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Autore: viandante90    06/03/2012    1 recensioni
Salve, questa è la prima storia che ho scritto, e ho il piacere di condividerla con voi. E' la storia di Emma, una giovane giornalista e Leonard, frontman di una rockband di successo. Il destino li farà incontrare nell'assolata ma inaspettatamente piovosa L.A. Toccherà però ad Emma decidere se continuare a crogiolarsi in un'amara delusione, o sfruttare l'opportunità che le si presenterà. E' una storia d'amore, non melensa e a tratti anche drammatica. Vi lascio un frammento della storia e intanto a chi si appresta a leggere auguro una buona lettura!
"Quella notte in cui diventammo un’unica cosa, io lo conobbi realmente, e riconobbi me, nei suoi abbracci, nei suoi respiri affannati, nelle nostre fronti madide di sudore. Mi riconobbi e mi sentii bella, desiderabile, anche da chi credevo irraggiungibile. Mi riconobbi e senza inciampare, trovai il mio posto nel mondo."
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi qui con l'epilogo :D Voglio semplicemente ringraziare chi ha avuto la pazienza di leggere tutta la storia, e la voglia di farlo. Spero non vi abbia annoiato tanto con questa robaccia, altrimenti chiedo venia :D Beh si è finita, e forse questo è il capitolo che preferisco dell'intera storia. Non so, spero non deluda nessuno. Quindi basta, buona lettura :D

Floriana.





EPILOGO

 



Stringo tra le mani il libro che parla di noi. E’ da giorni che ti leggo la nostra storia, senza che tu mi risponda. Non abbozzi nemmeno un sorriso, forse perché non hai più il potere di farlo. Eppure mi manca. Mi manca al punto da togliermi il fiato.
Mi hai ridato la vita, e adesso io la svenderei pur di rivedere il tuo sorriso. Mi manchi, e ti strapperei via dai miei sogni per poterti riavere.
Non mi sono ancora rassegnata Leonard, e ho trovato una scusa per correre qui da te. Ho mentito anche all’uomo che ho sposato e che mi ha donato due figlie e una splendida famiglia. Ho mentito a chi non mi ha mai amato abbastanza. Solo tu hai saputo farlo. Ho mentito a chi non mi ha mai guardata come hai fatto tu, la prima volta che mi baciasti, la prima volta che mi distesi su quel letto e mi concessi a te.
Mi sono addormentata più notti tra le braccia dell’unico uomo che abbia mai amato. Mi sono addormentata più notti tra le tue braccia. Ho conosciuto i tuoi odori, le tue abitudini, i tuoi difetti. E ti ho sognato Leonard, così tante volte che ormai ho perso il conto. Ho sognato il nostro grande giorno, la tua mano nella mia, i tuoi occhi chiari e splendenti.
Una delle tante cose che ho apprezzato di te è che sei riuscito a mantenere tutte le promesse che mi hai fatto, e anche adesso so che in realtà non mi hai mai lasciata. E ti ringrazio, perché saperti al mio fianco è ciò che ancora oggi mi spinge ad andare avanti.
Da vigliacca ti confesso che non ho scritto mai quell’articolo su di voi e che ho conservato gelosamente quell’esperienza. Il capo ovviamente non accettò le mie condizioni, e rimasi senza lavoro. Mai avrei pensato di dire addio alla mia carriera per un uomo. Eppure l’ho fatto. Ho deciso di seguirti, di far parte della tua vita, e nonostante siano passati giorni, mesi, tanti anni, la mia scelta è rimasta impermeabile ai cambiamenti di stagione, di umore, di stato, alle incomprensioni, alle gelosie. Quella scelta si è rivelata la migliore fino ad oggi.
Mi hai cambiata, e non potrò fare a meno di pensarti fino al giorno in cui la morte porterà via anche me, e se mi aspetterà qualcosa nell’al di là, troverò il modo per rincontrarti, per rivedere il tuo viso, stringere le tue mani e saziarmi dei tuoi baci.
Rileggere la nostra storia mi ha aiutata a ricordare perché adoro il tormento che mi tiene sveglia, perché non invidio la serenità altrui. Le mie sofferenze ormai hanno le tue sembianze, ed io li adoro come adoro te.
La condanna che devo scontare però, è sapere che sei stato tu ad insegnarmi a sorridere. E adesso ogniqualvolta  sorrido ad un’amica, alle mie figlie, a mio marito, mi trema il cuore perché è a te che vorrei dedicare quel sorriso.
Sono corsa da te, e vorrei poter rimanere qui per sempre, ma le mie lacrime mi ricordano che sei andato via troppo presto. Mi chiedo ancora oggi come hai potuto farmi una cosa del genere, perché io voglio te e nessun altro, come quando a venticinque anni ti ho affidato la mia vita. Sono passati esattamente quarant’anni, ma davanti ai tuoi occhi m’imbarazzo come se fosse sempre la prima volta.
Ho girato il mondo insieme a te, ma penso che il nostro viaggio insieme non sia ancora finito. Ho conosciuto migliaia di persone, ma mai nessuno come te. Ho assaporato altri baci, ma non avevano il tuo stesso sapore. Ho fatto l’amore con un altro uomo, ma ho provato dolore. Dolore dovuto alla consapevolezza di averti perso per sempre.
Proprio adesso una folata di vento ha scompigliato i miei capelli, e ha schiaffeggiato il mio viso. So che sei stato tu a volerlo. Mi vieni a trovare ogni volta che rischio di dimenticare quanto grande è il tuo amore per me. Ricordo che una volta, durante un’intervista confessasti ad una giornalista di aver amato una sola donna nella tua vita, e sono fiera di sapere che quella donna sono stata io. Io che inciampando sono caduta tra le tua braccia, io che ti ho amato a tal punto da farmi male.
Oggi è il mio compleanno, ma non riceverò il mio regalo. Ho lasciato a casa il telefono, perché non voglio che nessuno disturbi il nostro incontro. Non spegnerò le candeline sulla torta, ma se mi sarà concesso esprimere un desiderio, desidererò te. Desidererò abbracciarti, sfiorare la tua pelle, sentirmi tua ancora una volta.
La nostra storia si è consumata presto, ma il segno che ha lasciato dentro di me è durato una vita.
“ Ho ancora la forza “, ho chiamato così il libro che ora tengo tra le mani. Ed io adesso mi chiedo: ho ancora questa forza? Quando sei andato via, l’hai portata con te.
Sono andata avanti come mi hai pregato di fare, quando ti sei reso conto che quella malattia ti stava divorando. Ho assistito inerme alla tua sconfitta, ma ho mantenuto fede alla promessa che ti ho fatto ancora prima che chiudessi gli occhi.
Sono andata via dalla tua città, ho portato un uomo all’altare, e ho provato ad amarlo. Ho dato alla luce due splendide figlie, e ho cercato in tutti i modi di non vedere nei loro volti la tua espressione. Avevo promesso di dimenticarti, ma non ci sono mai riuscita. Perché se è vero che potrebbe bastare un solo giorno per scordarsi di un’intera vita, a me non basterebbe un’intera vita per dimenticare chi ho amato veramente.
Ho portato una rosa rossa con me, la lascio qui sulla tua fredda lapide. Prometto che questa è l’ultima volta che mi vedrai. Spero di incontrarti stanotte, come ogni notte, nel mio sogno dove dolce dici di amarmi. Adesso vado via, ritorno alla mia vita, ma a malincuore allontano la mia mano rugosa da questo marmo gelido.
 
Perché in fondo io ti amo ancora …







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Ah dimenticavo una cosa importantissima, ma non volevo anticipare nulla... perdonate il "non-lieto fine" XD
  
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