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Autore: AquilaSognatrice    07/03/2012    5 recensioni
Una ragazza di vent'anni volta le spalle al suo passato e , prendendo un aereo e qualche indumento, si ritrova nella Grande Mela occupandosi, apparentemente del mestiere più insulso: apre una lavanderia. Ed è così che i suoi clienti prendono vita grazie alla sua immaginazione, ai suoi desideri e alle sue aspettative. Storie di vita mai esistite, visibili solo su volti sconosciuti.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Dentro e fuori.

 

A John piacevano i palloncini. Non gli piaceva il suo nome perchè era troppo banale.

A John piacevano gli uccellini dei parchi, però non gli piacevano gli insetti che si posavano sul cibo.

A John non piacevano tante cose, ma gliene piacevano altrettante. John era una persona semplice e non attirava l'attenzione di nessuno, se non quando parlava.

John aveva una vita semplice come lui, vestiti semplici come il suo carattere, un aspetto semplice e insignificante come le sue doti. John era uno dei tanti. Eppure c'era qualcosa che faceva di lui John e non Goerge, Bill o James.

John aveva un sogno. John aveva un sogno come ce l'hanno tutti. John sorrideva tanto quanto si addice ad una persona semplice come lui. John non aveva momenti di gioia estrema o di tristezza infinita perchè John era una persona semplice e le persone semplici come lui provano emozioni tranquille, con la giusta dose di forza e pacatezza.

Le persone semplici non eccedono in nulla.

John aveva una moglie semplice, come lui, aveva anche due figli, altrettanto semplici e tranquilli. Nella famiglia di John non c'erano mai problemi irrisolvibili, c'erano tante piccole e semplici questioni da “aggiustare” durante un pasto.

John ricordava la sua adolescenza senza rimpianti e con poca nostalgia. A John piaceva il suo lavoro perchè era una persona semplice e, in quanto tale, non aveva mai provato nient'altro da quando era uscito dalla scuola.

John aveva una situazione economica tranquilla, com'è di dovere per la gente semplice. Entrambe le situazioni alle estremità economiche non fanno per la gente semplice: portano a eccessivi lussi o ad eccessivi disagi.

John ascoltava la musica poche volte, così come poche volte guardava il televisore perchè era una persona semplice e seria che non si dedica a questo genere di svaghi.

John era il ritratto della salute e sapeva prendere tutti gli inconvenienti della vita con quel tocco di ironia che gli permetteva di non abbattersi.

John era apprezzato dalla maggior parte delle persone che conosceva. Non si sbilanciava per quanto riguardava la politica, ma tutti erano certi che non avesse idee estremiste.

John era un tipo molto abitudinario, ma in quanto persona semplice era facile, per lui, adattarsi ad eventuali cambi di routine.

John non era né bello né brutto, ma, soprattutto, non aveva segni particolari.

John era in quell'età media tra giovane e anziano in cui ancora nessuno si pone il problema della vecchiaia e in cui ancora nessuno è stanco della vita.

John non aveva nessuna inclinazione particolare.

Si era semplicemente accocolato tra le braccia della vita con un lieve sorriso stampato in viso godendosi ciò che l'esistenza gli dava, ma senza darsi la pena di guadagnarsi di più.

John era la classica brava persona di cui tutti si sarebbero fidati poiché aveva un carattere fermo e tranquillo, un umore poco variabile e valori saldi, ma non irremovibili.

O almeno così credevano tutti.

 

 

 

 

 

 

A John piacciono i palloncini perchè gli ricordano la libertà. Non gli piace il suo nome perchè è falso. A John piacciono gli uccellini dei parchi perchè lo guardano senza sospetto. Non gli piacciono gli insetti che si posano sul cibo perchè gli ricordano i ficcanaso che ha conosciuto tanto bene.

A John non piacciono tante cose perchè gli ricordano il suo passato, ma gliene piacciono altrettante perchè gli permettono di costruirsi un futuro. John è una persona silenziosa e fa di tutto per non attirare l'attenzione di nessuno se non quando parla.

John conduce una vita il meno sospettosa possibile perchè non vuole attirare su di sé sguardi indiscreti, per questa ragione compra vestiti neutri e cerca di non indossare nulla che possa anche solo far posare lo sguardo su di lui, nel timore che si legga nei suoi occhi color nocciola il senso di colpa. John sembra uno dei tanti. Ma c'è un segreto che non rende John uguale a George, James o Bill.

John ha un sogno ben diverso da quello di tutti gli altri, ma è ugualmente irraggiungibile.

John non sorride molto perchè nel momento in cui lo fa i rimorsi gli stringono lo stomaco, John non piange neppure molto. E' incapace di piangere.

John ha una moglie semplice che sostituisce il carattere esuberante e originale di cui si era innamorato anni addietro. John ha anche due figli che gli danno una triste felicità poiché sa che sono gli unici ad amarlo tanto profondamente.

Nella famiglia di John i problemi si risolvono alla svelta perchè lui ha risolto cose ben peggiori e ha acquisito il giusto tocco di praticità necessario per dirigere con successo una famiglia. John ricorda la sua adolescenza con profondo rimpianto e dolore, per questo non la riporta a galla spesso. A John piace il suo lavoro: scaccia i brutti pensieri, lo tiene impegnato. John ha una situazione economica tranquilla per scelta: è deciso a non lasciarsi trascinare dagli eccessi.

John non ascolta molta musica perchè le canzoni parlano sempre d'amore e il dolore è insopportabile quando le sente. Ripensa sempre all'amore che ha spezzato. Non guarda spesso il televisore perchè ha paura che ancora una volta, al telegiornale venga detto il nome di sua madre. John ha sviluppato una certa ironia dal giorno dell'incidente perchè non vuole cadere nel baratro come la maggior parte della gente.

John non ha idee riguardo alla politica. Gli fa schifo. Vota sempre con una scheda bianca. John è un tipo abitudinario perchè ha sviluppato una routine che gli permette di soffrire di meno, di ricordare di meno. John ha una cicatrice che nasconde più della sua vera identità perchè è la firma del suo passato che torna a fargli visita. John è ancora relativamente giovane e non vede l'ora che il supplizio della vita finisca, troppo orgoglioso per togliersela da sé.

John ha rinunciato a tutte le sue inclinazioni per evitare di tornare a galla.

John si è accocolato tra le braccia dell'indifferenza, il miglior balsamo per le ferite passate.

John è la classica brava persona da cui tutti si lasciano ingannare perchè lui a diciotto anni aveva ucciso sua madre.

John ha imparato l'arte dell'indifferenza, ha imparato ad ingannare tutti.

Ma questo lo sapeva solo lui.

Shhht.

Angolo dell'autrice.

Ehilà :) Dunque per chi non l'avesse capito questa è una delle storie che la protagnista scrive sui suoi clienti... Ho pensato di alternare ai capitoli della storia di fondo alcuni dei racconti di cui si parla nella storia. Che ne dite? E' una bella idea o spezza troppo?

Fatemi sapere!!

A presto! Aquila :)

  
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