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Autore: marrymezayn    05/03/2012    17 recensioni
Storia in fase di REVISIONE. Scusate per il fastidio!
Estratto dal 3° capitolo:
Strinse di più le braccia al suo collo, e le uscì un sospiro mentre si staccava quel poco per dar fastidio alle sue labbra. «certe notti ho pensato seriamente di impazzire senza di te!» quel sussurro, appena udibile all’orecchio di qualsiasi essere umano ma non quello di Keyra, ebbe la facoltà di far bloccare il cuore della ragazza che lo guardava con gli occhioni fuori dalle orbite. Le vennero gli occhi lucidi e percepì un sorriso sulle sue labbra. «mi sei mancato!» ammise mormorando, ma sapeva che lui l’aveva sentita. Sentì la sua presa spingere la sua schiena verso di sé e si lasciò trasportare, finendo direttamente tra le sue braccia. Percepiva il delicato respiro di Zayn tra i suoi capelli, e si appoggiò al suo petto, con un sorriso. Il cuore di Zayn batteva all’impazzata. Chissà come mai. «Mi sa che l’unica cosa giusta che ho fatto in vita mia è stata quella di nasconderti la verità.»
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E' il "futuro" di questa storia.
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=868289&i=1 spero che vi piaccia. Enjoy! ♥
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Se non ti perdi, non trovi strade nuove.'
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Perché io sono sempre stata una persona distaccata. Non ho mai provato veramente l'amore,
non facevo altro che immedesimarmi nelle emozioni altrui, come un attore fa con un personaggio.
Ora, da qualche parte nel mondo, qualcuno si sta immedesimando in me.

 

Vi siete mai ritrovati a pensare al passato? A quel passato che sembra tanto vicino, forse perché si sta ancora male per qualcosa, ma ti rendi conto che è passato tanto tempo? Poche volte lei ritornava indietro con i ricordi, perché a volte i ricordi facevano solo male, ma in quel momento, seduta in macchina, ricordava. Cosa? Di tutto. Tutto quello che era successo da due anni a quella parte e non si stupì minimamente di ricordare così perfettamente tutto quello che era successo da due anni a quella parte. La prima volta che l’aveva visto.. il primo bacio.. i primi pensieri sconci.. Quando era rimasta sveglia a guardarlo dormire e quando si era resa conto che la donna che avrebbe avuto il cuore di Zayn sarebbe stata davvero molto fortunata. Lei in quel momento aveva il cuore di Zayn ed era al corrente che era fortunatissima. Stava facendo di tutto per tenerlo lì, tra le sue mani e cullarlo come se tra le sue mani vi era qualcosa di estremamente delicato. In effetti era così. Il cuore di Zayn era delicato, almeno quanto lui.
Quante lacrime aveva versato per lui? Ma quanto ne era valsa la pena? Quanto, diamine! Mentre andavano verso l’hotel, si ritrovò a domandarsi che fosse successo se magari lei non avesse accettato quella mezza sfida che le aveva fatto Zayn. Chissà se le cose si sarebbero evolute nello stesso modo. Chissà se non fosse stata così distaccata dal sesso maschile se Zayn le avesse dato le stesse attenzioni. Strano affare il destino. Bastava un minimo, e tutto si strutturava intorno a quella cosa. A volte si ritrovava anche a pensare che le sarebbe piaciuto avuto un qualcuno che registrava la sua vita per poi riguardare i video e rendersi conto di cosa aveva passato. Le sarebbe piaciuto poter riguardare gli sguardi di Zayn che le regalava per vedere se con il tempo erano cambiati.
«Siamo arrivati!» chissà perché ogni volta che si perdeva nei suoi pensieri l’autista diceva sempre quella cosa. Non era la prima volta che le succedeva. Crollò sul mondo dei vivi e annuì, guardando l’autista dallo specchietto retrovisore.
Quando si fermò ringraziò l’autista che le sorrise con dolcezza, per poi guardarlo ripartire verso il Garage. Guardò l’albergo e sospirando cominciò a camminare verso la hall. Appena mise piede dentro, si avvicinò alla reception, guardando la ragazza con un sorriso. «salve..» la salutò e ricevette un sorriso freddo. «i One Direction sono in albergo?» chiese mordendosi il labbro. «aspetti che controllo..» attese mentre guardava il cellulare. «Keyra?» si girò a guardare il punto da dove arrivava la voce, e si ritrovò Louis. «no.. è un'allucinazione!» sorrise nello stesso momento che Louis le saltava addosso, felice come una pasqua. Non aveva avvisato nessuno dei cinque che stava ritornando, solo Paul con cui si sentiva praticamente ogni sacrosanto giorno. Ricambiò l’abbraccio, delicatamente. «ma da quanto sei così alto?» lo sentì ridere. «guarda che mi hai visto due settimane fa, mica tre milioni di anni fa eh!» rispose, divertito. «sei cambiato! Sei più alto. Se adesso vado da Harry cosa mi ritrovo? Lo ritrovo pelato?» Louis si fece una risata divertita, scompigliandole i capelli. «come sta tuo padre?» arricciò le labbra, pensierosa. «bene? E’ già tornato a lavorare. Dice che i suoi pazienti non potevano aspettarlo!» Louis sorrise, con dolcezza. «sono contento.» si sorrisero. «cosa mi sono persa in questi giorni?» domandò in modo curioso, appoggiandosi al bancone della reception. Con la coda dell’occhio notò come la ragazza si mangiava con gli occhi Louis. «niente di nuovo oltre a quella cosa di Zayn.» sbatté le ciglia, diventando bianca. «che gli è successo?» domandò e la voce le tremò leggermente. Solo in certi momento, quando qualcuno ti dice che una delle persone a cui vuoi bene stava quasi per morire, capisci quanto bene vuoi ad una persona. Sentì la pelle della fronte riempirsi di un velo di sudore, mentre i polmoni si chiudevano per l’ansia. «non te l’ha detto?» scosse la testa dopo che ci pensò un po’ su. Non le aveva detto niente di che, in quelle due settimane. «stava per affogare in mare.» gli occhi le si sbarrarono leggermente, sentendo il cuore arrivare fino in gola dall’ansia. «st..stava affogando?» Louis annuì, sorridendo dispiaciuto di essere stato lui a dirglielo. «ha bevuto l’acqua di mare per sbaglio e per respirare si è dimenticato di muovere le braccia. Per fortuna Liam l’ha preso e l’ha portato sulla riva del mare, dove Zayn si è ripreso da solo. Sai l’effetto che gli fa bere l’acqua, no?» no, non sapeva neanche che effetto gli faceva l’acqua di mare. Scosse la testa, nel panico. «Keyra, stai calma.. Zayn è vivo e si sta fumando una sigaretta di fuori..» istintivamente spostò lo sguardo verso la terrazza dell’albergo. «ma..ma..» Louis la prese per le spalle, facendosi guardare. «stai tranquilla.» fissò le sue labbra, poi tirò un sospiro. «voi avete deciso di ammazzarmi, dai, ammettetelo!» Louis si fece una risatina. «vai da lui, forza!» e dicendo quelle parole la spinse verso la terrazza, mentre lei sembrava una bambina che aveva appena iniziato a camminare. Un po’ insicura nel passo, le braccia pronte a mettersi davanti se solo fosse caduta. Quando arrivò in terrazza, vide Zayn di spalle alla porta e Niall con lui. Quando il biondo si girò sorrise a trentadue denti, bello come il sole. «da quanto fumi?» chiese, notando subito la sigaretta tra le sue dita. «posso spiegare..» non fece in tempo a dire altro perché sentendo la sua voce, Zayn si era girato e vedendola le era saltato addosso. «per me puoi anche non spiegare. A me se fumi o no poco mi interessa, Niall!» ammise, guardando male Zayn che al tempo stesso le prendeva il viso e cominciava a darle tutti baci su di esso, contento di vederla. «mi faccio due tiri quando sono nervoso!» ammise, a mo di spiegazione. «pure io dicevo così. E poi, quando sei nervoso, fatti una scopata che è meno nociva!» disse, cercando di scostare quel mentecatto del suo ragazzo, mentre Niall ridacchiava. «il bue che dice cornuto all’asino.» lo sentì dire. «ma io so benissimo che mi faccio del male.. infatti non ti sto cazziando, Niall. Per me ti puoi far male quanto ti pare, basta che tu ne sei al corrente.» disse prima di posare le labbra delicatamente le labbra su quelle di Zayn. Dopo un bacio affondò la faccia nella camicia di Zayn, respirando a pieni polmoni il suo profumo e sospirò deliziata. Era come una droga per lei quel profumo. Era come se fosse la sua dose quotidiana di droga e lei aveva bisogno di sniffarla per sentirsi finalmente bene. Per lei quel profumo sapeva di casa. «e tu mentecatto. Quando me lo dici che stavi per annegare?» Zayn affondò la testa nelle spalle, facendo una faccia da angelo. «chi te l’ha detto?» chiese, affondando la faccia nei suoi capelli. «non importa chi, ma perché non me l’hai detto?» chiese ancora, guardandolo in tralice. «perché ti saresti solo preoccupata!» per risposta gli diede una gomitata. «sei un coglione Zayn! Oggi pomeriggio sei impegnato, con me..» il moro assunse una faccia malandrina, e Keyra gli diede un’altra gomitata. «non sperarci, demente. Andiamo in piscina!» a quelle parole, Zayn sbiancò, mentre lei salutava con un bacio Niall. «fammi fare un tiro, va!» gli rubò la sigaretta, e lui la guardò male, mentre Zayn si attaccava a lei stile koala all’albero. «come sta tuo padre?» ridiede la sigaretta a Niall, girandosi a guardarlo. «Bene. Non l’ammazza nessuno a quello!» disse, ridacchiando e appoggiandosi al petto di Zayn, stanca morta. Niall la guardò con dolcezza. «Vai su e mettiti un po’ a riposare.» sbadigliò e dopo aver preso la chiave di Zayn – che pensate che non lo sapeva che non poteva prendersi una camera da sola – lì salutò andando a salutare anche Harry e Liam, che giocavano in camera. Si coccolò un po’ entrambi, si fece coccolare da Harry mentre giocava con i suoi ricci, che ultimamente erano più belli di sempre. Quando arrivò di fronte al letto, lo guardò come se fosse una manna dal cielo, e ci si buttò a quattro di spade, crollando a dormire all’istante. Non si ricordò neanche di aver appoggiato la testa sul cuscino.
Quando due ore dopo si svegliò, aveva una coperta e le tende erano chiuse. Per un secondo pensò che aveva dormito per tutto il pomeriggio, ma non era così – constatò quando aprì le tende, vedendo la luce -. Sbadigliando uscì dalla stanza, incontrando Paul alla reception. Le chiese dove stava andando, e Keyra rispose che andava ai negozi dell’albergo per prendere un costume per insegnare a Zayn a nuotare. Gli chiese se fosse un problema se per qualche ora lo rubava al gruppo, e Paul non protestò, anzi.. La ringraziò perché si era preoccupato tantissimo sapendo quello che era successo.
 
 
«mi sento un idiota!» ammise il moro, guardando l’acqua come se potesse ucciderla. «tu sei idiota, è questa la cosa bella!» Zayn perse interesse nell’acqua e si girò a guardare la tipa sul bordo della piscina. «mi sei mancata anche tu, amore mio!» sorrise angelicamente, muovendo la mano e togliendosi la maglietta larga, rimanendo in costume intero. «io dovrei nuotare, con te che hai quel costume?» scosse la testa. «na.. ti salto addosso prima!» Keyra gli schizzò l’acqua addosso, con il piede per poi entrare in acqua con un tuffo, nuotando fino a lui.
Guardò Zayn immobile al suo posto. «guarda che non ti mangia l’acqua eh! Devi solo imparare ad esserle amico.» lo vide fare una smorfia. «mi odia!» alzò un sopracciglio. «sai che anche io avevo paura dell’acqua? Tanto che quando mi lavavo il viso perdevo il fiato?» Zayn si girò a guardarla. «e ora come fai?» ridacchiò. «ho sconfitto la mia paura. Certo, in mare è tutto diverso, ma almeno in piscina so come cavarmela!» Zayn sorrise. «speriamo che succede anche a me!» Keyra ridacchiò. «oh si, anche perché ti porterò a fare una lezione anche in mare!» il moro sbiancò leggermente, perdendo il sorriso. «allora, sai tenerti a galla?» Zayn scosse la testa e lei uscì dalla piscina, issandosi sul bordo e andando a prendere una tavoletta e il tubo di gomma, che servivano per tenere a galla una persona che non sapeva restare a filo dell’acqua. Li lanciò in vasca, con il tubo – facendolo apposta – prese Zayn in testa, facendosi bestemmiare contro. Rientrò in acqua e si avvicinò a lui, vedendo un po’ perso in chissà quali pensieri. Gli passò una mano di fronte gli occhi, e lo fece scendere dal suo mondo fantastico. «eh..scusa! Mi hai ammazzato quando sei uscita dall’acqua.. Questo costume ti fa un bel sedere!» un gancio destro arrivò sul braccio di Zayn, che rise. «sai dove te lo metto quel tubo se tu non ti stai zitto?» disse poco finemente, facendolo ridere. «come sei greve!» risero insieme, mentre porgeva il tubo a Zayn. «passatelo sotto le ascelle.» fece come diceva e poi Keyra lo spinse leggermente verso l’acqua, facendolo quasi morire di paura. «ma sei pazza?» domandò, e si staccò da lei visto che quando l’aveva spinto si era tipo attaccato a lei stile koala con l’albero. Alzò gli occhi al cielo, esasperata. «guarda che ti ho fatto mettere quel tubo apposta, imbecille. Ti devi fidare di me e dell’esperienza che ho in più di te.» il moro la scrutò attentamente, poi prendendola per mano si lasciò andare. Keyra lo spinse ancora e lo vide chiudere gli occhi impaurito. «allunga le gambe. Stai tranquillo che il tubo ti tiene a galla!» fece come detto, e poco dopo sguazzava nell’acqua tutto rilassato. «pancia in su, Zayn!» lo ribeccò e lo vide inarcare la schiena quel tanto per mettere su il bacino. Lo lasciò prendere confidenza con l’acqua per un po’, sentendolo addirittura fischiettare allegramente. Era di buon umore. «ci proviamo senza tubo? Ti tengo io.» lo vide fare una smorfia, preoccupato però alla fine annuì e tolse il tubo, che Keyra tirò più in là. «butta indietro la testa, stenditi e nello stesso momento alza le gambe.» Zayn ci provò, ma si ritrovò solamente a sguazzare nell’acqua. «sei un perfetto idiota.» lo sfotté e gli fece vedere come fare. Due secondi dopo, se la rilassava a pelo dell’acqua. «devi essere concentrata per fare questo?» si girò a guardarlo. «no, come vedi chiacchiero e potrei anche fumarmi una sigaretta senza problemi.» ammise, e poco dopo sentì le labbra di Zayn posarsi sulle sue. Ridacchiò divertita, con un braccio affondò la mano nei suoi capelli, con l’altra teneva l’equilibrio. «come vedi non serve essere concentrati! Forza, provaci.» si rimise eretta, facendo con lui i movimenti, ma lei smise prima per tenerlo da sotto la schiena. Poco dopo, mentre continuava a tenerlo per la schiena, sentì la porta della piscina aprirsi e si girò a guardare chi fosse. Erano gli altri quattro, che entravano. «che diavolo volete?» chiese e vide in mano a quei dementi dei pop corn. «goderci lo spettacolo di Zayn che affoga!» scosse la testa e sbuffò. «basta che non lo distraete, ok?» tutti annuirono, mettendosi sulla panchina. Continuò a far galleggiare Zayn, e ad un tratto levò la mano, molto lentamente dalla sua schiena. Quando si accorse di galleggiare da solo, affondò e Keyra lo riprese subito, prima di fargli bere l’acqua della piscina. «ma sei mattaaa?» urlò ansimando, togliendosi i capelli dagli occhi. «no, non sono matta. Però hai galleggiato da solo per ben due minuti! Ora, sai galleggiare!» disse tutta soddisfatta mentre lui la guardava male. «riprovaci!» Zayn scosse la testa e si guardarono in cagnesco finché  Zayn scosse la testa e si guardarono in cagnesco finché non ci riprovò. «ora proviamo la respirazione!» Zayn entrò nel panico più totale. «oh, non ti assale l’acqua, però devi stare tranquillo.» lo vide scrutare l’acqua in ansia. Lo fece accucciare in acqua. Cominciò a sentire delle battutine da parte di quei quattro e si girò a guardarli male. «sparite, ORA!» indicò la porta, incazzata come una biscia. «eddai Keyra, non ti incazzare!» si avvicinò al bordo vicino alla panchina e con una manata lavò quei quattro, bagnandoli da testa a piedi. Due secondi dopo erano di nuovo da soli. Sorrise tutta soddisfatta, tornando da Zayn che ridacchiava tutto contento.
Terminarono un’oretta dopo, anche perché c’era un singin e i ragazzi dovevano uscire prima del concerto per andare a firmare gli autografi delle fan, quindi si andarono a fare una doccia al volo e mezz’ora dopo si ritrovarono nel macchinone. Loro dietro, lei con Paul davanti al fianco del guidatore. Dietro si stava tenendo un balletto, mentre loro due parlavano. «ho seguito il tuo consiglio!» si girò a guardare il capo, con un sopracciglio alzato. «quale delle mie tante perle di saggezza hai deciso di seguire?» Paul si fece una risata, passando un braccio sulle spalle di Keyra. «non sai quanto mi sei mancata!» arrossì leggermente, accarezzandosi i capelli, nervosa. Paul era un padre, per lei e per i ragazzi. Un padre, un amico e un confidente. Non era un uomo di quarant’anni, ma un ragazzino come loro. A volte – molto spesso – lo trovava ad inseguire Louis oppure lei stessa doveva smettere di farli giocare perché erano in ritardo. Era.. il meglio che si poteva avere come manager. «allora, quale?» domandò, cercando di cambiare argomento. «quello di prendere un altro manager. In realtà..» annuì, guardando la strada di fronte a loro. «ne ho presi due.. ti dispiace?» alzò le spalle, facendo una smorfia. «perché dovrebbe?» chiese girandosi verso di lui, con un sorriso. «uno è italiano! L’altra..» alzò un sopracciglio. «ho deciso di prendere un maschio e una femmina!» congiunse le mani a mo di preghiera. «dimmi che è vecchia e con le rughe, ti prego!» Paul si fece una risata di cuore, e pure l’autista lo sentì ridacchiare. «non è vecchissima, ma non è neanche giovane come te!» sospirò in modo depresso. «anni?» chiese, prima di tutto. Mica le interessava sapere se era brava. No, le interessava sapere se era vecchia o giovane. «trent..» si morse la lingua quando la vide piagnucolare. «sto scherzando. Quaranta.» tirò un sospiro di sollievo, dando un bacione a Paul che ridacchiò. «e quando arrivano?» chiese incuriosita. «non ti interessa sapere l’età dell’altro?» alzò le spalle. «io il ragazzo già ce l’ho!» e indicò dietro dove si ritrovava uno Zayn impazzito che ballava e cantava, ora più felice perché era tornata Keyra. «quasi trenta!» Louis si fece avanti. «quasi trenta cosa?» domandò sbucando tra i due poggiatesta. «ho preso due nuovi manager!» Tutti si spostarono verso il davanti, dove stavano seduti loro. «e chi sono?» chiese Niall, curioso. «Layla..» al nome femminile Harry si fece curioso. «è molto brava..» Il riccio mosse una mano «anni?» chiese curioso. Keyra ghignò. «quarantadue.» rispose Paul, divertito. «troppo.. peccato! Ma una ragazza come Keyra no?» chiese stranito. «Ma Keyra è unica!» Vide Zayn dare delle pacche sulla spalla di Paul, per quella risposta. «giusto, hai ragione!» sussurrò Harry, accigliato. «e il secondo?» chiese sempre Niall, curioso come la morte. «Marco. Italiano, famiglia italiana ma vive in Inghilterra e lavora alla Syco da anni. Molto bravo!» Disse guardando sul cellulare. «anni?» Sempre Harry a chiederlo. Paul alzò lo sguardo su Keyra che aveva un lato delle labbra alzato. «quasi trenta!» rispose spostando lo sguardo sui ragazzi e lei fece lo stesso. Zayn la guardò male, e lei rispose con altrettanto astio. «che vuoi?» domandò a labbra strette. Zayn si indicò gli occhi e poi indicò i suoi, come per dirle “ti controllo”. Rise di gusto proprio nel momento che la macchina si fermava. I ragazzi scesero e i due manager si diressero verso il punto dove sarebbe venuto il singing. Mentre i One Direction se ne stavano nella saletta privata, loro controllavano tutto.   
Keyra controllò che tutto fosse messo bene. La transenna che impediva alla gente di sorpassare, che le guardie del corpo ci fossero tutte. «io odio le fan!» Disse David, guardandola. «e allora perché fai questo lavoro?» lo vide sorridere. «per quanto pagano!» ridacchiò. «beh, oggi ti toccherà sorridere, per favore sorridi! Nei panni di una fan il buttafuori mette ansia.» ammise, e lui la guardò male. David era quello che prendeva i cd, e li passava ai ragazzi. Quindi era quello che aveva più contatto con le fan. Mise due dita agli angoli della bocca, e glieli alzò. «sorridi, la vita è bella!» si mise dietro la prima sedia vicino a David e i ragazzi entrarono. Mentre facevano entrare le fan, i ragazzi si diressero al tendone allestito per loro per fare qualche foto per i giornali, poi si misero seduti. Le capitò Niall da “proteggere”. In realtà gli stava dietro solo per prendere i regali delle ragazze che gli donavano. La cosa andò abbastanza tranquilla, ma si innervosì quando vide David impedire ad una ragazza di avvicinarsi a Niall per abbracciarlo. «David!» scosse la testa, e lui sbuffò. «ha per caso un coltello? No, non lo vuole uccidere. Guarda che le Directioner non sono così cattive eh!» Pure Niall si era alzato per abbracciarla ma vedendo la testa dell’uomo scuotere, lasciò perdere. «vai, ci penso io qui!» disse, un po’ innervosita. David se ne andò, e lei prese il suo posto. «Ora, hai tre secondi prima che la parte di me che fa da buttafuori, scuota la testa!» Disse alla ragazza, scherzando per ritirarla su. Ci era rimasta male. Annuì a Niall che si alzò un poco dalla sedia per abbracciarla. Keyra si girò e guardò la ragazza dopo «Ciao!» Sorrise e prese il cd della ragazza e porgendolo a Niall, che le sorrise e Keyra ricambiò. David tornò. «ok capo, mi sono calmato!» si girò a guardarlo mentre porgeva la mano per prendere il cd. «no, non ti sei calmato! Hai la giornata libera. Mi pare di essere stata chiara quando ho detto che avremmo accettato qualsiasi cosa richiesta dalle directioner nel limite del possibile. Era un abbraccio e tu per un nano secondo hai spezzato il cuore di una ragazza che è stata qui tre ore ad aspettare i suoi ragazzi.» Spiegò, innervosita, passando i cd a Niall, ma continuando a guardare in direzione di David. «se non sai come gestire una fan con una persona famosa, fattelo dire hai deciso il lavoro sbagliato!» Keyra era sempre dolce, ma quando ci voleva la durezza sapeva come prenderla. «E ora sparisci, tutto d’un tratto ho un lavoro molto estenuante.» disse tornando a guardare la tipa davanti a sé. La guardò per un nano secondo in modo duro, poi sorrise. «Ciao!» La salutò e prese il suo cd. «L’hai ridotto in poltiglia!» si girò verso Niall, e risero. «come vedi posso essere ben altro che dolce!» Le fece un occhiolino, poi la ragazza di fronte a se le chiese se poteva abbracciare Niall. «abbracciare si, palpare no! Potrei ucciderti!» scherzò, con un occhiolino mentre anche Niall rideva. Li guardò abbracciarsi per poi prendere un altro cd, scrutando la situazione. Lesse sulla maglietta di una ragazza e scoppiò a ridere. «Adoro la tua maglietta!» ammise, prendendo il suo cd. Quella sorrise. «hai avuto un’idea geniale! Complimenti.» la ragazza sorrise e Keyra guardò ancora la maglietta dove c’era scritto “No, Jimmy protested” detta da Louis in un video. Salutò anche quella dietro. «questo è per te!» alzò lo sguardo, incredula. «per me?» era un cartellone. Lo prese e lo aprì, leggendo “Keyra sei la nostra superwoman”. Scoppiò a ridere, guardando le foto che c’erano intorno alla scritta. Le veniva da piangere. «non dovevi ma grazie!» disse, con il magone in gola. «posso abbracciarti?» Guardò la tipa, con curiosità. «in realtà io non sono inclusa negli abbracci dei One Direction. Ma si dai!» Mise apposto il cartellone, e l’abbracciò. «Grazie, davvero!» Ora si metteva a piangere eh! Niall batté le mani, e tutti si girarono a guardarle. Si staccò da lei, facendo una faccia triste. «mi vuoi sposare, directioner?» quella rise. «non è invidioso Zayn?» Si avvicinò come per parlarle all’orecchio. «si, ma Zayn è una copertura! In realtà ho un debole per le ragazze!» Scherzò e quella rise, scuotendo la testa. Prese il cd e glielo passò a Niall. «Sei pregata di lasciare il tuo numero al buttafuori alla fine del tavolo! Ti chiamerò presto!» Urlò quando si trovava davanti a Louis. Si girò a guardare Niall. «visto? Anche tu hai delle fan!» ridacchiò. «una su un milione!» Salutò la ragazza, prese il cd e glielo diede a Niall come da copione. «Cos’è sta storia?» si girò quando sentì la voce di Zayn che urlava dalla fine del tavolo. «quale?» vedendo la tipa davanti a Zayn, sorrise. «mi ha chiesto se può sposarti!» Scoppiò a ridere. «stacci Malik!» scosse la testa, e lo vide scuotere la testa in direzione della fan, per poi sorridere. Sorrise alla nuova ragazza. «questa è Keyra!» rialzò lo sguardo, sentendo quella frase. La tipa dietro a quella a cui stava prendendo il cd, la stava riprendendo. «Alla vostra destra potrete notare..» esclamò a mo di giro turistico, scherzando. La sentì ridere. «oggi da buttafuori?» Annuì prendendo il cd che le porgeva. Si dovette bloccare perché Niall ne aveva altri tre ancora da firmare. «diciamo che sono una tutto fare!» scherzò, girandosi a guardare Niall. Era a bocca aperta. «oh, bell’addormentato! Una mossa, eh!» lui si riscosse, e scoppiò a ridere. «aveva due occhi da paura!» lei lo guardò maliziosa. «adesso si chiamano occhi?» risero, insieme mentre la tipa li riprendeva. «gelosa Smith?» fece una smorfia. «sempre e comunque!!» scherzò con un occhiolino. Le diede una pizza sul sedere, giocoso. «Abbassa quelle manacce, Horan!» si udì dalla fine del tavolo. Si girarono e lo guardarono male. «disse l’uomo non geloso!» scoppiò a ridere, mentre allungava il braccio per prendere il cd di quella dietro. «Ciaoo! Ti odio, voglio la tua maglietta!» disse vedendo scritto: “Harry will marry me? I’ll we be your Louis!” Si girò verso Niall. «ma sono delle genie, cazzo! Le magliette sono davvero geniali!» Disse, indicandole. Lui annuì. «la voglio pure io una maglietta così!» disse, con il broncio prendendo un altro cd dalla tipa di fronte a sé. «dai te ne regalo una!» disse Niall, sorridendo alla videocamera e salutando la ragazza. Vide la tipa della maglietta spogliarsi. «Gli spogliarelli per favore in camerino!» scoppiarono tutti a ridere. «Ci sono delle bambine!» disse, indicando sempre scherzando due o tre bambine che aveva visto. Naturalmente aveva la canottiera sotto. Harry la prese, e l’abbracciò. «Cosa pensi?» chiese Niall vedendo il suo sguardo e firmando un altro cd. «che come fan faccio schifo. Neanche mi emoziono quando vi vedo!» ammise, sorridendo ad un’altra fan, prendendo il suo cd. «Scherzi spero! Sei amica di tutti, la loro manager, stai con uno di loro e vivi con lui!» lo guardò. «e con questo?! Ogni santo giorno mi dovrei ricordare che vivevo con i One direction, e dovrei piangere felice per questo.» Niall scosse la testa, mentre Liam rise. «Tu non sei sana di mente, fattelo dire Keyra!» Esclamò Niall, sorridendo alla ragazza. «perché ho accettato di essere vostro manager? Dovevo fare la ragazza immagine e seguirvi ovunque. Ce l’avete presente quel tipo di fan che seguono i propri artisti ovunque?» I due più vicini a lei – Niall e Liam - scoppiarono a ridere, scuotendo la testa. Liam prese il cd che Niall gli passava. Vide la mamma con la bambina in braccio. «Ciao piccola!» La salutò, piegandosi e quella si nascose nel petto della mamma. «è molto timida!» Keyra alzò lo sguardo, e sorrise. «lo vedo!» sorrise. «Ciao Keyra» rise, sentendo la vocina dolcissima che la salutava. Sapeva anche chi era, geniale. «ciao a te, scricciolo! Come ti chiami?» chiese, porgendo un dito che la bambina prese, e glielo strinse a mo di presentazione. «Sarah» «piacere Sarah! Vieni in braccio a me, così ti faccio fare una foto con tutti?» Alla bambina le si illuminarono gli occhi. «ma ho sentito dal buttafuori che non è consentito fare le foto con loro.» Keyra rialzò lo sguardo, con dolcezza. «ma per la principessa questo ed altro!! Possiamo fare uno strappo alla regola! Le piccole directioner sono sempre ben accettate!» Sarah le allungò le braccia e Keyra la prese in braccio, sentendola attaccarsi come una cozza allo scoglio. «mamma come sei bella!» disse, vedendo gli occhioni chiari che la guardavano. «chi vuoi che sia il primo?» chiese Keyra, con dolcezza. La bambina li guardò, si erano girati a guardare tutti quella scena. «Louis» e Keyra camminò dietro di loro, portando la bambina a Louis che si spostò un po’ per prenderla in braccio. Li guardò con amore. Mamma che cos’era Louis con i bambini. Le metteva dolcezza solo a guardarli. La mamma fece la foto, mentre aspettava dietro la sedia di Louis che il ragazzo ci parlasse un po’. Vide come Harry se la metteva seduta in spalla, come Niall l’abbracciò con una dolcezza devastante. Lo sguardo serio di Zayn che la impaurì e Keyra gli diede un cinquino. Risero, quando lui si girò a guardarla, stranito. «e fallo un sorriso!! Questa foto verrà consumata all’età di 15 anni di Sarah!» accarezzò i capelli di Sarah, che guardava stranita Zayn. «le hai messo paura, incredibile.» ridacchiò e si piegò su Sarah, per parlarle all’orecchio. «non metterti paura. E’ Zayn, ricordatelo!» la bambina guardò il ragazzo poi gli si attaccò al collo. In quel momento Zayn sorrise. Ci parlò un po’ anche lui, poi la portò a Liam. La bambina si avvicinò e gli diede un bacio sulle labbra. Keyra scoppiò a ridere, vedendo la faccia rossa di Liam. «Adoro sua figlia! Può andare in giro fra qualche anno a vantarsi che il suo primo bacio l’ha dato ad uno dei One Direction!» E rise come mai aveva riso in tutta la sua vita, riprendendola in braccio per poi riconsegnarla alla madre. «posso fare una foto anche con te?» La guardò e sorrise. «io rovino le foto!» disse, con dolcezza. «fa niente, la voglio!» poi spostò lo sguardo in quello di sua madre che la ribeccava. «per favore!» disse, capendo che mancava qualcosa. Sorrise e alla fine annuì, sorridendo verso la fotocamera. Quando fecero la foto, Keyra si piegò sul tavolo e prese un foglio da sotto mano di Harry. Scrisse la sua email e la consegnò alla mamma. «appena può, me la manda per favore?» La donna annuì, con gli occhi lucidi. «grazie, davvero!» sorrise e strinse la manina a Sarah! «si, grazie Keyra!» sorrise a trentadue denti e le guardò andare via. Ci rimase due secondi a guardarle, vedendo come la bambina saltellava euforica di aver visto i cinque. Girandosi e scuotendo la testa, vide come la guardava Zayn. Perse il sorriso e lo guardò seria. «che ti guardi?» e tornò al suo posto, salutando le altre directioner e prendendo i loro cd.
Tutto continuò normalmente, tra risate e foto, tra Niall che sparava minchiate e lei che rideva.. Ad un tratto le fan cominciarono a cantare una loro canzone e Keyra si unì a loro, ridendo come una pazza sotto lo sguardo divertito di Niall e Liam. Una ragazza quando arrivò da lei le disse di essere una delle manager più fiche del mondo perché cantava con loro. Ad un tratto vide passare dietro di lei Paul con un telefonino in mano. Lo riconobbe subito come quello di Zayn. Prese il cd dalle mani della fan e lo porse a Niall, per poi tornare a guardare Zayn. Lo vide alzarsi e prendere il cellulare, andando chissà dove. Paul tornò indietro, verso di lei. «accompagna Zayn, per favore!» alzò un sopracciglio, mentre Paul prendeva il suo posto. «dove?» chiese cercando di capire. «all’aeroporto. Gli è morto uno zio!» sbarrò gli occhioni castani, poi camminò dietro i ragazzi, mentre il buttafuori le indicava la stanza dov’era entrato Zayn. Entrò e lo trovò seduto su un divano, con le mani nei capelli. Quando alzò la testa, appena si mise seduta al suo fianco accarezzandogli una spalla, lo vide piangere. Non c’è cosa più dolorosa che vedere la persona a cui vuoi bene piangere. Lo abbracciò e rimase ad accarezzargli i capelli e il collo finché non fu lui stesso a staccarsi da lei. Non parlarono molto. I ragazzi entrarono poco dopo e dopo aver saputo cos’era successo lo abbracciarono e si diressero verso l’albergo per prendere una valigia.
In macchina parlò con la compagnia aerea e trovò un biglietto a Zayn per Londra, un’ora più tardi. A volte parlare con quelli delle compagnie aeree era impossibile, non ti davano il biglietto neanche a pagarlo oro. Continuava a guardare Zayn che si era perso nello spettacolo fuori dal finestrino, del tutto ammutolito. Non gli parlò, sapendo cosa si provava in quelle situazioni e non volle disturbarlo. Era distrutto poverino. Aveva gli occhi gonfi per il pianto che si era fatto. Quando arrivarono in aeroporto disse all’autista di rimanere lì e di aspettarla mentre entravano e lei pagava il biglietto di Zayn senza un biglietto di ritorno. Sarebbe stato Zayn a dire quando ritornare. Non le sembrava il caso di decidere per lui, ma neanche Paul aveva avuto il coraggio di deciderlo. Zio o non, era sempre una perdita familiare. Gli consegnò il biglietto per poi camminare verso il metal detector con lui. Lo sentì passare un braccio sulle sue spalle e quando posò lo sguardo su di lui lo trovò a guardarla. Sorrise delicatamente, vedendo che stava cercando di sorridere. «ehi..» Zayn sorrise, dolcemente e si piegò a sfiorarle le labbra. «ehi.. me lo lasci il tuo numero?» ridacchiò scuotendo la testa divertita. «mi dispiace, non lascio il mio numero così a degli sconosciuti!» si bloccarono di fronte l’entrata della fila per il metal detector. «peccato. Hai un fisico delizioso!» scosse la testa divertita. «lo so. Ma non sai il mio ragazzo che fisico che ha! Nessuno lo batte!» Zayn la guardò con dolcezza e si piegò di nuovo a sfiorarle le labbra. «batti un colpo quando arrivi a Londra ok?» il moro annuì. «ora sarò io a sentirmi come te due anni fa!» Scoppiò a ridere fragorosamente. «eh.. se aspetti ti scrivo una lettera su un tovagliolo!» lui si ritrovò a sorridere. «va bene, ma la voglio strappalacrime! E voglio anche il ti voglio bene finale!» scosse la testa divertita. «si, speraci!» Zayn sorrise e si piegò a darle un bacio, mentre lei si alzava sulle punte per ricambiare. «ti chiamo appena arrivo!» annuì e gli sorrise con dolcezza. «fai le condoglianze alla tua famiglia da tutti noi!» il moro annuì delicatamente, fissandole le labbra. «e togliti questo sguardo da predatore. Non mi avrai mai!» e finalmente sentì la sua risata. Lo guardò scuotendo la testa. Fissò la sua schiena e come disse lui, si ritrovò a sentire quelle strane sensazioni. Gli aeroporti non facevano per loro, decisamente. Vederlo andare via fu davvero straziante e per un nano secondo si immaginò di essere al posto di Zayn due anni prima. Che brutte sensazioni. L’aveva distrutto, senza rendersene minimamente conto. Le vennero gli occhi lucidi sentendosi così depressa nel sapere che non sarebbe tornato. Scosse la testa, crollando dal mondo della fantasia e si rese conto che Zayn aveva avuto molte più forze di lei, per andare avanti. Si, l’aveva rincorsa, ma se fosse stata al suo posto altro che rincorrere. Se lo caricava in spalla e non gli permetteva di partire.
Attese finché non lo vide sparire dietro il metal detector. Non si perse neanche la scena in cui si levò il giacchetto e gli si alzò leggermente la maglietta, facendo vedere le mutande e un pezzo di bacino. Santo subito, dannato lui! Ridacchiò di se stessa, scuotendo la testa e dirigendosi verso la macchina. Quando si fu seduta e sentì la macchina partire mandò un messaggio a Zayn con su scritto “ho provato ad immaginare cosa hai provato due anni fa. Scusami!”. Non ricevette parole, ma solamente un cuore. Un cuore che significava tutto e niente. Per lei, significava tutto. Era come se Zayn le stava dicendo di non preoccuparsi, che in fondo non era stato l’unico a stare male. Che quelle parole gli avevano forse migliorato la giornata.. Non lo sapeva. Ma bastava un piccolo cuore per far sorridere Keyra Mary Smith. 

Si, è passata un'eternità. O forse no! u.u E' poco ma vi dovete accontentare. u.u (oddio mi è ripresa la cosa di fare la faccina u.u ovunque). Dopo vari casini familiari - niente di grave - e amiche in cerca di consiglio perché si stanno incontrando con dei ragazzi, la mia vita sociale non è stata così attiva. Quindi mi scuso per il ritardo, ma è anche vero che anche io ho una vita sociale. (: Non ho mai assicurato che avrei aggiornato tutti i sacrosanti giorni, infatti metterò la prossima storia sotto aggiornamento con giorni. Cioè metterò un giorno deciso per l'aggiornamento, così non vi preoccupate se non aggiorno per qualche giorno. Anyway..
OHMMIODDIO C'E' ZAYN NUDO IN CAMERA MIA!
L'ho avuta la vostra attenzione? ahahahahah.. U.U

Ieri ho fatto un video Zayra (per la gioia di molte voi) questo:  
http://youtu.be/VeNSG5345A0 
Se vi fa fatemi sapere se vi piace in un commento (qui o su YT fate voi). Ora vado a rispondere alle recensioni che è una cifra che non rispondo. So sorry.
Inoltre vi ricordo che sono su FB (
http://www.facebook.com/#!/profile.php?id=100002138832129 ) sia su Twitter: (https://twitter.com/#!/_marrymezayn). ♥ ♥

   
 
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