola, fragile e indifesa. La perdita di mio fratello, mi ha reso una persona diversa da quella che ero prima; rischiavo di rompermi ad ogni singola caduta. Pensavo che per me fosse finita, pensavo che trasferirmi qui potesse definitivamente distruggermi. Ma poi ho incontrato voi, VOI, siete stati la mia salvezza; ora so che ogni volta che cado, c'è qualcuno di voi disposto ad aiutarmi ad alzare.
So di poter contare sempre su di voi.
Zayn, tu hai bisogno di quel qualcuno che sia disposto a farti alzare ogni volta che cadi; e io sono qui. Io sono quella persona.
"
"E se invece non lo fossi? E se a me non me ne frega di cosa è successo a te? Non si tratta solo di te, sai?" urlò quasi.
"C-cosa?"
"Hayley, vattene via." ribadì duro; lo guardai negli occhi un'ultima volta. Erano occhi pieni di odio e disprezzo, occhi che non si addicevano alla persona che era veramente.
"Riprenditi Zayn." me ne andai furiosa, con le lacrime che mi percorrevano il viso, senza guardarmi indietro.
"Ehy, hai parl.." Harry sbucò da dietro l'angolo, facendomi sobbalzare "Cazzo, Hayley, che ti è successo?!"
"Niente.. Niente.." feci per scansarlo, ma lui mi afferrò le braccia bloccandomi.
"Come niente?! Sembri un panda!" sbottò guardandomi negli occhi; probabilmente si riferiva al trucco sbavato.
"Z..Zayn. E' solo sconvolto. Non intendeva veramente quello che ha detto. Lui ha bisogno di me." o ero io che avevo bisogno di lui, ma non potevo permettermi di perderlo; stavo delirando.
"Probabilmente è scosso per quello che gli è successo. Vedrai che tutto tornerà alla normalità." rimase fermo per un secondo, poi con fare incerto allargò le braccia "Vuoi un abbraccio?" chiese con tono impacciato. 
Non me lo feci ripetere due volte che gli fiondai la testa nel petto; il suo profumo mi invase le narici.
Tra quelle braccia le lacrime si sentirono libere di scendere, e io non feci niente per fermarle; sentivo i muscoli di Harry contratti sotto la mia guancia.
Mi allontai per poterlo guardare in faccia "Sai che non devi essere sempre così teso ogni volta che hai contatti fisici di qualunque innocuo tipo con me, vero?"
Abbassò lo sguardo, arrossendo leggermente; sorrise e con la sua tipica mossa si mise a posto i capelli.
"Harry, non voglio allontanarti da me. Voglio sapere di poter contare su di te quando ne avrò bisogno. Non lasciare che i tuoi sentimenti si mettano in mezzo e rendano imbarazzante il nostro rapporto. Io ti voglio bene, Hazza..
"Io ti amo." baiscicò sperando di non farsi sentire; sorrisi.
"Ecco, appunto. Questo lo devi dire a Charlie, non a me" gli sollevai la testa con la mano "Tu ti meriti di essere felice, e con me non lo saresti. Sono una gran scassapalle, sai? Davvero non so come faccia Lou a sopportarmi.." risi, e subito anche lui si unì alla risata; per un secondo dimenticai il motivo per cui avero versato lacrime amare.
"Sai, Lou non sarebbe felice se ti vedesse così col suo migliore amico" fece Zayn passandoci accanto senza fermarsi.
"Che cavolo gli è preso?" esclamò Harry seguendolo con lo sguardo mentre scendeva in salotto.
"Quello di cui ti stavo parlando" borbottai; vidi Louis salire le scale e sentii Harry allontanarsi un poco da me.
"Ehy, Styles. Posso avere due secondi con la mia ragazza?" gli fece sorridendogli e dandogli una pacca amichevole sulla spalla.
"Certo, Tommo" mi accarezzò il braccio e se ne andò, voltandosi un'ultima volta per lanciarmi uno sguardo che mi diede serenità.
Louis mi prese la mano e mi trascinò nella prima stanza che trovò libera; chiuse la porta alle spalle e mi fece accomodare sul letto.
"Che sta succedendo Lou?" feci poco convinta sedendomi sul letto.
"Nah, niente. Solo parlare." rispose lui al mio fianco "Volevo solo sapere come ti sentivi, ti ho visto parecchio scossa.."
La voragine era ormai aperta, quindi decisi di raccontare anche a Louis la storia di mio fratello.
"Perchè non me ne hai mai parlato?" sbottò dopo che gli raccontai ogni cosa.
"Perchè fa male" sussurrai; le sue braccia muscolose mi avvolsero in un tenero abbraccio e mi fecero sentire protetta.
"E con Zayn vedrai che si sistemerà tutto, è solo un momento molto difficile per lui" disse al mio orecchio.
"Lou, posso chiederti una cosa?" tornai seria e mi allontanai da lui; i suoi occhioni azzurri mi mettevano suggestione.
"Certo, qualunque cosa"
"Come fai con Harry?" domandai tutto d'un fiato.
"Che cosa intendi dire?"
"Cioè, come fai ad essere così tanto amico di lui, nonostante tu sappia della stratosferica cotta che ha per me?"
Sorrise "Perchè so che per te non è altrettanto. Lui per te è solo un amico, e questo si vede. E poi, siamo migliori amici da sempre, non voglio punirlo solo perchè il suo cuore ha scelto te.
Come avevo già detto, ogni giorno lo amavo sempre di più; era una persona incredibile, dolce, simpatica e disponibile. 
"Louis William Tomlinson, io ti amo." gli saltai in braccio e gli baciai il naso.
"Anch'io ti amo, Hayley Elizabeth Pierce".




   
 
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