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Autore: _Rosa Bianca_    06/03/2012    4 recensioni
Hermione è distrutta da Ron,che l'ha tradita dopo che si erano messi insieme.E per giunta, dovrà fare i compiti a Malfoy,con il quale è in debito. Ma cosa succederà quando scoprirà tra i quaderni di Malfoy il suo diario?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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Hola! si, lo so, sono in un deplorevole ritardo ma ho una miriade di problemi che ancora devo risolvere .-. comunque ringrazio chi ha aggiunto la ff tra le preferite\ricordate\seguite! Vi chiedo la cortesia di lasciare una recensione, anche piccola, alla storia, sarebbe davvero gratificante per me sapere cosa ne pensate e se avete critiche... non esitate a dirlo! Vi lascio al nuovo capitolo, buona lettura (:

“Vi siete baciati?”L’urlo della Weasly risuonòin tutta la torre dei Grifondoro
“Tecnicamente èlui che ha baciato me.”Rispose arrossendo Hermione.
“mi sembra che non ti sia dispiaciuto.”Disse la rossa guardandola con un sorrisetto ironico
“èstato solo un bacio a stampo e non si ripeteràmai più. Mi sta usando! Vuole solo ri-avere il suo diario.”  La bruna sentìche a una parte di sédispiaceva, voleva ancora che quelle mani le scivolassero sulla schiena, stringendola contro quel petto duro e …  no, non poteva pensare in quel modo a Draco Malfoy!
“Uhm…però, potresti usarlo anche tu.”  Sulla faccia di Ginny si dipinse un sorriso maligno che spaventòla stessa Hermione.
“Cosa intendi?”
“Beh, sappiamo che Ron, anche se amoreggia nei corridoi con persone inqualificabili, èancora innamorato di te. Daphne èsolo un ripiego, l’ha detto l’altro giorno a Harry, sai come sono fatti i maschi. Perchénon ti metti non Draco Malfoy? Èil suo peggior nemico e lui soffrirebbe tantissimo.”
“Ma non posso, èanche il mio peggior nemico!”
“Si, certo, ma adesso ci sta provando con te e a te mi sembra che non dispiace. Lo sai che non gli darai mai il diario, perchénon provarci? Cosìavrai anche piùtempo a disposizione per cercare nuovi incantesimi. Se Malfoy capisce che non c’èmodo poichéquesto piano funzioni, potrebbe anche iniziare a usare metodi peggiori.”  Hermione iniziòa pensarci. Non sarebbe stato cosìmale, insomma, in una relazione quante volte l’avrebbe abbracciata e baciata? Aspetta, doveva ragionare con la testa non con gli ormoni! Peròanche Ginny non aveva tutti torti, cosìavrebbe pensato che il piano funzionava.. no, non era proprio male come idea.
“Ci penseròsu, adesso devo andare da Harry, gli ho affidato il diario, aveva scoperto un nuovo incantesimo! “
 
Mentre scendeva nella sala comune, Hermione incontròil suo migliore amico che le correva incontro entusiasta.
“Herm, ci sono riuscito, ci sono riuscito!”
“A fare cosa?”
“A decifrare la prima frase del diario! Ne sarai sconcertata.”
La curiositàassalìimprovvisamente la grifondoro. Harry tutto compiaciuto si sedette su un divanetto, aprendo il diario.
 
“Il signore oscuro mi ha dato il mio primo incarico, un incarico di estrema importanza ed io non ho assolutamente intenzione di svolgerlo, ma ha in pugno i miei genitori…e la mia famiglia èdavanti a tutto. “
 
La ragazza guardòl’amico senza parole. Draco quindi non era cosìcattivo, certo stava svolgendo un piano per l’oscuro signore ma comunque…era per difendere la sua famiglia. Lui non stava dalla parte di Voldemort, sicuramente lei l’avrebbe potuto aiutare, parlando con Silente. I ragazzi si mossero verso la lezione senza parlare, ognuno assorto nei propri pensieri. Mentre stava per entrare alla lezione di pozioni una mano la tiròdentro un cunicolo,lei riconobbe subito la carnagione diafana, Draco . Hermione quando sentìil suo corpo contro quello del ragazzo avvampòe il suo cuore aumentòil ritmo senza che le potesse farci niente.
“Granger…”
“si?”
“volevo chiederti scusa per l’altro giorno.”La ragazza solo in quel momento si ricordòdel bacio rubato.
“Va bene, perdono la tua recita.”
Un sorriso di sollievo comparse sul viso del serpeverde.
“ècosìsemplice? Avevo preparato anche un discorso!”
Hermione decise che era venuto il momento di dirgli la verità.
“Sai, sono riuscita a leggere la prima riga del tuo diario.”
Il sorriso scomparse subito sostituendosi a una faccia spaventata e arrabbiata.
“Non dovevi! Non devi dirlo a nessuno!”Il ragazzo era in stato confusionale, mai visto in quel modo da parte della Grifondoro. Lei, senza pensarci, lo abbracciòstringendolo attorno a lei, mentre gli accarezzava dolcemente i capelli.
“Non ti devi preoccupare, andràtutto bene.”Il ragazzo, da prima sorpreso da quel gesto cosìaffettuoso, la strinse a sua volta, abbandonando testa sull’esile spalla di Hermione. Draco non era abituato a ricevere gesti d'affetto: i suoi genitori in primis gli avevano insegnato ad avere un contegno in ogni situazione. Le ragazze precedenti le aveva trattate sempre brutalmente, non gli era mai stata insegnata la delicatezza nei gesti. Il profumo di quel corpicino stretto a lui lo inebriava, facendogli dimenticare quasi il posto dove stava. Hermione, che si cullava su di lui, alzòla testa, risvegliandosi da quell’abbraccio che aveva tanto sperato di avere nuovamente dopo l’altro giorno. Il serpeverde avvicinòle sue labbra alla ragazza, e lei senza pensarci due volte, lo baciò. Questa volta fu lei a inserire per prima la lingua, se prima timidamente, successivamente sempre con piùfoga, facendo rimanere senza fiato lo stesso Draco, era sicuramente il bacio piùbello che avesse mai ricevuto . dopo essersi accarezzati con le lingue, si separarono lentamente, con tristezza da parte di entrambi, ritornando alla realtà. Si scrutarono, senza dirsi una parola, ognuno osservando le reazioni dell’altro. Hermione, dopo qualche secondo, decise di prendere la parola.
“Ti posso aiutare Malfoy, possiamo aiutare i tuoi genitori.”  Draco, dalla faccia rilassata che aveva, si irrigidìimprovvisamente.
“Non ho bisogno del tuo aiuto.”
“Si invece, e non fare l’orgoglioso, dobbiamo parlare con Silente. Lui ti puòdare una mano.”
“Non posso, rischierei troppo. C’èla mia famiglia in ballo.”
Distolse lo sguardo dalla ragazza per spostarlo su una finestra che dava sul cortile.
“Proprio per questo, non puoi fidarti di tu-sai-chi.”
Il ragazzo strinse un pugno.
“Non posso fidarmi di nessuno.”Hermione decise di non insistere per adesso, era certa che parlandogli insieme a Silente si sarebbe convinto. La grifondoro si ricordòimprovvisamente che doveva andare a lezione, anzi era in ritardassimo.
“Piton mi toglieràventi punti.”Borbottò.
“Allora non andiamo a lezione!”
“Ma non posso.”
Draco guardòla ragazza stranito.
“Non hai mai saltato una lezione?”
“No.”
“Mia mezzosangue, quante cose ti devo insegnare.”
La afferròper mano trascinandola per il corridoio. Hermione si fermò, non poteva saltare una lezione. Ma stando con Malfoy l’avrebbe convinto a fidarsi di lei e magari sarebbero andati insieme da Silente. Era per il bene dell’intera comunitàmagica no? La ragazza sorrise sapendo che quella motivazione era incredibilmente falsa, seguiva il ragazzo soltanto per soddisfare la sua voglia di stare con lui. Draco, d'altro canto, era convinto di stare attuando il piano per riprendere il suo diario, anche se toccando quella mano sentiva uno strano garbuglio dentro lo stomaco.  La condusse tra corridoi e cunicoli, la ragazza non aveva la minima idea di dove la stava portando, ma si lasciòtrasportare affidandosi a lui. Arrivarono davanti a una porta che Malfoy aprìfacilmente con una chiave. Davanti a loro c'era una camera illuminata da una vetrata enorme che faceva risplendere la luce sulle pareti verde-argento. In mezzo alla camera c'era un tavolo pieno di disegni, sulla parete si estendeva una libreria abbastanza grande e su un soppalco s’intravedeva un letto a baldacchino. C'erano poltrone sparse qua e làcon libri rigettati su di esse. Hermione era senza parole. Il ragazzo le lasciòla mano e disse orgoglioso "benvenuta nella mia camera segreta"
"com'èpossibile?"
" sai, con tante lezioni saltate, ho avuto tempo di frugare nel castello. Questa camera non la usava piùnessuno ed ho deciso di costruirmi un posto tutto mio. C'èvoluto un po' di tempo, ma, non ne valeva la pena?" La grifondoro iniziòa girare tutta la stanza osservando i libri e si fermòsul tavolo, dove erano sparsi diversi disegni. Mentre osservava i vari paesaggi rappresentati si accorse che in un foglio, con scritta la data della loro ultima lezione, c'era il suo ritratto. Lo prese in mano, ma non fece in tempo a osservarlo che Draco glie lo tolse nascondendolo.
" questo èprivato."
" ma..ci sono io!"
Il ragazzo alzòun po' la voce " beh, non lo puoi comunque vedere!"
Appena si accorse che Hermione c'era rimasta male le prese una mano.
"non fare quella faccia." la trascinòdentro la sua morsa.
" se farai la brava, un giorno te la faròvedere." il viso della ragazza s'illuminòe un calore si accese dentro il freddo serpe verde, e sapeva perchéanche se cercava di ignorarlo. Hermione si allontanòdal ragazzo per osservare meglio la stanza in cui stava. Rispecchiava una persona molto diversa da quella che sembrava Draco a scuola. 
“Scommetto che qui hai organizzato i famosi festini dei quali parla tutta la scuola?”
“Veramente sei la prima persona che porto qui, per i festini usiamo la stanza delle necessità.”
Lei si giròstupita, lei, la prima che veniva qua. Qualcosa si mosse dentro di lei e capìche era il momento di andare prima di cadere nuovamente tra le sue braccia.
“Io devo andare..”Si diresse rapidamente verso la porta.
“Aspetta!”Si fermò.
“Ci vediamo dopo?”
“Devo studiare, mi dispiace.”
Si giròvedendo la faccia triste del serpeverde.
“Domani alle quattro qui.”Ma cosa le era venuto in mente? Draco immediatamente sorrise e lei andòalla lezione di Storia della magia sollevata. Aveva sentito un peso sulla coscienza quando aveva visto la faccia di quel biondo tutta triste, il suo biondino.
Draco si sedette su un divanetto della sua camera personale, osservando il ritratto che aveva fatto alla mezzosangue. Appena l’aveva baciata, il giorno prima, era andato là, scosso da pensieri che si accavallavano dentro la sua testa e aveva incominciato a disegnare l’oggetto del suo turbamento, Hermione. Ormai non poteva piùnegarlo a se stesso, era inevitabilmente cotto di lei. Era spaventato, sentimenti mai provati prima per la persona meno indicata di tutta la scuola ma vederla gli toglieva ogni dubbio, era solo con lei che voleva stare, ogni secondo avrebbe voluto stringerla al petto e sussurrarle parole dolci che non aveva mai detto a nessuno nella sua vita prima d’ora. Aveva bisogno di lei e sapeva che, anche se cercava di nasconderlo in tutti i modi, lei era cotta allo stesso modo di lui. Ma c’era tanto in gioco, la sua famiglia era in pericolo e lui doveva pensare prima di tutto a loro. Iniziòa scrivere una lettera con gli ultimi spostamenti di Silente, indirizzata al signore oscuro, la sua missione, Hermione o no, l’avrebbe continuata a svolgere, una cotta non l’avrebbe condizionato. 
  
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