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Autore: ninilke    07/03/2012    3 recensioni
I Malfoy sono legati da un contratto segreto a una potente e malvagia famiglia di maghi oscuri, che li vuole in rovina: un aiuto inatteso arriverà dai Potter, soprattutto dalla giovane Lily Luna. Scorpius Malfoy troverà in lei una persona fidata e capirà di poter provare sentimenti profondi, arrivando anche a conoscere l'amore.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Capitolo 9 - Speriamo che funzioni

PREMESSA DELL'AUTRICE: mercoledì ho pubblicato il capitolo sbagliato! Ho invertito questo col precedente, per cui mi sono bruciata una parte della storia così in un attimo... E soprattutto l'ho bruciata a voi, che non avrete capito un piffero dell'inizio! Chiedo umilmente scusa...

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-Ma no, si sbaglia- rispose sereno Harry -Scorpius è il fidanzato di mia figlia!

Madelaine si aprì in un’espressione di sorpresa, ma non tanto quanto Scorpius e Lily, che iniziarono letteralmente a sudare freddo, domandandosi cosa stesse farneticando Harry.

-Lei è Madelaine Hamilton, la figlia di Hector, no? Anzi, permettimi di darti del tu, sei così giovane… Ecco, mi spiace contraddirti, ma Scorpius non è il tuo ragazzo perché sta con mia figlia Lily, la conosci già, vero?

-Sì, ho avuto modo- rispose lei guardandola sprezzante con la coda dell’occhio -Comunque non credo a questa storia che stiano insieme, al massimo si tratterà di un’avventura, una cosa da poco: non le conviene affezionarsi a Scorpius, non lo vedrà alle prossime feste di famiglia e non terrà in braccio i suoi figli!

-Temo di non essermi spiegato- riprese Harry con tono meno accondiscendente -Conosco Hector da diversi anni, più che altro per fama, ma sono perfettamente a conoscenza del contratto che lega la vostra famiglia a quella dei Malfoy- spiegò, mettendo un po’ in crisi la spavalderia di Madelaine -So dei matrimoni combinati, delle mille clausole del contratto, del fatto che tu sposerai Scorpius a meno che lui non trovi una ragazza prima del diploma: eccola qui, Lilian Luna Potter, mia figlia.

-Sta dicendo la verità? Draco, dimmi come stanno le cose!- sbraitò Madelaine a braccia conserte, battendo un piede a terra -Alle sue parole credo poco, ma forse alle tue potrei dare più credito…

-Sì, è la pura verità- rispose lui pacato -E permettimi di dire che sono estremamente sollevato all’idea che mio figlio frequenti la figlia del mio collega e non te: è lei la ragazza giusta per Scorpius, nulla da obiettare.

-Non usare quei modi con me, altrimenti sai bene che mio padre…

-Tuo padre cosa?!- urlò Draco, seriamente innervosito -Tuo padre, tuo padre… sempre lui! Sai che un figlio che non ha neanche il coraggio di fare minacce a proprio nome senza chiamare in causa papino non vale nulla? Sai che tuo padre non sarà sempre lì ad assecondare i tuoi capricci? Credi forse che io e Harry non siamo all’altezza di tuo padre? Hai ancora tanto da imparare dalla vita, ragazzina!

Dopo queste parole, Madelaine non potè fare altro che andarsene indignata, lasciando i quattro in silenzio, chi a sbollire la rabbia, chi a riflettere sull’accaduto, chi a stupirsi per essere stato chiamato Harry…

-Papà, sei impazzito?!- si ritrovarono a dire Lily e Scorpius all’indirizzo dei propri genitori.

-Lo so ragazzi- rispose Harry per primo -Il mio è stato un gesto estremamente avventato, ma sono sicuro che saprete gestire la situazione a vostro favore: fingete di stare insieme per il tempo utile a capire come rendere nullo il contratto, dopo di che sarà tutto sistemato- promise con calma.

-Perché si preoccupa tanto per noi?- domandò Scorpius.

-Beh, lui è il mio collega… Quando l’ho conosciuto era una persona…come dire? Orribile? Direi che non andavamo affatto d’accordo, più che altro per il caratteraccio orrendo che aveva: poi però siamo diventati adulti ed è capitato di lavorare insieme e da lì abbiamo capito che anche se non andiamo sempre d’accordo, le cose che facciamo insieme vengono bene. Il suo carattere non è più così orribile, tanto che quando è stato costretto a raccontarmi tutto due anni fa, ho pensato fosse giusto dargli una mano, come a dire che apprezzo il cambiamento: anche io ho una famiglia a cui tengo molto, quindi mi immedesimo in lui e so quanto possa essere preoccupato.

-Se è il tuo modo di fare complimenti, Potter, fa schifo- commentò Draco, voltandosi leggermente dall’altra parte per dissimulare una certa soddisfazione: a lui i complimenti piacevano sempre -Il “carattere orribile” tienitelo per te la prossima volta... Comunque anch’io devo scusarmi per aver agito d’impulso: so che comportandomi così ho messo in una situazione difficile tutti voi, anche lei, signorina Potter, che non c’entra nulla in questa storia. Purtroppo gli Hamilton tirano fuori il peggio di me…

-Lei è stato…wow!- commentò Lily -Quelle cose avrei voluto dirgliele io! Poi è stato coraggioso a dire che lei e mio padre siete all’altezza del suo, anche se voi siete sicuramente un gradino più su- disse sorridendo.

-Ehi ehi, basta lusingare Malfoy- si stizzì Harry - Non voglio doverti contendere a tutta la famiglia! E poi io non riceverò altrettanti complimenti da Scorpius!

-Oh, figurarsi!- commentò Draco -Mio figlio è sempre stato un tuo fan, ovviamente senza che io ne capissi il motivo: da bambino continuava a dire che voleva conoscere il Signore col fulmine, poi quando ha convinto il suo papà a lavorare con lui è stato come vincere alla lotteria!

-Dai, basta papà…- cercò invano di fermarlo Scorpius -E poi non è politicamente corretto sottolineare le…imperfezioni fisiche delle persone! Magari da bambino, ma poi basta…

-A parte il fatto che lo chiami ancora così- lo corresse il padre, mentre lui già cercava una pala per sotterrarsi -ma poi io sono trent’anni che lo chiamo Sfregiato… Negheresti che lo è? E allora! Chiamalo Sfregiato, chiamalo Signore col fulmine, chiamalo Potter, tanto è sempre lui, come la rosa.

-Sento il Bardo piangere dalla tomba- commentò Harry -Comunque mi fa piacere sapere che mi apprezzi, Scorpius… Non preoccuparti per i modi di tuo padre, so com’è fatto!

-Sì sì, bravi tutti…- lo interruppe Draco -Andiamo dalla McGranitt? Se no se ne va chissà dove e ci tocca fare tutto il giro del castello?

Harry convenne che fosse una buona idea, quindi salutò i ragazzi dicendo loro di stare attenti e riflettere su come comportarsi, mentre Draco lo spintonava per farlo camminare; Lily e Scorpius si separarono con un “Ne parliamo stasera” e si diressero alle rispettive lezioni.

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I due impiegati speciali del settore H stavano seguendo la Preside per il corridoio che portava al suo ufficio, a tratti faticando a starle dietro, nonostante l’età piuttosto avanzata: entrati in Presidenza, la McGranitt  li fece accomodare dicendo che sarebbe tornata subito dopo.

-Di solito quando finivo in presidenza era perché stava per succedere un casino- commentò Harry.

-Per forza, eri bravissimo a trovarti un’avventura all’anno con cui giocarti l’osso del collo! Doveva fare un gran lavoro Severus per starvi dietro, a te e a Silente…

-Shhh!Guarda che ti sente!-  lo zittì Harry indicando la fila di quadri che raffiguravano i precedenti presidi, tra cui lo stesso Silente. Draco si alzò dalla sedia e andò ad osservare da vicino il ritratto in movimento del professore, che sorrideva bonario come quando era in vita: poco dopo distolse lo sguardo e guardò Harry.

-Lo so che avevo un carattere orribile: ho iniziato a cambiare dalla cosa successa con Silente al sesto anno. Non volevo più vivere così, ma oramai sul braccio era scritta la mia nuova natura e pensavo di non poter fare nulla per cambiare la situazione: poi guardando Silente che si lasciava uccidere per qualcosa in cui credeva davvero ho capito che bisognava fare solo quello che ci si sente, non quello che ci è imposto. Io non volevo uccidere un vecchio innocente ed inerme in nome di una causa che non condividevo, ho preferito lasciare ad altri il lavoro sporco e pensare solo a me stesso, a come diventare qualcuno di cui non mi sarei vergognato guardandomi allo specchio, soltanto questo.

-Ripeto, guarda che ti sente- sorrise Harry indicando di nuovo Silente, che ora sembrava ringraziare Draco con un cenno del capo per le sue parole: dal quadro accanto, Severus Piton guardava la scena con un’espressione serena che in vita non gli si sarebbe mai attribuita. Harry andò vicino al suo ritratto -Sarebbe un peccato se nessuno dei miei figli vivesse un’avventura come quelle che ho passato io… Mi sembrava giusto permettere a Lily di lasciarsi al suo gesto sconsiderato senza fare, almeno stavolta, il padre apprensivo: Piton non approverebbe, questo sarebbe un atteggiamento tipico di mio padre, ma credo che anche mia madre sarebbe stata d’accordo. Non sono più un ragazzino, adesso so dov’è il limite da non superare!

-Bene, direi che gli esami di coscienza li abbiamo fatti- commentò ironico Draco -Ma la McGranitt quanto ci mette? È stata rapita da una colonia di Mucilli?   

In quel momento la Preside rientrò nell’ufficio e Draco si augurò che non avesse sentito le sue lamentele, poi la vide leggere alcuni fogli per poi porgerli loro.

-Sono i risultati dei test che hanno permesso di individuare la sostanza adatta a debellare i Mucilli e gli esiti parziali della disinfestazione: direi che sono ottimi, siamo vicini al 60%- disse pimpante, lasciando loro un po’ di tempo per leggere -Siete stati davvero perspicaci a suggerirci come risolvere questo problema, perciò avrei deciso di premiarvi, se così si può dire- I due uomini attesero curiosi, domandandosi cosa mai potesse offrire come premio un’anziana preside di una scuola di stregoneria a due maghi quarantenni -Avete l’autorizzazione ad assistere agli allenamenti di Quidditch.

-Ma sempre?- domandò Harry come se non avesse ancora superato i dieci anni.

-Per adesso limiterei la concessione ad oggi, per le prossime volte si vedrà… Per ora abbiamo finito, andate pure, godetevi la scuola e non dimenticatevi il Quidditch alle sei- li congedò sorridendo.

Draco si chiuse la porta alle spalle, guardò Harry e disse solo: “Oggi Quidditch…Meraviglioso!”

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Lily stava affrontando le ore di lezione della giornata combattendo contro una soglia dell’attenzione particolarmente bassa: probabilmente avrebbe seguito senza distrarsi solo una lezione di ScorpiusMalfoyologia, che purtroppo non figurava nel suo piano di studi. All’ora di pranzo la situazione fu particolarmente tesa: Madelaine aveva fatto cambio di posto con Ralph e ora non sedeva più accanto al suo presunto fidanzato, sebbene lo avesse riempito di occhiatacce dal primo al dolce; Scorpius, dal canto suo, la ignorava serenamente, cercando piuttosto lo sguardo di Lily dall’altro lato della Sala: lei non poteva far altro che fissare il piatto vuoto, incapace di reggere un’aria così pesante. La speranza era di distendere i nervi agli allenamenti, ma quando arrivò agli spogliatoi trovò proprio Madelaine ad attenderla:

-Buongiorno signorina, come mai il tuo fidanzato non è con te? Forse perché è il mio?- domandò sarcastica a Lily, che cercò di evitarla -Sto parlando con te! Hai qualcosa da nascondere, forse?

-Sì, ce l’ho, e allora? La storia tra me e Scorpius e un segreto tra me e lui, nessuno a scuola lo sa, quindi ti pregherei di tenere la cosa per te- disse, voltandole le spalle.

-Ma sentila, è la scusa più vecchia del mondo! Falla finita, so benissimo che non state insieme, non ti…

Madelaine non completò la frase perché Scorpius arrivò e raggiunse Lily, prendendole una mano: fortuna volle che Josh e gli altri fossero già nello spogliatoio, ma ne sarebbero usciti di lì a poco, quindi bisognava risolvere la situazione in fretta.

-Problemi?- domandò secco a Madelaine.

-Secondo lei vi frequentate di nascosto perché non volete che il resto della scuola lo sappia; secondo me, invece, nessuno sa nulla perché non state neppure insieme. Chi ha ragione?

In quel momento Ralph uscì dallo spogliatoio e Scorpius, lasciando la mano di Lily, si rivolse a lui:

-Ehi, vieni un attimo. Io di solito a che ora mi faccio lasciare la stanza?

-Alle tre o alle cinque, dipende dalla tipa- rispose lui banalmente -Te lo sei dimenticato?

-E invece cosa succede quasi tutte le sere?

-Ah, lì partono le paranoie!- rispose buttando gli occhi al cielo -Lì te ne vai avanti e indietro per la camera facendo casino coi cassetti, poi esci senza dire niente e vai da Quella delle nove. Te l’ho già detto, dev’essere proprio brava per farti cambiare il posto e l’ora solita! Dimmi chi è, così qualche volta vado anch’io a farmi il dessert…

-Mi spiace, è proprietà privata- disse lui con un espressione supponente -Grazie, vai pure. Dunque Madelaine, nonostante Ralph sia un rinoceronte, ha centrato la questione: ovviamente “quella delle nove” è un modo un po’ orrendo di chiamarla, ma si parla di lei, è da lei che vado all’insaputa degli altri.

-Questo non dimostra niente- rispose lei con tono di sfida -Facciamo così, vi libero da un peso e dico a tutti che state insieme, così non dovrete più preoccuparvi di nulla, ok?- sorrise con sguardo cattivo.

-Se lo farai, noi diremo a tutti del contratto- rispose Lily raccogliendo la sfida -A te la scelta: vuoi davvero che tutti sappiano cosa combina il tuo papà? Che si sappia perché quello che sarebbe il tuo ragazzo non ti considera nemmeno e fa di tutto per non averti intorno?

-Due anni fa non era così- rispose lei, cercando di non farsi piegare -Il contratto non lo obbligava a stare con me, baciarmi in pubblico e tenermi per mano: non era scritto da nessuna parte di portarmi a letto!- sottolineò lei alzando la voce e indirizzando a Lily un’occhiataccia.

-Due anni fa ho sbagliato- ammise Scorpius -adesso c’è solo lei nella mia vita!

-Ah sì, la cornuta… Se lei è Quella delle nove, allora Quella delle tre e Quella delle cinque chi sono, altre fidanzate che tieni nascoste?

-Non le vedo più- rispose Scorpius -Da quando sto con lei ho smesso di vederle! Chiedi a tuo fratello da quanto non mi faccio lasciare la stanza. Almeno a lui crederai?- domandò serio. Madelaine vide il fratello avvicinarsi, ma preferì non approfondire la questione e tornare nella propria stanza senza dire nulla, mentre Josh si preparava già a lanciare qualche provocazione a Lily: il trillo del fischietto però segnò l’inizio degli allenamenti, impedendogli di dedicarsi al suo hobby. Scorpius guardò Lily:

-Per la mezz’ora della partitella sarai la mia nemica giurata, Potter…

-Altrettanto, Malfoy… Adesso cercherò solo di annichilirti, poi il resto te lo do stasera!

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Erano da poco passate le nove e Lily era sdraiata sulla sua coperta nel prato del campo di Quidditch: le nuvole erano dense, probabilmente il giorno dopo ci sarebbe stato brutto tempo, ma la preoccupazione maggiore di quel momento non era per il meteo, quanto per il ritardo di Scorpius. Si trattava solo di pochi minuti, ma bastarono a impensierirla: se Madelaine avesse fatto storie? Se avesse raccontato a qualcuno di loro? Fortunatamente lui arrivò, notando che la sua espressione si rilassava a poco a poco:

-Come mai quella faccia?- domandò sedendosi accanto a lei.

-Pensavo avessi avuto problemi… dico con i tuoi compagni di stanza.

-Volevo essere sicuro che Madelaine non mi seguisse… Sto diventando paranoico!

-Come quando scegli le camicie?- alluse ironica Lily, ricordando le parole di Ralph di qualche ora prima.

-Parla per te!- rispose lui un po’ imbarazzato -Non mi dire che prendi i vestiti a caso dal’armadio e poi esci! Guarda che poi lo vedo che sei truccata, anche se i lampioni del campo hanno una luce da cimitero!

-Non è un peccato voler essere presentabile- replicò altrettanto imbarazzata lei.

-No, “presentabile” è “metto i vestiti per coprirmi”, invece “scelgo i vestiti e poi mi trucco” è “carina”- contestò lui, rendendosi poi conto di averle appena fatto involontariamente un complimento -E non farti strane idee, soprattutto adesso che per la stronza stiamo insieme!

-Sì, anche tu sei carino Malfoy- disse lei, quasi senza ascoltarlo. Dopo un po’, domandò -Davvero non vedi più Quella delle tre e Quella delle cinque?

-Confermo- rispose lui senza guardarla -Con una ci eravamo semplicemente stancati, invece l’altra è rimasta incinta… No, non fare quella faccia, io non c’entro! Anche lei aveva un Quello delle tre, è roba sua…

-“Roba sua”, come sei gretto- commentò lei un po’ sdegnata -Povera però, una ragazza di diciassette anni che si ritrova in quella situazione: ha deciso di tenerlo?

-Molto di più: non solo lo terrà, ma Quello delle tre ha pensato che fosse il caso di stare insieme ufficialmente e starle vicino. Non so quanto durerà, ma per adesso è una scelta coraggiosa…

-Tu non hai mai messo incinta nessuna, vero?- domandò lei sinceramente preoccupata.

-Ma ti sembra?! Certo che no!- rispose lui prontamente -Però… Madelaine ci ha provato… A volte non prendeva la pillola sperando di restare incinta…- spiegò lui, tacendo poi qualche secondo -Che schifo…

-Succedeva spesso? Cioè, che voi…

-No!- la bloccò lui -Sarà successo…boh, poche volte, però sto male ogni volta che ci penso. Possiamo cambiare discorso, per favore? Ho la nausea adesso.

Lily non disse nulla, ma si avvicinò a lui per abbracciarlo e, stringendo le braccia attorno al suo collo, gli chiese scusa per aver tirato fuori l’argomento: lui si voltò un po’ di lato per ricambiare la stretta e la avvicinò un po’ a sé. Lei spostò un ginocchio al di là delle gambe distese di Scorpius, sedendosi su di esse, e lui la avvicinò ulteriormente a sé: sentiva il suo abbraccio, dolce e sicuro allo stesso tempo, sentiva le sue dita tra i capelli e il profumo di rosa del bagnoschiuma, ma poi, per sua sfortuna, sentì anche qualcosa che fece sgranare gli occhi a Lily:     

-Malfoy!- lo guardò lei imbarazzata -Dimmi che non sto sentendo quello che credo di star sentendo!

-Oh senti, è successo, è la natura! Sei seduta sopra di me, non so se l’hai notato!- rispose lui cercando di far ricadere la colpa su di lei, che lo guardò con occhi ingenui.

-Ma non pensavo che… Voglio dire, sono…io!

-E io sono io! Fatte le presentazioni, scendi per favore?

-Parli con me o con “lui”?- lo prese in giro Lily, con la sua solita aria da bambina in vena di scherzi.

-Smettila! Vorrei vedere te!- disse lui sbuffando e sciogliendo il suo abbraccio. Lily tornò a sedersi accanto a lui, senza smettere di sorridere e sicura di voler andare avanti a tormentarlo.

-Ha ragione tuo padre, io ti piaccio Malfoy!

-Oh certo, lei mi abbraccia, mi si siede addosso e poi sono io quello innamorato perso! Sei tu, piuttosto, che devi ammettere che ti piaccio!

- Va bene, va bene, basta così!- disse lei scuotendo la testa -Passiamo alle cose serie, cambiamo argomento: beh, neanche troppo, si parla sempre di me e te insieme… però per finta!

-Grande idea quella di tuo padre- ironizzò Scorpius -Sarà proprio facile adesso!

-Non è stata una delle sue pensate migliori!- concordò Lily -Però ha detto che sarà una soluzione temporanea in attesa di capire come annullare il contratto!  E sono sicura che Madelaine non dirà niente a nessuno: sapremmo come zittirla! Al massimo sarà davanti a lei che dovremo… inventarci qualcosa…

-Speriamo che funzioni…- rispose lui -No, aspetta, un attimo: cosa intendi con “inventarci qualcosa”?

-Dai che hai capito! Davanti agli altri, tutto normale, davanti a lei… recitiamo!

-Cosa, monologhi di Shakespeare?- chiese sarcastico lui -Dillo chiaramente che ti piaccio e stai solo cercando una scusa per…- me lei lo zittì iniziando ad annusargli il collo -Soglia! La pianti?!

-Ok, questo lo possiamo fare- disse lei, iniziando a contare sulle dita -Poi tenerci per mano, qualche abbraccio veloce ogni tanto, una carezza sul viso, che ne so… Credi di poter sopportare tutto questo?

-Sì, credo di sì- rispose lui cercando di mantenersi distaccato -Però non ti bacerò!

-I baci non sono stati inseriti nella lista. E poi no, i baci sono una cosa che o fai davvero o non fai, punto e basta: non li voglio i tuoi baci per finta…- si interuppe Lily, ragionando sul senso delle proprie parole e sul grado di equivocità che stava toccando quella sera. Una goccia di pioggia sul viso la distolse dai suoi pensieri, mentre  la serie di gocce successive li costrinse ad andare a ripararsi alla colonna:

-Mancano dieci minuti alle dieci- cominciò Scorpius -Direi che possiamo andare.

-Ma sei arrivato più tardi!- contestò d’impulso Lily, mettendosi poi una mano davanti al viso, realizzando che si stava mettendo in una pessima situazione.

-Se proprio vuoi che resti…- disse Scorpius, cercando di non sembrare eccessivamente gratificato -Abbiamo dieci minuti da occupare- continuò avvicinandosi a lei, che ancora teneva la mano a coprirle in parte il viso -Mi fai Wendy?- domandò lui con il tono di un bambino che chiede al clown di fargli un cagnolino col palloncino. Lei scostò la mano dal viso, lo guardò un po’ dubbiosa, capì che era serio e, dopo un sorriso, impersonò il suo alter ego: a quanto sembrava, questa Wendy doveva essere un’oca da competizione, quelle ragazze frivole che riempiono le frasi di issimoissimoissimo e chiamano il proprio interlocutore solo con vezzeggiativi o nomignoli del calibro di Tesorino Amorino. Non c’era dubbio che a Scorpius facesse ridere, perché anche se cercava di trattenersi, Lily vedeva che era sul punto di scoppiare: quando furono le dieci, Wendy/Lily congedò quel ragazzo biondo che rideva come un disperato.

-Ok, sono le dieci. Tesorino Amorino, Wendy deve andare e ti dà la buonanotte- concluse Lily sbuffando, come se fosse uscito dal suo corpo un demonio -Guarda che è insostenibile essere Wendy! Lo faccio solo perché ti fa ridere e so che ne hai bisogno…

-Ha ragione Shakespeare- le sorrise Scorpius -Posso chiamarti in tutti i modi del mondo, anche Wendy, ma tu sei sempre tu, la sostanza non cambia… Buonanotte Potter…

-Aspetta- lo fermò lei con titubanza -Se davvero…se davvero un nome vale l’altro, puoi chiamarmi una volta sola col mio? Intendo… chiamarmi Lily- domandò a bassa voce. Lui la guardò ed esitò: in realtà si vergognava un po’ all’idea di chiamarla per nome, anche se non sapeva spiegarsi il motivo, quindi cercò di evitare parzialmente la sua richiesta.

-Lo so che ti chiami Lilian Luna Potter!- rispose con tono un po’ secco, ma poi la vide sorridere in modo un po’ deluso e accennare ad andarsene, quindi disse solo -Buonanotte Lily…

Lei si voltò e, con un grande sorriso, rispose “Buonanotte Scorpius…”

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Da quel primo giorno di autunno era ormai passato più di un mese: era già il primo di novembre, giorno in cui, tradizionalmente, si iniziava a parlare seriemente della Festa di Natale, senza più accennarvi distrattamente o descrivendola come un evento ancora lontanissimo. Il cerimoniale prevedeva, anzitutto, la scelta di un partner, a cui poi andava avanzata la richiesta, rifiutabilissima dal candidato prescelto: una volta stabilita la coppia, si procedeva con la scelta degli abiti di entrambi, meglio se abbinati con criterio, e al loro acquisto; a ciò andava aggiunto un piccolo cadeau con cui ciascuno avrebbe omaggiato l’altro. Diciamo che la ritualità dell’evento aveva un sapore vagamente medievaleggiante, ma una volta l’anno si poteva anche cedere a questa piccola follia: la McGranitt cercava di dare dignità alla manifestazione sottolineandone la finalità benefica, ma anche indicandola come un’ottima occasione per i ragazzi e le ragazze più timide per fare conoscenze o trovare il coraggio di dichiararsi al proprio amore segreto. Sicuramente la preside aveva un romanticismo d’altri tempi, ma c’era chi era sulla sua stessa lunghezza d’onda: le Mar-Mar discutevano febbrilmente della Festa già da settimane, quindi il primo giorno di novembre era stato accolto con particolare entusiasmo. Il motivo era il più banale, ma anche il più complesso da gestire: Margareth, la meno timida delle due, già da qualche mese nutriva un interesse particolare per un suo coetaneo Grifondoro, fatto che non avrebbe destato grande scalpore, se non fosse stato per la timidezza che le impediva di dichiararsi e un po’ per l’identità del ragazzo in questione. Ma ormai sua sorella Marine era irremovibile e la spingeva in tutti i modi a farsi avanti: era deciso, Margareth sarebbe andata al ballo col suo amore inconfessabile, Hugo Weasley!

 

SPAZIO DELL'AUTRICE

E adesso inizia il delirio pre-natalizio. Ne usciranno decentemente? La risposta mercoledì...

Ninilke

 

  
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