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Autore: cescapadfoot    07/03/2012    15 recensioni
"And I will love you, baby, always!
And I'll be there forever and a day, always!
I'll be there 'till the stars don't shine,
'till the Heavens burst and the words don't rhyme
And I know when I die,
You'll be on my mind,
And I'll love you, always!"
[Jon Bon Jovi_ALWAYS]
Lily e James: i Malandrini, le amiche, la guerra, i primi veri amori...e l'inizio della storia d'amore tra i genitori di Harry Potter.
[personaggi e pairing: Lily Evans/James Potter, Sirius Black/Dorcas Meadowes, Remus Lupin/Marlene McKinnon, Frank Paciock/Alice Prewett, Mary MacDonald, Peter Minus, Lord Voldemort, Mangiamorte, Silente, l'Ordine della Fenice]
(storia modificata e corretta)
Genere: Comico, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, I Malandrini, James Potter, Lily Evans, Ordine della Fenice | Coppie: James/Lily
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'We will live to fight another day [James Potter/Lily Evans]'
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James era appena entrato nella sua fase di dormiveglia; riusciva a percepire il crepitio del fuoco morente in sottofondo, così come percepiva l’odore dei capelli di Lily che gli invadevano le narici e il corpo di lei aggrappato al suo. La sentì respirare piano e profondamente.
Da distante sentì qualcuno tossicchiare.
- Ehm, ehm…
James non ci fece caso e si lasciò travolgere da ciò che era successo quella sera: il suo bacio con Lily, travolgente e tenero come non si era mai immaginato, gli aveva dato una sorta di calma che credeva di non aver mai avuto; si era sentito bene quando lei lo aveva abbracciato e quando l’aveva vista sorridere, finalmente serena.
Dopo erano andati a farsi una scorpacciata di biscotti in cucina e avevano parlato ancora un po’, prendendosi in giro come loro solito; poi erano tornati in Sala Comune, vuota al loro arrivo, ed erano rimasti lì a parlare, a baciarsi e a coccolarsi ancora.
- Ehm, ehm…
Quella tossetta si fece un po’ più forte e più insistente e avvertì la testa di Lily muoversi un po’ ed un soffocato mugugnìo. Che anche lei fosse in dormiveglia?
James eclissò quei pensieri per ritornare ancora a pochi istanti prima, quando erano rimasti lì distesi su quel divano dopo essersi baciati; erano rimasti in silenzio, Lily che si lasciava guardare, accarezzare e baciare mentre lui giocava con i suoi capelli, respirava il suo profumo…se il paradiso era stare così in quel momento, allora lui ci era appena arrivato.
- Ehm, ehm!
Il colpo di tosse si fece più insistente e rumoroso. James aprì gli occhi, con un grugnito infastidito; abbassò lo sguardo e vide Lily stropicciarsi gli occhi, infastidita pure lei, e quando lo alzò vide appoggiati al divano Peter e Sirius, quest’ultimo che cercava di trattenersi dal ghignare…senza successo.
- Ci dispiace svegliarvi così bruscamente…- esordì Sirius con un sorrisetto che in realtà diceva il contrario, in parte.
- O meglio, a me dispiace.- puntualizzò Peter.- A lui no.
- Sirius, ti odio!- borbottò James, reprimendo a fatica uno sbadiglio mentre si rimetteva seduto in posizione eretta.
- Così impari a chiamarmi in quel modo orribile mentre sto baciando la mia ragazza.- lo rimbeccò Sirius.
- Touchè…- mugugnò James.- Però la prossima volta, non svegliarmi così; mi ricordi la Umbridge.
- Oh, quella…- Sirius fece una smorfia; gli venne in mente di quel ricevimento a nemmeno lui si ricordava dove quando aveva otto anni, dove aveva incrociato James per la prima volta...e - con sua grande sfortuna - Dolores Umbridge.
- Chi è?- chiese Lily, mettendosi seduta.- Una ragazza che ha respinto entrambi?
- Per carità!- esclamò Sirius, schifato.
- Lavora al Ministero.- spiegò James.- Hai presente i rospi?
- Sì.- fece lei, confusa.- Ma…
- Assomiglia ad un rospo.- disse James.- Mi sorprendo che fra le dita non abbia le membrane da rospo. Ed è pure una gran stronza…
- Bene, mi farete venire gli incubi sulla stronza donna-rospo…- commentò Lily, leggermente schifata.
- Comunque…- Peter riprese il discorso.- La McGranitt è al corridoio del quinto piano, vi conviene salire.
- Ha ragione…- disse Lily, alzandosi e dirigendosi verso le scale.
James la imitò e la raggiunse subito.
- Buonanotte…- gli disse Lily.
-’notte…- James le baciò delicatamente le labbra mettendole una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
Lily salì, le scarpe a tennis in mano; mentre saliva, si sentì il cuore in gola e un sorriso che continuava a incresparle le labbra, nonstante il fastidioso risveglio causato da Sirius.
Era davvero surreale: solo pochi giorni prima era devastata per la perdita più grande; e ora, stava già cominciando ad andare avanti grazie a James.
Quella era la vita.
Lily ridacchiò felice e aprì la porta del dormitorio, cercando di chiuderla piano per non svegliare le sue amiche, che comunque si svegliarono.
- Lily…- mugugnò Mary, alzando la testa.
- Va’ a dormire, bella addormentata…- le mormorò Lily con dolcezza.
Vide Alice stropicciarsi gli occhi e poi mettersi di fianco.
Lily si sedette sul suo letto, lasciando vagare di nuovo i suoi pensieri a James, a quel bacio, a quelle coccole…
Si sentì una stupida per averlo capito dopo tanto tempo, ma era comunque felice che l’avesse ammesso con se stessa prima di tutto: era innamorata di James Potter.
E gliel’aveva detto, aveva appena passato tutta quella serata a baciarlo…
- Lily?
A riscuoterla dai suoi pensieri fu la voce ancora un po’ impastata di sonno di Marlene.
- Sì?- fece Lily, voltandosi.
- Ma quella che stai indossando è una felpa di James?- chiese Marlene.
Altri fruscii e la luce in dormitorio fu accesa subito: erano tutte e quattro completamente - o quasi…- sveglie.
Lily arrossì.
- Sta’ arrossendo…- Alice fece un largo sorriso.
- Lily, scappa finchè sei in tempo!- rise Dorcas.
- Voi due non scapperete da nessuna parte!- la rimbeccò Mary.- Dorcas, anche tu devi dirci qualcosa, o sbaglio?
- Mi avete fatto l’interrogatorio ieri sera, MacDonald!- le ricordò Dorcas, fingendosi stizzita.- Anche Lily.- aggiunse poi, ricorndandoselo.
- Quindi?- chiese Lily, che stava diventando rossa davanti agli sguardi delle amiche.
- Quindi declino la mia generosa offerta di poco fa.- rispose Dorcas, sedendosi sul suo letto e sorridendo serafica e…malandrina.- E allora?
- E allora, Remus ha ragione.- rispose Lily.- Sirius Black sarà la tua rovina.
Dorcas fece spallucce mentre tutte raggiunsero il letto di Lily. Da fuori, si sentì la risata di Sirius e la porta del dormitorio maschile chiudersi; poi si sentì Sirius urlare:
- Edizione straordinaria: James Charlus Potter fa’ finalmente coppia fissa con Lily Non-So-Il-Suo-Secondo-Nome Evans!
- Felpato!- protestò la voce di James.
- Lily?- Alice le sorrise ancora.
- Alice, sei inquietante con quel sorriso, lo sai?- la informò Lily.
- Più inquietante di Celestina Warbeck di sicuro.- commentò Dorcas.
- Dorcas Valerie Meadowes!- gridò Alice, sorridendo comunque.- Domani mattina finirai male!
- Il suo secondo nome è Valerie?- urlò Sirius dall’altra parte della parete.- Grazie per l’informazione, Alice!
- Deficiente, dovresti salvarmi da questa pazza!- urlò Dorcas.
- Siamo impegnati a far parlare James!- urlò Frank.
Tutte risero.
- Allora!- fece Marlene, ritornando a guardare Lily.- Dove eravamo?
- Beh…- iniziò Lily, in totale imbarazzo.
- Allora, siete andati alla Torre di Astronomia…- iniziò Mary.
-…qualche complimento qua e là, nonostante la mise da stracciona…- continuò Alice, lanciando un’occhiataccia ai vestiti di Lily.
-…lui che ti dice per la centesima volta che ti ama…- fece Dorcas.
-…tu ti sciogli e dici lo stesso…- proseguì Marlene.
-…scatta il bacio…
-…proposta di matrimonio…
-…e vissero per sempre felici e contenti…
-…e con tanti piccoli Potter!
- Ehm, ragazze…- Lily le guardò imbarazzata, ridendo a sua volta.-…vi siete appena fatte il vostro filmino personale.
- E allora, cos’è successo?- chiesero loro, impazienti.
- Niente complimenti, proposte di matrimonio e i piccoli Potter.- rispose Lily.
- Ma tutto il resto sì?- fece Mary.
- E dillo, che hai messo di proposito quella felpa!- esclamò Alice.
- E poi che avete fatto?- chiese Marlene.
Lily arrossì e disse soltanto:
- Ho bisogno d’aria…
Nonstante le proteste delle sue amiche, si diresse alla svelta verso la porta-finestra del dormitorio e andò in balcone, trovando proprio chi sperava di vedere…

*.*


James vide Lily salire le scale, le scarpe a tennis in mano, lasciando vagare la mente alla conversazione di poco fa - poche ore o pochi minuti fa?


- James, non interrompermi, devo dirti una cosa.- aveva detto Lily, appena si erano seduti.
- Cioè?- aveva chiesto lui.
Lily aveva sospirato e poi aveva cominciato:
- Allora…ho sempre detestato i tuoi capelli arruffati, la tua aria da teppista, i tuoi atteggiamenti egocentrici da primadonna narcisista, i tuoi scherzi idioti che mi hanno sempre fatto perdere la pazienza, la tua insolenza, i tuoi stupidi Boccini con i quali ti metti a volte a giocare, quando infrangi le regole, quando ti intestardisci su qualcosa, sei troppo alto e quando mi guardi mi fai arrossire come una deficiente. Ma…
Lily era rimasta in silenzio.
- Ma…?- aveva fatto James, curioso.
- No, credo sia tutto.
- Lily!
- Ok…- aveva riso Lily, arrossendo un pochino.- Allora…mi piace quando fai qualcosa di divertente, quando mi guardi - nonostante il rossore, quando mi abbracci, quando difendi le tue idee, quando mi tocchi i capelli, quando mi fai ridere, quando cerchi di controllarti dal fare danni, quando ti impegni per ottenere il massimo dei risultati, quando mi prendi in giro e io ti rispondo per le rime, quando riesci a consolarmi…e quando mi baci. E memorizzati il discorso, perché sarà l'unica volta che mi sentirai fare un discorso del genere con così alto tasso di diabete!
James era rimasto in silenzio; poi le aveva detto ridacchiando:
- Vieni qui, acidona…
E lei si era tuffata fra le sue braccia, felice.



- Terra chiama Ramoso!
- Eh?
James si era voltato e aveva visto - con una certa preoccupazione - che il ghigno dalla faccia di Sirius non voleva sparire per niente.
- Jimmy bello, vieni qui dallo zio Petey e dallo zio Sir!- sghignazzò Sirius, spalancando le braccia.
- Preferisco evitare.- replicò James in risposta.
- Senti, Petey bello…secondo te dobbiamo dedurre, da quell’espressione da pesce lesso sulla faccia da cervoide di James, che tutto è andato bene?- chiese Sirius a Peter, che sghignazzò allegramente.
- Hai traviato Coda e l’hai portato sulla via della perdizione? Felpato, vergognati!- rise James, cercando di sviare il discorso e salendo le scale.
- Cosa credi, di cavartela così?- lo rimbeccò Sirius.
- Abbassa la voce, cretino!- sbottò James.- Saranno a letto.
- Scusa…- borbottò Sirius.
Quando James si voltò, il ragazzo lanciò un’occhiata divertita a Peter e gli disse fra le risate:
- Vedrai che ti combino ora…
- Felpato, mi devo preoccupare?- chiese James, senza voltarsi.
- Mi sa che ti conviene…- commentò Peter.
James scosse la testa e aprì la porta, sentendo attraverso la parete delle risatine dal dormitorio femminile.
- Edizione straordinaria: James Charlus Potter fa finalmente coppia fissa con Lily Non-So-Il-Suo-Secondo-Nome Evans!- urlò in quel momento Sirius, chiudendo la porta.
- Felpato!- protestò James.
Ma ormai il danno era fatto: Remus e Frank si erano appena svegliati e avevano anche acceso la luce.
- James, tu e Lily…?- biascicò Frank, ancora mezzo intontito.
- Vi siete messi insieme?!- esclamò Remus.
James, nel più completo imbarazzo, annuì. I ragazzi, ora completamente svegli, per festeggiare fecero un trenino per la stanza urlando e cantando allegramente ad alta voce “Ay, ay, caramba!”, ma furono interrotti dalla voce squillante di Alice.
- Dorcas Valerie Meadowes! Domani mattina finirai male!
- Il suo secondo nome è Valerie?- urlò Sirius, sorridendo.- Grazie per l’informazione, Alice!
- Deficiente, dovresti salvarmi da questa pazza!- urlò Dorcas, dall’altra parte della parete.
- Siamo impegnati a far parlare James!- urlò Frank rispondendo al posto di Sirius.
- Dai, parla!- squittì Peter, mettendosi comodo sul suo letto.
- E che devo dire?- chiese James.
- Vogliamo tutti i particolari!- rispose Peter in tono ovvio.
- Allora, siete andati su alla Torre di Astronomia, giusto?- iniziò Sirius.
- Qualche complimento su come era vestita…- continuò Frank.
- …tu che le dici, per la millesima volta, quanto la ami…- fece Remus.
-…lei ammette lo stesso…- proseguì Peter.
-…scatta il bacio…
-…qualche oretta d’intimità…
-…poche chiacchere…
-…proposta di matrimonio in gran finale e vissero per sempre felici e contenti!
- Peter!- Sirius lo guardò strabuzzando gli occhi.- Ti pare che le abbia chiesto di sposarlo? Vabbè che già durante l’estate il nostro James si faceva già i suoi filmini sul suo matrimonio con lei. E non solo quelli, immagino…- commentò poi fra le risate.
- Allora, non ho fatto nessuna proposta di matrimonio!- specificò James, ignorando l’ultima battuta di Sirius, ma arrossendo furiosamente.
- E sulle orette di intimità?- commentò Frank, sorridendo malizioso.
- Non abbiamo fatto…quello!- rispose James, desiderando con tutto il cuore di inabissarsi.- Frank, ti pare farmi queste domande a quest’ora?
- Ti ho fatto la stessa domanda che mi hai fatto tu quando mi sono messo con Alice, James.- gli ricordò Frank, con un sorrisetto serafico in volto.- Chi la fa, l’aspetti.
- Sirius, un po’ di sostegno morale, per favore?- implorò James.
- Fratello, ti devo ricordare che anche tu ieri mi hai messo alla gogna insieme a questi quattro b…bei ragazzi?- fece Sirius, trattenendosi dal dire parolacce.
- Stavi per darci dei bastardi?- s’informò Remus, sghignazzando.
- Può essere…- rispose in fretta Sirius, riprendendo il discorso con James.- Ad ogni modo, innamorato…benvenuto nel Mondo Dove Un Malandrino Non Può Subito Godersi La Sua Relazione In Santa Pace Perché Gli Altri Vogliono Già I Dettagli.
- Compreso tu, vero?- commentò James.
- Compreso io, sì!- affermò Sirius.
- Allooora?- fecero gli altri tre, continuando a ghignare.
- Ho bisogno d’aria, scusate…- rispose subito James, andando immediatamente verso il balcone.
- Tanto non ci scappi!- urlò Frank mentre usciva.
Lì fuori, James respirò profondamente, cercando di trovare una qualche strategia per non dire niente.
Non fece in tempo a pensare che sentì un rumore nel balcone accanto e vide Lily appoggiarsi al vetro della porta-finestra, sospirando di sollievo.
- Ehi!- la chiamò James.
- Quanto tempo…- commentò lei avvicinandosi.
James ridacchiò divertito. “In effetti…”
 I due si guardarono un po’, senza dirsi niente; poi James ruppe il silenzio.
- Mi stanno facendo l’interrogatorio.
- Ma non mi dire…- fece Lily, fingendosi sorpresa.
- Vogliono sapere cosa abbiamo fatto e ci siamo detti nei minimi particolari.
- Idem…
- E addirittura dicono la loro versione dei fatti!
- Perché la cosa non mi sorprende?
Entrambi si misero a ridere.
- Beh, direi che è lo scotto da pagare per quel che abbiamo fatto noi, quando è stato nostro il turno di fare questo genere di interrogatori.- considerò Lily.
- Bello scotto…- commentò James.- Ma è terribile! E poi non l’avrei mai detto, ma quei bastardelli là dentro sono pettegoli peggio delle femmine!- aggiunse a voce volutamente alta.
- Si, James, ti amiamo anche noi!- squittì Peter da dentro.
- Dimenticavo: anche spioni e origliatori!- aggiunse, sempre a voce alta.
Lily si aggrappò alla ringhiera e rise.
- Dai, non possono essere peggio delle ragazze.- provò  difenderli Lily.- E devo ammetterlo, loro sono terribili.- aggiunse Lily, alzando la voce verso la sua porta-finestra.
- Non è vero!- gridò Alice da dentro.
- Prewett, silenzio o Celestina Warbeck la faccio squartare dalla piovra gigante!- minacciò Lily.
- Fai un favore alla comunità, così!- rise Sirius da dentro.
- Non costringermi a chiamarti con il tuo nome per intero, Lily!- minacciò Alice.
- Possiamo stare soli cinque minuti o chiediamo troppo?- chiese James, leggermente scocciato.
Calò il silenzio.
- Oh, finalmente…- sospirò Lily.
- Già…- sospirò James a sua volta.- A proposito…il tuo secondo nome?
- No, non te lo dico.- disse subito Lily.
- Ma tu sai il mio!
- Solo perché Marlene l’ha urlato a tutta la Sala Comune.
- Eddai, Lily, ti pregoooooo!
- Inutile che mi fai la faccia da cerbiatto bastonato, non te lo dico!
- Perfida…
James le fece una smorfia e Lily gli fece una linguaccia.
- Lily…- James stavolta si fece vicino all’orecchio di lei.-…dai, me lo dici?
- No.- rispose Lily, in preda ai soliti brividi.- E non provare a imbambolarmi!
- Ok, vado a tentativi.- rise James.- Elizabeth?
- No, ma hai indovinato quello di mia sorella.- disse Lily.
- Dai, almeno la prima lettera!- implorò James.
Lily rimase in silenzio, come se volesse valutare la cosa; poi gli disse con un ghigno:
- Ti arrangi!
- Non hai fatto un buon affare, a metterti con me.- rise James.
- Credi che non lo sappia?- commentò Lily sorridendo.  
Entrambi si guardarono e si fecero più vicini…poi Lily si tirò indietro subito.
- Che c’è?- le chiese James, calmo…ma ricominciando mentalmente con le sue paraonie.
- Ti stanno spiando.- rispose Lily, indicando con lo sguardo i maschi che se ne stavano appiccicati al vetro della porta-finestra.
James cominciò a ridere, mandando mentalmente le sue paranoie e i ragazzi in un certo posto.
- Stanno spiando anche te.- la informò James fra le risate, vedendo le ragazze appiccicate al vetro con avida curiosità.
Lily scosse la testa e tirò fuori la bacchetta, imitata da James.
- Sai, io non vorrei arrivare a questo punto.- fece Lily.- E nemmeno tu, presumo.
- No.- disse James, capendo le sue intenzioni.- Ma a mali estremi, estremi rimedi; giusto?
Entrambi puntarono le bacchette verso le porte-finestre dei propri dormitori e le tende rimasero appiccicate al vetro, suscitando le proteste di tutti.
I due risero.
- Dove eravamo?- chiese Lily con fare molto innocente.
- Oh, me lo ricordo.- rispose James, catturando le sue labbra.
I due presero a baciarsi, ma furono poi costretti a separarsi per via delle risate che avevano nel sentire gli altri protestare.
- Dai, li abbiamo fatti penare anche troppo.- sorrise Lily, fingendosi compassionevole.
- Se lo dici tu…- borbottò James poco convinto, ma sorridendo.
Le tende si scostarono bruscamente, le porte-finestre si aprirono…e gli spioni di entrambi i dormitori ruzzolarono in maniera comica sui rispettivi balconi.
- Oh, come ci dispiace!- James si finse dispiaciuto e assunse un tono falsamente lacrimevole, portandosi la mano al petto.
- Questa…me la…paghi!- borbottò a scatti Sirius, alzandosi da terra.
- Perché incolpi me?- chiese James.
- Perché sei qui e non ho voglia di scavalcare la ringhiera per andare dall’altra parte.- rispose Sirius scherzosamente, ghignando verso Lily.
- Dovrai passare sul mio cadavere!- replicò James sullo stesso tono.
- Ehm…ragazzi.- biascicò Peter, ancora steso a terra.- Minnie è all’inizio del settimo piano.
- Tutti a dormire, allora…- borbottò Alice.
- Ma dai, proprio adesso?- si lamentò scherzosamente Remus.
- E per fortuna che sei un Caposcuola, Rem.- lo prese in giro Lily.
I ragazzi entrarono dentro, ciascuno ai rispettivi dormitori.
- Buonanotte ancora…- disse Lily.
- Buonanotte, Lily…- disse James.
I due si scambiarono un bacio veloce e iniziarono a dirigersi verso i loro letti.
James si lasciò scappare uno sbadiglio; gli effetti del brusco risveglio di Sirius si facevano sentire.
- James?- lo chiamò ancora Lily prima che entrasse.
- Sì?- fece lui.
- È Charlotte.- gli disse Lily sorridendo.- Il mio secondo nome.- aggiunse, vedendo l’espressione un po’ confusa di James, dovuta forse al sonno incombente.
- Ah…- James sorrise.- Carino, ma preferisco Lily.
- Non sei l’unico.- commentò la ragazza.- Anche se ormai l’ho già capito, che sei di parte.
James si passò una mano fra i capelli, un po’ imbarazzato, e Lily notò parte del tatuaggio a forma di giglio sbucare dalla manica della felpa di James.
Lily sorrise ed entrò dentro, chiudendo piano la porta-finestra.
James entrò in dormitorio e chiuse la porta del balcone, dirigendosi verso il suo letto.
- Ti risparmiamo le altre domande perché ora siamo troppo assonnati.- lo informò Peter, sepolto fra le coperte del suo letto.
- Grazie, Morfeo!- rise piano James.
La luce si spense e James, prima di addormentarsi, sorrise fra sé. Chi sarebbe riuscito a scordarsi di quella notte?

*.*


Lily sospirò guardando il soffitto del baldacchino e sorrise; sentiva ancora le labbra di James sulle sue, le sue braccia che la stringevano e il suo respiro sulla sua pelle.
Ormai ne era sicura al cento per cento: anche lei, come Marlene e Dorcas, si era innamorata di un Malandrino. E per la precisione, dell’unico Malandrino che riusciva a leggerle dentro e che la rendeva felice anche solo con uno sguardo.
“Buonanotte, James…” pensò Lily, prima di naufragare nel mondo dei sogni.













 
 

NOTE: scusate, ma che vi aspettavate da Sirius? spero di non avervi preoccupato troppo :) e come avete visto, Minnie non li becca! avevo scritto un finale in cui veniva a controllarli mentre dormivano, ma poi l'ho cancellato perchè non mi piaceva.
bene, ecco il capitolo con gli amici impiccioni che fanno l'interrogatorio a mezzanotte :) e le battute di Lily e James "Dove eravamo?" "Oh, me lo ricordo..." sono un mio omaggio alla saga di SHREK, che adoro tanto :)
che altro aggiungere? ah sì, il secondo nome di Lily me lo sono inventato, non sapendo qual è per davvero.
spero che il capitolo sia di vostro gradimento, e sennò...beh, sapete, abito sotto l'argine dell'Adige, direi che una morte per annegamento nelle sue acque torbide va benissimo :)
bene, aspetto le vostre recensioni, bye bye :)
  
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