Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: NiallsUnicorn    07/03/2012    9 recensioni
Harry. Il sorriso sparì velocemente dal mio volto, così come era apparso.
No, no, no. Tutto ma non lui.
Mi alzai di scatto, facendo cadere il quaderno. Sferrai un pugno contro il muro, cercando di scaricare la rabbia.
Si vedeva a chilometri la vera natura di quel ragazzo: era egocentrico, maschilista, sfruttatore. Una persona che trovavo a dir poco ripugnante.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Presi due vassoi dalla pila e ne passai uno a Valery, che guardava entusiasta ciò che offriva quel giorno la mensa.
-Bleah, purea di patate annacquato- dissi guardando con disprezzo un contenitore ricolmo di una sostanza che avevano il coraggio di chiamare purea.
La cuoca mi riservò un occhiataccia, versandone una cucchiaiata abbondante sia nel mio piatto che in quello di mia sorella. Lei la ringraziò con un sorriso e mi raggiunse, sedendosi di fronte a me in un tavolo altrimenti deserto.
-Allora, com'è andata oggi?- disse aprendo il suo tovagliolo e posizionandoci sopra il suo pranzo, con precisione millimetrica.
-Mi tratterrò dal dirti che speravo avresti smesso con questa fissazione per i germi- dissi squadrandola con fare critico.
Lei pulì la sua forchetta con un fazzoletto e infilzò un pezzetto di carne, portandolo alla bocca. Masticò lentamente e poi mi rivolse un'altro sorriso.
-Stai eludendo la mia domanda?- domandò tranquilla.
-Bene, tralasciando il fatto che sono in punizione- dissi sospirando e mi fiondandomi sul cibo.
Valery scosse la testa, sconsolata. -È il secondo giorno di scuola e tu sei già in punizione. Cos'è successo stavolta?-
Ingoiai la carne e mi aggiustai i capelli, guardandola dritta negli occhi color ghiaccio.
-Niente di che. Potrei aver accidentalmente fatto rivoltare uno scherzo contro la sua creatrice- dissi mescolando la mia Coca-Cola con la cannuccia.
Valery ridacchiò -Povera Lily-
Inarcai un sopracciglio -Come sai che era lei?-
È onniscente, pensai. Sa tutto e vede tutto.
-Beh, non é stato difficile... L'ho vista correre in bagno con delle ragazze: era completamente ricoperta di polvere di gesso- spiegò continuando a mangiare.
Sorrisi, soddisfatta della sua deduzione. Odiavo ripetere le cose, era una fortuna il fatto che mia sorella mi capisse al volo.
Ricominciammo a mangiare, ognuna persa nei propri pensieri. Non sopportavo le persone che parlavano sempre e volevano riempire per forza i silenzi e il fatto che Valery sapesse essere taciturna... Beh, era l'ideale.
-Salve carotine- un ragazzo spuntò alle spalle di Valery, scompigliandole i capelli.
Lei si girò di scatto, senza smettere di sorridere, e si travolse il ragazzo con un gigantesco abbraccio.
Io mi mantenni più distaccata, nonostante conoscessi Louis da sempre.
-'Giorno Tomlinson- dissi sbadigliando e preparandomi a buttare il cibo nel vassoio, pressoché intatto.
-Ciao Harry- disse mia sorella con una voce ancora più dolce del solito, rivolta al ragazzo accanto a Louis. Lui la salutò con un cenno della testa, poi si voltò verso di me sorridendo malizioso.
Gli riservai un occhiata di profondo disprezzo, quel ragazzo non nutriva alcun rispetto nei confronti delle ragazze. Le considerava delle specie di giocattoli, da sostituire dopo averci "giocato" per un po'.
Il riccio sussurrò qualcosa all'orecchio di Louis, che annuì come per mostrarsi d'accordo con lui, e si allontanò lanciandomi un'ultima occhiata.
Lo vidi con la coda dell'occhio avvicinarsi ad un gruppo di cheerleader con le gonne esageratamente corte. Lo trovavo a dir poco irritante il fatto che quelle ragazze girassero per la scuola sfoggiando i loro bei culi, perfetti per essere presi a calci.
Notai che nel gruppo c'era anche Lily, e colsi al volo l'occasione.
La salutai con la mano sorridendo beffarda e la guardai arrossire di rabbia: se proprio dovevo finire in punizione tanto valeva irritarla ancora un po'.
Valery guardò Harry andare via, delusa. Non si accorse nemmeno del mio scambio di "battute" con Lily e si rivolse a Louis.
-Va già via?- domandò guardandolo allontanarsi
Il ragazzo annuì sedendosi accanto a lei e cingendole la vita con un braccio -Come stanno le mie due rosse preferite?- domandò sorridente.
-Lascia che ti ricordi che i miei capelli ora sono neri- dissi spingendo il vassoio di lato.
Louis fece una smorfia -Per il mio cuore rimarrai sempre una carota, tesoro mio- disse mandandomi un bacio a distanza.
Valery rise, io mi limitai a scuotere la testa e a fargli la linguaccia.
Louis era il nostro migliore amico dalla nascita. Era il nostro vicino di casa, facevamo ogni giorno insieme il traggitto casa-scuola ed stava sempre a casa nostra, neanche fosse un senzatetto.
-Oggi posso venire a casa vostra? Sarah, potresti spiegarmi i sistemi? Tra poco abbiamo le prove di ingresso e non mi ricordo niente...- si giustificò il ragazzo.
Lo guardai inclinando la testa di lato -Louis, sei una capra-
Valery mi sferrò un leggero pugno sul braccio, ridendo.
-Certo, scommetto che Sarah ti spiegherà volentieri-
Tossì per richiamare l'attenzione di mia sorella e per farle presente che, in teoria, ero io a decidere se era il caso di far acculturare o meno quel ragazzo.
Louis allungò la mano sul tavolo cercando la mia e la strinse, guardandomi con occhi imploranti.
-Eddai, ti prego, ti prego, ti prego!- disse il ragazzo facendo un sorriso dolcissimo.
Mia sorella si unì a lui nella cantilena -Ti prego, Ti prego, Ti prego!-
Sorrisi alzando gli occhi al cielo -Valery, tu non dovresti andare a lezione di danza oggi?-
Valery mi guardò un po' delusa -Oh, è vero...-
Anche Louis sembrò rimanerci male.
-Ci vediamo lo stesso?- mi domandò implorante -Non ci capisco niente con tutti quegli schemi, simboli matematici, eccetera, eccetera, eccetera- disse facendo degli ampi gesti con le braccia.
Gli sorrisi e gli feci cenno di "no" con la testa.
-Spiacente, oggi sono in punizione- lo informai.
Louis fece una smorfia -Di nuovo?-
-Beh, c'è da dire che questa é la prima dell'anno...- si intromise mia sorella -ieri non ha fatto niente che fosse degno di nota- concluse giocherellando con una ciocca di capelli.
Louis annuì dandole ragione -Cos'è, un record personale?- mi chiese sorridendo.
-Più o meno- tagliai corto -ma ora torniamo in classe, sta per suonare-
Come a conferma delle mie parole, il suono della campanella mise fine alla nostra conversazione.


-Allora ci vediamo domani?- mi chiese Louis sulla porta di casa.
Sbuffai. -Purtroppo si-
Valery mi appoggiò una mano sulla spalla, sorridente. -Sono sicura che domani sarà una grande giornata. E ricorda: "sorridi alla vita e la vita sorriderà a te"- disse citando la frase che ormai era diventata la sua filosofia di vita.
Inarcai un sopracciglio con scetticismo e spalancai la porta, spingendo dentro mia sorella.
-Muoviti Confucio, oppure farai tardi alla lezione di danza-
Valery guardò l'antico orologio a pendolo del salotto e si coprì la fronte con una mano, grugnendo qualcosa.
-Ho solo mezz'ora per preparare la borsa, farmi la doccia e correre in palestra!- urlò scappando al piano di sopra.
Louis mi guardò confuso. -Vuole farsi la doccia prima di andare in palestra?-
Annuii con poca convinzione, ormai abituata alle stranezze di mia sorella.
-Odia arrivare in ritardo- dissi continuando a fissare la cima delle scale, nel punto dove Valery era sparita. -In realtà odia anche arrivare in orario, se non è nel luogo prestabilito almeno dieci minuti prima dell'appuntamento va nel panico- mi corressi.
-Interessante... Capito, io levo le tende- disse Louis uscendo dall'ingresso.
-A domani Tomlinson- lo salutai con una pacca sulla spalla.
Era quasi fuori di casa quando si voltò e mi disse -Posso farti una domanda Sarah?-
-Me l'hai appena fatta- risposi guardandolo storto.
Louis sorrise sarcastico -Adoro quando mi rispondi così, Baby-
Incrociai le braccia, fingendomi arrabbiata -Io detesto quando mi chiami Baby-
Il ragazzo rise scompigliandomi i capelli.
-È per questo che lo faccio- disse dandomi un buffetto sulla guancia.
Guardai Louis uscire da casa mia, finché non mi accorsi di avere una memoria veramente penosa.
-Tomlinson, la domanda!- urlai rimanendo in salotto, senza raggiungerlo all'esterno.
Louis si girò, mostrandomi un ghigno.
-Sei sicura di essere una ragazza?- mi domandò quasi urlando.
Sorrisi e mi tolsi velocemente una scarpa, tirandogliela dritta sul petto.
Il ragazzo la schivò aglimente e la raccolse, restituendomela con un tiro a dir poco perfetto che presi al volo senza difficoltà.
-Ti dirò, mi piaci Tomlinson- dissi infilandomi la scarpa.
Louis rise -Quale onore! Anche tu non sei male, carota- disse voltandosi e salutandomi con la mano, mentre raggiungeva tranquillamente il vialetto di casa sua.
Sorrisi e alzai gli occhi al cielo, chiudendo la porta di casa.

Allora... Buocciorno c: (?)
Salve lettrici e lettori (?) lo so che dovevo aggiornare circa sei ore fa LOL ma poi mi sono distratta facendo i compiti e si sa, il tempo vola quando non ci capisci un cazzo di matematica. (?)
Anyway, questo é il primo vero capitolo *capitan ovvio* (?) e spero che vi piaccia, anche se, in sostanza, non accade una beata minchia. (?)
Perdonatemi ma non avevo idea di come far arrivare Harry e Louis e stavo andando in crisi (come sempre LOL) così ho scritto questo capitolino un po' struppio, come direbbe Posca. (?)
Well, I hope you enjoy! (?)
Basciii, medusa :3 
   
 
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: NiallsUnicorn